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Il Saggiatore: La cultura

Tutte le nostre collane

Lettere della famiglia Mozart. Volume Vol. 3

Libro: Libro in brossura
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 2025
pagine: 368
Nel marzo del 1773 i Mozart, padre e figlio, rientrano dal loro ultimo viaggio in Italia. Wolfgang ha diciassette anni e rimarrà a Salisburgo fino al 1778. È primo violino alla corte dell’arcivescovo Colloredo, con cui ha un rapporto ambivalente e da cui spesso cerca di fuggire con soggiorni a Monaco, Vienna, Augusta e Mannheim. La lunga permanenza nella città natale dirada la corrispondenza familiare, ma questo volume delle Lettere della famiglia Mozart offre il miglior quadro della vita dei suoi componenti: il padre Leopold, preciso cronista; la composta madre Anna Maria; la sorella Nannerl, avara di inchiostro; e Wolfgang, indefinibile anche nello stile epistolare. Le mancanze del carteggio sono colmate dai diari di Nannerl e di persone a loro vicine, che restituiscono nitore alla dimensione quotidiana dei Mozart: le visite agli amici, le messe, i balli, l’andirivieni della nobiltà locale; ma anche gli eventi insoliti – tra cui l’esposizione di un elefante – o le conferenze scientifiche cui tutta la famiglia partecipa. Ma è la musica la grande protagonista di questi scambi, ricchi di resoconti di sinfonie appena ascoltate e di attese di balletti cui si sta per assistere, di concerti ancora da organizzare o conclusisi da poco. Sono gli anni in cui Wolfgang compone La finta giardiniera e soprattutto molta musica strumentale, tra cui la serenata Il re pastore e i numerosi concerti e divertimenti per amici e mecenati: ormai è un giovane uomo, e sta costruendo la strada che lo porterà alle grandi opere dei futuri anni viennesi. Questo terzo volume, assieme ai precedenti I primi viaggi e il Grand Tour in Europa e I viaggi in Italia e all’archivio multimediale mozartiana.org, si inserisce nel progetto del Saggiatore di pubblicare uno dei più preziosi – e certo curiosi – epistolari del Settecento.
35,00 33,25

Salti mortali

Libro: Libro in brossura
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 2025
pagine: 304
Quand'è che uno sbaglio diventa più grande della propria esistenza, o così eclatante che la vita stessa ci sembra una completa disfatta? Per anni, se avesse dovuto spiegare la parola «fallimento», a Charlotte Van den Broeck sarebbe bastato indicare la sagoma della piscina comunale della sua città natale, che, per via di difetti di progettazione, non è mai rimasta aperta per più di tre mesi di fila, fino alla chiusura definitiva. È da qui che prende avvio il desiderio dell’autrice di indagare il sottile confine tra gloria e disgrazia tracciato da creatività e ambizione: avventurandosi in prima persona in biblioteche dove i libri stanno marcendo per la troppa umidità e in caserme gigantesche in cui sono stati dimenticati i bagni, e passando per edifici celebri come la chiesa di San Carlo alle Quattro Fontane a Roma o Villa Ebe a Napoli, Van den Broeck ricostruisce in queste pagine le storie di architetti che di fronte al disastro hanno scelto la morte o l'oblio e di geni incompresi destinati a essere ricordati solo per i loro errori, di irrimediabili difetti di costruzione contrapposti a una ricerca incessante di purezza e complessità; le stesse cose in fondo che, nel nostro piccolo, inseguiamo anche noi. A metà tra il memoir e il saggio narrativo, “Salti mortali” riesce a raccontare con ironia e profondità il rapporto ambiguo che da sempre esiste tra l'artista e la sua opera, e tra creazione e sacrificio. Un libro che ci mostra come sia solo davanti alle ceneri fumanti di una catastrofe che possiamo comprendere come sia anch'essa, a suo modo, una forma di capolavoro.
19,00 18,05

Roberto Longhi. Il mito del più grande storico dell'arte del Novecento

Libro: Libro in brossura
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 2025
pagine: 608
Questo libro è il tentativo di ricostruire nelle sue varie sfaccettature il profilo storico e biografico di Roberto Longhi (1890-1970), il più grande studioso d’arte del XX secolo: un resoconto documentato e approfondito che non solo ne racconta le scelte e intuizioni, le amicizie e rivalità, ma testimonia anche il peso della sua eredità culturale sulle generazioni successive. Quando si affronta Longhi, è difficile uscire dalla mitologia che dopo la morte ha ammantato la sua figura. Come ci mostra in queste pagine Tommaso Tovaglieri, infatti, lungo la sua parabola esistenziale il critico ha toccato le vite di molti tra gli intellettuali più rilevanti del Novecento, trasmettendo a ognuno di essi qualcosa di fondamentale: dalla moglie Anna Banti all’allievo Pier Paolo Pasolini, da Gianfranco Contini ad Alberto Arbasino, da Giulio Carlo Argan ad Alberto Mondadori. Per riuscire a comprendere appieno come abbia raggiunto una tale influenza sul suo tempo, Tovaglieri lo segue passo dopo passo nel suo percorso: gli anni della formazione con mostri sacri quali Adolfo Venturi e Bernard Berenson; il periodo di insegnamento universitario a Bologna – quando esigeva dai suoi studenti che riconoscessero un artista da una porzione di dipinto delle dimensioni di un francobollo –; la fondazione di Paragone; la rivalutazione e consacrazione, da critico, di artisti quali Caravaggio, Piero della Francesca o il coevo Giorgio Morandi. Setacciando interviste e articoli, lettere e documenti privati, Tovaglieri dà vita a una biografia esaustiva e curiosa, da leggere come «un’allegoria dello studio della storia dell’arte». Un’opera che ci permette come mai prima non solo di riscoprire Roberto Longhi da una nuova prospettiva, ma soprattutto di fare nostro lo sguardo unico e inimitabile con cui ha letto e amato l’arte in tutta la sua storia
38,00 36,10

Termush

Libro: Libro in brossura
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 2025
pagine: 176
Benvenuti a Termush, l’albergo di lusso più esclusivo del pianeta. Benvenuti a Termush, dove si spazzano via uccelli morti dagli ingressi dei bunker. Benvenuti a Termush, l’ultimo luogo al mondo al riparo dalla catastrofe nucleare. Scritto a metà degli anni sessanta e mai tradotto in Italia, questo classico della fantascienza scandinava è un’opera raggelante e attuale che racconta l’assurda normalità di un gruppo di sopravvissuti a un olocausto atomico. Il protagonista della storia è un uomo che ha prenotato molto tempo prima la sua stanza e la sua salvezza a Termush. Così passa le sue giornate fra la camera e la sala da pranzo, tra il parco e i corridoi, mentre attorno il personale della struttura tenta di pulire le superfici dalla polvere radioattiva e di schermare gli ospiti dalle notizie di morte e distruzione che arrivano dall’esterno. Eppure, in tutta questa farsa di benessere e spensieratezza, qualcosa si sta facendo strada, strisciante: una sensazione di inquietudine crescente. C’è qualcosa al di fuori di Termush, che sta tentando di entrare. E ci sono, forse, altri superstiti, che porterebbero con sé malattia e contaminazione. È possibile correre ai ripari quando non ci sono più ripari possibili? Termush è «un incubo incalzante», come lo definisce Jeff VanderMeer nella postfazione: un racconto delle fragili illusioni del capitalismo e della falsa sensazione di sospensione e protezione che offre ai pochi che possono permettersela. Perché se la sopravvivenza si può comprare e la fine si può procrastinare, non può esserci comunque redenzione: l’inevitabile non concede sconti. Postfazione di Jeff VanderMeer.
17,00 16,15

Economia dell'ottimismo. Perché la speranza evita il fallimento delle nazioni

Libro: Libro in brossura
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 2025
pagine: 208
Economia dell’ottimismo ci mostra quanto una visione carica di fiducia nel domani sia stata cruciale nella storia del pensiero economico e come possa ancora esserlo per noi e il nostro pianeta. Quella di Luciano Canova è una riflessione teorica e pragmatica sulle scelte umane e sulle loro conseguenze: perché, come ci dimostrano le innovazioni del XX secolo, è quando agiamo convinti di poter modificare la realtà in positivo che otteniamo miglioramenti duraturi per tutti. Se si guarda al mondo di oggi, pur con tutte le sue diseguaglianze e le sue crisi, non si può certo dire che non siano avvenuti progressi anche solo rispetto a mezzo secolo fa: calo vertiginoso della mortalità infantile, aumento costante dell’alfabetizzazione, diminuzione globale della povertà. Partendo da una smentita sia del pensiero nostalgico che porta a idealizzare il passato sia di quello apocalittico che dipinge un futuro a tinte fosche, Canova ci spinge a guardare con fiducia agli strumenti economici che stiamo mettendo in campo per portare il mondo su una strada di sostenibilità ambientale e pace sociale. Muovendosi tra economia, scienze comportamentali e psicologia, e attingendo alle riflessioni di premi Nobel come Esther Duflo o Amartya Sen, oltre che agli studi di Paul Romer e Erik Angner, questo libro invita ognuno di noi, nel proprio piccolo, ad accettare consapevolmente il rischio: a innovare, ad accogliere l’incertezza e a fronteggiare gli imprevisti, rimanendo in guardia contro i pericoli dati dall'eccesso di fiducia in se stessi e dai bias di conferma che ci portano a ignorare i problemi fino a quando non ci travolgono. Una prospettiva inedita, che non sminuisce i grandi problemi di oggi – il cambiamento climatico su tutti –, ma che afferma a gran voce che solo riconoscendoli e proiettandoci oltre di essi con positività potremo trovare soluzioni creative e realmente efficaci.
19,00 18,05

Giacomo Puccini. Tra fin de siècle e modernità

Libro: Libro in brossura
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 2024
pagine: 784
Questo libro è il coronamento di oltre quarant’anni di ricerca sulla musica e la figura di Giacomo Puccini. Michele Girardi ci accompagna in un lungo viaggio attraverso l’opera e la vita di uno dei più grandi compositori di teatro di sempre, illuminando tutti gli aspetti di una personalità complessa con un obiettivo dichiarato: comprendere quell’equilibrio davvero unico per cui un perdurante successo popolare è potuto nascere da un’arte raffinatissima. La narrazione della carriera musicale di Puccini si muove lungo il racconto della sua vita: dalla discendenza da una dinastia di musicisti alle prime composizioni dell’adolescenza e all’approdo al Conservatorio di Milano; dalle frequentazioni scapigliate all’infatuazione wagneriana; dalla rivelazione di Manon Lescaut, con il consolidarsi del fortunato legame con Casa Ricordi, fino al successo planetario di Tosca e alla grandiosa e incompiuta Turandot. Con rigore e trasporto, anno dopo anno, Girardi s’inoltra nelle partiture, nei manoscritti, nei carteggi del compositore per sviscerare ogni aspetto della sua arte, e insieme comprendere al meglio la vicenda di un personaggio «intenso, commovente, comunicativo ma pure colto, curioso, sofisticato e intellettualmente dotatissimo». Giacomo Puccini si offre così a una doppia lettura: l’appassionato potrà riconoscere i luoghi dell’opera che ama, mentre lo studioso e il musicista avranno a disposizione dettagli che permetteranno di compiere un’esplorazione in profondità. Michele Girardi ci restituisce fedelmente l’immagine di un musicista e drammaturgo che ha saputo traghettare il teatro d’opera italiano nella modernità, e lo colloca là dove deve stare, «primus inter pares (insieme a Janáček, Ravel, Strauss, e Berg), fra i moderni che popolano il teatro musicale europeo fin de siècle». Prefazione di Guido Paduano.
36,00 34,20

La carne impassibile. Salvezza e salute fra Medioevo e Controriforma

Libro: Libro in brossura
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 2024
pagine: 360
“La carne impassibile” è una discesa nell’immaginario torbido e salvifico del corpo dal Medioevo alla Controriforma: partendo da testi minori e documenti poco noti, Piero Camporesi ci conduce in un territorio in cui bellezza e atrocità convivono e in cui i confini tra cucina e chirurgia, occultismo e teologia, sacro e profano si fanno sottili fino a confondersi. Per la società medievale il corpo era il centro di tutti i discorsi pubblici e privati: da un lato oggetto di esorcismi e torture, piaghe e sporcizia, specchio di un universo corruttibile e immondo; dall’altro scrigno di medicine e unguenti taumaturgici, intrinsecamente legato, nella sua mortalità, al divino. Per secoli nelle pagine di medici, filosofi e sacerdoti, è stata proprio la promessa di una vita ultraterrena in cui diverremo materia «impassibile », beata e incorruttibile a relegare la fisicità al campo dell’esecrabile e del deperibile, serbatoio di ogni vizio e lordura. Tra profumati oli curativi che sgorgano dalle reliquie dei santi «mirobliti» e corpi appestati brulicanti di «entomata», vermi e insetti, Camporesi ci guida in un racconto della carne quale essenza dell’umano, specchio delle sue paure, ansie e speranze; ma anche lente attraverso cui guardare il mondo. Questo libro ci spinge al confronto con una narrazione della corporalità molto distante dalla nostra. Nell’epoca digitale, fatta di immaterialità, filtri e proiezioni, Camporesi ci invita a rivolgere lo sguardo al passato, ai suoi errori e alle sue illusioni: perché è proprio recuperando i vuoti e le mancanze degli antichi che possiamo tornare a dare pienezza alla carne di cui sono fatti i nostri corpi.
26,00 24,70

Capire una fotografia

Libro: Libro in brossura
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 2024
pagine: 168
Nonostante l’invenzione della fotografia risalga ormai a due secoli fa, ancora oggi non abbiamo deciso se sia nella sostanza una riproduzione o una interpretazione: se lo scatto raccolga, cioè, una traccia del reale così come appare o se sia soprattutto l’esercizio di una scelta umana. Nel corso della sua carriera John Berger si è confrontato continuamente con questi e altri enigmi, trovando sempre risposte capaci non tanto di essere un punto di arrivo definitivo, quanto di aprirci ad altre scoperte. Nei ventiquattro saggi qui raccolti e selezionati da Geoff Dyer, suo profondo conoscitore e ammiratore, Berger indaga con la medesima curiosità il lavoro di grandi fotografi come Henri Cartier-Bresson, Margaret Bourke‑White, Sebastião Salgado o Jean Mohr, e le vite dei fotografati, le immagini diventate documento storico e gli scatti privati. Il suo è uno sguardo perennemente alla ricerca di parallelismi e contraddizioni che rivelino il dialogo sotterraneo della fotografia con la pittura e il cinema – quanto è distante il ritratto del cadavere di Che Guevara dal Cristo morto di Mantegna? –, ma anche le ambiguità di uno strumento comunque «politico», che possiamo usare o che può essere usato contro di noi – si pensi ai fotomontaggi di John Heartfield in cui le immagini di propaganda nazista diventano opere satiriche. “Capire una fotografia” è un libro composto da oltre mezzo secolo di analisi, commenti, intuizioni, riflessioni: un punto di vista tra i più originali e acuti, capace di descrivere e immortalare quello spazio che esiste tra l’obiettivo e il mondo esterno.
29,00 27,55

Ore incerte

Libro: Libro in brossura
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 2024
pagine: 304
In “Ore incerte” due amanti senza patria vagabondano in uno spazio che non ha confini. Si chiamano Hatem e Suleika e il narratore li incontra nei pressi della Zisa di Palermo, mentre vivono in bilico tra mondi diversi, tra diorami e meridiane, con la loro Baghdad sempre presente nei pensieri. Come due figure mitiche, si osservano a distanza mentre percorrono il loro viaggio, intenti a strappare attimi di passione dalle loro vite intrecciate. Ne nasce così un romanzo d'avventura che non conosce strade rettilinee ma solo soste, incontri e momenti rubati. Viaggiare e raccontare sono una fuga costante dall'ordinario, «un'ora incerta» che si muove tra albe e tramonti, tra luci e ombre, tra gioia e dolore. I luoghi stessi prendono vita alla stregua di personaggi intravisti in una lanterna magica: spiagge che sprofondano nell'infinito, fari che illuminano sogni e ricordi, porti dove il mare e la terra si mescolano fino a confondersi. Silvio Perrella dà vita a una danza di parole e immagini che ha il ritmo indiavolato di un bolero, dove Hatem e Suleika si trasformano nel simbolo di un amore che sfida il tempo e lo spazio, alla costante ricerca di un nuovo orizzonte da attraversare insieme.
20,00 19,00

Oreste o l'arte del sorriso

Libro: Libro rilegato
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 2024
pagine: 76
Chi provasse a cercare Terramafiusa sulle mappe di oggi non la troverebbe. Fino a un po’ di anni fa era un piccolo principato nascosto tra le montagne dell’Europa centrale. Lì, circondato da una corte di modesti funzionari, viveva Oreste, il principe di Terramafiusa, che imparò a sorridere all’età di vent’anni e che da allora non ha più smesso. Questa è la storia del suo sorriso e di come l’ha ottenuto, aiutato dai saggi sotterfugi di Lucien, il centenario pappagallo della nonna Palmira, dalla goffaggine del corpulento primo ministro Camillo, amante di pasti sostanziosi e lunghe pennichelle, e dall’amore di Violante, la bella dama di compagnia. Come nei suoi quadri, Domenico Gnoli riempie le tavole di dettagli minuziosi, spesso celati, a volte curiosi (che cosa ci fa il bassotto Marcantonio in questa storia?), che sembrano spingerci a guardare ancora e ancora, scoprendo sempre qualcosa di nuovo. In questo libro, l’unico che abbia scritto e illustrato, Gnoli racconta come, a volte, basti la diversa curvatura di un sorriso per cambiare il corso della storia e dare un nuovo senso al mondo.
35,00 33,25

Blu, bianco e rosso

Libro: Libro in brossura
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 2024
pagine: 304
Quando hanno chiesto a Krzysztof Kieślowski il motivo per cui ha scelto di fare cinema, la risposta è stata: «Non so fare altro». Blu, bianco e rosso è il racconto in prima persona di questa radicale presa di coscienza lunga tutta una vita: un viaggio introspettivo in cui si intrecciano storia privata e collettiva, che ci conduce a scoprire il mistero nascosto dietro ogni inquadratura del regista polacco. Al centro dei film di Kieślowski c’è sempre stata l’umanità. Un’umanità spesso velata di dolore e miseria, ma comunque nobile nei suoi tentativi, anche maldestri, di trovare un senso all’esistenza. È stato per avvicinarsi a questa verità che Kieślowski ha iniziato a documentare su pellicola le vite delle persone che incontrava: lavoratori, contadini, soldati, gente comune; questo fino a quando i suoi film non sono stati usati dalla polizia della Polonia comunista, del cui regime è sempre stato convinto oppositore, per indagare i suoi concittadini. È in quel momento, ci spiega il regista, che la sua fiducia nel documentario crolla. Kieślowski si rifiuta allora di diventare strumento del potere e sceglie la finzione, con la sua promessa di libertà creativa e di indipendenza. Quelli che ne nascono sono film capaci di raccontare con onestà la colpa e la redenzione, l’incertezza del vivere, l’alienazione, la solitudine, e che qui il loro stesso autore ripercorre e analizza, illustrandoci come sono stati realizzati materialmente, in che contesto e quali sono le esperienze personali, i tormenti e le riflessioni che li hanno ispirati. “Blu, bianco e rosso” è un’autobiografia e un testamento poetico: l’invito a desiderare un’arte che sia in grado di esprimere le angosce e le emozioni umane; che sappia in qualche modo spiegare di che cosa è fatta davvero quella parte di universo colorata dalle nostre vite.
19,00 18,05

Mina. La voce del silenzio

Libro: Libro in brossura
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 2024
pagine: 488
“Mina. La voce del silenzio” è il ritratto collettivo di un mito. Un viaggio nella musica, la televisione e la cultura italiane degli ultimi settant’anni per capire davvero chi è, fuori e dentro la sua leggenda, Mina. A partire da quel giorno dell’estate 1958, quando «nasce» sul palco della Bussola di Marina di Pietrasanta, la presenza di Mina ha trasformato per sempre il modo di percepire la musica degli italiani. È impossibile isolare un solo aspetto della rivoluzione che la sua vita e la sua carriera hanno rappresentato: l’eleganza dei movimenti di fronte alle telecamere, con cui ha incantato generazioni davanti allo schermo; lo stile inconfondibile del trucco, dei capelli e dei vestiti, replicato e imitato ma mai davvero superato; l’ironia e l’intelligenza, sue grandi alleate; la dizione, con cui ha esaltato le parole dei grandi autori che hanno scritto per lei, da Mogol a Cristiano Malgioglio, da Fabrizio De André a Lina Wertmüller; il suo modo unico di cantare, che ancora oggi, dopo innumerevoli ascolti, ci ammutolisce. Nei decenni ha inciso oltre cento album e interpretato mille canzoni, è stata sex symbol e madre, femminista e tradizionalista, attrice e imprenditrice, protagonista di ogni programma televisivo e voce totale lontana dai riflettori. Questo volume, aperto dalla prefazione di Ivano Fossati, esplora i tanti volti della figura carismatica e sfuggente di Mina: dal successo, giovanissima, al ritiro dalle scene a nemmeno quarant’anni; dalle ovazioni al culto sofisticato e sotterraneo; dalla fascinazione per il jazz alle copertine che ne distorcono e reinventano l’immagine; dagli editoriali per riviste e quotidiani ai musicarelli. Un libro che è un’ode alla meraviglia cangiante di un personaggio unico: perché nel trasmutarsi continuo di musica e società, moda e gusto, solo la camaleontica Mina ha saputo trovare un modo per rimanere «Mina», sempre e comunque. Prefazione di Ivano Fossati.
29,00 27,55

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