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Il Saggiatore: La cultura

Tutte le nostre collane

Conferenze brasiliane

Libro: Libro in brossura
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 2025
pagine: 304
“Conferenze brasiliane” raccoglie gli interventi tenuti da Franco Basaglia in Brasile l’anno prima della sua scomparsa. In questa sorta di testamento intellettuale, Basaglia riflette pubblicamente sul significato complessivo dell’impresa che ha attraversato la sua vita, discute le proprie idee e il proprio approccio alla malattia mentale e analizza retrospettivamente i passaggi che hanno portato alla riforma del sistema di cura psichiatrica. Quando, tra il giugno e il novembre del 1979, Franco Basaglia si reca a San Paolo, Rio de Janeiro e Belo Horizonte per dialogare con studenti, professori, medici, psicoterapeuti e sindacalisti, la realtà che lo circonda è in una fase di grande mutamento: il mondo è ancora diviso in blocchi, ma l’onda degli anni sessanta ha già prodotto trasformazioni storiche significative, tra cui, in Italia, l’introduzione del divorzio, la regolamentazione dell’aborto, l’istituzione del Servizio sanitario nazionale e l’approvazione della «legge 180», che ha chiuso gli ospedali psichiatrici e istituito i servizi di salute mentale. In questi incontri il medico parla di una società che deve imparare a prendersi cura di ciascuna persona e di una psichiatria che deve uscire dagli ospedali ed entrare nella vita delle persone, per «essere nel mondo» concretamente. Nel confronto complice e critico con il pubblico, Basaglia illustra come il cambiamento debba iniziare da ognuno di noi: come sia necessario affrontare la contraddizione dei rapporti con l’altro, dare valenza positiva al conflitto, alla crisi, all’indebolirsi dei ruoli e delle identità; perché solo così le difficoltà potranno diventare occasioni di crescita per se stessi e per la società. Le parole di Basaglia sono un appello che giunge intatto anche a noi. Questo libro non rappresenta infatti solo una testimonianza storica, ma è un invito a riscoprire un pensiero che sfida ancora oggi le convenzioni e i soprusi, spingendoci a costruire un mondo più giusto e inclusivo.
26,00 24,70

Critica della ragione dialettica. Teoria degli insiemi pratici

Libro: Libro in brossura
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 2025
pagine: 492
La “Critica della ragione dialettica” è il monumentale progetto filosofico cui Sartre si dedicò nel periodo della maturità: una riflessione sui rapporti fra struttura e libertà, individuo e storia, determinismo e prassi che ha anticipato le rivoluzioni sociali e culturali del Sessantotto e dei decenni successivi. È il 1960 quando Jean-Paul Sartre dà alle stampe per Gallimard Critica della ragione dialettica. Ha aderito da qualche anno al marxismo e quel progetto è il suo tentativo di sviluppare una filosofia in cui esso dialoghi con le tesi esistenzialiste che aveva propugnato con successo nel dopoguerra. Per Sartre lo sbocco di questo connubio dovrebbe condurre in direzioni «altre» rispetto sia al modello dell’Unione Sovietica di Stalin sia allo sviluppo capitalistico statunitense, e portare a rapporti umani nuovi. Il risultato è un approccio interdisciplinare in cui convivono la psicoanalisi e la sociologia, l’economia e la storia, e in cui il soggetto non è più abbandonato alla solitudine dell’individualismo, ma può diventare motore attivo e consapevole del cambiamento della società. In questa riedizione, che accoglie il celebre saggio «Questioni di metodo», il capolavoro della filosofia di Jean-Paul Sartre torna a interrogarci con la sua profondità. Esercizio teorico di ambiziosa portata, questo volume è il tentativo di strutturare e normare il complesso sistema di leggi che regolano il pensiero marxista ed esistenzialista contemporaneo, nella prospettiva di tenere insieme filosofia e politica per dare vita a una radicale trasformazione dell’esistenza dei singoli e della realtà collettiva. Prefazione di Raoul Kirchmayr.
40,00 38,00

Uccidere la Natura. Come l'umanità distrugge e salva l'ambiente

Libro: Libro in brossura
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 2025
pagine: 224
La Natura non muore in silenzio: ogni fiume avvelenato, ogni foresta distrutta, ogni costa devastata è un grido che reclama giustizia. "Uccidere la Natura" di Stefania Divertito racconta questo «ecocidio», le ferite invisibili, presenti in tutto il mondo, e tristemente ignorate, e ci invita a vedere l'ambiente non solo come una risorsa, ma come un essere vivente degno dei suoi diritti. In Colombia, il fiume Atrato, avvelenato dalle attività minerarie illegali, è stato riconosciuto come «soggetto di diritti», un'entità che richiede tutele giuridiche, grazie alla lotta delle comunità indigene che dipendono dalle sue acque per la sopravvivenza. In Nuova Zelanda, il fiume Whanganui, considerato sacro dai maori, ha ottenuto la stessa dignità giuridica, diventando una delle prime realtà naturali al mondo a ricevere protezione legale. Il reato internazionale di ecocidio può quindi essere uno strumento per ristabilire giustizia. "Uccidere la Natura" è un racconto che sfida l’idea di progresso basata sullo sfruttamento illimitato delle risorse. Riconoscere la Natura come un essere vivente implica riscrivere il nostro rapporto con essa, immaginando un futuro in cui la Terra non conosca più vittime silenziose, ma diventi un luogo in cui vita e giustizia possano finalmente coincidere.
18,00 17,10

Lo sguardo nascosto. La danza dietro il sipario

Libro: Libro rilegato
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 2025
pagine: 248
La danza, arte del non detto, non ha bisogno di parole. Con un linguaggio unico e senza tempo porta sulla scena la perfezione, ma anche l’insondabilità. Questo libro racconta gli artisti del Corpo di Ballo della Scala in modo inedito, con fotografie che indagano il senso dell’attesa, della complicità celata in un pas de deux, nel rapporto con maestri e coreografi. Sono immagini che parlano di silenzi, di relazioni e sentimenti, evocando un senso di intimità dalla quale il pubblico solitamente è lontano: il tempo della creazione, ma anche il tempo dell’attesa prima di entrare in scena o quello di un bacio rubato dietro il sipario. Testimone silenzioso, Gérard Uféras indaga l’esperienza umana attraverso la vita quotidiana della compagnia di balletto scaligera e accompagna il visitatore nelle stanze «segrete» della sala prove, del palcoscenico prima dello spettacolo, dietro le quinte del teatro.
50,00 47,50

La pelle del mondo

Libro: Libro in brossura
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 2025
pagine: 272
“La pelle del mondo” è un romanzo che esplora il confine incerto tra corpo e identità, tra natura e macchina. Racconta la storia di chi tenta di riscrivere la propria esistenza, immaginando un «uomo altrimenti». Tommaso è un ricercatore ossessionato dal funzionamento del corpo umano, ma la scoperta più difficile che fa riguarda se stesso: la sua mano destra smette improvvisamente di obbedirgli, trasformandosi in un arto estraneo e inutile. La malattia diventa per lui un trauma e una sfida: riparare, sostituire, migliorare. Deciso a non soccombere alla propria decadenza, si immerge in un mondo dove si intrecciano scienza, filosofia e ingegneria biomeccanica. In questo viaggio è affiancato da figure enigmatiche: Teresa, scultrice che modella corpi, e Jakob, teorico carismatico che predica il superamento dell’umano attraverso tecnologia e forza di volontà. Sullo sfondo c'è Scriba, entità che registra e modifica il destino del protagonista, un narratore sospeso tra macchina e memoria. Tommaso attraversa ospedali asettici e laboratori segreti in una ricerca tanto corporale quanto filosofica. Cosa significa abitare un involucro che tradisce? Cosa resta dell’identità quando la carne è sostituibile, la mente programmabile e la vita un progetto in continua trasformazione? Inseguendo l’orizzonte di una nuova condizione umana, si chiede se il cambiamento sia un’effettiva via di salvezza o una condanna inevitabile.
18,00 17,10

Il miracolo

Libro: Libro in brossura
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 2025
pagine: 152
“Il miracolo” è un racconto in versi, una meditazione che interroga il rapporto tra fede e dubbio, corpo e parola, memoria e silenzio. In questa raccolta Kaveh Akbar esplora la tensione che lega il sacro e l’umano, lasciando scivolare all’interno di ogni poesia frammenti di vita quotidiana e ritualità antiche, e cucendo ogni verso attorno a gesti semplici e universali come inginocchiarsi, respirare, ricordare. In una moschea deserta, la voce del muezzin rimbomba tra le mura vuote come un richiamo senza destinatario. Un uomo recita una preghiera con il fiato sospeso, mentre il ricordo di un padre severo si sovrappone alle parole della fede. La lingua è carne e suono, e nel mormorarla si intrecciano amore, rimpianto e incomprensione: le parole scelte da Akbar sono immagini sospese – il rintocco di una campana che vibra nell’aria, un tappeto steso per la preghiera – che si trasformano sulla pagina nei simboli concreti di un dialogo che non smette di risuonare in chi sa ascoltare. Come l’arcangelo Gabriele, che ordina di leggere nel vuoto, Akbar ci invita allora a scrutare nel respiro spezzato di coloro che ogni giorno indagano la vita sperando di trovarvi un senso, per scorgere in esso una bellezza impossibile. “Il miracolo” è il frutto di una ricerca poetica che riflette sulla possibilità della meraviglia in un mondo ferito ma ancora in attesa di redenzione. La sacralità, qui, non è qualcosa di intangibile, ma si manifesta nelle imperfezioni della vita e nella resistenza dei corpi, nella forza di chi cade e si rialza, con la voce piena di crepe, ma ancora capace di cantare.
16,00 15,20

Essere umani. Come la biologia ci ha reso ciò che siamo

Libro: Libro in brossura
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 2025
pagine: 408
“Essere umani” è una rilettura della storia della specie umana attraverso la lente della biologia: un racconto di come il nostro corpo, con i suoi difetti e le sue capacità, ha modellato la società, la cultura e l’economia. Per quanto possa stupirci, la nostra vulnerabilità a certi virus e batteri ha influenzato lo sviluppo di alcune civiltà rispetto ad altre, così come momenti capitali del passato sono stati determinati da bias mentali introiettati con l'evoluzione. In queste pagine Lewis Dartnell indaga i punti di contatto tra i grandi eventi della storia umana e la biologia, mostrando come alcuni dei grandi stravolgimenti avvenuti in passato siano più figli di processi cellulari interni che di scelte di singoli o popoli: si pensi a come lo scorbuto, scatenato da un gene che portiamo con noi sin dai primordi, generò nell’Ottocento la domanda di agrumi siciliani da cui nacque la mafia moderna; o a come l’emofilia, una malattia congenita del DNA, sia stata un fattore determinante per la nascita della Repubblica di Spagna nel 1931 e per la fine dell’impero russo dei Romanov; o al ruolo avuto dal bias della «fallacia dei costi irrecuperabili» per l'esercito statunitense nelle logoranti guerre in Vietnam e in Afghanistan. Quest’opera è però anche una narrazione dei molti modi con cui abbiamo cercato di liberarci dai vincoli della genetica: di come culture e tecnologie ci abbiano permesso di modificare la nostra stessa fragile natura. Perché è solo quando comprendiamo che «essere umani» è anche la somma delle nostre limitazioni che possiamo esprimere le nostre vere potenzialità.
29,00 27,55

Inabissarsi

Libro: Libro in brossura
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 2025
pagine: 224
“Inabissarsi” è il racconto di una discesa verso le profondità più intime dell’esistenza; un viaggio attraverso la memoria, l’arte e la riflessione che trasforma il respiro umano in un atto universale e necessario. Aldo Nove intreccia il proprio cammino con i grandi del mondo della poesia contemporanea come Milo De Angelis, Nicola Crocetti e Nanni Balestrini, in un confronto costante tra il presente e l’eco dei maestri. Nove esplora spazi interiori e simbolici, facendosi testimone di una ricerca poetica che è al tempo stesso personale e collettiva. Dal sogno di una barca che affonda alla visione di un palombaro che sfida il nulla, fino all’incontro con figure poetiche perdute, Inabissarsi si costruisce come un lungo, potente respiro. La narrazione accoglie il lettore in un percorso dove ogni esperienza – il dolore, la scoperta della poesia e il confronto con l’ignoto – si rivela un atto di inspirazione ed espirazione, metafora dell’eterno fluire tra presenza e assenza. Attraverso una lingua evocativa e visionaria, Aldo Nove si colloca nel solco della tradizione poetica italiana, ereditando l’intensità di un dialogo con il passato e il coraggio di un continuo rinnovamento. Questo libro ci invita a respirare profondamente, a immergerci nell’abisso per ritrovare la bellezza e il senso di ciò che ci rende umani.
18,00 17,10

Coscienza artificiale. Come le macchine pensano e trasformano l’esperienza umana

Libro: Libro in brossura
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 2025
pagine: 312
Le macchine possono pensare, decidere, riprodursi? Possono comprendere che cosa sia il bene o il male? In un viaggio che ripercorre il cammino del sogno più antico dell’uomo, Lorenzo Perilli indaga le possibilità concrete di sviluppare una coscienza artificiale e che cosa questo significherebbe per l’umanità: un’opera che non solo affronta il futuro della tecnologia ma la natura stessa di ciò che siamo soliti chiamare realtà. Immaginare che i processi dell’intelligenza – i processi mentali, i processi che portano al costituirsi della coscienza – siano riprodotti per via algoritmica è oggi qualcosa di plausibile. La rivoluzione tecnologica in corso è destinata a lasciare un segno indelebile su tutti gli aspetti della nostra vita individuale e associata, dallo sviluppo delle nostre capacità cognitive all’interazione tra individui, dalla democrazia al mondo del lavoro, dall’insegnamento alla comunicazione; ma a ridefinirsi è anche il rapporto tra vero e falso, il concetto di responsabilità e le definizioni stesse di umano e di macchina. Se le macchine algoritmiche sono ampiamente in grado di superare il test escogitato da Alan Turing nel 1950 per poterle dire «intelligenti», che senso ha allora parlare di una demarcazione tra artificiale e umano? A partire dalle riflessioni di Omero e Aristotele, Cartesio e Leibniz, Norbert Wiener e Douglas Hofstadter, Coscienza artificiale ci spinge a riflettere su tematiche che mai gli esseri umani si sono trovati ad affrontare prima che l’evoluzione delle macchine li costringesse a farlo. Un’opera profonda e innovativa, che ci rivela come la tecnologia di oggi non sia più stolida materia inerte o qualcosa che reagisce alle nostre sollecitazioni, ma un vero e proprio soggetto autonomo; e che ciò di fronte a cui potremmo infine trovarci è una nuova forma di esistenza.
21,00 19,95

Noi siamo elettrici. Corpi, bioelettricità e il futuro della vita

Libro: Libro in brossura
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 2025
pagine: 400
Tutti gli organismi viventi sono attraversati dall’elettricità: per quanto possa sembrarci strano, muscoli, ossa, pelle e nervi possiedono una carica in grado di trasmettere messaggi e impulsi ad altri organi e di riceverli dall’ambiente circostante. Noi siamo elettrici ci porta a scoprire questo innovativo campo di ricerca, mostrandoci in che modo potrebbe rivoluzionare la medicina e il nostro intero futuro. La bioelettricità è più antica del sistema nervoso e sostiene ogni nostra azione, dalla più semplice alla più complessa. La storia del suo studio è però travagliata: già nel Settecento Luigi Galvani aveva dimostrato la presenza di potenziale elettrico all’interno dei tessuti animali, ma le confutazioni di Alessandro Volta e dei suoi successori relegarono quelle ricerche al di fuori del dibattito scientifico, alla mercé di ciarlatani e prestigiatori; solo nel XX secolo alcuni scienziati visionari hanno restituito serietà a questi studi. Sally Adee ci racconta l’appassionante percorso che ha condotto alla definizione dell’«elettroma», tra esperimenti sul cervello dei calamari e studi sul funzionamento degli ioni, arrivando fino alle più recenti scoperte nel settore delle neuroscienze. Comprendere e controllare il codice bioelettrico sarà infatti cruciale per settori medici quali il ripristino della memoria e il rallentamento dell’invecchiamento, la rigenerazione di organi e arti, e perfino la cura del cancro. Quest’opera è un viaggio emozionante nella misteriosa energia che abita il nostro corpo e nelle sue incredibili potenzialità: perché la scossa che illuminerà un avvenire migliore per tutti potrebbe partire proprio dal profondo delle nostre cellule.
27,00 25,65

Storia del popolo americano. Dal 1492 ad oggi

Libro: Libro in brossura
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 2025
pagine: 856
“Storia del popolo americano” – qui con una nuova prefazione di Francesco Costa – racconta il percorso degli Stati Uniti dal 1492 al 2001 da un punto di vista inedito: non più partendo dalle stanze del potere, ma dalle strade, dalle case e dai luoghi di lavoro della gente comune. Una controstoria popolare che riesce a dare voce alle vite delle minoranze tuttora discriminate, delle donne, dei poveri e di chiunque sia stato escluso dal mito del sogno americano. L’epopea che Howard Zinn ripercorre, tra l’arrivo di Cristoforo Colombo e l’attentato alle Torri Gemelle, ritrae un paese abitato da sempre da incongruenze e ambiguità: la nazione «più libera al mondo», che ha schiavizzato e segregato per secoli la popolazione nera; la «punta della civiltà occidentale» nata dal genocidio degli indigeni; il «garante della pace internazionale» capace di una politica coloniale violenta e manipolatoria. Appoggiandosi a testimonianze e documenti poco noti, l’analisi di Zinn offre un resoconto autentico e completo di mezzo millennio di epoche, società ed episodi cruciali: sottrae all’oblio le ribellioni dei neri, i conflitti sindacali, le manifestazioni contro la guerra, le voci dei dissidenti, delle femministe, degli oppressi, scoperchiando anche lo sfruttamento e il razzismo che si cela dietro le retoriche del potere e le leggende patriottiche; il tutto senza mai cadere in idealizzazioni opposte. A circa mezzo secolo dalla prima edizione e dopo milioni di copie vendute, quest'opera continua a essere uno dei libri di storia più letti e studiati al mondo: la narrazione della faccia più misconosciuta dell’America, nella quale sono scavati con violenza i segni delle sue contraddizioni. Prefazione di Francesco Costa.
36,00 34,20

Lettere della famiglia Mozart. Volume Vol. 3

Libro: Libro in brossura
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 2025
pagine: 368
Nel marzo del 1773 i Mozart, padre e figlio, rientrano dal loro ultimo viaggio in Italia. Wolfgang ha diciassette anni e rimarrà a Salisburgo fino al 1778. È primo violino alla corte dell’arcivescovo Colloredo, con cui ha un rapporto ambivalente e da cui spesso cerca di fuggire con soggiorni a Monaco, Vienna, Augusta e Mannheim. La lunga permanenza nella città natale dirada la corrispondenza familiare, ma questo volume delle Lettere della famiglia Mozart offre il miglior quadro della vita dei suoi componenti: il padre Leopold, preciso cronista; la composta madre Anna Maria; la sorella Nannerl, avara di inchiostro; e Wolfgang, indefinibile anche nello stile epistolare. Le mancanze del carteggio sono colmate dai diari di Nannerl e di persone a loro vicine, che restituiscono nitore alla dimensione quotidiana dei Mozart: le visite agli amici, le messe, i balli, l’andirivieni della nobiltà locale; ma anche gli eventi insoliti – tra cui l’esposizione di un elefante – o le conferenze scientifiche cui tutta la famiglia partecipa. Ma è la musica la grande protagonista di questi scambi, ricchi di resoconti di sinfonie appena ascoltate e di attese di balletti cui si sta per assistere, di concerti ancora da organizzare o conclusisi da poco. Sono gli anni in cui Wolfgang compone La finta giardiniera e soprattutto molta musica strumentale, tra cui la serenata Il re pastore e i numerosi concerti e divertimenti per amici e mecenati: ormai è un giovane uomo, e sta costruendo la strada che lo porterà alle grandi opere dei futuri anni viennesi. Questo terzo volume, assieme ai precedenti I primi viaggi e il Grand Tour in Europa e I viaggi in Italia e all’archivio multimediale mozartiana.org, si inserisce nel progetto del Saggiatore di pubblicare uno dei più preziosi – e certo curiosi – epistolari del Settecento.
35,00 33,25

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