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Il Saggiatore: La cultura

Tutte le nostre collane

Bella ciao. Una canzone, uno spettacolo, un disco

Libro: Libro in brossura
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 2024
pagine: 240
“Bella ciao” è il racconto di un pezzo di storia della musica italiana rimasto volutamente lontano dalle classifiche e dai circuiti ufficiali, ma fondamentale per la costruzione della nostra identità nazionale e politica. Un libro che ci ricorda le appassionanti (e animate) origini di una canzone divenuta inno della lotta per la libertà in tutto il mondo. «Bella ciao» è una e trina. Nell’immaginario collettivo, è il brano simbolo della Resistenza partigiana. I più però dimenticano che è anche il nome di uno spettacolo di «canzoni popolari italiane» che tanto fece scalpore al Festival dei Due Mondi di Spoleto del 1964, e del 33 giri a firma del Nuovo Canzoniere Italiano che quello spettacolo fissò su disco, entrambi con un ruolo cruciale nella diffusione della canzone. In queste pagine Jacopo Tomatis attraversa le vicende del progetto culturale che ruota intorno a «Bella ciao» nella sua triplice forma e ne ricostruisce la fortuna in anni di profondi mutamenti sociali: dalle prime apparizioni durante la Seconda guerra mondiale alla prima versione registrata – quella di Yves Montand –, _ no al successo discografico e alla sua trasformazione in simbolo dell’incontro fra politica e musica. Quella di Tomatis è l’esplorazione di un brano iconico; un’indagine capace di stare in equilibrio tra fatti e leggende, revival e interpretazioni errate, che riesce a smantellare la mitologia di una canzone senza sminuirne il fascino e l’importanza. Perché, sicuramente, «Bella ciao» è stata, ed è ancora, un oggetto divisivo: «Cantarla – o non cantarla – rappresenta una scelta ben precisa».
18,00 17,10

La mente vagabonda. Cosa ci insegnano i monaci medievali sulla distrazione

Libro: Libro in brossura
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 2024
“La mente vagabonda” esplora l'universale preoccupazione umana per la distrazione e i metodi che anticamente abbiamo trovato per resisterle. Un’opera che ci proietta nel mondo dei monaci del Medioevo, facendoci scoprire che nemmeno una vita di preghiera e isolamento è mai stata libera dalla deconcentrazione. La riduzione della soglia d’attenzione sembra una caratteristica tipica della nostra era ipertecnologica, un effetto dell’influenza dei social media e dell’enorme quantità di stimoli che riceviamo. Quanti libri non finiti rimangono sui nostri comodini? Chi può dire di essere in grado di lavorare senza guardare continuamente lo smartphone? Tutti, oggi, ci sentiamo più distratti. Ciò che invece ci rivela la storica Jamie Kreiner è che anche i più impensabili dei nostri avi, i monaci e gli eremiti medievali, avevano il nostro stesso identico problema. Dall’asceta del IV secolo Simeone Stilita, che diede avvio alla pratica di vivere su una colonna, alla badessa del VII secolo Sadalberga, che si imponeva lunghi periodi di totale silenzio, fino a Ugo di San Vittore, che nel XII secolo scrisse una guida su come tenersi occupati costruendo mentalmente l’immagine di un’arca, ognuno di loro ha dovuto inventarsi ogni giorno un modo per combattere il demone della distrazione. Questo libro ci mostra come la lotta per rimanere concentrati sia qualcosa di «più antico della nostra tecnologia», invitandoci a imparare da questi antichi maestri ad avere fiducia nella capacità della nostra mente di cambiare. Perché è solo imparando ad accettare le nostre mancanze che potremo superarle, dato che nemmeno nascondendoci in una remota caverna saremo mai in grado di fuggire da noi stessi.
26,00 24,70

Con gli occhi aperti. Il sogno lucido tra neuroscienze ed esperienze contemplative

Libro: Libro in brossura
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 2024
pagine: 568
Da sempre il sogno si costituisce come controparte silenziosa della nostra vita: abituati a sentirci a casa nel mondo della veglia, ogni notte sprofondiamo in una realtà fatta di un tessuto diverso, dove i sensi s’imbrigliano e significati inediti prendono forma. Da Omero alle scienze contemporanee, la fascinazione esercitata dal sogno attraversa la storia dell’umanità: c’è chi vi ha visto una dimora di fantasmi, o un viaggio dell’anima oltre i confini del corpo; chi lo considera un semplice luogo di elaborazione del vissuto; e chi, infine, nello scrigno del sogno ha voluto racchiudere l'inconscio. Di qualunque cosa si tratti, riemergere dallo stato onirico ci rende sempre nostalgici: appena svegli lo dimentichiamo, frettolosi di tornare alla «realtà», ma ci rimane la sensazione di avere lasciato andare qualcosa di importante. E se anche il sogno fosse un fatto reale? Se volare e sognare di volare fossero, a conti fatti, la stessa cosa? Attingendo alle ricerche neuroscientifiche e alla sapienza delle tradizioni contemplative. “Con gli occhi aperti” di Francesco Tormen unisce filosofia e scienza, pratica e teoria, nel tentativo di raccontare l’arte dell’onironautica – il viaggio consapevole nel mondo dei sogni – e di fare luce sul luogo più misterioso della nostra coscienza.
26,00 24,70

La lettura felice. Conversazioni con Marcel Proust sull'arte di leggere

Libro: Libro in brossura
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 2024
pagine: 192
Siamo creature strane, noi lettori. Passiamo ore e ore immersi dentro parallelepipedi di carta, respirando vite che non sono la nostra, soffrendo e gioendo per le emozioni di estranei immaginari. Eppure, come per un incantesimo, quelle vite e quelle emozioni misteriosamente ci appartengono. La lettura è l’«Apriti, sesamo» che ci dà accesso a una caverna traboccante di tesori. Meglio di ogni altro lo aveva capito Marcel Proust. Nei primi anni del Novecento cominciò a tracciare del lettore, e del proprio essere lettore, un ritratto nuovo. Chi ha appreso l’arte di leggere non la eserciterà solo sulla carta, ma anche sul mondo – sulle persone, sugli amori, sui casi della vita. Si esporrà così a tutte le gioie, ma anche a tutti i rischi insiti nell’«atto psichico originale chiamato lettura»: le incomprensioni, gli equivoci, le interpretazioni deliranti, le palpitazioni della suspense. L’incantesimo della lettura felice può trasformarsi allora in un tormentoso sortilegio. Più di un secolo dopo, partendo dalle Giornate di lettura proustiane, Guido Vitiello torna a riflettere sul mestiere a tempo pieno del lettore. In un dialogo fittissimo con il suo fantasmatico interlocutore – che spesso interrompe, incalza e contraddice – cerca di rispondere a una domanda che lo assilla, e che ci assilla tutti: che ne sarà della lettura in un’epoca in cui tutto cospira a distrarci dalle pagine?
20,00 19,00

I Tolki

Libro: Libro in brossura
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 2024
pagine: 480
Chandra Livia Candiani l’ha definita «un’opera magica», Mariangela Gualtieri l’ha portata in teatro e al cinema provando a trasporre la «sua unica straordinaria musica»: per la prima volta viene raccolto in un unico volume il lavoro decennale di Ida Travi, la saga dei Tolki. Nel corso del tempo Ida Travi ha abitato i confini dell’editoria e della letteratura, anche se è sempre riuscita magicamente a rintracciare chi ama le parole e il loro mistero, di cui questi esseri chiamati Tolki sono l’incarnazione. Figure scontornate, residui d’una famiglia millenaria, parenti a venire, o antidiluviani: questi sono i Tolki, così Ida Travi li descrive. Sacri e miserabili, misteriosi e semplici, fantasmi provenienti dalla vita di ciascuno, una vita che teme di essere pronunciata. Usano un linguaggio povero, duro come una colpa, leggero come una liberazione. Si avvicinano ai loro lettori con circospezione, non sanno se fidarsi, se confidare i loro segreti, rivelare da dove vengono, cosa li anima, dove vanno. Se lo facessero, però, i lettori scoprirebbero da dove vengono le parole, cosa le anima e dove vanno: conoscerebbero il futuro del mondo.
22,00 20,90

Piante domestiche. Storia botanica delle nostre case

Libro: Libro in brossura
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 2024
pagine: 256
Rigogliose o rinsecchite, isolate in un angolo poco illuminato di un grigio ufficio o protagoniste assolute e sfrontate dell’ingresso di casa nostra, le piante da interno oggi sono ovunque: negli appartamenti, nei negozi, nelle palestre, negli ospedali, nelle aziende. Da quando gli esseri umani hanno iniziato a trascorrere la maggior parte delle loro giornate in luoghi chiusi e urbanizzati esse rappresentano l’ambiente botanico con cui abbiamo il contatto maggiore, quello che più influenza direttamente o indirettamente la nostra idea di natura. Consapevole che nella loro storia ci sia un frammento importante della nostra identità individuale e collettiva, in “Piante domestiche” Mike Maunder ha voluto raccontare evoluzione, biologia e significati di questi esemplari «addomesticati» di flora, le cui radici affondano in luoghi remoti e in epoche distanti. Dalla regina egizia Hatshepsut, che nel XV secolo a.C. organizzava spedizioni per recuperare incenso da coltivare nei suoi templi, all’attuale mercato internazionale di piante recise, dal valore di oltre un miliardo di dollari, fino alle futuristiche (ma già reali) piante «bioniche» che si illuminano al buio, Mike Maunder ci conduce attraverso i secoli e le civiltà per scoprire i segreti di piante ormai per noi comuni – ma in origine molto rare, esotiche e costose – come l’orchidea o la monstera, il geranio o il ficus. Un’opera che attraverso etimologie e film di culto, canzoni pop e mode dimenticate ci porta a osservare da nuove prospettive queste nostre coinquiline in vaso, fino a rivelarci che forse, nonostante le loro fragili apparenze, siamo noi quelli che, per stare davvero bene, abbiamo più bisogno di loro.
24,00 22,80

Più pesante del cielo. Vita di Kurt Cobain

Libro: Libro in brossura
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 2024
pagine: 464
“Più pesante del cielo” è un racconto intimo, appassionato e doloroso – risultato di quattro anni di ricerche e oltre quattrocento interviste ad amici e familiari –, che ci fa vivere come mai prima l’esistenza del leader dei Nirvana, dall’infanzia nella sperduta Aberdeen al successo internazionale, fino al suo tragico epilogo. Secondo uno degli aneddoti che Kurt Cobain amava raccontare, a diciassette anni avrebbe rubato i fucili del patrigno e li avrebbe barattati per una chitarra elettrica. In questo episodio dai contorni mitologici è condensata buona parte della sua storia: i rapporti difficili con la famiglia (la madre lo cacciò di casa, con il padre non parlò per anni), il desiderio di evadere dall’anonimo paese di taglialegna in cui era cresciuto, la sfrontatezza venata di candore; il bisogno di fare musica, il più grande degli amori e l’ultimo dei rifugi. Charles R. Cross segue il percorso personale e artistico di Cobain passo dopo passo, attingendo a documenti inediti e ricordi di prima mano: il liceo mai concluso, i lavoretti per sopravvivere – tra cui quello di inserviente nella sua stessa scuola –, i primi concerti davanti a una manciata di collegiali ubriachi, il primo album, nel quale non credeva nemmeno l’etichetta. E poi il successo con Nevermind, improvviso e più grande di ogni cosa, con cui divenne la voce di una generazione vendendo milioni di dischi; ma anche la turbolenta storia d’amore con Courtney Love, un disagio interiore invadente e distruttivo, le attenzioni morbose dei paparazzi, la tossicodipendenza, il suicidio. Charles R. Cross ci offre il ritratto, intenso e sincero, di uno dei maggiori musicisti di tutti i tempi: una vita che ha creato bellezza da ogni fiamma che l’ha avvolta, e che ha bruciato così forte da non potere più essere spenta.
26,00 24,70

Quando le onde se ne vanno

Libro
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 2024
24,00 22,80

Kafka. I primi anni

Libro: Libro in brossura
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 2024
pagine: 704
«Il 3 luglio 1883 è un giorno d’estate limpido e piacevole, il vento soffia debole negli stretti vicoli della Città Vecchia di Praga, dove già verso mezzogiorno la temperatura sale a 30 gradi.» Quel martedì di inizio estate è una giornata particolare: al numero 9 della Niklasgasse nasce Franz Kafka. A differenza di quello che avrebbero voluto per lui i suoi genitori, non verrà ricordato per essere stato un facoltoso commerciante di stoffe, ma il suo destino sarà ben più grande. Attingendo a numerose fonti inedite, tra cui lettere di famiglia, ricordi di compagni di scuola e i primi diari dell’amico Max Brod, Reiner Stach racconta con cura e dedizione la vita dell’autore della Metamorfosi. Un ritratto del mondo interiore ed esteriore di uno scrittore che ancora non sa di esserlo, in cui le severe frasi rivoltegli dal padre riecheggiano in una capitale in fermento, attraversata da spinte progressiste come da antisemitismo e nazionalismo; in cui la dura educazione borghese ricevuta dalla famiglia si ribalta nelle vergognose serate trascorse nei bordelli praghesi; in cui gli schermi dei cinema nei quali si reca ogni volta che ne ha l’occasione riempiono il suo sguardo di visioni che nutriranno i suoi primi racconti. In questo primo volume Reiner Stach ci accompagna negli anni che vanno dal 1883 al 1911, il periodo della formazione, facendoci attraversare con i suoi occhi, le sue orecchie e le sue emozioni una società sull’orlo di una guerra mondiale, in cui ogni cosa sembrava possibile e in cui tutto, per quel ragazzo che diventava adulto, brillava di speranza e terrore.
45,00 42,75

Mappe dei nostri corpi spettacolari

Libro: Libro in brossura
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 2024
pagine: 464
“Mappe dei nostri corpi spettacolari” è la storia di un essere inafferrabile che, lento e inesorabile, si aggira in un paesaggio affascinante: il corpo umano. Si ferma al suo interno, ne esplora gli organi, si moltiplica tra le cellule. Una creatura che racconta la topografia di un corpo, da cui assorbe energia vitale tappa dopo tappa; avanza lungo gli argini delle sue vene, si riversa nei tessuti, scivola nelle anse dei capillari. Sfiora la trachea come i tasti di uno xilofono. Si diffonde implacabile. Ma è anche la storia di Lia, una giovane donna sposata con Harry e madre di Iris, alle prese con i cambiamenti dell’adolescenza. È la loro quotidianità che questa creatura racconta, perché conosce tutti loro: i segreti del passato, le verità non dette del presente e l’inevitabilità del futuro. Mentre Lia affronta quella che potrebbe essere la fine, i ricordi della sua infanzia e una storia d’amore nascosta portano alla luce paure profonde. Sotto attacco da dentro, Lia cerca di trovare un equilibrio e di tracciare i confini di un’instabile felicità. Ma il tempo e i corpi sono porosi e imprevedibili. Maddie Mortimer si muove tra diversi stili di scrittura e stati d’animo, in una vera e propria catabasi attraverso il corpo umano che si fa racconto di luoghi spettacolari e al contempo spaventosi; la discesa in un abisso profondo che si trasforma in una celebrazione assoluta della vita.
20,00 19,00

Gnanca na busia. Il romanzo di una vita scritta su un lenzuolo

Libro: Libro in brossura
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 2024
pagine: 96
“Gnanca na busia” è il racconto dell’esistenza, semplice eppure straordinaria, della contadina mantovana Clelia Marchi, che decise di scrivere i ricordi di settant’anni di vita su un lenzuolo. La testimonianza unica di un mondo rurale oggi così remoto e incomprensibile, racchiuso nelle parole della più umile dei suoi esponenti. «Care Persone Fatene Tesoro Di Questo Lenzuolo Chè C’è Un Pò della Vita Mia.» Così si apre la storia narrata da Clelia Marchi: sette decadi, molte fatiche, un solo grande amore. Una storia che la donna inizia a scrivere dopo la morte del marito, prima su quaderni e fogliacci e quindi su un lenzuolo bianco del proprio corredo, per poi donarlo all’Archivio diaristico nazionale di Pieve Santo Stefano perché ne trattenga e tramandi la memoria. Una storia fatta di miseria e guerra, di polenta e lavoro nei campi, di muri crivellati da proiettili, di paura del nemico e del padrone, ma anche di amore: per gli otto figli, quattro cresciuti e quattro perduti, e soprattutto per un ragazzo dagli occhi azzurri, conosciuto a quattordici anni e sposato a diciotto. Una storia di piccole cose e grandi avvenimenti, di passioni intense e lutti insuperabili, narrata tutta di fila lungo 184 righe numerate attorno a un solo imperativo: gnanca na busia, non dire mai nemmeno una menzogna. Arricchito dalla postfazione di Vinicio Capossela, questo libro è diventato negli anni un classico contemporaneo: un racconto di sé che si fa terapia e, insieme, ritratto di un’epoca. Traccia scritta del desiderio tutto umano di essere letti nella nostra essenza più sincera.
14,00 13,30

Pulsar

Libro: Libro in brossura
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 2024
pagine: 240
“Pulsar” comincia nel 1967. In quell’anno nasce la voce che racconta questa storia. Una voce che racconta dell’amore per sua madre, per i suoi nonni; che parla di Viggiù e della sua infanzia. L’infanzia è infatti la stella pulsante nelle vite di ciascuno di noi, le cui onde influenzano chi siamo e soprattutto chi saremo. Il racconto di questa voce si forma anno dopo anno, perché nella vita di un bambino ogni anno è un secolo e una rivoluzione, ogni anno è un'esplosione di vita incontrollabile. Poi, a un certo punto, si interrompe: l’infanzia finisce, e la voce capisce che anche lei deve trasformarsi. Deve farsi storia di tutti, deve raccontare il percorso di un’umanità verso un futuro sempre più incomprensibile e pieno di violenza. Allora si passa dall'«io» al «noi», dalla storia individuale alla narrazione per decadi, con le loro catastrofi. Si passa alla speranza di continuare a sentire l’eco della stella che pulsa, alla speranza che l'infanzia non finisca e che, anzi, possa cambiare la collettività, la storia e l’avvenire. L’infanzia che è il gesto d’amore supremo. La stella che non muore.
17,00 16,15

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