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Guerini e Associati: Connessioni

Tutte le nostre collane

Reti creative. Pratiche e spazi di attivazione culturale a Roma

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2019
pagine: 197
La scena culturale grassroots delle grandi città mostra negli ultimi anni una particolare effervescenza: alle forme più tradizionali di impegno si va affiancando una istanza partecipativa orientata alla costruzione di un «politico urbano» inedito, che punta all'engagement della cittadinanza e all'apertura e moltiplicazione di nuovi spazi pubblici, anche grazie al supporto delle tecnologie di rete. L'osservazione della geografia di queste esperienze ci racconta di luoghi recuperati, sottratti all'abbandono o all'incuria, riconvertiti e ripopolati a partire da progetti condivisi di presa in carico dei commons urbani. I soggetti - individui e gruppi - che animano spazi, insieme fisici e connessi, della città attraverso declinazioni inedite dei linguaggi dell'arte, del cinema, del teatro si fanno promotori di pratiche partecipative sempre più inclusive mirate a coinvolgere i cittadini anche nella loro qualità di pubblici attivi. Tra le molte chiavi di lettura e i possibili ambiti di analisi di un fenomeno dalla natura multiforme, il volume si concentra sul caso romano, lo inquadra nella cornice di processi sociali più ampi e si concentra su alcune esperienze-chiave in cui l'attivazione della partecipazione appare efficacemente mediata dalla cultura.
21,00 19,95

Television(s). Come cambia l'esperienza televisiva tra tecnologie convergenti e pratiche social

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2018
pagine: 224
La convergenza tecnologica e l’ibridazione con la Rete non hanno prodotto nell’ultimo decennio la tanto attesa (e paventata) fine della televisione. Ma certamente ne hanno ridisegnato i confini, ridefinendone gli operatori e i modelli produttivi e distributivi, moltiplicandone schermi e setting di fruizione, dilatandone l’esperienza, e i suoi significati, oltre l’originale unicità del medium e la stabilità delle pratiche di consumo. Questa nuova TV fluida, ubiqua, senza limiti di tempo, componibile, modulabile e definitivamente avvolgente ci pone davanti a una serie di sfide teoriche ed empiriche ineludibili: in primo luogo, l’idea di flusso, alla base della televisione dei palinsesti, sta cedendo spazio alle pratiche audience-controlled, che ridefiniscono schermi e tempi di visione, promuovono la circolazione (digitale) dei contenuti e integrano l’interattività nell’esperienza televisiva. In secondo luogo, ai broadcaster tradizionali si vanno affiancando nuovi player Over The Top (come, per esempio, Netflix e Amazon) all’interno di un ecosistema in cui cambia il modo di concepire e distribuire contenuti televisivi. Infine, le audience stesse, impegnate in un inesauribile andirivieni di esperienze che entrano e escono dai confini del medium, degli schermi e dei singoli contenuti, impongono una revisione dei modelli di osservazione, analisi e valorizzazione delle pratiche di consumo, con uno sguardo interessato a comprendere la nuova centralità della/e televisione/i.
22,00 20,90

Piccolo schermo. Che cos'è e come funziona la Children's Television

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2015
pagine: 230
Il tema di questo libro è, a prima vista, semplice: la tv per bambini. Sotto questa apparente semplicità si cela, però, una serie di fenomeni complessi, che mettono in gioco non solo diverse interpretazioni del mezzo televisivo nel nostro contesto sociale, ma anche e soprattutto diversi modi di pensare l'infanzia e di riconoscerne bisogni e diritti. Da una parte, infatti, le caratteristiche destinate ai più piccoli dipendono innanzitutto dalle proprietà che, di volta in volta, nei diversi regimi di broadcasting, vengono riconosciute ai bambini e ai ragazzi in quanto segmento peculiare dell'audience: soggetti da educare, cittadini da formare, utenti da intrattenere, consumatori da coltivare e così via. Dall'altra, tale programmazione appare l'esito di un ecosistema mediale complesso e articolato, parte integrante del comparto televisivo, al confine tra materiale e immateriale, educazione ed evasione, profitto e obblighi di pubblico servizio, denso di valori simbolici e affollato di interessi economici, talvolta in conflitto. Il volume descrive questo ecosistema abbracciando contemporaneamente più dimensioni - da quella giuridico-normativa a quella tecnologica, dalle componenti economiche a quelle più latamente politiche, dall'aspetto ideativo-produttivo alle forme di fruizione, dalla composizione dell'offerta alla riflessione teorica che i Media Studies hanno esercitato su di essa...
22,50 21,38

Lo spettacolo della fine. Le catastrofi ambientali nell'immaginario e nei media

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2012
pagine: 208
In Occidente e soprattutto in Europa la paura dominante della guerra e della miseria tramontava negli anni '50 e '60; in parallelo emergevano l'informazione e l'immaginario del disastro ambientale. Ma come funziona la dinamica metaforica della catastrofe? Sono i media a costruirne la narrazione o essa trae origine da un'immaginazione sociale più profonda e nascosta? Ci sono relazioni tra la paura della catastrofe ambientale e altre costellazioni dell'immaginario? E in che modo intervengono le strategie del potere politico, della scienza, delle istituzioni? L'immaginario di una devastazione ecologica globale causata da comportamenti umani inquinanti si è stabilizzato nella narrazione dei media dagli anni '90, secondo modelli ricorrenti, come evidente autoaccusa sulla responsabilità primaria della civiltà industriale. Nell'ultimo decennio, lo sfondo globale tende a collegarsi alla nuova e impressionante serie dei disastri locali (New Orleans, le alluvioni monsoniche, Fukushima ecc.). Ma, ancora largamente rimossa, incombe una paura dell'estinzione finale, della specie come dell'ecosistema che ne ha permesso la vita; e insieme, l'immaginazione di un cambiamento/adattamento post-umano. Intorno al nesso catastrofe/immaginari, che viene affrontato sul piano mediologico, filosofico, letterario, scientifico, giornalistico e politico, il volume mette a confronto le diverse suggestioni di studiosi ed esperti.
22,50 21,38

Connecting television. La televisione al tempo di internet

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2012
pagine: 304
Sulla spinta delle trasformazioni nelle pratiche sociali imposte da Youtube e dai social media, la televisione è costretta a reinventarsi come un medium connesso a internet (connected television). Si crea, così, un nuovo ambiente competitivo in cui i broadcaster tradizionali entrano in concorrenza con gli operatori che vengono dal web (Google) e dai dispositivi mobili (Apple), mentre i gestori di banda larga, che controllano la Rete, lottano per trovare uno spazio. La possibilità di distribuire contenuti di alta qualità (film, serie tv, ma anche musica e foto personali) trasforma il televisore in un raffinato strumento per l'intrattenimento domestico e porta a un radicale mutamento nell'esperienza di visione della televisione che, da tendenzialmente uniforme, diventa sempre più individualizzata. Le audience, infatti, costruiscono un proprio palinsesto (timeshifted tv) e utilizzano sempre più i social network per commentare i programmi (social tv). La televisione, che alcuni davano per morta sotto i colpi di internet, si sta rapidamente trasformando per entrare in sintonia con i processi di convergenza digitale e le pratiche partecipative dei pubblici.
26,50 25,18

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