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Giappichelli: Strategia, management e controllo

Tutte le nostre collane

Disclosure non finanziaria e misurazione degli impatti sociali. Profili teorici, prime evidenze empiriche e prospettive future

Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2020
pagine: XII-133
Il presente lavoro si propone di offrire una prima analisi degli effetti della Direttiva Europea 2014/95/UE sulla dichiarazione non finanziaria e del correlato atto normativo D.Lgs. n. 254/2016 emanato dal Governo Italiano, al fine di esplorare e valutare tale modello quale strumento di misurazione e valutazione degli outcome e degli impatti sociali generati dalle attività aziendali. I recenti disastri ambientali, le disuguaglianze sociali, le crisi finanziarie e l’effetto dirompente della globalizzazione, hanno messo in luce l’urgenza di ripensare al ruolo etico e sociale dell’attività aziendale. L’attuale scenario socio-economico in cui le organizzazioni contemporanee operano, oggi più che mai, esige che i sistemi, le pratiche e i modelli di corporate reporting siano in grado di comunicare informazioni rilevanti e accurate in merito al perseguimento del purpose aziendale e alle modalità di implementazione ed esecuzione delle strategie, evidenziandone, al contempo, le eventuali implicazioni sul business model e sulle performance complessive. L’opera, sulla base dei concetti teorici di impatto sociale e di Accountability, analizza i più recenti interventi normativi in materia di Non Financial Disclosure e le iniziative volte ad incentivare lo sviluppo di un business sostenibile. Inoltre, attraverso una prima analisi descrittiva delle Dichiarazioni Non Finanziarie pubblicate in Italia per l’anno 2019, si descrivono le principali caratteristiche e il livello di diffusione delle recenti pratiche di reporting. In via successiva, il lavoro esplora gli impatti aziendali generati e i sistemi di misurazione messi in atto per prevenire e mitigare le esternalità negative prodotte, descritte attraverso l’analisi di un caso studio.
22,00 20,90

Il principio di «materiality» nell'informativa non finanziaria

Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2020
pagine: 160
Nell'attuale contesto di studi, sta primeggiando l'importanza della divulgazione delle informazioni non finanziarie contenute nei report "integrati" o "di sostenibilità" o, più generalmente, identificate con il termine "non-financial disclosure". Ai preparers dei documenti di comunicazione relativi sono richiesti un processo selettivo delle informazioni – nell'insieme di dati e narrazioni ricavabili dai sistemi informativi aziendali e dal dialogo continuo con gli stakeholder – e la definizione di un ordine di priorità degli argomenti rilevanti nella divulgazione. Agire in questa direzione implica l'applicazione del principio di materiality per identificare i temi prioritari oggetto di rendicontazione nella prospettiva dei destinatari della comunicazione. Tale principio trova applicazione anche nelle attività di auditing che conducono all'attestazione esterna sul report non finanziario, svolte da soggetti esterni (revisori e assurance providers). L'adozione del principio di materiality comporta il necessario espletamento di un giudizio, di natura discrezionale, da parte di chi produce, chi trasmette, chi valuta e chi legge l'informativa a carattere non meramente contabile. Le indicazioni, fornite dagli standard setter di rendicontazione non finanziaria e dalle autorità governative dei diversi Paesi, influenzano la definizione dell'oggetto (natura e dimensioni qualitative e quantitative) e dei contenuti informativi da inserire nei documenti di comunicazione esterna. Il volume ha l'obiettivo di fornire un quadro, auspicabilmente, completo e poliedrico degli aspetti economico-aziendali connessi al principio di materiality nell'informativa non finanziaria. Dopo aver analizzato gli elementi definitori del termine "informazione non finanziaria", discussi dalla letteratura nazionale e internazionale, si pongono in risalto i fattori che determinano diversi giudizi di materialità, da parte dei preparatori e dei valutatori, e gli effetti delle informazioni rilevanti sull'azienda e sulle diverse categorie di stakeholder. Specifico approfondimento è dedicato alla spiegazione del processo di applicazione del principio di materialità nei report sociali, ambientali, di sostenibilità e nei report integrati, proposti dagli standard di rendicontazione, maggiormente invalsi nella prassi delle aziende. La trattazione termina con le questioni ancora aperte sul tema, da cui possono scaturire alcune aree di ricerca futura.
24,00 22,80

Il riposizionamento competitivo tra intuizioni innovative e razionalità strategica

Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2020
pagine: 208
La crescente dinamicità dei mercati impone alle aziende, non di rado, la necessità di "saper cambiare" per ricercare e raggiungere sempre nuove posizioni di vantaggio competitivo e rafforzare le proprie potenzialità economiche. In tale scenario, la capacità delle aziende di definire un posizionamento competitivo fondato su intuizioni strategico-innovative e sulla propensione a materializzare in processi gestionali efficaci ed efficienti dette intuizioni risulta essere una delle sfide più importanti nel processo di governo aziendale. Queste riflessioni introducono il tema principale del presente lavoro che, nel ricercare il legame che unisce innovazione e nuovi posizionamenti strategici, si focalizza attorno a due principali polarità apparentemente opposte, ma in realtà tra loro strettamente interconnesse: da una parte, la "creatività" che innesca il processo innovativo e, dall'altra parte, la "razionalità strategica" necessaria a validarlo e darne concretezza. A tale scopo, dopo aver indagato e descritto i principali elementi costitutivi delle strategie aziendali, nel volume si analizzano gli alternativi percorsi di riposizionamento strategico che le aziende possono intraprendere, individuando nell'innovazione il ruolo di driver principale per incrementare ed attivare le leve del successo aziendale. I processi innovativi vengono studiati dando evidenza, da un lato, alla capacità creativa ed alle connesse modalità organizzative volte a favorirne la diffusione in azienda e, dall'altro lato, alle capacità aziendali di trasformarla in concreti e redditizi processi strategico-gestionali. Si evince, dunque, la necessità di contemperare l'attitudine dell'azienda a generare nuove idee e invenzioni con la capacità di governare razionalmente i processi operativi che da essa scaturiscono. Il lavoro pertanto si completa sviluppando riflessioni, proposte e strumenti in grado di massimizzare le possibilità e le opportunità connesse ai percorsi di innovazione strategica nonché metodologie di stima per la loro valutazione economico-quantitativa. Il processo innovativo viene così indagato in modo completo: dall'originaria "scintilla creativa", che si materializza in concrete modalità operativo-gestionali, adeguatamente monitorate e valutate per coglierne in pieno l'impatto e le potenzialità nella creazione di valore economico.
26,00 24,70

Modelli, caratteri e performance del trasferimento tecnologico delle università. Uno studio economico-aziendale multilivello delle determinanti di crescita e innovazione negli spin-off universitari

Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2019
pagine: VIII-352
Il lavoro monografico «Modelli, caratteri e performance del trasferimento tecnologico delle università. Uno studio economico-aziendale multilivello delle determinanti di crescita e innovazione negli spin-off universitari» indaga le dinamiche e i modelli emergenti caratterizzanti il processo di trasferimento tecnologico universitario, con un focus d'analisi sui fattori determinanti lo sviluppo aziendale, in termini di crescita economico-finanziaria e performance innovative, degli spin-off universitari. Mediante uno studio sistematico e un approccio statistico d'analisi su un campione di 952 imprese italiane, il lavoro monografico ingloba l'indagine dello sviluppo aziendale degli spin-off universitari con una metodologia multilivello, sia sotto il profilo teorico che empirico: un primo livello fa riferimento alle caratteristiche, agli agenti e agli elementi del contesto universitario, mentre il secondo livello attiene più propriamente al contesto regionale, nelle sue molteplici componenti, nei suoi elementi caratteriali e nei suoi attori dominanti. Il volume è destinato agli studenti e agli studiosi in materie economico-aziendali.
46,00 43,70

Governo delle sinergie e creazione di valore nella gestione strategica dell'azienda

Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2019
pagine: XI-159
La parola "sinergia" è oggi presente nella gran parte degli scritti di strategia e politica aziendale. Sul tema si notano applicazioni specifiche, caratterizzate sia da una spiccata profondità di pensiero, sia da elevati connotati tecnici e concreti. Ci pare, peraltro, che il concetto di sinergia abbia subito una sorta di "volgarizzazione" che ne ha, in molti casi, sfumato anziché sviluppato la valenza scientifico-concettuale e la portata empirico-applicativa. Muovendo da questa premessa, il lavoro si propone di studiare le sinergie aziendali in modo sistematico, "a tutto tondo", tentando di cogliere le ampie potenzialità insite in un concetto sovente approcciato per finalità ed analisi circoscritte. Nel volume, dopo aver descritto e definito le sinergie, si esamina qual è il rapporto che le avvince al grado di sistematicità della combinazione economica, all'economicità ed all'equilibrio economico durevole. In che rapporto si pongono le sinergie rispetto alla finalità aziendale? È possibile costruire e strutturare un sistema di analisi delle sinergie? È possibile capire quali sono le principali logiche e metodologie gestionali per generare sinergie e quali le principali "trappole" da evitare? E ancora: "dove" e "come" si manifestano, tanto nello spazio quanto nel tempo, le interrelazioni sinergiche? Quantitativamente, come determinare il valore economico delle sinergie? Quali sono le metodologie proposte in Dottrina e quali quelle maggiormente adoperate nella pratica? Come individuarne possibili sviluppi ed evoluzioni? Con l'intento di rispondere a queste domande abbiamo studiato le sinergie legando la generazione delle "potenzialità sinergiche" alla gestione strategica ed ai percorsi di sviluppo dell'azienda. Sono stati, inoltre, proposti ed esaminati strumenti per l'analisi delle sinergie, nonché prospettate modalità e tecniche per la loro valutazione economico-quantitativa.
21,00 19,95

La vulnerabilità delle imprese nella fase di start-up. Analisi e interpretazioni delle cause

Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2019
pagine: 161
Nei differenti paesi e settori industriali un'assai elevata percentuale di imprese cessa di esistere nel corso del primo stadio di vita, per convenzione corrispondente ai primi cinque anni successivi alla nascita. La vulnerabilità, dunque, è un carattere comune alle imprese giovani e alle start-up, indipendentemente dal luogo e dal periodo nel quale nascono e dal loro campo di attività. Il volume "La vulnerabilità delle imprese nella fase di start-up. Analisi ed interpretazione delle cause" pone in luce come il fattore di debolezza comune a queste imprese è la carenza di reputazione. In mancanza di una storia che dimostri la capacità di mantenere fede agli impegni, esse incontrano difficoltà a costruire rapporti fiduciari solidi con i clienti e gli stakeholder. È facile che questi fragili legami si recidano, determinando la perdita di clientela e la "fuga" delle risorse umane, tecniche e finanziarie di cui necessitano per sopravvivere. Al momento della nascita la quasi totalità delle imprese è di piccole dimensioni e presenta i fattori di criticità propri delle imprese minori: la sottocapitalizzazione, l'elevato rischio operativo e finanziario, l'inadeguatezza del sistema informativo, la carenza di risorse umane con elevate competenze, i costi unitari più elevati rispetto alle imprese di maggiori dimensioni. Vi sono poi altri fattori di debolezza "specifici" derivanti dalle peculiari caratteristiche di ciascuna di esse, i quali si possono combinare anche con errori decisionali commessi in sede di progettazione. È possibile mitigare la vulnerabilità delle imprese giovani utilizzando il piano strategico per accelerare il processo di costruzione della reputazione aziendale, identificare e correggere errori di progettazione della nuova entità economica, valutarne la sostenibilità economico-finanziaria, competitiva e sociale e per sintonizzare l'idea imprenditoriale, il modello di business e le caratteristiche strutturali ed operative dell'impresa con il mercato.
22,00 20,90

La ferrovie italiane verso la piena aziendalizzazione

Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2019
pagine: VI-148
Il volume affronta il percorso di cambiamento delle ferrovie italiane, interpretandone le dinamiche in una prospettiva di aziendalizzazione e focalizzando l'attenzione sul trasporto passeggeri. Storicamente considerate un servizio pubblico da gestire come monopolio, oggi le ferrovie italiane rappresentano un caso unico al mondo per la concorrenza nell'alta velocità. Associando l'analisi di diverse fonti documentali a interviste a testimoni privilegiati degli eventi, il testo ripercorre l'evoluzione delle ferrovie italiane dagli albori, attraversando le nazionalizzazioni proprie dello Stato Imprenditore e le privatizzazioni degli anni Novanta, inquadrando i fenomeni nel contesto europeo e tratteggiando le attuali molteplici forme di concorrenza. Il volume conclude delineando i principali caratteri delle strategie e della gestione delle principali aziende ferroviarie italiane, analizzandone i risultati economici con particolare riguardo alla concorrenza nell'alta velocità. Combinando l'approccio storico all'analisi dello scenario competitivo attuale, il volume identifica gli elementi caratterizzanti, le principali criticità e potenzialità di sviluppo delle ferrovie in Italia e in Europa.
17,00 16,15

Modelli imprenditoriali nelle aziende aeroportuali

Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2018
pagine: 184
Il lavoro in oggetto si concentra sul concetto, prepotentemente venuto alla ribalta negli ultimi anni, di business model, per ricostruire le radici teoriche alla base del costrutto e i suoi legami con la teoria economico-aziendale. Ciò, al fine di avanzare uno schema interpretativo, ancorato alla letteratura e connotato dai caratteri della semplicità, dell'intuitività e della completezza, che consenta di evidenziarne la validità nell'attuale scenario competitivo, e contribuisca a rendere più efficace, ed affidabile sotto il profilo metodologico, la misurazione dell'impostazione strategica delle aziende odierne. Il business model rappresenta un filtro logico tra parte invisibile e parte visibile del disegno strategico, in quanto converte la missione e la visione dell'azienda in un insieme coerente di scelte adottate a livello di area strategica di affari, componendo a sistema elementi interni ed esterni, ed indirizzandoli verso la creazione e la cattura di valore economico. Partendo dallo schema generale proposto, viene quindi definito un modello specifico di analisi dei business model degli aeroporti, divenuti nel tempo aziende complesse, diversificate, pienamente esposte alla competizione e fortemente orientate all'economicità. Lo studio si conclude con una applicazione sperimentale dello schema interpretativo attraverso una indagine empirica condotta nel contesto degli aeroporti commerciali italiani, avente le finalità di fare emergere le modalità scelte dalle aziende di gestione per creare e trattenere valore economico, verificare l'utilità del nuovo approccio rispetto ai criteri tradizionali di classificazione degli scali e riflettere sugli esiti del percorso di riforma del settore aeroportuale italiano a circa 25 anni dal suo avvio.
19,00 18,05

Il trasferimento tecnologico tramite gli spin-off universitari. Caratteri, modelli e approcci manageriali

Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2018
pagine: 346
Il lavoro di ricerca analizza gli elementi e le dimensioni caratterizzanti la struttura aziendale, gli approcci gestionali e le dinamiche emergenti degli spin-off universitari italiani. Mediante uno studio sistematico sotto il profilo teorico ed empirico, con un approccio metodologico statistico d'analisi su un campione di 518 imprese italiane, il lavoro di ricerca ha indagato le dinamiche legate alle performance economico-finanziarie, la struttura e la composizione della corporate governarne degli spin-off, i relativi caratteri chiave di sviluppo aziendale, nonché gli approcci di riferimento per l'adozione di metodiche operativo-gestionali e strategiche di project management, coadiuvanti ad una migliore massimizzazione dell'efficacia e dell'efficienza dei processi aziendali. L'analisi emergente dal lavoro di ricerca ha prodotto evidenze empiriche funzionali e avallato alcune ponderazioni teoriche che, nell'insieme, hanno permesso non solo di ampliare la consapevolezza delle specificità sotto il profilo economico-aziendale che contraddistinguono gli spin-off universitari, ma anche di definire con maggiore precisione i meccanismi organizzativo-gestionali e le loro conseguenze sulle performance aziendali di una forma d'impresa concordemente inclusa tra quelle a più alto potenziale di innovazione e crescita per il contesto socio-economico nel quale è inserita.
47,00 44,65

18,00 17,10

La disclosure sui rischi finanziari tra dottrina, normativa e prassi. Evidenze empiriche dal contesto italiano

Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2018
pagine: VIII-208
In contesti economici caratterizzati da turbolenza e incertezza, la corretta gestione dei rischi aziendali assume un ruolo cruciale nel processo di creazione del valore delle imprese e l’adozione da parte del management di adeguati strumenti di comunicazione, idonei a garantire un costante flusso informativo verso l’esterno, diviene indispensabile. Al fine di assicurare una maggiore trasparenza dell’informativa economico-finanziaria, numerosi enti di regolamentazione hanno imposto una comunicazione dei rischi finanziari più stringente. In tale ottica, il presente volume monografico si propone di esaminare la disclosure sui rischi finanziari nella teoria e nella prassi, illustrando il contesto normativo nazionale e internazionale di riferimento, proponendo un’analisi critica degli studi riconducibili alla disclosure theory e offrendo evidenze empiriche sulle pratiche di financial risk reporting e sulle determinanti della comunicazione dei rischi finanziari.
27,00 25,65

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