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Franco Angeli: Criminologia

Tutte le nostre collane

Corruzione, frodi sociali e frodi aziendali. Dalla prevenzione al contrasto

Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2015
pagine: 226
L'illegalità tende ad accentuarsi nei momenti di recessione economica, nelle aziende come nella società. Per la criminalità delle imprese, in Italia, più che in altri Paesi, il problema è stato a lungo sottaciuto per un malinteso senso della reputazione. E solo drammatici interventi esterni di polizia e autorità giudiziaria hanno scoperchiato il "vaso di Pandora", mentre normative e standard che richiamano sempre più a una responsabilità condivisa si sono talora rivelati fragili, finendo spesso soltanto per estendere la farraginosità del controllo pubblico anche al controllo interno alle aziende. Eppure nelle imprese, come nella società, le esperienze negative possono consentire di riflettere ed evitare che segnali deboli colti in ritardo o, peggio, dolosamente ignorati, possano portare alla "crisi". Un libro adatto a chi vuole addentrarsi in questo mondo, ma soprattutto per addetti ai lavori: Internal Auditors, commercialisti, revisori, legali d'impresa, membri degli Organismi di Vigilanza e investigatori.
29,50 28,03

Emozioni, crimine, giustizia. Un'indagine storico-giuridica tra Otto e Novecento

Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2015
pagine: 256
Relegati nell'alveo dell'irrazionale o del patologico, emozioni, sentimenti e passioni fino ad alcuni anni addietro sembravano destinati ad essere considerati irrilevanti per il diritto penale, improntato ai valori di stampo illuministico che hanno totalmente permeato tale disciplina in ogni suo aspetto a partire dalle scelte di politica criminale (cosa e perché punire), dalla valutazione concreta dell'agire criminoso (se e quanto punire) fino alla comminazione della sanzione penale da parte del giudice e della sua esecuzione (come punire). Le nuove scoperte nel campo delle neuroscienze cognitive e della psicologia comportamentale hanno sovvertito l'antica credenza dell'irrazionalità delle emozioni e della loro conseguente ininfluenza per il diritto, assegnando un nuovo e fondamentale ruolo all'emotività nei processi cognitivi e decisionali razionali. Nello stesso tempo, le ricerche effettuate in ambito sociologico hanno sempre più valorizzato la portata di emozioni come l'odio, il disgusto, la vergogna, l'empatia sia come possibili fattori criminogeni, sia come risposta al crimine da parte della comunità dei consociati. Interrogarsi oggi sul rapporto tra crimine ed emozioni vuol dire non solo comprendere qual è il ruolo che ha svolto e continua a svolgere l'emotività dentro e fuori i tribunali ma anche se è possibile adoperare le "vecchie" categorie del diritto penale per fronteggiare le nuove sfide della contemporaneità.
32,00 30,40

Il mestiere del criminologo. Il colloquio e la perizia criminologica

Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2015
pagine: 164
Il mestiere del criminologo è complesso e svolgerlo bene significa poter e saper bilanciare competenze tecniche, attenzione verso l'altro e prudenza nell'esprimere giudizi. Pur con formazioni diverse e in ambiti professionali differenti, gli "attrezzi del mestiere" del criminologo sono gli stessi e certamente il colloquio e la perizia sono quelli più comuni e importanti. Mentre i corsi universitari e molte pubblicazioni preparano al colloquio clinico, poco è stato fatto per poter condurre con consapevolezza e in modo efficace quello criminologico, nonostante, sempre più di frequente, diversi operatori si trovino a dover interloquire con soggetti che possono essere al contempo pazienti, utenti e autori di reato. Occorre, quindi, preparazione tecnica e specifica. Il volume, anche attraverso esempi e mediante la spiegazione della cornice normativa in cui i colloqui criminologici si inseriscono, vuole fornire le competenze necessarie per affrontare le particolarità di questo tipo di interazione. Gli autori svolgono la professione di criminologi da anni e si sono occupati di moltissimi casi, taluni di notevole interesse mediatico.
23,00 21,85

Ritratto di una mente assassina. Trauma, attaccamento e dissociazione in un killer seriale

Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2015
pagine: 160
Cosa si nasconde dietro un'infanzia abusata? Perché uccidere e mutilare orrendamente cinque persone? Cosa significa vivere come un rettile? Veramente Andrea non ricorda? Come funziona la nostra architettura cerebrale e come influisce sui nostri rapporti interpersonali? Uno dei più efferati serial killer italiani viene analizzato attraverso il contributo delle ricerche sul trauma, della teoria dell'attaccamento e alla luce delle più attuali scoperte delle moderne neuroscienze. Il volume segue a quasi venti anni di distanza uno dei primi lavori dell'autore in materia, "Serial killer. Metodi di identificazione e procedure investigative". Nel libro sono raccolte le indicazioni provenienti dalla letteratura sul trauma, sull'attaccamento, sulla dissociazione, attraverso un'inedita chiave di lettura. Vengono altresì tratteggiate alcune linee guida per un trattamento possibile.
22,00 20,90

L'inconscio in tribunale. Azioni incoscienti e diritto penale. Da Charcot alle neuroscienze

Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2014
pagine: 208
Siamo veramente padroni delle azioni che compiamo? O esistono forze che ci spingono ad agire indipendentemente dalla nostra volontà? Nel tentare di dare una risposta a questi interrogativi, le nuove scoperte effettuate dalle neuroscienze stanno alimentando un serrato dibattito in ambito medico e giuridico. Il presente lavoro vuole inoltrarsi in un percorso di ricerca che prende le mosse non tanto dal tentativo tardo ottocentesco di fondare l'alterità antropologica del soggetto criminale, quanto piuttosto dalla scoperta di forze inconsce che sembravano, per la prima volta, influenzare in maniera non trascurabile gran parte dell'esistenza degli individui. Forze la cui presenza costrinse medici e giuristi non solo ad interrogarsi su chi fosse realmente il soggetto agente, ma anche a tentare di indagare questa dimensione incontrollabile dell'individuo per metterla a frutto sul piano della ricerca processuale della verità. In altre parole, se gli studi lombrosiani conducevano a separare il normale dall'anormale, il sano dal malato, il delinquente dall'uomo onesto, la scoperta di una dimensione inconscia presente in ogni individuo portava a confondere questo confine, ponendo problemi di indubbio spessore sul piano della riflessione giuridica. Questioni la cui soluzione, a giudicare dall'attuale dibattito innescato dalle neuroscienze sul piano del diritto, non sembra ancora oggi a portata di mano.
27,00 25,65

La sicurezza urbana indivisibile. Le politiche locali di prevenzione integrata

Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2014
pagine: 336
Il carattere indivisibile della sicurezza urbana non è disciplinato dalla legge e le norme che vengono di volta in volta introdotte, anziché delineare un sistema, si riducono soprattutto a dare vita a nuove figure criminose, a nuovi istituti, ovvero a scelte di deterrenza simbolica per contrastare migrazioni illegali, prostituzione e tossicodipendenze. Gli interventi che non fanno parte di un sistema di rimedi non potranno mai incidere sui tratti fondamentali della società insicura. La mancanza di norme adeguate ha rafforzato, per reazione, la consapevolezza del necessario cambiamento che si manifesta nella spinta dei Comuni a coordinarsi con l'azione dello Stato. Se la sicurezza urbana continuerà a restare divisa fra "attori" diversi non sarà possibile superare le difficoltà che rendono difficile creare sinergia tra impostazioni e tra funzioni che, per troppo tempo, non hanno saputo convergere adeguatamente sul problema. Lo Stato, le Regioni e i Comuni devono costruire un forte partenariato per la sicurezza, come sta avvenendo in molti Paesi europei. È urgente disciplinare la sicurezza urbana nel suo carattere indivisibile, assegnare alle politiche di prevenzione lo spazio loro proprio, creare politiche integrate di sicurezza che prefigurano un leale partenariato, capace di coniugare competenze e sinergie e di dare slancio a una corresponsabilità non episodica, che affronti la sicurezza urbana nel coordinamento.
39,00 37,05

Condannati a delinquere? Il carcere e la recidiva

Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2013
pagine: 272
Nella società di oggi è frequente il richiamo alle questioni della sicurezza e della lotta al crimine, percepito come dilagante. Da più parti si leva l'auspicio di una crescente severità sanzionatoria: nell'aumento delle pene sembra risiedere l'unica risposta possibile al bisogno di sicurezza dei cittadini. Tutto ciò si traduce in un massiccio ricorso alla carcerazione, che rappresenta la risposta penale per eccellenza dell'epoca moderna. Ma il carcere è uno strumento efficace per difendere la società dal crimine? Infliggendo una pena la società intende prima di tutto difendere se stessa da chi attenta alla sua stabilità: occorre però verificare se il carcere renda davvero meno pericolosi coloro che vi sono rinchiusi. Diverse, infatti, sono le voci critiche secondo le quali la carcerazione sancisce la definitiva espulsione del recluso dal tessuto sociale, aggravando l'orientamento deviante e finendo per restituire alla società un individuo peggiore di quello che è entrato. In una parola, un futuro recidivo. Questa ricerca - condotta sul campo attraverso una serie di interviste a detenuti ed ex detenuti - si pone l'obiettivo di verificare l'esistenza del legame tra carcere e recidiva, scegliendo di dar voce a coloro che hanno sperimentato in prima persona le dinamiche criminogene della quotidianità carceraria.
32,00 30,40

Produrre sicurezza. Agenti, assistenti e primi dirigenti della Polizia di Stato di fronte a una società in cambiamento

Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2013
pagine: 142
Il volume intende presentare i risultati di una vasta ricerca sociologica che ha coinvolto 316 agenti e assistenti e 100 dirigenti della Polizia di Stato. Nel quadro di un complessivo conservatorismo sociale di tipo post-materialista, i poliziotti rivelano un'elevata permeabilità alle richieste e alle aspettative delle comunità, dei territori e delle autorità locali, mentre sono piuttosto sensibili alle sollecitazioni e alle narrazioni costruite dai media, verso i quali assumono un atteggiamento generalmente critico. Tutto ciò rivela da una parte una crisi di legittimazione sociale, la richiesta e la ricerca del consenso dall'esterno - non sempre conciliabile con le esigenze tecnico-organizzative - , dall'altra una prevalenza della periferia sul centro, con spinte centrifughe molto forti. Questi risultati sono confermati sul piano della percezione della sicurezza, dei rischi e delle minacce: emerge un'attenzione sempre più profonda alle richiesta di tutela provenienti dal basso, dalla società civile e politica locale, con una netta preponderanza di attenzione ai fenomeni della criminalità diffusa e dell'immigrazione clandestina - appena temperata dall'uniforme riconoscimento dell'elevata pericolosità della criminalità organizzata, su tutto il territorio nazionale - e una netta sotto-valutazione delle dimensioni inerenti l'ordine pubblico in senso ampio (dai movimenti di protesta al terrorismo).
18,00 17,10

Criminologia, scienza e mutamento sociale

Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2013
pagine: 224
Se è vero che le scienze umane, di cui fa parte la criminologia, costituiscono un momento decisivo nell'edificazione delle società moderne, quale scenario può aprire l'ascolto dei cultori della nostra disciplina che vivono ad altre latitudini? In che misura, anche in quei contesti, l'impresa criminologica ha cercato un rifugio sicuro nel discorso scientifico? E di quale concezione della scienza è possibile parlare? Ripercorrendo gli effetti a lungo termine del cammino operato dalla criminologia in Argentina, il penalista e criminologo Carlos Elbert risponde a queste domande, esplorando il rapporto tra modernità e postmodernità ma senza abdicare a una volontà di governo del mutamento sociale. L'accesso a esperienze "periferiche" ancora poco conosciute rappresenta una fonte assai ricca e stimolante di idee capaci di riordinare il pensiero criminologico elaborato in quelle aree geografiche e, al tempo stesso, di ampliare gli orizzonti di ciò che è ancora possibile pensare e fare con un metodo interdisciplinare all'interno della nostra disciplina.
28,00 26,60

Pedofilia. Un approccio multiprospettico

Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2012
pagine: 272
21,50 20,43

Pensiero criminale. I legami del reo dalla famiglia al carcere

Libro
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2012
pagine: 272
Nella prima parte del volume, dedicata alla sfera familiare, vengono illustrati come si costruiscono e si curano i legami con i figli attraverso l'osservanza e la violazione di norme specifiche. Inoltre viene indagato il fallimento genitoriale nella costruzione di legami sicuri e di una matura appartenenza alla comunità. Nella seconda parte viene descritto il pensiero criminale nella sua complessità etico-affettiva e, nel fallimento familiare, la corrispondenza fra i suoi assunti di base e quelli che caratterizzano i disturbi di personalità. Nella terza parte, infine, si indaga la relazione del reo con l'istituzione all'interno del contesto giuridico e carcerario, delineando un nuovo modello d'intervento per psicologi e operatori finalizzato alla riconciliazione fra il reo e la comunità. È in quest'ottica che la detenzione diventa un momento prezioso per affrontare il pensiero criminale nell'ottica della cura del legame sociale. Il volume si rivolge a psicologi e psicoterapeuti che si occupano di problemi e di disturbi familiari (tutela e carcere minorile, abusi, disturbi infantili), assistenti sociali, educatori e operatori penitenziari, delle comunità terapeutiche o di reinserimento che trattano persone carcerate o in fase di reinserimento sociale.
34,00 32,30

Stranieri e repressione penale. I soggetti e le istituzioni

Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2012
pagine: 256
Il sempre più deciso ricorso a strumenti repressivi nella gestione dei processi migratori, in particolare nell'ultimo decennio, ha evidenziato la debolezza dei tradizionali strumenti dello Stato di diritto dinanzi all'esigenza di governare la crescente complessità delle società globalizzate. La prevalenza delle istanze di ordine pubblico (e l'assenza di un programma di gestione nel lungo periodo) non ha tuttavia consentito di contenere l'afflusso di migranti, rendendo estremamente fragile l'equilibrio fra autoctoni (in particolare gli appartenenti alle classi più povere) e stranieri. Il profondo mutamento registrato nella percezione sociale dello straniero discende anche da una sommaria associazione fra clandestinità e insicurezza urbana e dalla crisi del sistema di welfare state, incapace di soddisfare l'accresciuta richiesta di solidarietà. Il prodotto finale di tali condizioni è una ricostruzione "emotiva" ed estremamente frammentaria dei diversi profili giuridici e sociali dell'immigrazione, in cui il contrasto della clandestinità è il tema principale delle politiche migratorie e la sicurezza urbana è il nodo della transazione elettorale fra politica e cittadini. L'intento di questo lavoro è quello di analizzare, anche attraverso rilevazioni empiriche, i rapporti che si instaurano fra gli attori del sistema e gli immigrati, cercando di capire quali sono i percorsi che definiscono di fatto le direzioni verso cui si muove l'intero sistema.
30,00 28,50

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