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Edizioni ETS: Storia e politica

Tutte le nostre collane

Un'altra democrazia in arrivo? La democrazia diretta e le sue declinazioni

Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2021
pagine: 208
L'alternativa tra democrazia diretta e democrazia rappresentativa è uno dei temi principali con cui il pensiero politico ha dovuto confrontarsi, attraverso dibattiti, proposte e interpretazioni divergenti. La necessità di indagare problemi specifici, di partire da questioni e contesti particolari è alla base del presente lavoro, che mira a restituire un quadro teorico di insieme in grado di fungere da mappa per la contemporaneità. Gli elementi considerati potrebbero indurre il lettore a domandarsi se il periodico riproporsi della democrazia diretta quale alternativa alla democrazia rappresentativa non corrisponda in fondo ad un leitmotiv, destinato a ritornare ogni qualvolta quest'ultima tradisca le attese di chi confida in essa.
20,00 19,00

Specchi danteschi. Letture politiche di Dante nel Risorgimento

Libro
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2021
pagine: 260
«"L'unità d'Italia fu sempre antico e continuo desiderio di tutti gl'Italiani intelligenti e generosi. (...) Di Dante non vi dico nulla: era l'idolo degli studiosi; egli rappresentava la grande idea della nostra nazionalità, egli il pensiero, l'ingegno, la gloria, la lingua d'Italia." (Luigi Settembrini, Ricordanze della mia vita, Napoli 1879). Nei decenni preunitari il poeta fiorentino simboleggiò, soprattutto per i giovani patrioti alla ricerca di quelle radici culturali identitarie da contrapporre alle dominazioni straniere, non solo una delle tante figure profonde o di parentela da cui, nell'immaginario collettivo, discendeva la nazione italiana, ma l'archetipo stesso dell'italiano di ogni epoca. Come in un gioco di specchi – ovviamente deformanti – ciascuno vide nell'exul immeritus l'antesignano delle proprie idee politiche, alimentando, dentro e fuori l'Italia, una vera e propria "Dantemania".»
25,00 23,75

Melchiorre Delfico. Riforme politiche e riflessione teorica di un moderato meridionale

Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2020
pagine: 181
Esponente della scuola genovesiana, Melchiorre Delfico è uno dei più cosmopoliti e al tempo stesso dei più autenticamente provinciali tra i riformatori meridionali della seconda metà del Settecento. L'iniziale fiducia verso le riforme del sovrano illuminato, la riflessione sulle vicende rivoluzionarie del decennio 1789-99, l'esperienza della stagione napoleonica e gli anni della Restaurazione lo persuadono della necessità di un recupero della tradizione storica nazionale. Di qui la sua ricerca dell'origine di quello spirito di ragione e di moderazione a cui ricondurre la politica, finalmente priva di retorica e di eloquenza. L'autore di questo libro ripercorre le fasi fondamentali della biografia intellettuale di Delfico, che contrassegnano la sua evoluzione da philosophe napoletano riformatore a filosofo della storia e della politica, interessato a trovare una mediazione tra eccessi rivoluzionari e intemperanze reazionarie.
19,00 18,05

Protego ergo obligo. Ordine, sicurezza e legittimazione nella storia del pensiero politico

Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2020
pagine: 270
Il volume raccoglie una serie di saggi attraverso cui storici delle dottrine politiche di scuola e di provenienza diversa si confrontano sul tema classico del “protego ergo obligo”, come occasione per tornare a discutere del fondamento del potere e delle condizioni che regolano l’obbligazione politica. Partendo dalla riflessione di Hobbes, dall’artificio hobbesiano della costituzione politica nella sua più tipica natura obbligatoria, si sviluppa una trama interpretativa che, nell’intreccio di aspetti storici, filosofici e istituzionali, fa del “protego” non soltanto un problema securitario, rivendicazione di sicurezza della propria persona e delle proprie cose, ma anche un patrimonio di istanze materiali e immateriali più estese, destinate a diventare parte imprescindibile della pretesa di protezione. Di qui, con l’attenzione rivolta alle stesse forme contemporanee dell’agire politico, un andare oltre lo Stato, l’individuazione di nuovi soggetti, tanto nel diritto interno quanto nel diritto esterno, legittimati a farsi carico e rivendicare i corrispondenti poteri della funzione protettiva. Prefazione di Claudio Palazzolo.
22,00 20,90

Cosimo I De’ Medici e lo stato di Siena tra Impero, Spagna e Principato mediceo. Questioni giuridiche e istituzionali

Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2019
pagine: 131
Il volume ricostruisce gli aspetti giuridici e istituzionali delle vicende che ebbero come protagonisti, poco dopo la metà del XVI secolo, lo Stato di Siena, il Duca di Firenze, poi Granduca di Toscana, e la casa d’Asburgo. L’indagine, preceduta dall’analisi del pensiero di alcuni giuristi, prende le mosse da una serie di documenti archivistici: i tre atti costitutivi del Vicariato imperiale, decretati da Carlo V a favore del figlio Filippo; i capitoli della resa, che il Duca sottoscrisse a nome dell’Imperatore; infine i capitoli dell’infeudazione di Siena e del suo Dominio a Cosimo da parte di Filippo II. Vengono poi messi in evidenza gli ulteriori titoli che il Duca riuscì a conseguire per procurarsi una formale e incontrovertibile definizione giuridica della propria signoria: il privilegio dell’investitura, concessa dal Re Cattolico, e la sua convalida da parte dell’Imperatore. Rivestono un interesse notevole, al riguardo, quattro pareri, che vennero forniti, a richiesta dello stesso Cosimo, dall’insigne giurista Lelio Torelli e dal primo Governatore mediceo di Siena Angelo Niccolini, parimenti giurista. Alcune considerazioni sulle istituzioni dello Stato senese nell’ambito del Principato mediceo sono volte, infine, a mettere in rilievo la diversità degli ordinamenti interni posti in essere nei due Stati.
16,00 15,20

Persona, dimensione nobiliare, nome. Saggio storico sui titoli di pochi e sul diritto di tutti in Italia

Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2018
pagine: 284
Boezio è autore d’una delle più straordinarie e giustamente celebri definizioni di ‘persona’, da lui detta rationalis naturae individua substantia, per distinguerla chiaramente da ‘individuo’, vocabolo attribuibile a ogni ente ‘unitario e indivisibile’, dagli esseri umani alle cose, agli animali. La filosofia scolastica opera così la saldatura tra l’esperienza giuridica romana e la meditazione giudaico-cristiana, valorizzando un termine partito dalle rappresentazioni teatrali, ove prósopon designava il personaggio; si veniva ad elaborare la nozione di status, che ha progressivamente abbandonato ciò che era nell’Antico regime, cioè rappresentazione della soggettività giuridica dell’individuo in ragione del censo e della classe di appartenenza, per farsi espressione dell’esistenza stessa del soggetto giuridico e del suo essere nella collettività. Per capire i meccanismi di tale mutazione appare essenziale indagare la dimensione nobiliare, stata per secoli un universo di riferimento non soltanto per i privilegi goduti dalla gerarchia feudale, ma anche per i diritti rivendicati dalla componente civica e notabilare, e in generale per tutte le qualità di vita proprie del vivere more nobilium. Ad accomunare i soggetti sono i segni identificativi, in particolare il nome, punto di riferimento indiscutibile, in quanto ogni persona ha interesse, tutelato dal diritto, a essere rappresentata, nella vita di relazione, con la sua vera identità, difendendo i valori intellettuali, politici, religiosi, professionali creduti rilevanti nella raffigurazione data nei rapporti con gli altri. Ciò, insieme con la norma costituzionale circa la cognomizzazione dei predicati nobiliari, ha posto le premesse perché s’esercitasse la riflessione sugli esseri umani in quanto calati nella realtà, con i problemi, e le particolarità differenti, che l’ordinamento deve sforzarsi d’indirizzare verso una vita, sotto ogni aspetto, ‘dignitosa’.
26,00 24,70

Le città nobili della Toscana granducale (secoli XVII-XVIII)

Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2018
pagine: 112
Il volume presenta innanzitutto alcune formulazioni del concetto di città nobili, a partire da quella proposta da Pompeo Neri; prosegue con quelle segnalate da altri autori, sia letterati sia giuristi, dalle quali emerge un'interessante varietà di opinioni. Fra i primi indica Sebastiano Fausto da Longiano, Girolamo Muzio Giustinopolitano, Paolo Mini, Annibale Romei, Paolo Paruta, Giovanni Battista Possevino. Degli apporti della giurisprudenza ricorda in primo luogo il "Commentarius de nobilitate et iure primigeniorum" di André Tiraqueau. Ricorda inoltre che dalla Glossa di Accursio emerge una definizione dalla quale discendono due ipotesi, luna restrittiva e l'altra estensiva. Bartolo da Sassoferrato fece propria quest'ultima, accettata anche da Giovanni della Piazza, Jacques Rebuffi, Bartolomeo Cipolla, Bon de Curtili, Luca da Penne. Il volume analizza poi le problematiche attinenti alla distinzione tra le città nobili «antiche» del Granducato di Toscana (Firenze, Siena, Pisa, Pistoia, Arezzo, Volterra e Cortona) e quelle «meno antiche» (San Sepolcro, Montepulciano, Colle, San Miniato, Prato, Livorno e Pescia). Esamina quindi, fra gli altri argomenti, il conflitto tra la legge toscana «per regolamento della nobiltà e cittadinanza» pubblicata il 1° ottobre 1750 e gli statuti dell'Ordine di Santo Stefano.
15,00 14,25

Uno spettro informe. Edmund Burke e l'«invenzione» della democrazia

Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2018
pagine: 120
Questo libro illumina un tema attuale, quello delle origini storiche e analitiche della nostra concezione di democrazia liberale, per svelare come l'apporto di Burke sia stato importante nella sua costruzione e l'abbia condizionata fino alla nostra lettura odierna. Egli si è rivelato strategico, per comprendere le mutazioni nel significato di questa parola tra la pubblicazione delle "Reflections" e quella del capolavoro di Tocqueville. Burke, infatti, non solo bollò il tentativo di governo rappresentativo effettuato dai francesi col termine "democrazia", evocando antichi fantasmi, ma veicolò al suo interno nuovi contenuti che avrebbero contribuito a delineare del tutto negativamente quell'esperienza, al punto che coloro che invocavano delle riforme democratiche, durante tutta la prima metà dell'Ottocento, si sarebbero mostrati reticenti a pronunciarne il nome. Burke avrebbe accostato a questa parola tutta una serie di contenuti che delineavano un tipo di società sconosciuta agli antichi, antitetica alla galante civiltà dell'antico regime, e che non forniva alcuna garanzia di durare nel tempo.
12,00 11,40

La cultura politica britannica tra Ottocento e Novecento. Scenari interpretativi

Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2015
pagine: 107
Dagli scritti della prima maturità di Coleridge agli scritti che fanno da cornice allo svolgimento della Grande guerra: le riflessioni contenute in questo volume coprono un secolo di storia del pensiero politico inglese, se non un "secolo lungo", un secolo che corrisponde all'estensione dei tempi dell'età vittoriana oltre gli anni del regno della Regina Vittoria (1837-1901). In questa estensione c'è il senso di una realtà intellettuale complessa come il disegno di un mosaico fatto di molte tessere: non solo (ultra)liberalismo e (ultra)utilitarismo ma facce diverse della tradizione liberale e utilitaristica destinate a confrontarsi e intrecciarsi con una diversa tradizione di pensiero, che da Carlyle ad Arnold, dalle riflessioni sul rapporto tra religione e politica alle varie anime della letteratura socialista, fa dell'organicismo i tratti necessari di una nuova cultura di società.
13,00 12,35

Giovanni Antonio Pecci e i suoi scritti sulla nobiltà

Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2015
pagine: 166
Il volume si colloca nell'ambito di ricerche, per la maggior parte condotte su fonti archivistiche, volte ad esaminare i lineamenti storico-istituzionali dei ceti dirigenti toscani nell'età moderna. L'indagine verte, in questo caso, sulla personalità e sull'opera di Giovanni Antonio Pecci (1693-1768), uno storico e vigoroso polemista che si colloca tra i maggiori protagonisti della vita culturale del Settecento senese. Vengono dapprima ricostruiti il suo contesto familiare e il suo profilo biografico: da un lato, cioè, le origini e le gesta della sua famiglia, costellata di personaggi illustri (anche un Papa: Leone XIII), la cui presenza è documentata sin dal XIII secolo, e degli altri suoi quarti (Vannocci Biringucci, Pieri e Poli); dall'altro, l'ampio quadro della sua produzione, soprattutto, ma non esclusivamente, storiografica, edita e inedita, e la sua partecipazione alla vita pubblica cittadina. Vengono poi esaminati i suoi scritti dedicati allo studio dei caratteri e delle vicende della nobiltà - distinta, secondo la tradizione senese, in "assoluta" e "condizionata" - nonché il vasto ed acceso dibattito che ne conseguì. Alcune considerazioni conclusive sono volte, infine, a chiarire i tratti meno noti della sua personalità. Tre appendici documentarie completano il volume.
16,00 15,20

Lorenzo Nelli. Politica e magistratura nell'Italia post-unitaria

Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2015
pagine: 182
Oggi ben pochi conoscono Lorenzo Nelli (Campiglia Marittima 1809-Firenze 1878); eppure per quasi mezzo secolo fu una figura di assoluto rilievo nella magistratura e nella vita politica toscana e poi italiana. Nelli fu un uomo dotto di salda formazione umanistica, fu magistrato rigoroso in molti processi anche scottanti che la stampa pose con enfasi all'attenzione nazionale (contro l'ammiraglio Persano, Garibaldi, Nicotera, Lobbia, ecc.), ma soprattutto fu politico liberale di idee molto avanzate, vissuto in un difficile periodo di trasformazione del paese. Non a caso fu fondatore a Roma nel 1874 e vicepresidente del Circolo progressista, creato allo scopo di rinnovare le forze politiche e le istituzioni del paese. Per punirlo della sua indipendenza di giudizio, nel 1869 fu trasferito d'ufficio come procuratore generale dalla corte di appello di Firenze capitale a quella dell'Aquila. A questo punto preferì lasciare la magistratura per dedicarsi esclusivamente alla politica, dove invero aveva già operato nel 1849 e nel 1859 come membro delle assemblee toscane e dal 1861 al 1862 come deputato di Volterra al parlamento nazionale. Eletto nel collegio di Grosseto dal 1872 al 1878 tenne calda alla Camera con i suoi pacati e precisi interventi la "questione maremmana" (malaria, bonifiche, lavori pubblici, agricoltura, ecc.). Insieme fu fortemente impegnato nello studio delle più importanti riforme della sinistra costituzionale: codice penale, suffragio allargato...
16,00 15,20

Come nasce una nazione. La politica dei governi toscani dal 27 aprile 1859 all'annessione

Libro
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2014
pagine: 146
Il libro intende ricostruire le scelte politiche ed amministrative operate in Toscana dal 27 aprile 1859 al 21 marzo 1860 prima dal governo provvisorio di Peruzzi, che rimase in carica appena 15 giorni, e poi dal governo di Ricasoli. Sono undici mesi di "rivoluzione pacifica", che viene qui analizzata per la prima volta attraverso i provvedimenti adottati giorno per giorno in vari settori d'intervento (politica estera, legittimazione istituzionale, amministrazione, scuola e cultura, esercito, economia e finanza, lavori pubblici, rapporti fra stato e chiesa). Questo ambizioso piano politico, che era finalizzato alla formazione di uno stato italiano unitario sotto lo scettro costituzionale di Vittorio Emanuele II con conseguente realizzazione di un mercato nazionale, in cui collocare la Toscana nella salvaguardia di alcune sue tradizionali autonomie, doveva però fare i conti con i rapporti internazionali e con gli interessi delle grandi potenze. Risultò pertanto un periodo di difficile transizione, contrassegnato da speranze e delusioni, di cui furono protagonisti Ricasoli e altri moderati toscani che mostrarono grandi capacità nella gestione degli affari pubblici come esponenti di una classe dirigente matura e in grado di assumere responsabilità governative di alto profilo in un paese ancora dilaniato dalle fazioni per le scelte improvvide degli ultimi anni del granducato di Leopoldo II.
14,00 13,30

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