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Sellerio Editore Palermo

Tutti i libri editi da Sellerio Editore Palermo

Una stanza tutta per gli altri

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2023
pagine: 392
Virginia Woolf e la domestica Nelly, un intimo rispecchiarsi che racconta la più nota rivoluzione intellettuale e liberale di inizio Novecento, e insieme i suoi limiti. Un romanzo sottile, anticonvenzionale da rileggere oggi con le lenti di una società in rapida evoluzione. «Credo che fra i miei romanzi, sia polizieschi, sia di natura letteraria, questo sia quello che più deve alla realtà. Tutta l'armatura della storia proviene dai diari della scrittrice e dalla grande quantità di materiale che ho consultato nel corso del lavoro». Finzione letteraria è invece il ritrovamento del diario della domestica Nelly, che servì Virginia Woolf dal 1916 al 1934. Così Alicia Giménez-Bartlett intreccia ricerca storico-biografica, pagine autentiche e d'invenzione per far scorrere negli occhi di Nelly il gruppo di Bloomsbury che frequentava casa Woolf: il marito Leonard, Lytton Strachey, la sorella Vanessa, grande pittrice, Katherine Mansfield, la tenera amica, Vita Sackville-West, l'amante, e tutti i conoscenti che a vario titolo sono stati, con il gruppo, protagonisti di mutamenti sociali e simbolo di libertà creativa e sessuale. Ma è soprattutto nel rapporto tra la domestica e Virginia che si riflette un'intera epoca con le sue contraddizioni: il desiderio di emancipazione femminile e di classe e la sua impossibilità a realizzarsi, la solitudine e la semischiavitù di una donna che anela a uno spazio tutto per sé che le è disperatamente vietato.
10,00 9,50

Il giudice Surra e altre indagini in Sicilia

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2023
pagine: 192
Per la prima volta insieme tre brevi gialli ambientati in Sicilia, tre storie da tempo introvabili, che confermano lo straordinario talento inventivo e di narratore di Andrea Camilleri. Delitti, intrighi e sospetti, e un carosello di personaggi memorabili. Le storie di Camilleri sono sempre seducenti, anche quando tralasciano la fascinazione sonora del vigatese per scavare dentro il rimestìo, sommesso ed elusivo, di un italiano parlato tra torsioni e tocchi dialettali: come accade nei tre racconti di questo volume. Conta, nell'un caso e nell'altro, la straordinaria esattezza della scrittura dell'autore. Nella terna, che qui fa libro, trovano assetto componimenti di diversa configurazione narrativa, di uguale qualità inventiva, e di godibilissima lettura. Due dei racconti sono datati 2005. L'altro è del 2011. Ora, dopo la dispersione, entrano nelle partizioni e nell'arcata di un libro unitario, collaborando vicendevolmente con i legami associativi suggeriti dagli ingegnosi giochi di quinte della regia di Camilleri. Sintomatico è il racconto Troppi equivoci con la sua costruzione severamente cinematografica. Sullo schermo delle pagine scorrono le didascalie come in un film d'antan. E la narrazione intreccia due trame parallele di contrapposta colorazione: una luminosa; l'altra torbidamente fosca, marcata dal corsivo. Bruno Costa, «tecnico della società dei telefoni», è portato da una «curiosità innata» a verificare le sue «supposizioni» partendo «da minimi indizi». È un dilettante dell'investigazione. Un futile scherzo telefonico, con conseguenti combinazioni di equivoci, fa precipitare lui e la donna di cui è innamorato nelle spire della trama oscura. La donna viene orrendamente uccisa. L'esercizio della «curiosità» consente a Bruno di venire a capo del giallo prima dello scrupoloso commissario Chimenti. Un monile di onerosi ricordi dà il titolo a Il medaglione. Il maresciallo Antonio Brancato comanda in Sicilia la Stazione dei Carabinieri di un paesino di montagna. Più che altro è un consulente per famiglie, un paciere. Può capitargli di doversi scontrare con un pericoloso latitante di passaggio. Ma lui sa come regolarsi. Risolve tutto con una furbata teatrale (in stile Montalbano). Ed è con una stupefacente furberia che salva dall'attonita disperazione e dalla angosciata autoreclusione un vedovo che, nella cassa del medaglione regalato alla moglie, al posto della sua fotografia ha trovato il ritratto di uno sconosciuto. Ambientato a Montelusa, nell'anno 1862, con propaggini nel biennio successivo, è Il giudice Surra. Il protagonista del racconto storico (un piemontese sceso in terra di Sicilia) è armato di un candore che disorienta la fratellanza, o mafia, e lo rende enigmatico, alieno all'intero paese; gli fa ignorare minacce, intimidazioni, e persino un attentato. È una corazza fantastica, l'in-nocenza, una sfida, sostenuta com'è da un'integrità morale e da un combattivo senso della giustizia che consentono al giudice di rintuzzare e umiliare la mafia, consegnandola all'irrisione. Salvatore Silvano Nigro
14,00 13,30

Le forme del tempo. Miti, fiabe, immagini di Italo Calvino

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2023
pagine: 264
Mito e storia, fiaba e immaginazione: tra questi poli la scrittura di Italo Calvino trova la sua dimensione dialettica, ponendosi tra le esperienze più dense e complesse del Novecento europeo. Il modo fiabesco, la percezione di una realtà articolata su più livelli, la rilettura del mito come possibilità di critica del presente concorrono alla composizione di una lingua esemplare, tramite espressivo tra Mondo e Libro. Scienza, enciclopedismo, sperimentazione determinano, di opera in opera, la fondazione di uno stile nuovo; su questo terreno Calvino ricerca le soluzioni, storiche e morali, per comprendere i limiti della ragione, nel suo rapporto con la natura, mediato dal modello delle Operette morali di Leopardi. Ne viene un percorso variegato quanto compatto, molteplice come le immagini costrette nello spazio della pagina. Questa nuova edizione è arricchita da un capitolo centrale dedicato al «racconto più pensoso» dello scrittore, come Calvino stesso lo definì: La giornata d'uno scrutatore, apparso nel 1963. È lo stesso anno di Marcovaldo e della pubblicazione in rivista delle prime Cosmicomiche, ma la distanza con queste opere è evidente. Alla luce di questo nuovo capitolo, il tracciato interpretativo si chiarisce all'insegna di una sostanziale omogeneità sottesa all'immaginifico vagabondare di Calvino tra scritture in apparenza diverse.
20,00 19,00

La finestra sui tetti e altri racconti con Martin Bora

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2023
pagine: 416
Otto racconti con Martin Bora, l'eroe tormentato con cui Ben Pastor ha conquistato gli appassionati del giallo storico. Tra scenari di guerra, omicidi e indagini al fronte, l'ufficiale della Wehrmacht è sempre più stretto nel suo dilemma morale: obbedire o ascoltare la propria coscienza di uomo? La saga in giallo dedicata al tragico, malinconico ufficiale della Wehrmacht ha un carattere romantico che nei racconti viene accentuato ancor più che nei romanzi. Proprio perché centrati sull'eroe solitario sconfitto in partenza. Nel 1941, in un villaggio ucraino abbandonato dai sovietici, von Bora incontra Vladimir Propp, lo scienziato leningradese che scoprì lo schema universale della fiaba popolare; con un tale esperto di folklore al fianco, inizia a investigare sull'omicidio di una strega-prostituta. Anche negli altri racconti, è come se l'amletico detective cercasse nella più attenuata assurdità del delitto un riparo dalla più grande assurdità della guerra; ad aiutarlo, in questa fuga in una norma paradossale, è come se ci fosse un secondo personaggio, un quasi nemico-amico, volontario o meno. A Praga nel 1942, mentre Heydrich pianifica la soluzione finale per gli ebrei cechi, sono due vecchietti nel cortile sotto alla finestra che attraggono la sua attenzione durante un'indagine su un collaborazionista assassinato. Il pensiero della moglie Dikta è il dolce veleno che lo toglie dal giaciglio d'acciaio di Stalingrado. Il vecchio maestro che denuncia il figlio ai nazisti, in un villaggio della Russia occupata, riporta Martin a una vendetta familiare in quelle terre di sangue. Le altre storie della seconda parte hanno luogo sotto i cieli più luminosi dell'Italia occupata. Un delitto passionale nel veronese del '43 che coinvolge un prete, le guardie di Salò, una vedova. Un gioielliere a Littoria ucciso per una spilla dal nome allusivo, il nodo d'amore. Un vecchio su un treno, in Toscana nel 1944, che racconta dell'omicidio di due amanti. Una specie di faida familiare sull'Appennino e l'astuzia di un partigiano. L'opera narrativa di Ben Pastor è la biografia ideale di un uomo tormentato dal delitto e dalla guerra, in cui è incarnato il dramma feroce di una parte degli ufficiali della Wehrmacht sotto Hitler. La storia di un Io diviso: un uomo giusto dentro una divisa sbagliata, un investigatore angosciato dall'insensatezza del dovere in mezzo ai milioni di assassinati dalla guerra.
16,00 15,20

Abbecedario siciliano

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2023
pagine: 200
Dopo il "Repertorio dei pazzi della città di Palermo" ancora una volta Roberto Alajmo gioca con ironia e arguzia a raccontare la sua Isola e con questo glossario di voci dialettali siciliane prova a definire il carattere identitario di un'intera regione, o forse dell'Italia tutta. Abbecedario perché forse il segreto sta tutto nella semplificazione, nel ridurre le presunte complessità all'eresia del buon senso. Smetterla di intorbidare le acque facendo credere che in ogni cosa o ragionamento esista sempre un piano recondito. In quest'Isola - e in questa Penisola, anche - i problemi nascono non tanto dall'essere complicati, quanto dal credersi complicati. E questo in effetti complica le cose, anche le più semplici. Semplificare, invece, partire dalle piccole cose. Guardare il mondo con occhi da bambino, lasciarsi sbigottire da come ogni cosa sia illuminata. Sillabare le parole come fossero creature, rigirarsele fra lingua, denti e palato, assaporarle. Ricondurre tutto al minimo senso indispensabile. Scandire ogni parola. Scandire e semplificare, semplificare e scandire.
14,00 13,30

I miei stupidi intenti

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2023
pagine: 312
La storia di Archy la faina che scopre il mondo nella sua bellezza e nella sua crudeltà. Come fosse un personaggio strappato a Camus, accompagnato dalle immagini di Lorenzo Mattotti. L'edizione speciale di I miei stupidi intenti, Premio Campiello 2022, illustrata in 66 tavole da Lorenzo Mattotti, uno dei più noti e amati disegnatori internazionali. Chi non ha mai provato a immaginare i boschi, le colline erbose, la campagna soggiogata dall'uomo, le tane e gli anfratti in cui si aggira alla scoperta del mondo, della dimensione del tempo e dell'arte di arrangiarsi, la faina Archy? Un «personaggio» straordinario che sembra uscito dal mondo di Camus, qui accompagnato dalle immagini di Lorenzo Mattotti che segue felicemente il filo narrativo della lunga vita di Archy e completa il sapore della lettura con la forza incantata dei suoi disegni in grado di portare il lettore dentro il fantastico mondo degli animali protagonisti di questa storia. Archy nasce una notte d'inverno, assieme ai suoi fratelli: la loro madre è una faina a cui hanno ucciso il compagno, e che si ritrova a doverli crescere da sola. Gli animali in questo libro sanno parlare, usano i piatti per il cibo, accendono fuochi, ma il loro mondo rimane una lotta per la sopravvivenza, duro e spietato, come d'altronde è la natura. Sono mossi dalle necessità e dall'istinto, il più forte domina e chi perde deve arrangiarsi. È proprio intuendo la sua debolezza, che la madre baratta Archy per una gallina e mezzo. Il suo nuovo padrone è una vecchia volpe piena di segreti, che vive in cima a una collina. Queste nuove circostanze schiuderanno tra le zampe della faina, fra terrore e meraviglia, misteri inconfessabili, mentre gli amori rubati, la crudeltà del mondo, il tempo presente e quello passato si manifesteranno agli occhi di Archy con incredibile forza.
24,00 22,80

Gli europei e il mondo. Civiltà, imperi, economie da Tamerlano alle guerre dell'oppio

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2023
pagine: 504
È una storia globale del mondo dal 1400 al 1800. L'epoca in esame è quella della formazione del mondo moderno, dell'espansione del capitalismo a livello planetario a danno di tutti gli altri sistemi economici, ovvero del progressivo affermarsi della supremazia dell'Europa e dell'Occidente sugli altri tre «imperi», vale a dire l'impero cinese, indiano e islamico. È un'opera destinata a due tipi di lettori: al lettore che vuole essere informato sulla storia del mondo guardando ad essa in modo globale, come un unico processo di flussi incardinati l'un l'altro, e non suddivisa in tanti spezzoni separati di storie di regioni particolari del pianeta; e al lettore che è interessato a un punto di vista originale sulla formazione del mondo moderno. L'originalità è data prima di tutto dal rifiuto dell'eurocentrismo: così metà dei capitoli sono dedicati all'Europa e l'altra metà al resto del mondo; non solo, ma la Storia non è ricostruita come se fosse un «destino», cioè a dire l'ineluttabile affermazione di un modello di civiltà (quella europea) vittorioso perché superiore; al contrario il libro dimostra come fino a tutto il Settecento in nessun campo l'Europa era più avanzata della Cina o dell'India che, in quei momenti, avrebbero potuto facilmente avere il sopravvento sull'intero mondo conosciuto. Il secondo motivo di originalità è che questo mezzo millennio è implicitamente considerato come lo scenario dell'«assalto dell'Europa al Mondo»: un tipo nuovo di aggressività generatosi dopo la Peste nera del 1348, contrapposto al modello di convivenza pacifica rappresentato dalle Vie della Seta (tramontate con la conquista di Tamerlano e la caduta di Costantinopoli). Il libro ha anche il grande pregio di aiutare a capire la genesi di problemi attuali, come una lente che può decifrare con maggiore limpidezza fatti internazionali del momento (un esempio per tutti: l'insistenza che potrebbe sembrare esagerata del regime cinese nel rivendicare possessi quali Hong Kong e Taiwan: luoghi che assumono alla luce delle guerre dell'oppio una valenza simbolica assai importante).
24,00 22,80

Riusciranno i nostri eroi a ritrovare l’amico misteriosamente scomparso in Sud America?

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2023
pagine: 152
Dopo "Vecchie conoscenze" e "Le ossa parlano", il vicequestore Rocco Schiavone è in missione non ufficiale a migliaia di chilometri dalla sua odiata Aosta, con il vecchio amico Brizio. Vogliono ritrovare Furio, l’altro compagno di una vita, scomparso tra Buenos Aires, Messico e Costa Rica. Furio, da parte sua, si è lanciato a rotta di collo sulle tracce di Sebastiano, il quarto del gruppo, scappato in Sud America per sfuggire ad una colpa tremenda e alla conseguente punizione. L’antefatto è lontano nel tempo e ha squassato le vite di tutti loro. E adesso Rocco e Brizio devono impedire «la pazzia» di Furio, ma vogliono anche capire i perché di Seba, quali sono stati i motivi profondi di quel tradimento orribile con cui Rocco ha già provato a fare i conti, in modo da poter dare l’addio come si deve a un’amicizia vecchia quanto loro. La ricerca appare vana, perché il continente è immenso e chi scappa lascia solo labili indizi, sospeso in realtà tra scomparire e voglia di spiegarsi o di espiare. Il vicequestore, da fine investigatore, sa bene come armare una caccia spericolata, e Brizio è abbastanza svelto di mano da spalleggiarlo adeguatamente. In questo miscuglio di thriller e psicologia, è inevitabile che nella mente di Rocco si affollino i tanti ricordi di un’infanzia con la banda a Trastevere, quel piccolo mondo dove solo un fortunato caso ha deciso che Schiavone sia diventato un poliziotto e non un «bandito», una guardia e non un ladro, al pari dei suoi inseparabili compari, uniti in un’amicizia che non c’è più, distrutta dal tempo, dal destino o forse solo da appetiti personali. Ritrovare Sebastiano misteriosamente scomparso in Sud America sarà forse possibile. Impossibile ritrovare l’amico.
10,00 9,50

Bianco

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2023
pagine: 264
Per Sylvain Tesson la vita è movimento. Nell'arco di quattro inverni, accompagnato dall'amico Daniel Du Lac, vincitore della Coppa del mondo di arrampicata, guida di alta montagna, pioniere di vie estreme, compie con gli sci la traversata delle Alpi, da Mentone, sulla costa francese, fino a Trieste, passando da Italia, Svizzera, Austria e Slovenia. Ai due viaggiatori si aggiunge poi Philippe Rémoville, entusiasta alpinista incontrato in un rifugio. Insieme hanno così percorso 1.600 chilometri e superato più di 60.000 metri di dislivello. Ogni singola giornata è una sfida contro il freddo e la fatica; le soste nei rifugi diventano occasione per conoscere personaggi indimenticabili, da un canonico dell'ospizio del Gran San Bernardo al figlio dello studioso Jean Starobinski, guida alpina ed esperto del mondo dell'arte. Immerso in un panorama che racchiude una forza selvaggia e una potenza trascendentale, Tesson si confronta con la bellezza e con il vuoto, con lo sforzo fisico e mentale, col silenzio della natura e il costante rumore di fondo del cervello al lavoro. Vive lo slancio del gesto perfetto e la mortificazione di una caduta, riposa in rifugi vuoti, a disposizione degli alpinisti solitari, scopre che il vero lusso non sta nella raffinatezza di un oggetto o nell'abbondanza dei piaceri, ma nella minestra dopo la fatica, nella contemplazione di un fuoco dopo il gelo: «il lusso consiste nella cessazione dello sforzo. Il lusso è compimento». L'uomo alle prese con la montagna, con la luce infinita delle Alpi, scrive Tesson, non migliora, non si redime, non si tra sforma. «Quando raggiunge altezze meravigliose, vi trasporta la sua miseria». Bianco sorprende per lo sguardo privo di arroganza, per l'assenza di ogni fittizia esaltazione. Non c'è la mistica della solitudine eroica nella natura madre e matrigna, o il culto della purificazione nell'aria cristallina delle vette. C'è solo un viaggio, fuori e dentro di sé, e un sogno di bambini, quello di avventurarsi nel mistero del mondo.
16,00 15,20

Lucietta. Organista di Vivaldi

Libro
anno edizione: 2023
pagine: 328
In una notte del 1677 la neonata Lucietta viene abbandonata nella «scafetta» dell'Ospedale della Pietà. Un anno dopo nasce prematuro Antonio Vivaldi nella famiglia di un violinista e barbiere. La vita della trovatella, che diviene eccellente organista, s'intreccia con quella del luminoso e prolificissimo musicista veneziano. Due esistenze raccontate a specchio. E mentre Lucietta cresce da orfana in un ambiente chiuso e difficile e si forma da provetta musicista, Antonio diventa prete e compositore di fama. Nello scorrere del tempo le anguste giornate di lei vengono rischiarate dalla presenza del giovane maestro, del virtuoso, e soprattutto del compositore di armonie innovative da eseguire con il meraviglioso talento della sua organista. E dopo Vivaldi, il malinconico chiudersi di una vita nascosta. Alternando documentazione archivistica e ricostruzione fantastica, Federico Maria Sardelli - anima della rinascita vivaldiana, con la sua attività di scopritore e catalogatore - riporta alla luce la vicenda di una artista «dimenticata non semplicemente in quanto donna, ma in quanto appartenente alla classe dei diseredati». Il libro è anche occasione per raccontare da vicino uno spaccato di vita veneziana: come mangiavano, come vivevano realmente queste orfane, i loro piccoli grandi drammi, le malattie, le continue vessazioni di un ambiente soffocante. Vite recluse in cui ogni piccolo sbalzo può costituire una grande gioia o un dramma. Nella Venezia del tempo, in declino politico ma tra le capitali culturali dell'occidente, la musica era una vera industria: «un continuo fiume di musica» che sgorgava dai teatri, dalle chiese, dai ricoveri umanitari, e dalle congregazioni religiose, alimentato da abilissimi liutai, dalla perizia di copisti e tipografi e dalla creatività dei musicisti. In questa decadente metropoli frivola e colta, la biografia romanzata di Lucietta è una vita esemplare e tipica al contempo.
15,00 14,25

C'era la guerra in Cecenia

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2023
pagine: 224
"Nel 1996, per «L'Espresso» e il programma televisivo «Mixer», andai avventurosamente nel Caucaso, in Cecenia. C'era una guerra spietata e insieme inverosimile: la Federazione russa contro un paese grande, cioè piccolo, come una media regione italiana, con una popolazione di poco superiore al milione. La cosa più inverosimile è che la Cecenia vinse quella guerra. Poco dopo bisognò chiamarla Prima guerra cecena, perché intanto era scoppiata la Seconda, e Eltsin aveva ceduto il posto a Putin, il quale proclamò che avrebbe stanato i ceceni fin dentro i cessi. Nel mio soggiorno feci una stretta conoscenza con persone civili, coi combattenti e i loro capi, e viaggiai per lungo e per largo, dalla capitale Grozny ai villaggi di montagna. Passò qualche mese, si era raggiunta una tregua delle armi, e un'auto che portava tre volontari italiani, due medici e un organizzatore, impegnati con l'associazione Intersos, fu fermata da banditi armati al confine fra Inguscezia e Cecenia, e i tre furono rapiti. Il sequestro si protraeva e i servizi russi e italiani mostrarono di non avere alcuna capacità di misurarsi con quella situazione. I famigliari dei sequestrati mi chiesero di usare del mio legame recente con la Cecenia, era più o meno una pazzia, partii. Per mio conto: confidando nella piena ostilità delle autorità competenti. Il secondo viaggio fu ancora più romanzesco e rocambolesco, e drammatico: il miraggio di valere a salvare delle vite è seducente, la probabilità di fallire e addirittura di nuocere è un incubo. Finì bene. Ci aiutarono in tantissimi. Fra loro i più autorevoli comandanti, che ora erano diventati massime autorità di uno Stato riconosciuto, il ragionevole Aslan Maschadov, il leggendario Shamil Basaev, perfino il famigerato intruso Ibn al-Khattab, e di lì a poco avrebbero tenuto i primi posti nelle classifiche del terrorismo mondiale. Questo diario di una straordinaria vicenda di guerra, di distruzione e di liberazione, non è stato pubblicato per più di venticinque anni, per una ragione: la paura di mettere in pericolo qualcuna o qualcuno dei personaggi coinvolti di quella tormentata parte di mondo. Viene pubblicato a distanza di più di venticinque anni per una ragione: c'è la guerra in Ucraina." (A.S.)
15,00 14,25

A cavallo del muro. I miei giorni nell'Europa dell'Est

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2023
«Alcune regioni del mondo producono storia più delle altre. Una di queste è l'Europa centro-orientale». E allora come raccontare una realtà così complessa come quella oltrecortina? Nell'introduzione, Demetrio Volcic fa un divertentissimo elenco dei mancati scoop della sua vita professionale: notizie rivoluzionarie bucate perché in casa non c'era un telefono, messaggi transcontinentali di superpotenze il cui prezioso sottinteso non veniva afferrato. La stessa ironia, lo stesso understatement unito però alla presenza «sul pezzo», adorna queste cronache degli anni da inviato nell'Est europeo prima e subito dopo la fine della cortina di ferro. L'angolo di inquadratura è sempre sommesso: ai giardinetti, dove la fine del regime l'ha relegato, il segretario del capo supremo dell'Ungheria comunista ricorda il «terribile '56» e i retroscena; un Dubček dalla triste figura guida la rassegna dei fantasmi e delle ombre del passato in una Praga malinconica; la Guerra Fredda e gli ultimi scampoli nei dilemmi dei leader, dal generale polacco Jaruzelski a Gorbačëv; «l'eleganza» della censura nell'Europa dell'Est; e le tre grandi giornaliste sue vittime mettono a fuoco il ritratto di Putin prima dell'Ucraina. Formano il diario di viaggio di un disincantato osservatore nel continente della grande storia geopolitica, solo che ciò che ne profila le tappe è prima di tutto l'aneddoto, il paradosso, spesso il grottesco: la scenografia che dà il tono a volte al colpo di scena del potente, a volte alle sue stanze di vita quotidiana, è sempre in primo piano. Ed è sorprendente come lo stesso effetto autorevole, bonario, sorridente di se stesso prima che degli altri, che Demetrio Volcic trasmetteva dallo schermo televisivo, lo restituisca in queste pagine di prosa suadentissima, poco appariscente, intrise di un umorismo che realizza nel minimo il massimo di iconicità e di eleganza.
18,00 17,10

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