Il tuo browser non supporta JavaScript!
Vai al contenuto della pagina

Sellerio Editore Palermo

Tutti i libri editi da Sellerio Editore Palermo

La gatta ha visto tutto

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2023
pagine: 360
Miss Rachel Murdock, un'anziana signora, è l'investigatrice dilettante, coadiuvata dal burbero tenente Mayhew. Una mattina di tranquilla routine, riceve una chiamata dalla nipote Lily. Questa le chiede di venirle in aiuto nella città dove abita, senza dire il perché. La zia parte subito. Porta con sé la gatta Samantha, felino accudito con particolare cura perché ha ereditato la fortuna della bizzarra zia Agatha. A Miss Rachel la nipote non piace troppo, la classica mela caduta lontana dall'albero, priva dell'eleganza e dell'intelligenza di famiglia. Appena arrivata viene accolta dalla nipote con vaghezze e frasi futili, la pensione in cui vive si presenta molto misera e con una atmosfera vagamente sinistra, gli altri inquilini sembrano misteriosi, se non minacciosi. Così tutto precipita senza apparente motivo. Lily viene improvvisamente uccisa, nella stessa stanza in cui anche Rachel, avvelenata e priva di coscienza, rischia di morire, sotto gli occhi della gatta. Nella scena insanguinata entra il tenente Mayhew, quanto di più lontano si possa immaginare dalla quieta raffinatezza di Rachel. La coppia così assortita non potrebbe mai raggiungere l'obiettivo senza decifrare i messaggi della gatta Samantha. «C'era qualcosa di strano... di strano e di diverso nella gatta». Dolores Hitchens, pioniera della domestic suspense, si rivela abilissima nel trascinare il lettore nella sua trama. Una serie di novità interessanti fa risaltare il suo modo di narrare: gli indizi, tipicamente disseminati ovunque, sono mimetizzati nella agile naturalezza degli avvenimenti; due voci (dei protagonisti) fuori campo commentano i fatti ex post. Infine il colpo di genio della gatta, enigmatica testimone, che rende indimenticabile questo romanzo, il primo di una serie di dodici libri. Introduzione di Joyce Carol Oates.
15,00 14,25

Guerra e schiavi in Grecia e a Roma. Il modo di produzione bellico

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2023
pagine: 128
Con una attenta lettura dei documenti e delle fonti Luciano Canfora ci consegna una lezione sorprendente e piacevole sulla società degli schiavi e sul nesso tra guerra ed economia. Partendo da una lettura dei documenti e delle fonti, priva di pregiudizio e coltissima, lo storico e filologo Luciano Canfora ha la capacità di rendere sorprendenti e piacevoli (e il più delle volte anche attuali) gli argomenti antichistici di cui scrive. Qui la sua lente si sofferma sul «modo di produzione bellico». È descritto il circuito guerra-rapina-guerra su cui si fondavano le economie schiavistiche e imperialistiche della Grecia e di Roma. Un meccanismo che portava una sua autodistruttiva contraddizione interna. E non poche volte i testimoni del tempo che Canfora rilegge, la rilevavano e denunciavano.
13,00 12,35

Il cliente di riguardo

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2023
pagine: 416
Quando faceva il giornalista, Dario Corbo cercava solo la verità che sarebbe piaciuta ai suoi lettori. Da quando non ha più un giornale, ha scoperto molte verità che non gli sono piaciute affatto. Per questo non ne vuol sapere di collaborare con i carabinieri nell'indagine che la ex moglie Giulia aveva intrapreso a costo della vita. Una necropoli etrusca devastata in anni di scavi notturni, un traffico andato ad arricchire la famiglia Currè, il patriarca Vincenzo, la figlia Maddalena che si sta accreditando come gallerista d'arte contemporanea, il suo enigmatico compagno Cosimo Roi, che quei soldi manovra al riparo di una finanziaria svizzera. Corbo ha altre priorità, un figlio di cui occuparsi, il suo amore impossibile per Nora Beckford. Il colonnello dei carabinieri lo richiama ai suoi doveri, e il clan Currè passa all'attacco della Fondazione Beckford e del prestigio che rappresenta. Il piano per entrare da padroni nella Scuda è diabolicamente congegnato, una trappola sottile in cui a cadere per prima sarà proprio Nora, con la sua determinazione, i suoi sogni e le sue fragilità. Ma soprattutto con l'amore per Dario, con cui sta finalmente rompendo le proprie catene interiori. Nel miglior romanzo della serie, come in una spy story, Corbo gioca su più tavoli, indaga e acquisisce informazioni, disinnesca pericoli, manipola amici e nemici, e a ogni interlocutore racconta la bugia adatta, tutto pur di proteggere suo figlio e salvare Nora e la Fondazione. La resa dei conti con il passato, suo e del nostro paese, non può essere rimandata.
16,00 15,20

E d'ogni male mi guarisce un bel verso. Breve discorso su Dante, la poesia e il dolore

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2023
pagine: 144
Curarsi con Dante: una lezione bellissima e incantata sulla forza terapeutica della poesia e sul potere salvifico dei versi del Sommo Poeta che chiama in causa altri grandi poeti. Un invito a rimettersi in ascolto di voci sommerse, trascurate dall'arroganza di un'epoca che corre alla velocità del digitale. Questo «discorso» di Fabio Stassi spazia nelle opere di Dante (Commedia, Rime, Vita Nuova, Convivio) cercando una risposta a tre domande: perché Dante è sempre contemporaneo, perché la sua poesia è come una terapia dalla Malinconia alla Beatitudine, e come - la questione perennemente suggestiva - curava se stesso attraverso un'insistente autoanalisi poetica. Un itinerario, ingegnoso ed esatto, nelle sue parole, endecasillabi, cantiche, canzoni, sonetti, con lo sguardo attento alle analisi dei tanti altri poeti (Saba, Borges, Brodskij, Leopardi, Ungaretti, Maldel'štam, T.S. Eliot...) che furono convinti del potere taumaturgico del suo verso.
13,00 12,35

Amazzonia. Viaggio al centro del mondo

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2023
pagine: 460
«La lotta per la foresta è la lotta contro il patriarcato, contro il femminicidio, contro il razzismo, contro il binarismo di genere. E anche contro la centralità della persona umana. Questo libro, in più di un senso, porta con sé il desiderio di rendere l'Amazzonia una questione personale per chi lo legge». «Ho imparato a osservare Altamira per capire ciò che stava accadendo nel mondo - e per prepararmi», scrive Eliane Brum. Il suo libro è una feroce testimonianza, un testo appassionato e trascinante, in cui la voce della scrittrice si mescola a quella dell'attivista politica per gridare l'assoluta urgenza, per l'Amazzonia e per il futuro del pianeta, di prendere misure che invertano le politiche di sfruttamento selvaggio del territorio e di deportazione delle popolazioni dell'Amazzonia, che hanno trovato sostegno durante la presidenza di Luiz Inácio Lula e che si sono consolidate negli anni del governo Bolsonaro, accusato di genocidio, nell'ambiguo disinteresse del mondo intero. Brum racconta la natura e gli elementi, gli animali e le persone, mette in gioco se stessa senza pudori e in un'autoanalisi cruda. Ci narra il suo trasferimento da São Paulo alla città di Altamira, lungo il fiume Xingu, devastata dalla costruzione di una delle dighe più grandi al mondo. Qui inizia a percepire il saccheggio della natura come il saccheggio del suo stesso corpo, a sentirsi parte di una realtà più grande, a identificarsi negli abitanti della foresta, nelle loro lotte, e poi nella foresta stessa, perché l'Amazzonia le salta dentro «come un anaconda che attacca», scompone la sua identità, le cambia il linguaggio, la struttura del pensiero, in un processo sorprendente. «È importante non sentirsi a proprio agio», scrive. «Ciò che non ci sorprende non ci trasforma». E la sorpresa, fino all'estremo del disagio e della paura, è una delle energie fondamentali che attraversano il suo discorso, che tutto mette in discussione: la possibilità di essere bianchi senza essere violenti, l'ipocrisia dell'economia equa e solidale, la falsità di una produzione ecologicamente sostenibile. È una illuminante testimonianza che edifica un pensiero poetico e politico, e che sancisce con forza e vitalità quanto l'Amazzonia, come realtà e come simbolo, sia essenziale alla continuità e allo sviluppo dell'umanità e del pianeta che la ospita.
18,00 17,10

Insegnare al principe di Danimarca

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2023
pagine: 368
La nuova edizione accresciuta con due capitoli inediti di un libro poetico in grado di narrare la realtà più cruda in pagine limpide che emozionano e commuovono. Storie di ragazzi che frequentano una scuola speciale nei quartieri popolari e popolosi di Napoli, e di chi se ne prende cura. «Si racconta qui l'apprendistato di un gruppo di insegnanti di media cultura ed umanità per conoscere le periferie della città e le periferie dell'animo degli adolescenti, cercando di stabilire con loro un dialogo educativo e di vita» (Carla Melazzini). Era dal tempo della Lettera a una professoressa che non leggevamo pagine così emozionanti. Come allora, si parla di ragazzi che frequentano una scuola speciale, e di chi se ne prende cura. Non siamo nell'esilio di una canonica del Mugello, qui, ma in quartieri popolari e popolosi di Napoli dov'è in vigore il Sistema; alle cronache piace chiamarli «il triangolo della morte». L'autrice, Carla Melazzini, è, nella scrittura come nella vita, del tutto aliena dalla retorica e dall'indulgenza facile. Così, commozione, intelligenza e poesia stanno in questo libro con la asciutta naturalezza con cui può sbucare un fiore meraviglioso dalla crepa di un muro in rovina. Senza compiacersi dell'idea che la rovina sia necessaria ai fiori, e ne venga riscattata. Ne troverete di fiori in queste pagine, e di ragazzini fiorai, e anche di rovine. Uno lo anticipiamo qui, è un tulipano finto, così come l'ha raccontato - salvo qualche errore di scrittura - una bambina che era stata bocciata in seconda elementare: «C'era una volta un fiore che non voleva essere un fiore, allora la fata dei fiori disse: "Se tu vuoi diventare un essere umano io ti accontenterò ma se non ti piace, ti dovrai rassegnare perché non potrai più essere un fiore". Il fiore accettò e la fata lo toccò con la bacchetta e lo trasformò in un essere umano. Il fiore si rese conto che la vita era difficile. La fata allora lo fece diventare un tulipano finto, per non farlo morire, poi scomparì per sempre». Carla ha chiesto a un compagno di classe: «Secondo te che cosa ha voluto dire Concetta con il suo racconto?». «Che il fiore non voleva morire e così la fata lo ha fatto diventare immortale». «Però l'ha trasformato in un tulipano finto! È meglio essere una persona umana e morire o essere un fiore finto e non morire mai?». «È meglio morire». In questa nuova edizione sono aggiunti, oltre alla Nota di Claudio Giunta, due capitoli dalle carte inedite dell'autrice: uno sul terrorismo visto con gli occhi dei bambini, l'altro sul «ventre di Napoli», con interviste e osservazioni dirette.
15,00 14,25

I pochi e i molti. Romanzo di un'epoca

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2023
pagine: 464
L'unico romanzo scritto da Hans Sahl, inedito in Italia. Una delle testimonianze più importanti della letteratura mitteleuropea del Novecento sul tema dell'esilio e dell'emigrazione dalla Germania che si appresta al nazismo. Georg Kobbe, scrittore, borghese, ebreo tedesco, vive in esilio a New York. È riuscito ad espatriare, attraverso le vie di fuga avventurose dell'epoca, quando il Nazismo aveva iniziato a spazzare via rapidamente il suo mondo confortante. In condizioni normali, come dice lui stesso, sarebbe stato un intellettuale di successo, di quelli ben corazzati di opinioni rassicuranti, esposte con parole calme, pronti a dire che «il diavolo non è mai brutto come lo si dipinge». Ma adesso, ciò che è accaduto gli ha aperto gli occhi su tutto quanto, il passato, il presente e il futuro che aspetta. Sin dall'incontro, sul cargo che lo strappava all'Europa, con quell'italiano cinico e vitale, «della schiatta dei Villon e dei Rimbaud» (Ignazio Morton, nome inventato che nasconde Ignazio Silone, come tanti altri personaggi veri inseriti nella finzione del romanzo), il suo è diventato un atteggiamento di pessimismo e disincanto. E per suo tramite racconta la cronaca (dalla Repubblica di Weimar al 1945) di uno sradicamento personale e valido per tutti gli esuli come lui. L'umiliazione vile impensabile e insopportabile, i ricordi giovanili nell'ambiente di agiati ebrei fiduciosi e integrati, le fughe, la misera quotidianità di chi fu in patria una persona influente, gli illusi, i fanatici, quelli che scelgono un nuovo oppressore per scacciare il vecchio, chi si sente inesorabilmente triturato tra due terrori opposti, le storie personali straordinarie e beffarde, i volenterosi, chi cede d'un tratto o a poco a poco: insomma, tutte le situazioni umane di chi fugge la persecuzione, con tutti i suoi molteplici significati, dentro e al di là del tempo. I pochi del titolo non sono soltanto le persone di pensiero che si opposero, contro i molti intellettuali che rimasero. Sono anche (malinconicamente, pessimisticamente) i pochi che godono della voluttà di essere soli, contro i molti che scelsero la complicità. Scritto nel 1959, unico romanzo di Hans Sahl, autore versatile, noto giornalista, che vi trasfigura la propria biografia, "I pochi e i molti" appartiene alla lista dei fondamentali, «entrato nel canone novecentesco come una delle testimonianze più importanti della "letteratura dell'esilio" maturata negli anni del Terzo Reich» (scrive Enrico Arosio nella Nota). Figurando accanto ai libri di Erich Maria Remarque, di Anna Seghers, di Klaus Mann, di Stefan Zweig, di Arthur Koestler.
16,00 15,20

La morra cinese

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2023
pagine: 264
A Pineta è successo qualcosa che nessuno si aspettava, la destra ha vinto le elezioni amministrative, conquistando un feudo rosso più o meno dal 1946. Mentre i Vecchietti si dividono, anche Massimo ha i suoi problemi con la nuova amministrazione: infatti ha difficoltà ad ottenere l'autorizzazione per il suolo pubblico. La cosa però non gli toglie il sonno, dato che ormai, con la nascita di Matilde, la sua primogenita, non dorme da mesi. Per fortuna, anche in Comune hanno le loro gatte da pelare: il primo atto della nuova amministrazione è stata la vendita di un ampio terreno nell'entroterra a una ditta che intende realizzare un megaresort, contro il parere di varie associazioni locali (come gli ambientalisti e i cicloamatori) e con il favore di altre. Ma ben più grave è che nel parcheggio sul retro del Municipio viene rinvenuto un cadavere. È Stefano Mastromartino, studente di filologia della Scuola Normale, che ultimamente passava molto tempo a fare ricerche nella casa del conte Valdemaro Serra Catellani, nobile decaduto il cui antenato aveva intrecciato una corrispondenza con Giacomo Leopardi. Le lettere autografe del poeta, se ritrovate, sarebbero una vera e propria manna per il conte: pare che tra queste ci fosse anche una poesia di rara bellezza, rimasta inedita. Un bel rebus per il vicequestore Alice Martelli che potrà contare sulle pettegole deduzioni dei Vecchietti e su Massimo che, bazzicando in Comune, si rende conto che qualcuno entra un po' troppo spesso in uffici che in teoria non gli competono…
15,00 14,25

Si ricorda di me, signor tenente?

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2023
pagine: 184
Una mattina qualunque di fine secolo, in una strada di Milano, Giulio Bontempi, «un vecchio decoroso», viene fermato da un signore esuberante, suo coetaneo, che grida entusiasta di essere stato suo commilitone sul fronte greco-albanese, 1941 e seguenti. «Nella notte della memoria» a Giulio sembra di intravedere un nome: «Bordoni Oscar!». È un momento, due Campari soda al bar e si trova rapito in una girandola di ricordi e richieste inevitabili. Un'intrusione duratura dentro la sua vita che lo strappa dalla routine. Ma chi è Bordoni Oscar, è veramente lui o un impostore, un simpatico scroccone, o è un truffatore? Questo a Giulio inconsciamente poco importa, finché il sedicente Oscar «gli restaura la memoria». Oppure, più che restaurarla, gliela costruisce? Così a poco a poco, oltre agli esborsi crescenti di denaro, oltre alle verità dimenticate, si fanno lentamente avanti anche verità che si preferirebbe lasciare sepolte per sempre: «la vergogna non si racconta». Quotidianità e inquietudine, fragilità e fame di vita, astuzia e pietà umana, spensieratezza e malinconia sono mescolate in questi personaggi e in questo intreccio. Furio Scarpelli, assieme ad Agenore Incrocci, ha firmato come Age&Scarpelli le più memorabili sceneggiature dell'epoca d'oro del cinema italiano. E nei suoi libri l'ammaliante realismo si congiunge alla commedia.
14,00 13,30

Il teatro certamente. Dialogo con Giuseppe Dipasquale

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2023
pagine: 232
"Il teatro certamente" è un libro di conversazioni. Gli interlocutori sono un ex e devoto allievo dell'Accademia Nazionale d'Arte Drammatica Silvio d'Amico, il regista Giuseppe Dipasquale, e il suo maestro di regia teatrale, Andrea Camilleri, con la sua sapiente e collaborativa sovranità. Discutono su quella che Camilleri chiama «dicibilità teatrale»: su come «trasformare le cose scritte in cose dette»; sulla teatralizzazione o trasposizione teatrale, in sostanza, di testi narrativi dello stesso Camilleri o di Pirandello. Nel libro, la pulizia del dettato è pari alla profondità delle analisi. Dipasquale legge le opere di Camilleri, e Camilleri legge se stesso. Le letture a volte divergono. Ma Camilleri lascia sempre libertà di giudizio. Il maestro scava nei ricordi. «Noi avevamo davvero timore delle critiche che potevano decretare il successo o l'insuccesso di uno spettacolo. Ora, purtroppo, è un mero resoconto della serata... Questo, se vogliamo, avviene anche in letteratura dove abbiamo i recensori e i critici. Ecco, una volta i critici erano davvero critici e basta»; opportuni sempre, anche quando stroncavano. Si può leggere il libro come un discreto e suggestivo scorcio biografico. Non è nata la prima, inarrivabile biografia della letteratura europea, la settecentesca Vita di Samuel Johnson scritta da James Boswell, dall'elaborazione delle conversazioni del grande critico letterario trascritte dall'inseparabile biografo?
14,00 13,30

25

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2023
pagine: 180
Gerolamo è una strana creatura, un ragazzo di venticinque anni che vive in una città di mare, abita da solo, mangia spesso dalla zia. Ha qualche amico e nessun lavoro, esce di sera e di notte, dorme la mattina. Aspetta, ma non si sa bene cosa. Lo agita un desiderio quasi violento di diventare adulto e al tempo stesso porta dentro di sé un Gerolamo precedente, bambino e adolescente, che non lo vuole abbandonare. Eppure nella sua attesa, nell'immobilità, nell'indecisione sospesa tra dubbi e inesperienza, nella paura costante di perdersi, Gerolamo è travolto dall'intensità e dalla meraviglia di quanto gli accade. Ha un amico che sta molto male, un altro che finalmente si è innamorato, un pappagallo da accudire per qualche giorno, la ragazza del piano di sopra sul punto di partorire. Fuma molte sigarette, beve volentieri, ma soprattutto Gero spera che giunga un momento in cui le cose cambino, in cui per lui e per tutti quelli intorno a lui arrivi il «punto di rottura», un bagliore di chiarezza che squarcia le nubi piene di pioggia, la realtà finalmente tirata a lucido, la vita che si mette a scorrere nella direzione giusta. Alla sua seconda opera Bernardo Zannoni racconta il mondo degli umani con la fantasia e la profondità emotiva con cui aveva narrato la società degli animali ne "I miei stupidi intenti". Scrive un romanzo che ha i tempi scomposti e incoerenti della giovinezza, lo sguardo in cui si fondono dolcezza e crudeltà di chi ha fame di vita, la comicità e l'assurdo delle menti che si avviluppano su se stesse. Dalle sue incursioni appassionate, fiabesche, avventurose, scaturisce un disegno di sorprendente realismo, un ritratto pieno di curiosità e di premura, al tempo stesso divertito e sgomento di fronte a quegli strani esseri che compongono il genere umano.
16,00 15,20

Figli, figlie

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2023
pagine: 224
Lucija è costretta da un incidente a vivere segregata nel proprio corpo e immersa nel proprio pensiero. Nonostante questo, nell’inerzia del fisico ma nella mobilità dello sguardo e della sensibilità, si immerge nella vita che la circonda, e riesce a percepire i limiti delle persone che pur godendo della libertà di movimento non usano questa libertà per diventare ciò che in fondo vorrebbero. In questo nuovo romanzo, acclamato per il suo stile e la forza emotiva, Bodrožić si confronta con il tema della libertà e dell’autodeterminazione individuale e racconta una delle storie d’amore più tenere e tormentate della recente letteratura croata.
16,00 15,20

Inserire il codice per il download.

Inserire il codice per attivare il servizio.