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Pontificia Univ. Gregoriana

Tutti i libri editi da Pontificia Univ. Gregoriana

L'ira di Dio secondo San Tommaso d'Aquino e Hans Urs Von Balthasar e nell'esperienza mistica di Santa Faustina Kowalska

L'ira di Dio secondo San Tommaso d'Aquino e Hans Urs Von Balthasar e nell'esperienza mistica di Santa Faustina Kowalska

Libro
anno edizione: 2017
pagine: 432
Il tema della collera divina è ben presente nella riflessione dell’uomo da sempre, quasi in tutte le culture e le religioni. Anche la Rivelazione biblica contiene non pochi riferimenti all’ira di Dio. Questa, però, provoca oggi non pochi equivoci. Da una parte esiste una spiritualità insana che si basa sul timore eccessivo del Dio adirato. Dall’altra invece, per la mentalità odierna l’ira sembra una cosa contraddittoria alla bontà e all’amore di Dio. L’oggetto di ricerca del presente lavoro è l’indagine del tema dell’ira di Dio nella riflessione di due eminenti pensatori cristiani, San Tommaso d’Aquino e Hans Urs von Balthasar, e poi anche nell’esperienza mistica di Santa Faustina Kowalska. La scelta di questi autori permette al lettore di confrontare non solo le varie scuole teologiche, ma pure i due diversi approcci del tema: quello speculativo e quello mistico. Così diventa possibile analizzare i vari modi in cui la tradizione della Chiesa cerca di risolvere le tensioni legate al mistero dell’ira di Dio. Il frutto dell’indagine sono le conclusioni che si riferiscono alla prassi pastorale e indicano alcune conseguenze per la vita spirituale. In tal modo, i risultati della riflessione raggiunti in questo libro possono trovare un risvolto anche nella predicazione nella comunità della Chiesa nonché nella vita dei credenti.
28,00

«Il giusto vivrà mediante la fede». L'AT nella lettera ai Romani

«Il giusto vivrà mediante la fede». L'AT nella lettera ai Romani

Libro
anno edizione: 2017
pagine: 128
Paolo è un uomo appassionato, un'anima innamorata di Cristo, affascinata dalla luce del Vangelo, da una convinzione profonda: portare al mondo la luce di Cristo, annunciare in Vangelo a tutti.. Sono in debito verso i greci come verso i barbari, verso i sapienti come verso gli ignoranti (1,14). Nella sua argomentazione lungo la Lettera ai Romani, Paolo dimostra un'ampia conoscenza delle Scritture, che utilizza per illuminare sia il Mistero di Cristo sia l'esistenza cristiana. Dalla luce dell'AT, la storia di Gesù diventa più intelligibile per noi...
16,00

Critical history according to Bernard Lonergan

Critical history according to Bernard Lonergan

Libro
anno edizione: 2017
pagine: 456
Critical history is a philosophy of history that highlights the peculiarity and originality of the epistemology and methodology of Bernard Lonergan in the study of history. It is a method of reading the movement of history, through the Lonerganian creative criticism as well as a critical instrument that can help one rise above diverse forms of oversight and bias while working for progress in a human community. It tries to expound on how one can build personal capacities that work for the advantage of the common good. Its precepts can help one achieve self-transcendence and authenticity which are essential in the making of a creative society. It can inspire and create symbols that link one’s experience, imagination, rationality, responsibility and affectivity to authentic lived history. It can arouse an intellectual conversion that brings moral revival and can offer insights that help community planners in proposing proper solutions by identifying the actual drivers of progress, decline and re-covery in a society. Critical history creates an intellectual cultivation of mind and character achieved by insight which helps to build an authentic human person and progressive community. Its critical elements can lead to higher viewpoints that rise above prejudices, and these higher viewpoints can move one to integration to higher values. The result will be an authentic subjectivity and emergence of republic of virtues guided by objectivity and sound ethics.
25,00

Interazione tra l'esercizio della potestà dei vescovi diocesani e di quella del Romano Pontefice alla luce dell'enciclica Ut unum sint

Interazione tra l'esercizio della potestà dei vescovi diocesani e di quella del Romano Pontefice alla luce dell'enciclica Ut unum sint

Libro
anno edizione: 2017
pagine: 384
Nella dissertazione dottorale si esamina l’interazione tra l’esercizio della potestà dei vescovi diocesani e di quella del Romano Pontefice, mettendo in relazione il can. 381§1, che tratta della potestà del vescovo diocesano nella propria diocesi, con i cann. 331 e 333 §§1-2, che riguardano la potestà del Romano Pontefice, tenendo conto pure del can. 334 in cui si afferma la necessità dei vescovi diocesani all’esercizio del ministero petrino. Partendo dal can. 381§1 e dal can. 333§1, si vuole spiegare come si possono concepire due ordinari per gli stessi sudditi, e come la potestà episcopale ordinaria del papa sulla portio populi Dei, che forma una Chiesa particolare, afferma, rafforza e rivendica la potestà propria del vescovo diocesano, pur avendo il diritto di riservare a sé o ad altra autorità delle cause che sarebbero di competenza del vescovo diocesano. Inoltre, si cerca di vedere come i vescovi diocesani, proprio per la loro capitalità in una Chiesa particolare, sono i vescovi più adatti sia per il governo della Chiesa universale, nel Concilio ecumenico o sparsi per il mondo, sia per aiutare il Papa nel suo ministero primaziale. Si risponde alla domanda su se e come la potestà e la posizione dei vescovi diocesani nel loro rapporto con il Romano Pontefice siano la base per una proposta di attuazione della richiesta di Giovanni Paolo II di cercare nuove forme di esercizio del ministero petrino espressa nell’enciclica Ut unum sint.
24,00

Sagesse et mystere. Une etude exegetico-theologique de 1Co 2,6-16 et Ep 3,1-13

Sagesse et mystere. Une etude exegetico-theologique de 1Co 2,6-16 et Ep 3,1-13

Libro
anno edizione: 2017
pagine: 384
Inspirés de l'article de J.-N. Aletti, intitulé "Sagesse et mystere chez Paul", la recherche actuelle étudie deux thèmes importants des lettres pauliniennes, à savoir la sagesse et le mystère, spécialement dans les deux péricopes 1Co 2,6-16 et Ep 3,1-13. Par une présentation du contexte de ces deux lettres et une analyse detaillée de chaque péricope, cet étude élucide la notion de sagesse et de mystère chez Paul et d'en tirer une réflexion théologique. En effet, en 1Co 2,6-16, la sagesse de Dieu, opposé à la sagesse humaine, s'est manifestée sur la croix di Christ, laquelle est scandale pour les juifs et folie pour les Grecs. Elle n'est révélée que par l'Esprit de Dieu aux hommes spirituels. En Ep 3,1-13, le mystere de Dieu consiste en l'unité de l'Eglise composée des juifs et des paiens en un seul corps du Christ. L'Esprit Saint est l'agent de la révélation du mystere. A travers une comparaison de deux péricopes 1Co 2,6-16 et Ep 3,1-13, cette thése présente le rapport étroit entre la sagesse et le mystere chez Paul et le glissement de vocabulaire de la sagesse vers celui du mystère des Homologoumena aux antilegomena. En effet, par rapport au terme de sagesse, le terme de mystère est plus apte à exprimer la nouveauté de l'Evangile
24,00

Saggi ignaziani

Saggi ignaziani

Libro
anno edizione: 2017
pagine: 360
Il presente volume si offre al lettore come una raccolta di articoli che mostrano, da diverse angolature, il vissuto cristiano di San’Ignazio di Loyola. Hanno un chiaro filo conduttore, quello della riflessione incentrata sul modo in cui lui pregava e discerneva, cioè sul modo in cui viveva il rapporto con il Mistero della rivelazione cristiana e sul modo in cui esso lo trasformava attraverso le decisioni che imparò a prendere guidato dal discernimento spirituale. Inoltre, l’applicazione del metodo ‘teologico-esperienziale’ al vissuto del Santo, come frutto della recentissima ricerca nello studio del vissuto cristiano, è particolarmente illuminante. Non solo per comprendere la trasformazione interiore di Sant’Ignazio, ma anche come mezzo per rinnovare l’approccio metodologico rispetto alla vita cristiana ignaziana. In effetti, bisogna far confluire in quest’area la ricerca sul metodo che si compie nell’area della vita cristiana. Così si apre la strada ad una più feconda relazione tra riflessione e vissuto, da una parte, e tra vita cristiana e tradizione ignaziana, dall’altra.
24,00

La spiritualità della misericordia come risposta alla questione del male secondo san Giovanni Paolo II

La spiritualità della misericordia come risposta alla questione del male secondo san Giovanni Paolo II

Libro
anno edizione: 2017
pagine: 376
La Bibbia pone la misericordia come concetto-chiave, secondo cui il messaggio della misericordia non può avere che l'indole del tutto esistenziale; è la risposta pratica di Dio alla miseria dell'uomo, al peccato e alla sofferenza. Per molto tempo questo punto basilare è stato dimenticato nella teologia, la cui tendenza metafisica ha inconsciamente svigorito la centralità illuminista, non ammettendo la fragilità e il limite dell'uomo, ha sradicato la misericordia divina come il messaggio della salvezza. Cosi pur essendo un tema di rilevanza attuale nella Chiesa, è quanto mai mancante uno studio relativo nel campo teologico-spirituale. In tale contest San Giovanni Paolo II (1920-2005), vivendo il nazismo e il comunismo, ha sperimentato la misericordia in quanto la forza del bene divino che è capace di sconfiggere il male totalitario. Dalla riflessione: "Perché questo potere del male? Da dove viene il male e come possiamo vincerlo?" il Papa, valorizzando l'esperienza della connazionale Santa Faustina Kowalska (1905-1938), interpreta fino in fondo la redenzione come mistero della misericordia divina. Per lui il limite definitivo al male è la divina misericordia. Lo scopo di questo studio è offrire, tramite la vita ed il pensiero di Papa Wojtyla, il filo sostanziale della misericordia che è in grado d'indirizzare gli uomini all'orizzonte sintetico e poi alla pratica esistenziale della fede.
22,00

La Parola nelle parole

La Parola nelle parole

Libro
anno edizione: 2017
pagine: 228
Raccolta degli articoli del Convegno Internazionale sulla Costituzione Dogmatica Dei Verbum. 18-20 novembre 2015
20,00

La successione apostolica e la funzione dell'«episkopé» negli scritti dei primi tre secoli. L'interpretazione di J. Zizioulas a confronto con le letture di F. Sullivan e W. Pannenberg

La successione apostolica e la funzione dell'«episkopé» negli scritti dei primi tre secoli. L'interpretazione di J. Zizioulas a confronto con le letture di F. Sullivan e W. Pannenberg

Libro
anno edizione: 2017
pagine: 560
Nel dialogo cattolico-luterano sull'apostolicità del ministero , l'interpretazione ortodossa sembra essere stata presa meno in considerazione. La tesi ha voluto dare un contributo a questo dialogo, presentando l'analisi dell'interpretazione degli scritti dei primi tre secoli fatta dal metropolita ortodosso J. Zizioulas. L'indagine della lettura delle opere bibliche e patristiche, riguardanti lo stesso arco temporale, fatta da parte del teologo cattolico F. Sullivan, ha permesso di avere una visione più chiara del periodo della transizione dal tempo degli apostoli al monoepiscopato. La riflessione sull'interpretazione del teologo luterano, W. Pannenberg, ha consentito l'enumerazione delle più importanti differenze tra la concezione dei luterani, che seguono il pensiero di Pannenberg, e quella dei cattolici. La tesi ha voluto dare, una risposta a tre domande sorte nel dialogo ecumenico cattolico-luterano e concernenti l'apostolicità del ministero. Nel primo quesito ci si è chiesti se la funzione dell'"episkope" sia indissolubilmente collegata alla struttura episcopale; grazie alla seconda domanda si è esaminata la forma dell'esercizio del monoepiscopato nel tempo odierno, mentre con l'ultima si è visto in che senso la successione apostolica nell'episcopato può essere considerata garanzia e segno costitutivo dell'apostolicità. In questo modo la tesi ha potuto offrire una visione più profonda della funzione dell'"episkope", della struttura episcopale e della successione episcopale.
28,00

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