Il tuo browser non supporta JavaScript!
Vai al contenuto della pagina

Pacini Editore

Tutti i libri editi da Pacini Editore

Partigiani d'oltremare. Dal Corno d'Africa alla Resistenza italiana

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2020
pagine: 192
Napoli, 1940. L’ingresso dell’Italia nel secondo conflitto mondiale sorprende un gruppo di somali, eritrei ed etiopi chiamati ad esibirsi come figuranti alla Mostra delle Terre d’Oltremare, la più grande esposizione coloniale mai organizzata nel Paese. Bloccati e costretti a subire le restrizioni provocate dalle leggi razziali, i “sudditi coloniali” vengono successivamente spostati nelle Marche dove, dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943 e lo sfaldamento dello Stato, alcuni decidono di raggiungere i gruppi di antifascisti, militari sbandati, prigionieri di guerra e internati civili che si stanno organizzando nell’area del Monte San Vicino. Attraverso testimonianze, documenti e fotografie, l’autore ricostruisce il percorso di questi Partigiani d’Oltremare, raccontandone il vissuto, le possibili motivazioni alla base della loro scelta di unirsi alla Resistenza e la loro esperienza nella “Banda Mario”, un gruppo partigiano composto da donne e uomini di almeno otto nazionalità diverse e tre religioni: un crogiuolo mistilingue che trova nella lotta al fascismo e al nazismo una solida ragione unificante.
15,00 14,25

Costruire l'Italia. Il dibattito sulla forma politica nell'Ottocento preunitario

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2019
pagine: 288
18,00 17,10

Il Museo Archeologico di Rosignano Marittimo. Risorse e insediamenti nell'Etruria settentrionale costiera. Ediz. italiana e inglese

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2019
pagine: 174
Il Museo Civico Archeologico di Rosignano Marittimo è nato nel 1957, ad opera del locale Gruppo Archeologico, per accogliere i corredi di alcune tombe di età tardo-etrusca rinvenute a Castiglioncello e si è ampliato, in seguito, con reperti provenienti dal territorio comunale. Gli scavi al quartiere portuale di S. Gaetano di Vada, condotti dallo stesso Gruppo tra il 1957 e il 1979, dotano il Museo del suo nucleo più consistente. Con l’inizio degli anni ’80 il Dipartimento di Scienze Storiche del Mondo Antico dell’Università di Pisa assume la direzione scientifica degli scavi di S. Gaetano e parallelamente inizia un’ampia ricognizione topografica del litorale e della valle del fiume Fine. Dal 1987 anche la Val di Cecina, da Volterra al mare, diviene oggetto di indagini sistematiche, nell’ambito del “Progetto Volterra”, promosso dalla Regione Toscana e condotto dal Dipartimento di Scienze Archeologiche dell’Università di Pisa e dai Musei di Volterra e Rosignano. Il nuovo Museo, inaugurato nel 1996 nel cinquecentesco Palazzo Bombardieri, è nato dall’incontro di queste esperienze e si è poi progressivamente arricchito grazie a numerose altre ricerche, condotte soprattutto dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici della Toscana. Meritano particolare attenzione, tra queste, oltre al prosieguo delle campagne di scavo nel quartiere portuale di Vada Volaterrana, tuttora in corso, le indagini di scavo condotte tra il 2001 e il 2005 nella necropoli tardo-etrusca di Pian dei Lupi e il recupero di alcuni relitti lungo la costa livornese. Con una particolare attenzione al rapporto fra l’uomo e l’ambiente e alla vocazione marittima del territorio, il Museo ripercorre la storia degli insediamenti e dello sfruttamento delle risorse della fascia costiera compresa tra Castiglioncello e il fiume Cecina e del suo entroterra, dalla preistoria al Medioevo. L’esposizione, dal carattere fortemente didattico ed arricchita da ricostruzioni, plastici e strumenti multimediali, vuole anche essere un’introduzione alla visita del territorio, suggerendo itinerari e percorsi alla riscoperta della storia e delle tradizioni di un paesaggio variegato e suggestivo.
18,00 17,10

22,00 20,90

Architettare. Volume Vol. 23

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2019
pagine: 160
10,00 9,50

Il paese di Millelingue

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2019
pagine: 36
Età di lettura: da 6 anni.
10,00 9,50

«Cavato dal spagnuolo e dal franzese». Fonti e drammaturgia del «Cerceriere di sé medesimo» di Lodovico Adimari e Alessandro Melani (Firenze 1681)

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2019
pagine: 262
«Se mi si chiedesse di sintetizzare in due parole la trama del Carceriere di sé medesimo di Lodovico Adimari e Alessandro Melani (Teatro del Cocomero, Firenze, 1681), direi che non racconta altro che l’amore contrastato del principe e della principessa di due regni nemici, in cui si innesta l’espediente dello scambio di persona. Questo equivoco, o “dato di fatto falso”, è innescato da un poveretto (di mezzi e di comprendonio) che indossa l’armatura abbandonata dal principe e perciò si ritrova incarcerato, nientemeno che sotto la custodia di quest’ultimo, il quale diventa così carceriere “di sé medesimo”. Se a questo dramma per musica si togliessero il tempo dello sviluppo drammatico, l’abilità poetica e teatrale di Adimari, e gli affondi “affettuosi” della musica di Melani, non rimarrebbe che una storia smilza e neppure troppo avvincente, pane per i denti dei detrattori dell’opera del Seicento, che ancora continuano a pensare al melodramma postmonteverdiano come a una “cacciata dall’Eden”. Eppure, nonostante la trama semplice e un finale più che scontato, questo dramma per musica racconta molte più storie e più mondi di quanto non paia a prima vista. Si tratta infatti di una delle numerosissime revisioni dell’Alcaide de sí mismo di Calderón de la Barca (1651), mediata dalla versione francese che ne diede Thomas Corneille sotto il titolo Le geôlier de soi-mesme (1655): nel 1681 a Firenze andò dunque in scena il risultato artistico dell’incontro di almeno tre diverse culture teatrali. Gli esiti letterari e teatrali delle varie combinazioni di questi mondi hanno attirato l’attenzione di ispanisti, francesisti e italianisti, nonché teatrologi e musicologi, tutti accomunati dallo stesso filone di ricerca, il cui vero significato mi pare risieda nell’immagine leibniziana della “piega”, così come la raccontava Gilles Deleuze. Secondo la lettura del filosofo francese “il Barocco produce pieghe di continuo [...] curva e ricurva le pieghe, le porta all’infinito, piega su piega, piega nella piega”. La complessità del mondo delle manipolazioni dei testi teatrali durante il Seicento sembra rispondere proprio a questa dinamica da origami, in cui ogni entità è in realtà la piega di qualcun’altra e a sua volta ne attiva un numero che può dirsi infinito. E così El alcaide di Calderón deriva dalla “piegatura” di elementi letterari e drammatici che lo precedono, e allo stesso tempo genera un altissimo numero di differenti esiti teatrali, a seconda della nazione e dell’autore che si cimenta nella sua revisione. E ciò fino al Carceriere di sé medesimo promosso nel 1681 al Teatro del Cocomero dagli Accademici Infuocati, il quale a sua volta, come vedremo, fu punto di partenza per ulteriori manipolazioni testuali...» (Nicola Usula)
25,00 23,75

Storia illustrata di Genova

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2019
pagine: 232
"Ahi genovesi uomini diversi...": ancor oggi i celebri versi danteschi (Inf. XXXIII, 151) sono i più adatti a illustrare il giudizio che, con toni variamente sfumati, accompagna la storia dei Genovesi in tutte le età. Nato alla fine dell'XI secolo tra le Alpi e il Tevere, il Comune italiano, che ha fatto dell'economia di mercato l'asse delle sue scelte politiche, ha portato molte città non solo a conquistare una sovranità di fatto e a formare Stati regionali, ma a modificare le forme di partecipazione sociale. Nessun Comune però ha scommesso con la stessa determinazione di Genova sul valore sovvertitore del denaro e dell'accumulo di capitale, sulla libertà d'azione del privato, dell'individuo e del grande gruppo familiare inteso come un'azienda da diramare nel mondo. La fede nella libertà e nella città-repubblica sono componenti essenziali della società genovese di ogni tempo.
25,00 23,75

Storia illustrata della costa toscana

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2019
pagine: 190
"Nell'iconografia più diffusa a disegnare il paesaggio toscano sono le colline, non la costa. I frequenti richiami storici al Rinascimento spesso non contemplano questa parte importante della regione. Lo stesso decollo dell'economia, avvenuto nella seconda metà del secolo scorso, viene attribuito al modello distrettuale, che ha avuto come protagonisti i sistemi di piccola impresa localizzati in larga misura nelle aree centrali della Toscana. Questa assenza produce una percezione incompleta del nostro territorio e non restituisce pienamente il senso dell'identità toscana. La costa è invece un pezzo fondamentale dell'identità della regione. La sua storia, legata in larga misura al mare, è parte integrante del paesaggio, della società e dell'economia della Toscana: i porti sono la nostra finestra nel mondo, il turismo costiero costituisce una risorsa importante. Il contributo della costa è dunque essenziale sia per le esportazioni dei nostri manufatti sia per far convergere in Toscana importanti flussi di reddito." (Enrico Rossi)
25,00 23,75

La Torre civica di Camaiore. Anatomia di un monumento

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2019
pagine: 88
«La Torre Civica di Camaiore non è solo un campanile, non è solo un monumento dalla storia antichissima, non è solo l'opera dell'ingegno dei camaioresi di oltre sette secoli fa. È anche e soprattutto il simbolo della città e del suo paesaggio, l'impronta che ci è più familiare dello skyline del centro storico quando severa sovrasta la piazza e il brulicare della vita paesana o quando si accende di toni caldi all'ora del tramonto. Per tale motivo questa Amministrazione Comunale, nel corso del primo mandato, ha fatto del restauro conservativo della Torre Civica, il primo passo per il rilancio del centro di Camaiore con un congruo investimento finanziario. Un simbolo che è diventato in questi ultimi anni anche una tavolozza colorata che illuminiamo in occasioni speciali per promuovere tematiche di carattere sociale. Ma dei simboli è fondamentale, oltre a mantenerne lo stato di salute, approfondirne la conoscenza perché possa essere tramandata e diventare così patrimonio di una comunità. Il Gruppo Archeologico Camaiore, con l'indispensabile contributo scientifico dell'archeologa Elisabetta Abela, frutto di un'accurata analisi dei tessuti murari, ci guiderà in un viaggio appassionante che ci condurrà fino agli albori della Camaiore che oggi conosciamo e di questo non possiamo che essergliene grati». (Alessandro Del Dotto Sindaco di Camaiore)
12,00 11,40

Vino, culture, lingue e linguaggi. Modelli di rappresentazione linguistici e semiotici: il caso dell'enogramma italiano e tedesco

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2019
pagine: 164
L’esportazione di un prodotto marcatamente culturale quale il vino italiano in Germania impone la necessità di interrogarsi sulla ricezione dello stesso da parte della cultura di approdo. Il testo analizza le differenze culturali che intercorrono tra due collettività e tenta di individuare una modalità di misurazione di qualcosa di vago, qual è la cultura in alcuni suoi tratti. La ricerca focalizza la propria attenzione sui codici semiotici, legati al prodotto culturale vino e al suo abbigliamento, che contribuiscono a veicolare i valori identitari dei territori a cui il vino è legato. Ogni cultura si manifesta nei suoi prodotti intellettuali o di cultura materiale: il vino e il suo abbigliamento raccolgono e riprendono tratti culturali di appartenenza venendo anche a rafforzare simbolicamente l’identità di un territorio, un territorio inteso come luogo geografico, come forma di vita, come identità tramandata storicamente, come sede di valori visibili e vitali.
13,00 12,35

La Sicilia e le Madonie. Dalla preistoria all'epoca bizantina

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2019
pagine: 350
Il testo ricostruisce la storia della Sicilia e delle Madonie attraverso i nuovi reperti archeologici e studi storici. Dando un carattere complessivo a un territorio che per lunghi anni è stato il crocevia e un punto strategico per i contatti fra il mediterraneo e il Tirreno. Il contatto di popoli primitivi fatto di scambi, di caccia, di agricoltura e cultura, i vari insediamenti sparsi nell'isola messi in relazione fra loro ci aiutano a capire meglio l'unicità del territorio e la storia delle Madonie.
23,00 21,85

Inserire il codice per il download.

Inserire il codice per attivare il servizio.