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Minerva Edizioni (Bologna)

Tutti i libri editi da Minerva Edizioni (Bologna)

Le mie verdi colline dell'Umbria

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2021
pagine: 176
Corrado Augias ci conduce tra le sue terre natie in Umbria, un territorio che ci viene disvelato anche attraverso i suoi ricordi personali, fatti di famiglia, sapori, profumi e colori di una terra straordinaria. Questo 13° volume della collana "I luoghi dei sentimenti" arricchisce una raccolta di gemme letterarie che vedono grandi firme della letteratura italiana raccontare il patrimonio storico-artistico del Belpaese.
20,00 19,00

La mia Puglia

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2021
pagine: 279
La Puglia si disvela agli occhi dei lettori grazie alle parole dell'accademico Gianfranco Dioguardi e dell'architetto Francesco Maggiore e alle fotografie di Lorenzo Capellini. Questo 12° volume della collana "I luoghi dei sentimenti" arricchisce una raccolta di gemme letterarie che vedono grandi firme della letteratura italiana raccontare il patrimonio storico-artistico del Belpaese.
20,00 19,00

Quasi nemici. Le grandi rivalità (pubbliche, private e molto spericolate) che hanno infiammato la storia del ciclismo

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2021
pagine: 173
La storia, non solo sportiva, delle grandi rivalità del ciclismo. Una storia di coppie contro. Dai tempi del Diavolo Rosso fino a quelli di Marco Pantani, passando per Coppi e Bartali, Moser e Saronni, Merckx e Gimondi, Bugno e Chiappucci, ci siamo sempre schierati per l'uno o per l’altro. Rivali e quasi nemici. Ma sempre con un chiodo fisso: arrivare prima di quell'altro.
16,90 16,06

Il Bolognesotto. Il calendario per una bazza di 2022

Il Bolognesotto. Il calendario per una bazza di 2022

Prodotto: Calendario
anno edizione: 2021
pagine: 365
365 pagine contenenti modi di dire, dialetto slang e proverbi in dialetto bolognese.
15,00

Santa Caterina sta seduta

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2021
pagine: 80
Caterina è morta ma sta seduta? Proprio così! Questa è la storia di santa Caterina De Vigri, monaca, scrittrice, pittrice, musicista, insegnante e fornaia, co-patrona di Bologna insieme a san Petronio. Per tutti è semplicemente "la Santa", che dal 1463 accoglie i visitatori seduta sulla sedia dorata.
9,00 8,55

I giusti in Emilia-Romagna

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2021
pagine: 288
Dall'8 settembre 1943 fino alla fine della Seconda guerra mondiale, dare protezione agli ebrei braccati dai repubblichini e dai tedeschi divenuti improvvisamente nemici e, per di più, ben stanziati in Italia, è rischioso e difficile. Cionondimeno, molte persone hanno osato farlo ugualmente, aiutando numerose famiglie a nascondersi e a mettersi in salvo. Dopo la guerra, lo stato di Israele, attraverso lo Yad Vashem, il centro di studi di Gerusalemme dedicato alla Shoah, ha deciso di istituire l'onorificenza di "Giusto tra le Nazioni" per dare riconoscimento al coraggio dei non ebrei che in tutto il mondo aiutarono gli ebrei a salvarsi e contribuirono quindi a far sì che tutto il popolo ebraico, destinato allo sterminio, avesse un futuro. Anche in Emilia-Romagna si verificarono tanti episodi di salvataggio, operati dentro e fuori dal territorio regionale, da persone per lo più comuni, spesso di umili condizioni, da sacerdoti e da figure vicine alla resistenza, da interi paesi che mantennero il vincolo del silenzio intorno agli ebrei che sapevano nascosti nelle case dei loro abitanti. I profili dei salvatori e le loro storie di straordinario altruismo sono oggi raccolte in questo volume che contiene le ricerche coordinate dal Museo Ebraico di Bologna e aggiornate al 1° gennaio 2020. Altri Giusti emiliani o romagnoli saranno sicuramente riconosciuti come tali nei prossimi anni, ma l'attuale stato di avanzamento dei lavori è già sufficiente a delineare un quadro circostanziato di chi furono e di quali furono le loro motivazioni, nonché a far emergere in tutta la loro grandezza persone che sono accomunabili tra loro per una caratteristica prima di ogni altra: il rifiuto di considerarsi ed essere considerati eroi.
20,00 19,00

Tutti giù per terra. Gioco al massacro per il maresciallo Greco

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2021
pagine: 208
Il maresciallo Greco è malato, una brutta sinusite lo costringe a casa, nel frattempo a Bologna avvengono alcuni efferati omicidi apparentemente scollegati e non riconducibili a un movente comune. Le vittime sono pregiudicati, ma anche persone rispettate e potenti. Un sottile filo rosso le collega tutte: hanno commesso un crimine, un misfatto, per cui non hanno pagato, o non abbastanza. Qual è il confine fra giustizia e giustizialismo? Greco raduna i suoi uomini nel monolocale di via Solferino e inizia la discesa nel mondo sommerso della Rete.
12,00 11,40

Luoghi comuni. Il potere della parola. Errori, bellezze, stranezze del linguaggio giornalistico italiano

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2021
pagine: 118
"Tragedia maturata" e "brancolano nel buio", "pecora nera" e "la vicenda si tinge di giallo", ma anche "nella misura in cui" e "la riunione si svolge presso", poi ancora "misura shock", "stringere la cinghia", "si sono portati sul posto, pistola alla mano" e poi cascate di parole inglesi come vision, mission, know-how, fashion, look, e l'ultimo dilagante "lock-down" . Sono alcuni tra i tanti luoghi comuni o frasi fatte che leggiamo sui giornali o ascoltiamo alla radio o in tv. Qualche volta aiutano a capire meglio le notizie, altre volte invece appesantiscono e sviano, rallentano il racconto, portano distrazione, travisano il significato. Fabrizio Binacchi, giornalista di lungo corso, di carta stampata e televisione, ha raccolto espressioni da luogo comune e parole stereotipate, tic verbali e frasi fatte commentandole con ironia, mettendosi dalla parte del lettore e del telespettatore. Ricorda anche episodi personalissimi, come quella discussione al Tgl con Paolo Frajese sulla parola "esu-bero" che il conduttore non voleva pronunciare e quella chiacchierata con Federico Scianò sulla differenza tra "parole croccanti" e "parole flaccide". C'erano frasi fatte e parole stereotipate anche nelle cronache dei grandi giornali italiani appena nati nella seconda parte dell'Ottocento, come racconta nel suo contributo "storico" il professor Angelo Varni: ci si imbatte nelle "inevitabili" aggettivazioni come "efferato delitto", "onesta franchezza" e "sinistro crepitare delle fucilate". Come dimenticare, poi, i luoghi comuni dell'informazione sanitaria? Su questo aspetto il neurochirurgo professor Pasquale De Bonis elenca curiosità e stereotipi in campo medico-chirurgico e spiega le reazioni del nostro cervello. La giornalista Camilla Ghedini, infine, illustra nell'introduzione come la parola giusta al posto giusto è indice di correttezza e anche di bellezza.
12,00 11,40

Finché scandalo non ci separi. Autori vittime di oblio o indiretta censura

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2021
pagine: 190
"Scandaloso!" Può esserlo un libro, un autore, un'idea... Cosa c'è di più "trasgressivo" della cultura? Ideologia, Fede, Passioni, Destino sono le motivazioni per cui, direttamente o indirettamente, molti intellettuali (e le loro opere) sono stati vittime di censura. Attraverso le storie di più di settanta scrittori, artisti, filosofi, politici, Ada Fichera ci conduce in un viaggio oltre i tabù, contro l'omologazione del pensiero e a difesa di un mondo che non può, e non deve, essere dimenticato o occultato.
18,00 17,10

Bar Toletti 5. Così ho vaccinato Facebook

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2021
pagine: 183
«Eccolo, il mio oste, con il baffo che punta ora a destra ora a sinistra per cercare qualcosa. Troppi fraintendono la sua gentilezza. Le buone maniere sono il vestito per stare al mondo, ma non gli impediscono di sbattere fuori dal suo locale importuni, meschini e prepotenti. Il baffo nasconde poteri magici insospettabili: se lo arriccia sei fuori. "Il vaccino - mi spiega - serve a proteggersi dal buzzurrismo feroce". Lo avrete notato anche voi che sono in costante aumento. Si svegliano al mattino con la sola idea di dover urlare addosso a qualcuno, come se avessero il bisogno rabbioso di odiare, di avere un nemico, qualcuno contro cui sfogare le proprie frustrazioni, i fallimenti, il senso di nulla che accompagna le loro vite. È come se avessero bisogno di un nemico per sentirsi vivi. Si rappresentano solo per opposizione. È un male che ferisce gli altri e devasta se stessi. Il contagio sembra non avere barriere. Non conta l'età, da dove vieni, cosa fai, quanto hai studiato, come ti campi, il mestiere, il genere, il sesso, la famiglia, la buona o cattiva reputazione. Ti capita di vedere i segni della malattia su volti che non avresti mai immaginato. Volti diventati anonimi, ma di cui rintracci nomi e cognomi. Può colpire chiunque. È chiaro che c'è chi si salva grazie a robusti anticorpi. Solo che non puoi mai stare davvero tranquillo. La buona notizia è che il Bar Toletti è riuscito a debellare il morbo. Il vaccino con i baffi funziona.» (dalla Prefazione di Vittorio Macioce)
15,00 14,25

Raccontami di Dante e Beatrice. Il viaggio nell'amore che salva

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2021
pagine: 365
Una casa sul mare, sulla soglia di una "sacra" pineta, una "vecchia" prof. di italiano, Letizia, un po' magica nel suonare le corde del suo cuore perdutamente innamorato di Dante e nel consegnare ai suoi studenti quell'antica passione, e una giovane nipote, Ginevra, cresciuta dentro tale amore, accanto a quella nonna così unica che le aveva insegnato ad ascoltare fin da piccola "il rumore dell'erba che cresce", raccontandole la forza della letteratura sotto forma di storie, miti, fiabe... Una in particolare, la più grande storia d'amore pura ed eterna, accesasi per le vie di una Firenze medievale, grazie agli occhi di una ragazzina che portava la luce nel suo nome: Beatrice... Due anime affini, legate da segrete corrispondenze interiori e poi divise dalla vita. Ed ecco all'improvviso il ritorno di Ginevra, oramai cresciuta, lì in quella casa, ma ora persa e ostile. Per la prof. quella sarà l'ultima occasione per riannodare il filo e tessere il quadro finale dell'anima. Comincia così un percorso straordinario, intenso e salvifico, dentro il cuore di Ginevra, guidata dalla "magia" delle parole della nonna che conduce l'amata creatura all'interno del viaggio raccontato da Dante, "immergendola" negli incontri, nei personaggi, negli episodi nodali del celeberrimo poema, che diventano specchi inesorabili e terapeutici per Ginevra e il suo malessere. Un viaggio dentro il viaggio di due donne profondamente legate, guidate dalla forza dell'Amore che salva, un Amore antico che porta il nome di un Poeta e della sua Donna, un Amore che libera l'anima e riconduce alla luce delle stelle. Per la vecchia prof. quella sarà anche l'ultima, straordinaria lezione magistrale con cui chiudere il cerchio ed esperire davvero quell'amor che move il sole e l'altre stelle.
20,00 19,00

Dante il più italiano dei poeti, il più poeta degli italiani

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2021
pagine: 161
L'Italia, unico paese al mondo, non fu "fatta" da un condottiero ma da un poeta. Fu Dante, infatti, a dare dignità al terreno primario e comune di una nazione, la lingua. Fu lui a fondare la civiltà italiana sull'arte, sul pensiero, sull'eccellenza e il genio, oltre che sulla storia e la geografia. O, almeno, così ritennero generazioni di patrioti italiani dal Romanticismo in avanti. Dante è stata la grande "scoperta" del nazionalismo novecentesco. Il fascismo celebrò Dante Alighieri come precursore d'Italia e della risorta romanità. Durante il ventennio fascista non c'era discorso ufficiale, dal duce all'ultimo direttore didattico, che al punto di ricordare le glorie patrie di questa stirpe "di poeti, santi, eroi e navigatori" non includesse in primis il Poeta fiorentino. L'effigie di Dante veniva riportata su monete, francobolli, cartoline e spillette, spesso accompagnata da motti mussoliniani che rimarcavano il mito del "precursore" del fascismo. Attorno all'Alighieri si sviluppò un vero e proprio culto e divenne un simbolo sacro del regime: la sua figura ne pagò le conseguenze e per un un lungo periodo venne accostata al fascismo e perciò dimenticata. Questo volume, attraverso l'analisi e la rilettura da parte di storici, studiosi e collezionisti, dell'opera e del mito di Dante ha lo scopo di collocarle nella loro dimensione più consona e obiettiva: quella della storia.
18,00 17,10

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