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Fabrizio Serra Editore

Tutti i libri editi da Fabrizio Serra Editore

Intorno alla negazione. Analisi di contesti negativi, dalle lingue al romanzo. Atti della Giornata di studi (Roma, 26 febbraio 2009)

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2012
pagine: 208
Perché ancora dibattere «intorno alla negazione»? Semplicemente perché, lungi dall'esaurirsi, questo terreno di indagine si fa sempre più ricco e complesso, proprio quando sembra di conoscerlo meglio e di dominarlo. Una giornata di studi (di cui questo volume presenta gli Atti) ha riunito il 26 febbraio del 2009, all'Università di Roma Tor Vergata, oltre una decina di esperti internazionali e nazionali, animati dal desiderio di apportare un contributo nuovo, uno sguardo particolare alla negazione in lingue diverse: in latino, in greco antico, in occitano antico, in spagnolo, nell'italiano standard e nei dialetti italiani. Nessun aspetto della negazione è stato trascurato: la morfologia, il lessico, la sintassi, la semantica, la pragmatica, l'approccio cognitivo. L'evoluzione diacronica e l'analisi sincronica sono state ugualmente sviluppate. Uno dei temi più dibattuti e ricorrenti nei diversi articoli concerne poi l'uso dei termini a polarità negativa, dei quantificatori minimali e dei loro effetti in contesti negativi. In questo modo i diversi contributi formano un'analisi poliedrica, polimorfa e poliglotta, frutto di approcci tanto diversi quanto spesso inaspettatamente vicini tra loro, stimolando nuove riflessioni e rappresentando un piccolo passo in più verso la conoscenza di un fenomeno linguistico e cognitivo eminentemente umano quale è la negazione.
95,00 90,25

Tibetan art between past and present. Studies dedicated to Luciano Petech. Proceedings of the Conference (Roma, 3 novembre 2010)

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2012
pagine: 180
"Il Professor Luciano Petech è scomparso il 29 settembre 2010, lasciando un grande vuoto nel mondo dell'insegnamento e della ricerca nella disciplina accademica di studi asiatici. Il 3 novembre dello stesso anno fu dedicata all'arte tibetana una giornata di studio, la prima organizzata dall'Università degli Studi "La Sapienza" di Roma. Per questo motivo abbiamo deciso di offrire gli Atti della manifestazione - qui riuniti con gratitudine e con profondo affetto - alla memoria del Professor Petech. L'obiettivo della conferenza era introdurre gli studenti in uno dei settori più ricchi della civiltà tibetana. Lo scopo di questa iniziativa è stato però non solo didattico ma anche quello di fornire informazioni riguardo alla ricerca recente degli studiosi italiani in questo affascinante settore degli studi di tibetologia. L'idea, chiaramente espressa nel titolo del convegno, è stata quella di mostrare come l'espressione artistica della civiltà tibetana continua il suo corso ed è in grado di rinnovarsi in questa nostra epoca senza negare il suo passato, ma traendo da esso ispirazione e contenuti. Oggi il Tibet culturale e geografico non coincide più con il Tibet politico: con l'arrivo di molti tibetani in esilio in molti paesi del mondo la sua voce è stata amplificata". (Dalla prefazione di Elena De Rossi Filibeck)
225,00 213,75

Le terrecotte architettoniche di Selinunte. Tetti del VI e V secolo a.C. Museo civico di Castelvetrano e parco archeologico di Selinunte

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2012
pagine: 350
Il volume presenta i risultati degli scavi condotti a Palermo dal 1989 agli inizi del 1999 lungo l'odierna Selinunte, affacciata sul Mediterraneo e protesa verso l'entroterra occidentale della Sicilia, si mostra oggi con l'estensione impressionante delle sue rovine, racchiuse entro una cornice paesaggistica di rara bellezza: il razionale disegno dell'abitato, i crolli imponenti degli edifici, le sagome spezzate dei templi rivelano la passata grandezza della città greca. Il volume, dedicato alle terrecotte architettoniche, considera in modo particolare gli elementi che componevano la copertura, il rivestimento e la decorazione dei tetti realizzati nel corso del VI e del V secolo a.C. per gli edifici della città e dei santuari. L'attuale conoscenza dei tetti fittili selinuntini deriva dai materiali venuti alla luce con le campagne di scavo del XIX e dei primi decenni del XX secolo, resi noti da una serie di pubblicazioni apparse tra l'ultimo trentennio dell'Ottocento e gli anni sessanta del Novecento. Sono rimasti invece in massima parte sconosciuti la collezione del Museo civico di Castelvetrano e i reperti provenienti dalle indagini della Soprintendenza sulla cosiddetta acropoli e sulla collina occidentale tra gli anni cinquanta e gli anni ottanta del secolo appena trascorso. La ragion d'essere dello studio presentato in questo volume si fonda quindi soprattutto su tale complesso di materiali inediti.
225,00 213,75

La necropoli del Migliaro a Cales. Materiali di età arcaica

Libro: Libro rilegato
anno edizione: 2012
La localizzazione del sito dell'antica Cales nella località Calvi Vecchia di Calvi Risorta non si è mai persa nel tempo, anche dopo la decadenza e l'abbandono della città romana. Dopo i primi scavi ottocenteschi, varie ricerche furono condotte nel corso del Novecento nel centro della città. Alla metà degli anni novanta del secolo scorso datano anche le indagini nei nuclei sepolcrali del Migliaro e di loc. Pezzasecca/Rocioloni, i più ampi finora rinvenuti a Cales, che attestano l'esistenza di una comunità stanziale a partire almeno dall'Orientalizzante recente. Il volume che qui si presenta contiene il resoconto dello scavo della necropoli del Migliaro e il catalogo dei materiali delle tombe: lo studio comprende corredi tombali collocabili all'incirca tra il tardo VII secolo e primi decenni del V secolo a.C. Di ciascuna tomba è fornita una breve scheda introduttiva. Di ogni corredo sono illustrati, con disegno o foto, tutti i reperti, e vengono analizzate le varie classi di materiali.
965,00 916,75

Gregorio XVI tra oscurantismo e innovazione. Stato degli studi e percorsi di ricerca

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2012
pagine: 432
Durante il pontificato di Gregorio XVI si forma una classe dirigente di grande valore in campo culturale, amministrativo e politico: Aurelio Saffi, Marco Minghetti, Luigi Carlo Farini, Diomede Pantaleoni, Luigi Pianciani, Filippo Antonio Gualterio, per citare solo alcune personalità fra le più significative. Da Gregorio XVI a Pio IX e poi a Cavour e Mazzini, quella dirigenza affiancò i governi nella ricerca di una soluzione per il problema della conciliazione tra Stato e Chiesa. In questa chiave il volume ripercorre le fasi più importanti della biografia e del pontificato di Gregorio XVI, dall'esperienza monastica al Conclave del 1831 e fino all'amministrazione centrale e periferica. Vengono approfonditi rapporti umani e politici all'interno dello Stato e nel contesto internazionale, per comprendere un momento cruciale della storia dello Stato pontificio e delle sue ricadute sul Regno d'Italia.
88,00 83,60

Epistolari continiani

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2012
pagine: 248
Questo fascicolo; Interventi al convegno: Gualberto Alvino, "Verrei in tassì a catturarti". Il carteggio Contini-Pizzuto; Carlo Carena, Il professore e l'amico editore. Dall'Archivio di Casa Einaudi; Domenico De Martino, "Travasi segreti e personali". Sguardi sulla corrispondenza di Gianfranco Contini; Guido Lucchini, La nuova edizione del carteggio Contini-Gadda; Aldo Mastropasqua, Contini-Falqui. Storia di un'amicizia epistolare; Domenico Scarpa, Cultura e azione. Prima lettura del carteggio Contini-Alberti; Alessia Vezzoni, L'epistolario edito di Gianfranco Contini. Lettere sparse e frammenti; Bilanci: Corrispondenze epistolari dell'Ottocento e del Novecento: Federico Fastelli, Teresa Spignoli, Premessa. Repertorio bibliografico ragionato (1999-2009), a cura di Federico Fastelli, Teresa Spignoli; Indice dei nomi.
330,00 313,50

Giani Stuparich tra ritorno e ricordo. Atti del Convegno internazionale (Trieste, 20-21 ottobre 2011)

Libro
anno edizione: 2012
pagine: 348
"Tra ritorno e ricordo" è la traccia per il convegno su Giani Stuparich di cui questo volume contiene gli Atti, traccia scelta soprattutto per sintetizzare il personaggio e la sua opera: realmente il meglio della produzione letteraria di Stuparich trova infatti spunti e collegamenti con queste due prospettive, non di rado coincidenti, dove il ritorno più vistoso è quello dalla grande guerra, segnato dal dramma di coloro che non sono tornati, in primis il fratello Carlo e l'amico Scipio Slataper, mentre ogni epoca della sua vita è animata da ricordi così vivi e importanti da riportarlo quasi nelle situazioni precedenti, per riviverle, rielaborarle, forse correggerle, almeno quando divengono creazione letteraria. Giani Stuparich è stato contemporaneamente protagonista, testimone e narratore di un'epopea: la Trieste letteraria che ogni studioso del primo Novecento ha in mente è nata innanzi tutto dalla lettura del suo libro "Trieste nei miei ricordi", dal quale balzano fuori come vivi Italo Svevo, Umberto Saba, Virgilio Giotti, Julius Kugy, James Joyce, Silvio Benco, Pierantonio Quarantotti Gambini, Roberto Bazlen e gli altri, persino coloro che negli anni venti non potevano più esserci, perché caduti per la Patria. I ricordi che contano per Stuparich sono quelli della sua formazione: ricordi familiari, legati al territorio, l'Istria e Lussino specialmente, poi gli anni fiorentini, infine la drammatica esperienza della guerra e della prigionia.
72,00 68,40

L'esagono imperfetto. I libri proibiti della Biblioteca Brancacciana secondo l'inventario del 1730 circa

Libro
anno edizione: 2012
pagine: 208
Costituita a Roma nella prima metà del 1600 dal cardinal Francesco Maria Brancaccio e portata a Napoli per sua volontà, la Brancacciana è stata la prima biblioteca pubblica aperta a Napoli; con una dotazione annua di 800 scudi d'oro, fu inaugurata nel 1690 e aperta al pubblico a metà del 1691. A partire dal 1724 le venne assegnato il diritto alla copia d'obbligo e per tutto l'Ottocento fu beneficiaria di importanti donazioni. Con una consistenza di oltre sessantacinquemila unità bibliografiche, dai primordi della stampa agli inizi del Novecento, essa costituisce oggi uno dei fondi antichi di maggior rilievo della Biblioteca Nazionale. Ai primi tre inventari, databili tra la fine del Seicento e l'inizio del secolo successivo, fa seguito una quarta testimonianza documentaria, "l'Inventario de' libri proibiti della Libraria Brancacciana", un codice in perfetto stato di conservazione, databile attorno al 1730, che riporta un catalogo speciale: circa mille notizie riguardanti il contenuto di quattro scansie composte da vari scaffali: in sostituzione dell'esagono di borgesiana memoria, il perimetro quindi di un semplice quadrilatero in cui si dovevano allineare all'epoca i libri proibiti. Il volume che si presenta propone di questo "Inventario" la trascrizione completa, corredata dal confronto integrale delle segnalazioni settecentesche con il data base composto in questi ultimi anni.
64,00 60,80

Il museo di Gubbio. Memoria e identità civica, 1909-2009. Atti del Convegno di studio (Gubbio, 26-28 novembre 2009)

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2012
pagine: 416
Il Museo civico di Gubbio rappresenta un'importante raccolta di reperti archeologici, di dipinti e di ceramiche ed illustra la storia e la cultura della città dalla preistoria fino al XX secolo. La collezione archeologica (comprendente anche le famose Tavole Eugubine) e quella numismatica sono fra le più importanti dell'Umbria. La sezione dedicata alla ceramica va dalle maioliche trecentesche fino alla produzione ottocentesca. La pinacoteca, infine, è ricca di dipinti, principalmente di scuola umbra, databili dal tardo Duecento all'Ottocento. Il volume che qui si presenta, miscellaneo, ripercorre la storia e la formazione di questo museo dalle sue origini, nella seconda metà dell'Ottocento, e dalla sua inaugurazione, nel 1909, fino alle più recenti sistemazioni e ai nuovi progetti di catalogazione e riorganizzazione delle collezioni per una sempre migliore fruizione delle opere. In questo senso, e con alcune aperture sulla storia delle collezioni ed esposizioni in Italia, esso vuole essere una riflessione non solo sulle vicende di questa istituzione in un centro dell'Umbria che "ab antiquo" aveva sempre rivendicato una particolare attenzione a ciò che rende unica la propria città, ma intende anche aprire un dibattito sul problema della fruizione delle collezioni, sulle alienazioni e su altre vicende che hanno fatto parte della realtà post bellica.
120,00 114,00

Pergame de la fin du Ve au début du Ier siècle avant J.-C. Pratiques monétaires et histoire

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2012
pagine: 300
Il nome di Pergamo evoca innanzi tutto il regno attalide. Tuttavia l'esistenza della città è anteriore alla nascita della dinastia. La città di Pergamo ha continuato ad avere un'esistenza istituzionale all'epoca della monarchia attalide, prima di essere dichiarata libera dall'ultimo sovrano nel suo testamento. La questione del rapporto tra città e re, una delle più dibattute della storia ellenistica, si pone quindi in un modo particolarmente complesso nel caso di Pergamo, sia come città sia come sede di un potere dinastico e reale. Lo scopo del volume è quello di affrontare questo rapporto attraverso la storia delle pratiche monetarie. Tale approccio ha il vantaggio di andare al di là del discorso ufficiale trasmesso dalle fonti epigrafiche e di porre la questione delle relazioni tra re e città attraverso un oggetto concreto, la moneta. Infatti, se la moneta è un'emanazione delle istituzioni e il riflesso di un'ideologia, ella è però soprattutto un mezzo di scambio che risponde a bisogni specifici. Quali sono state le scelte monetarie fatte dagli Attalidi? Quali sono i problemi che hanno incontrato, come si sono inseriti nella situazione monetaria esistente, in cosa hanno innovato? Quali sono state le conseguenze delle loro scelte nella produzione monetaria della città di Pergamo e nella circolazione di denaro all'interno della città? Per rispondere a queste domande è indispensabile tenere conto sia della moneta emessa dalla città di Pergamo sia di quella emessa dai re nella zecca di Pergamo.
225,00 213,75

Pergame de la fin du Ve au début du Ier siècle avant J.-C. Pratiques monétaires et histoire

Libro: Libro rilegato
anno edizione: 2012
pagine: 300
Il nome di Pergamo evoca innanzi tutto il regno attalide. Tuttavia l'esistenza della città è anteriore alla nascita della dinastia. La città di Pergamo ha continuato ad avere un'esistenza istituzionale all'epoca della monarchia attalide, prima di essere dichiarata libera dall'ultimo sovrano nel suo testamento. La questione del rapporto tra città e re, una delle più dibattute della storia ellenistica, si pone quindi in un modo particolarmente complesso nel caso di Pergamo, sia come città sia come sede di un potere dinastico e reale. Lo scopo del volume è quello di affrontare questo rapporto attraverso la storia delle pratiche monetarie. Tale approccio ha il vantaggio di andare al di là del discorso ufficiale trasmesso dalle fonti epigrafiche e di porre la questione delle relazioni tra re e città attraverso un oggetto concreto, la moneta. Infatti, se la moneta è un'emanazione delle istituzioni e il riflesso di un'ideologia, ella è però soprattutto un mezzo di scambio che risponde a bisogni specifici. Quali sono state le scelte monetarie fatte dagli Attalidi? Quali sono i problemi che hanno incontrato, come si sono inseriti nella situazione monetaria esistente, in cosa hanno innovato? Quali sono state le conseguenze delle loro scelte nella produzione monetaria della città di Pergamo e nella circolazione di denaro all'interno della città? Per rispondere a queste domande è indispensabile tenere conto sia della moneta emessa dalla città di Pergamo sia di quella emessa dai re nella zecca di Pergamo.
450,00 427,50

280,00 266,00

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