Centro Studi Piemontesi

Nono e ultimo volume della collana "De Libris Compactis", tratta delle legature di pregio conservate in archivi e biblioteche di Torino.

Un interessante contributo alla storiografia sul regno carloalbertino, per alcuni aspetti aperto alla modernità, per altri ancora ancorato alle usanze e al severo cerimoniale di ancien regime. L'autore analizza la struttura e gli uomini della Corte e illustra alcuni aspetti della vita a palazzo basandosi sulle fonti dirette e proponendo così una lettura inedita di quegli anni.

Il volume presenta i risultati del censimento degli archivi d'impresa in Piemonte, soffermandosi anche sugli ambiti organizzativi e gestionali, e proponendo alcune riflessioni sugli aspetti archivistici e storiografici.

Abstract degli interventi al convegno storico "Utrecht 1713" tenutosi a Torino il 7 e 8 giugno 2013.

Un viaggio ideale nella storia dell'Italia, dall'Unità agli anni Venti del Novecento, intrecciata con quella dell'Europa, del Piemonte e di Torino in particolare. Un percorso storiografico non tradizionale suffragato da ampio apparato antologico. Ne esce una raffigurazione asciutta e pacata della nostra Italia, con la sua impareggiabile mescolanza di pregi e difetti. L'analisi è rigorosa, documentata e l'autore attinge a una pubblicistica sterminata.

qui si racconta la storia di Domenico Borini, che seppe dare un'attività diversificata all'impresa familiare, nata con il padre Carlo, nell'ambito delle opere pubbliche stradali e che, partendo dalla fondazione ad aria compressa, si estenderà ad altri tipi di fondazione per l'epoca estremamente innovative, a ancora a dighe fluviali, lavori portuali, stradali, ferroviari e a ogni attività di lavori pubblici in campo internazionale.

"Soldati a Torino" rinnova lo spirito e l'entusiasmo del 150° anniversario dell'Unità Nazionale 2011 vissuto a Torino durante i raduni militari di esercito, granatieri di sardegna, alpini, aeronautica militare, aviazione dell'esercito, cavalleria, bersaglieri, carabinieri, sanità militare e assoarma. Torino si racconta nelle sue tradizioni militari e per un anno ritorna capitale militare d'Italia. L'autore, trasferendo nelle pagine l'entusiasmo che ha vissuto per molti splendidi anni di vita da soldato, non vuole essere né tecnico né storico, ma propone storie e curiosità per portare il lettore a conoscere meglio una realtà, quella militare, basata su valori profondi e condivisi, al servizio della collettività e della Patria.

Il volume comprende i provvedimenti generali e le disposizioni locali particolarmente significative afferenti gli archivi comunali del Piemonte e della Savoia dal XIV secolo alla vigilia dell'unificazione da sovrani sabaudi, funzionari statali e singole amministrazioni. Ne scaturisce uno strumento agile e di grande utilità per archivisti e ricercatori: un viatico per seguire tracce labili e confuse dei vecchi ordinamenti, ricomporre virtualmente la struttura dei fondi.

691 oggetti ci parlano. Ci narrano la storia del primo re d'Italia. Attraverso la trascrizione integrale di un prezioso documento conservato presso l'Archivio Storico della Presidenza della Repubblica - l' "Inventario degli oggetti esistenti nell'Appartamento privato già occupato da Sua Maestà il compianto Re Vittorio Emanuele II nel Real Palazzo del Quirinale" - l'autore ci conduce nelle stanze che dal 1870 al 1878 furono abitate dal sovrano che salì il Campidoglio. Le sorprese non mancano: in quella che è stata austera residenza papale e che oggi è considerata "la casa di tutti gli italiani", Re Vittorio portò molto del suo amato Piemonte. Un ritratto storico, psicologico ma anche intimo, passeggiando tra mobili, vestiti, armi, foto, sigari, libri, elmi, divise, medaglie... Un re galantuomo che si racconta mostrandoci le "sue cose". Presentazione di Rosanna Roccia. Premessa di Paola Carucci.

Il volume illustra nei suoi diversi aspetti la storia della Società del Whist - Accademia Filarmonica di Torino, strettamente legata alle vicende storiche dell'Ottocento piemontese e poi italiano. Da una panoramica sugli analoghi "Gentlemen's club" italiani e stranieri, si passa alla Società del Casino torinese, svanita nel 1789 in concomitanza con la Rivoluzione Francese e alla nascita, fortemente sostenuta da Camillo Cavour, della Società del Whist nel 1841. Le sale del Circolo, frequentato allora come oggi dalla nobiltà sabauda, videro passare i principali protagonisti del Risorgimento, politici, diplomatici, esuli. Saggi di: Alessandro Sclopis di Salerano, Carlo Arborio Mella, Gustavo Figarolo di Gropello, Gustavo Mola di Nomaglio, Roberto Nasi, Tomaso Ricardi di Netro, Alberto Turinetti di Priero, Edoardo Greppi di Bussero, Roberto Sandri Giachino, Vittorio Della Croce di Dojola.