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Adelphi

Tutti i libri editi da Adelphi

Helgoland

Libro: Libro in brossura
editore: Adelphi
anno edizione: 2020
pagine: 219
A Helgoland, spoglia isola nel Mare del Nord, luogo adatto alle idee estreme, nel giugno 1925 il ventitreenne Werner Heisenberg ha avviato quella che, secondo non pochi, è stata la più radicale rivoluzione scientifica di ogni tempo: la fisica quantistica. A distanza di quasi un secolo da quei giorni, la teoria dei quanti si è rivelata sempre più gremita di idee sconcertanti e inquietanti (fantasmatiche onde di probabilità, oggetti lontani che sembrano magicamente connessi fra loro, ecc.), ma al tempo stesso capace di innumerevoli conferme sperimentali, che hanno portato a ogni sorta di applicazioni tecnologiche. Si può dire che oggi la nostra comprensione del mondo si regga su tale teoria, tuttora profondamente misteriosa. In questo libro non solo si ricostruisce l’avventurosa e controversa crescita della teoria dei quanti, rendendo evidenti, anche per chi la ignora, i suoi passaggi cruciali, ma la si inserisce in una nuova visione, dove a un mondo fatto di sostanze si sostituisce un mondo fatto di relazioni, che si rispondono fra loro in un inesauribile gioco di specchi. Visione che induce a esplorare, in una prospettiva stupefacente, questioni fondamentali ancora irrisolte, dalla costituzione della natura a quella di noi stessi, che della natura siamo parte.
15,00 14,25

Allucinazioni

Libro: Libro in brossura
editore: Adelphi
anno edizione: 2020
pagine: 325
«Vediamo con gli occhi, ma vediamo anche con il cervello. E vedere con il cervello è ciò che spesso chiamiamo immaginazione. Abbiamo familiarità con i paesaggi della nostra immaginazione, i nostri “paesaggi interiori”. Ci abbiamo convissuto per tutta la vita. Ma esistono anche le allucinazioni, e le allucinazioni sono un’altra cosa. Non sembrano essere una nostra creazione, né sottostare al nostro controllo. Sembrano arrivare dall’esterno e imitare la percezione ... Quello che vedi e che senti è lì fuori, fa paura, ti guardi intorno e non sai da dove viene.» (Oliver Sacks)
14,00 13,30

Racconti brevi e straordinari

Libro: Libro in brossura
editore: Adelphi
anno edizione: 2020
pagine: 204
Secondo una leggenda, un dio dell'Indostan chiese a un altro dio di cedergli una delle sue 14.516 mogli. «Prenditi quella che trovi libera» fu la benevola risposta. Ma in tutti i 14.516 palazzi la moglie giaceva col suo signore, che «si era sdoppiato 14.516 volte» affinché ciascuna credesse di essere la favorita. La fonte di questo «racconto breve e straordinario», un libro apparso a Goa nel 1887, è in realtà illusoria. E grazie a Bioy Casares sappiamo come sono andate le cose: «Domani compro il libro dove l'ho letta» gli aveva detto Borges riferendosi alla leggenda. E Bioy: «No, raccontiamola noi e attribuiamola a un autore qualsiasi» – nella fattispecie, un gesuita portoghese. Così, con estro sfrenato e giocoso, hanno lavorato i due appassionati antologisti: ritagliando brani da una sbalorditiva molteplicità di opere (dal taoista Trattato del Vuoto Perfetto a Max Jacob), ricorrendo ad amene falsificazioni, inventando spudorati lemmi bibliografici e apocrifi: come le Memorie di un bibliotecario di Francisco Acevedo, alias Borges, o la magnifica Storia dei due re e dei due labirinti, sempre di Borges malgrado la depistante attribuzione. Senza peritarsi di manipolare le fonti: in un'iscrizione che evoca la verginità di Iside, un semplice «(finora)» aggiunge al referto di Plutarco una maliziosa connotazione: «nessun mortale (finora) ha sollevato il mio velo». Ma l'obiettivo è uno solo: mostrare come un'antologia di vertiginosa varietà possa racchiudere «l'essenziale di ciò che è narrazione» – vale a dire uno dei grandi piaceri che la letteratura può offrire.
15,00 14,25

La cucina della notte

Libro: Libro in brossura
editore: Adelphi
anno edizione: 2020
pagine: 48
Le avventure di Mickey nel regno fatato dove ogni bambino sognerebbe di rifugiarsi, quando scende il buio: una meravigliosa panetteria. Età di lettura: da 5 anni.
19,00 18,05

Il lavoro dello spirito

Libro: Libro in brossura
editore: Adelphi
anno edizione: 2020
Tra il 1917 e il 1919 Max Weber tenne due conferenze dal titolo Die geistige Arbeit als Beruf, che potremmo tradurre «Il lavoro dello spirito come professione». Formulazione quanto mai pregnante, perché rappresentava l’idea regolativa, il progetto e la speranza che avevano animato il mondo della grande cultura borghese tra Kant e Goethe, tra Romanticismo e Schiller, tra Fichte e Hegel, e avrebbero costituito il filo conduttore dello stesso pensiero rivoluzionario successivo, da Feuerbach a Marx. Il «lavoro dello spirito» è il lavoro creativo, autonomo, il lavoro umano considerato in tutta la sua attuosa potenza, e volgersi alla sua affermazione significa liberazione di ogni attività dalla condizione di lavoro comandato, dipendente, e cioè alienato. Ma il suo dissolversi nella forma capitalistica di produzione, nell’universale macchinismo, che fagocita quella Scienza che pure è l’autentico motore dello sviluppo, finisce col delegittimare la stessa autorità politica, che nella «promessa di liberazione» trova il proprio fondamento. La «gabbia di acciaio» è destinata dunque a imprigionare anche quel «lavoro dello spirito» che è la prassi politica? Lo spirito del capitalismo finirà col destrutturare completamente lo spazio del Politico, riducendolo alla forma del contratto? O tra Scienza e Politica sono ancora pensabili e possibili relazioni che ci affranchino dal nostro «debito» nei confronti del procedere senza mete né fini del sistema tecnicoeconomico? Sono le attuali domande che, un secolo fa, nessuno ha posto con la drammatica chiarezza di Max Weber – e con le quali, oggi, Massimo Cacciari si confronta.
13,00 12,35

Estinzione

Libro: Libro in brossura
editore: Adelphi
anno edizione: 2020
pagine: 494
«L’atmosfera è così folta di ossessioni, di fantasmi e di odio, il ritmo è così affannato e trafelato, da suscitare in noi eccitazione e inquietudine. Ogni istante, subiamo una specie di contagio. Così non ci resta che avanzare molto lentamente in questo bellissimo libro: come se prendessimo un veleno, che a dosi più forti potrebbe esserci mortale. Se vogliamo comprendere chi parla, racconta, blatera, insulta, fantastica, divaga, delira nelle cinquecento pagine di Estinzione, dobbiamo immaginare che Franz Josef Murau non è nato, ma è stato gettato nel mondo, come una figura gnostica, dopo aver commesso qualche peccato innominabile ... Come Dostoevskij, al tempo delle Memorie del sottosuolo, Thomas Bernhard pensa che l’artista debba travestirsi da ossesso: soltanto l’ossessione ci consente di distruggere le folte difese che nascondono la verità, e di penetrare là in fondo, nell’abisso, dove vive il segreto. Solo il fuoco, il gelo, la terribile "arte dell’esagerazione", ci permettono di scrivere libri degni di questo nome».
14,00 13,30

La signora trasformata in volpe

Libro: Libro in brossura
editore: Adelphi
anno edizione: 2020
pagine: 109
«Scapestrati, stravaganti, ingenui, incompetenti, eccentrici e industriosi oltre ogni limite»: così nel 1930, in una lettera al nipote Quentin, Virginia Woolf definiva i componenti di quello che fu il gruppo di Bloomsbury. Dello spirito di Bloomsbury David Garnett è stato capace di catturare nei suoi libri la quintessenza: lo humour, la leggerezza, la finezza, ma anche la capacità di penetrare a fondo nelle pieghe dei comportamenti amorosi. Qualità che rendono unico questo conte fantastique, dedicato a quel Duncan Grant che era stato il suo amante e che lo avrebbe poi visto, molto tempo dopo e molto controvoglia, sposare, cinquantenne, la figlia che lo stesso Duncan aveva avuto da Vanessa Bell e a cui il marito di quest’ultima aveva dato serenamente il proprio nome (i triangoli erano la specialità degli «scapestrati»). La storia della bella Silvia Tebrick, che un giorno, senza preavviso, si tramuta in una volpe sotto gli occhi stupefatti del marito (il quale continuerà ad amarla e accudirla anche quando lei comincerà, inesorabilmente, a inselvatichirsi), può essere letta (e lo è stato) come una lettera in codice indirizzata a Grant, o come un apologo sulla sessualità femminile, o ancora come un’allegoria dell’amore assoluto – oppure, e sarebbe la scelta più avveduta, la si può semplicemente assaporare.
16,00 15,20

L'albero intricato

Libro: Libro in brossura
editore: Adelphi
anno edizione: 2020
pagine: 536
A guidare la mano di Darwin mentre nel 1837 tracciava il primo schizzo del suo “albero della vita” c'era l'idea della discendenza delle specie da un antenato comune: idea audace, perché andava contro il dogma creazionista e stabiliva una continuità tra gli esseri umani e creature ben più primitive. Da allora l'albero filogenetico non ha fatto che espandersi. Ma il bello doveva ancora venire. E il bello, scopriamo grazie a David Quammen, è venuto negli anni Settanta con le scoperte di Carl Woese, che rivelano una realtà molto più complessa. L'albero della vita è più intricato di quello immaginato da Darwin, e forse non è neppure un albero. I geni non si spostano solo in senso verticale, da una generazione alla successiva, ma anche lateralmente, varcando i confini di specie, o passando da un regno a un altro, e creando degli ibridi. Alcuni sono entrati di traverso nella nostra linea di discendenza da fonti estranee e insospettate, in un “equivalente generico di trasfusione di sangue”: sangue infetto, e tra i “donatori” ci sono gli Archaca, organismi primigeni che si nutrono di idrogeno e ammoniaca e vivono in luoghi infernali, come lo stomaco delle mucche e gli scarti acidi delle miniere. Gli archei sono dentro di noi, nella bocca, nell'intestino, e sono responsabili della creazione di superbatteri resistenti agli antibiotici. Le implicazioni teoriche e pratiche della rivoluzione messa in moto da Woese, a lungo docente di Microbiologia alla University of Illinois, faranno discutere il mondo della scienza per molti anni ancora – e di Woese, nonché degli altri protagonisti di questa epopea, Quammen lascia un ritratto che rimarrà impresso a lungo nella mente di chi leggerà questo libro.
28,00 26,60

Come ordinare una biblioteca

Libro: Libro in brossura
editore: Adelphi
anno edizione: 2020
pagine: 127
Chi prova a dare un ordine ai propri libri deve al tempo stesso riconoscere e modificare una buona parte del suo paesaggio mentale. Impresa delicata, piena di sorprese e di scoperte, priva di soluzione. Molti l'hanno sperimentata, dal dotto seicentesco Gabriel Naudé ad Aby Warburg. Qui se ne raccontano vari episodi, mescolati a frammenti di una autobiografia involontaria. A cui fanno seguito un profilo del breve momento in cui certe riviste, fra 1920 e 1940, operavano come impollinatrici della letteratura e una cronaca dell'emblematica nascita della recensione, quando Madame de Sablé si trovò nella improba situazione di dar conto pubblicamente delle Massime del suo caro e suscettibile amico La Rochefoucauld. Finché il tema del dare ordine riappare alla fine, questa volta applicato alle librerie di oggi, per le quali è una questione vitale, che si pone ogni giorno.
14,00 13,30

Il monte Analogo. Romanzo d'avventure alpine non euclidee e simbolicamente autentiche

Libro: Libro in brossura
editore: Adelphi
anno edizione: 2020
pagine: 143
Un gruppo di singolari ed esperti alpinisti, certi dell’esistenza, in qualche parte del globo, di una montagna la cui vetta è più alta di tutte le vette, decide un giorno di partire per tentare di scoprirla e darne la scalata. Dopo una navigazione «non euclidea», a bordo di un’imbarcazione chiamata l’”Impossibile”, gli esploratori approdano nell’isola-continente del Monte Analogo, dove trovano una popolazione che discende da uomini di tutti i tempi e che vive soltanto nella speranza di scalare la vetta. Dopo un breve soggiorno nel villaggio di Porto-delle-Scimmie, il gruppo dei nostri alpinisti intraprende l’ascensione e arriva al primo campo base. Qui il racconto s’interrompe. Siamo soltanto all’inizio di un viaggio – forse continuamente all’inizio – quando la morte coglie Daumal, impedendogli di scrivere il seguito della scalata al monte simbolico che unisce Cielo e Terra. Sotto le parvenze di un romanzo d’avventure, o di un racconto fantastico, “Il Monte Analogo” ci offre un itinerario minuzioso, lentamente maturato nelle esperienze dell’autore, verso un “centro”, sentito come liberazione della persona da ogni suo limite. Con la leggerezza propria del saggio, facendo uso di storie, canzoni, deduzioni, miti e dimostrazioni, Daumal trasporta il lettore nel regno dell’analogia, dove niente è vero ma tutto è veridico, “attraverso un metodo” che fa cadere i nostri schemi difensivi e ci porta a contemplare con occhi nuovi il nostro paesaggio interiore. Questa nuova edizione è arricchita da una raccolta di testi dello stesso Daumal, i quali, oltre a documentare lo sviluppo del libro negli anni della sua stesura, forniscono preziose indicazioni su come il racconto avrebbe dovuto proseguire.
18,00 17,10

Concupiscenza libraria

Libro: Libro in brossura
editore: Adelphi
anno edizione: 2020
pagine: 454
Lettore accanito e onnivoro, Manganelli comincia assai presto a scrivere di libri, nel 1946, e nel giro di qualche anno la recensione si trasforma nelle sue mani in un vero e proprio genere letterario che esige uno scrittore, capace non tanto di giudizio – compito «da professore o da irto pedagogo» – quanto di un «gesto critico, esatto, lucido, veloce e non precipitoso, felicemente prensile». I presupposti di tale nuovo genere li ritroveremo tutti in questa raccolta, dove Manganelli rivela una capacità di aprire i suoi pezzi con un ‘presentimento di racconto’ («Se sono in preda ad un rissoso malumore, tre pagine di Singer mi “stigrano”, come si dice in certi dialetti emiliani»); di cogliere le peculiarità di un autore come si infilza una farfalla in una bacheca (L’Iguana è un libro che «sembra non avere autore, ma solo essere un perfetto “apporto”, come dicono gli spiritisti»); di dare sfogo a una «concupiscenza libraria» che lo trascina da Omero a Chaucer, all’amato Seicento, a Vincenzo Monti, Keats, Ivy Compton-Burnett sino a Oliver Sacks e Anna Maria Ortese; di brandire irresistibilmente ironia e sarcasmo («Stretto nella teca dei suoi calzoni accanitamente abbottonati, il ritroso Cassola ha della letteratura un’idea che fa apparire “La famiglia cristiana” l’organo dell’Ente per lo Scambio delle Mogli»); di officiare fastose cerimonie stilistiche e verbali; ma soprattutto di farci intravedere, dietro lo «spazio di indifferenza emotiva» che pone fra sé e ciò che scrive, quella passione della letteratura che «produce matrimoni, fughe a due, notti insonni, poesie, serenate, omicidi, ma in nessun caso cose ragionevoli e sensate».
24,00 22,80

I baffi

Libro: Libro in brossura
editore: Adelphi
anno edizione: 2020
pagine: 149
È quasi un capriccio, uno scherzo, quello di tagliarsi i baffi, da parte del protagonista di questo inquietante romanzo. Ma ci sono scherzi (Milan Kundera insegna) che possono avere conseguenze anche molto gravi. Il nostro non più baffuto eroe si troverà infatti proiettato di colpo – lui che voleva solo fare una sorpresa alla moglie – in un universo da incubo: perché tutti quelli che lo conoscono da anni, e la moglie per prima, affermano di non averli mai visti, quei baffi, e che dunque nella sua faccia niente è cambiato. Il mondo comincia allora ad apparirgli «fuor di squadra», e il confine tra la realtà e la sua immaginazione sempre più sfumato. Delle due l’una: o è pazzo, o è vittima di un mostruoso complotto, ordito dalla moglie con la complicità di amici e colleghi, per convincerlo che è pazzo. Non gli resta che fuggire, il più lontano possibile. Ma servirà? O non è altro, la fuga stessa, che il punto di non ritorno? Per nessun lettore sarà facile ripensare a questo libro – in cui ritroviamo le atmosfere visionarie e paranoiche di quel Philip K. Dick sul quale Emmanuel Carrère ha scritto – senza un brivido di turbamento.
17,00 16,15

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