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Libri di Thomas Bernhard

Biografia e opere di Thomas Bernhard

Correzione

Libro: Libro in brossura
editore: Adelphi
anno edizione: 2025
pagine: 352
«Perché un corpo sia stabile è necessario che abbia almeno tre punti d’appoggio» dice uno dei protagonisti di questo romanzo, che George Steiner considerava il capolavoro di Bernhard e «fra i più importanti del Novecento». I tre punti d’appoggio sono qui l’anonimo narratore, il taciturno imbalsamatore Höller e soprattutto Roithamer, docente di scienze naturali a Cambridge, cui la figura di Wittgenstein presta più di un dettaglio biografico. Con lucida ostinazione Roithamer ha realizzato nel centro esatto della foresta del Kobernausserwald, dove lui e la sorella, la sola persona che abbia amato, sono cresciuti, un temerario progetto architettonico – un cono perfetto, utopistica dimora felice – che lo ha prosciugato di ogni energia. Alla sua morte Höller invita il narratore nella soffitta della casa dove abita, nel punto più impervio di una gola: lì, nel fragore assordante del fiume che si getta fra le rocce, Roithamer si era ritirato per lavorare al cono, lì sono conservati i suoi libri e le sue carte, fra cui un manoscritto ossessivamente riveduto e corretto. Sullo sfondo di una natura ostile e insieme familiare, la voce di Roithamer si intreccia alle parole e ai silenzi dei due amici, mentre la scrittura di Thomas Bernhard ci sospinge implacabile fino ai limiti estremi del pensiero, fino all’ultima correzione – quella che, nel tentativo di emendarla, estingue l’esistenza stessa.
20,00 19,00

Autobiografia: L’origine-La cantina-Il respiro-Il freddo-Un bambino

Libro: Libro in brossura
editore: Adelphi
anno edizione: 2024
pagine: 574
«Noi siamo condannati a vivere una vita, e dunque la nostra è una condanna a vita, per uno o più delitti, chi lo sa?, che non abbiamo commesso, oppure che commettiamo di nuovo per altri che verranno dopo di noi. Non siamo stati noi a chiamarci in vita, tutt’a un tratto siamo esistiti e già in quell’istante ci hanno resi responsabili. Abbiamo acquistato in capacità di resistere, nulla ormai può farci capitolare, non siamo più attaccati alla vita ma nemmeno la svendiamo a un prezzo troppo basso, questo era quello che avrei voluto dire, ma non l’avevo detto. Tutti qualche volta alziamo la testa credendo di dover dire la verità o quella che sembra la verità, e poi di nuovo la incassiamo nelle spalle. Questo è tutto». (Thomas Bernhard)
16,00 15,20

Gelo

Libro: Libro in brossura
editore: Adelphi
anno edizione: 2024
pagine: 356
Quando, nel 1963, l’editore Insel pubblicò, con il titolo di "Frost", il romanzo di un giovane autore austriaco esordiente, il mondo letterario rimase folgorato da una voce che non assomigliava a nessun’altra, quasi provenisse da un pianeta alieno. Una voce che, a dispetto dei numerosi epigoni, nulla ha perso della sua unicità, e che oggi come allora subito travolge chi si avventura nelle prime pagine di "Gelo". Dove cupi presagi si manifestano a un tirocinante in medicina, diretto verso una remota regione di montagna: «Ho preso il primo treno, quello delle quattro e mezzo. Viaggiavo tra pareti di roccia. A sinistra e a destra tutto era nero». Il giovane deve assolvere un incarico «assolutamente segreto»: osservare con attenzione, e discrezione, i bizzarri comportamenti del fratello di un medico, il pittore Strauch, che dopo aver bruciato tutti i suoi quadri si è da tempo ritirato in uno sperduto villaggio. La sua destinazione è dunque Weng, «il paese più malinconico che io abbia mai visto», dove «tutto sembra calcolato per riuscire fatale». E non meno inquietanti sono i suoi abitatori: dalla moglie dell’oste, «orribilmente ripugnante», allo scuoiatore che «fa anche il becchino», dal distillatore di grappa, «lungo e secco come un pezzo di legno», al gendarme, che non ha potuto studiare perché il padre temeva che «sarebbe rincretinito». Ma su tutti giganteggia, indimenticabile capostipite dei personaggi di Bernhard, il pittore Strauch, che giorno dopo giorno avvolgerà il giovane, e il lettore, nelle spire del suo folle, ipnotico, labirintico monologare.
20,00 19,00

In alto

Libro: Libro in brossura
editore: Guanda
anno edizione: 2023
pagine: 144
Al centro di questo romanzo di Thomas Bernhard (scritto nel 1959 ma pubblicato per espressa volontà dello scrittore solo nel 1989, poco prima della morte) si erge, come tante altre volte, un «io monologante» che non solo si fa portavoce dell'autore, ma è ad esso legato da allusivi riferimenti autobiografici (come il giovane Bernhard, il giovane protagonista scrive di cronaca giudiziaria su un quotidiano di Salisburgo). Gli altri personaggi (la signorina, l'albergatore, il giardiniere), investiti dal fiume in piena del sentimento desolato del narratore, esistono solo in quanto creature del suo desiderio, delle sue ossessioni, del suo livore, così che un portalettere può diventare un «giurato del giudizio universale» e «nel gelo crescente anche i ruffiani, gli ubriachi, i ferrovieri, i venditori ambulanti, i poliziotti, i soldati diventano intollerabili». Il monologo incessante assume talora i toni e le cadenze della poesia, si distende nella conversazione mondana o in un suo beffardo simulacro, si raggruma in acri aforismi, invettive, paradossi venati di humour nero. Ma sono davvero paradossi, o non si tratta piuttosto delle leggi di fondazione di un universo degradato, dove l'Austria svilita e ridicolizzata è simbolo di un mondo inabitabile e un pranzo in trattoria (Leitmotiv bernhardiano) diviene l'occasione per rappresentare la materialità dei bisogni elementari, aborriti subito dopo essere stati soddisfatti?
16,00 15,20

La fornace

Libro: Libro in brossura
editore: Adelphi
anno edizione: 2022
pagine: 225
Le voci non sono concordi, in paese: c'è chi dice con «due colpi alla nuca», chi parla di «due colpi alla tempia», chi asserisce «tre colpi». Sta di fatto che la notte tra il 24 e il 25 dicembre Konrad, «persona senza dubbio eccentrica ma al tempo stesso insignificante», ha ammazzato la moglie con una carabina Mannlicher. Sì, quella moglie invalida, «immobilizzata per metà della sua vita in una sedia a rotelle francese costruita apposta per lei». È stata trovata con il cervello spappolato – che «ricordava il formaggio Emmental» precisa il giudice distrettuale – nella loro casa. Sempre che si possa chiamare casa la fornace della calce in disuso dove i due abitavano, e che «già dall'esterno dà l'impressione di un carcere»: completamente isolata, camere vuote, pareti nude, porte sprangate, solide inferriate alle finestre, per «proteggersi contro il mondo esterno al quale erano finalmente riusciti a sottrarsi». Un «luogo di tenebra» dove tutto è «grottesco», ma ideale, anzi indispensabile per Konrad, perché l'assenza quasi assoluta di rumori acuisce straordinariamente le facoltà dell'orecchio, condizione vantaggiosa per il saggio epocale che da decenni sta cercando invano di scrivere, e che si intitolerà L'udito. Un luogo che diventerà teatro del progressivo inabissamento dei due in un microcosmo maniacale e allucinatorio.
19,00 18,05

Il nipote di Wittgenstein. Un'amicizia

Libro: Libro in brossura
editore: Adelphi
anno edizione: 2021
pagine: 122
«L’unica differenza tra Paul e me è che Paul si è lasciato completamente dominare dalla sua pazzia, si è calato, se così si può dire, nella sua pazzia e io invece no, io non mi sono mai lasciato dominare completamente dalla mia pazzia, peraltro non meno grande della sua; per tutta la vita io ho sfruttato la mia pazzia, l’ho dominata, al contrario di Paul che non ha mai dominato la sua pazzia io la mia pazzia l’ho sempre dominata e può darsi che proprio per questo motivo la mia pazzia sia perfino più pazza di quella di Paul».
10,00 9,50

Estinzione

Libro: Libro in brossura
editore: Adelphi
anno edizione: 2020
pagine: 494
«L’atmosfera è così folta di ossessioni, di fantasmi e di odio, il ritmo è così affannato e trafelato, da suscitare in noi eccitazione e inquietudine. Ogni istante, subiamo una specie di contagio. Così non ci resta che avanzare molto lentamente in questo bellissimo libro: come se prendessimo un veleno, che a dosi più forti potrebbe esserci mortale. Se vogliamo comprendere chi parla, racconta, blatera, insulta, fantastica, divaga, delira nelle cinquecento pagine di Estinzione, dobbiamo immaginare che Franz Josef Murau non è nato, ma è stato gettato nel mondo, come una figura gnostica, dopo aver commesso qualche peccato innominabile ... Come Dostoevskij, al tempo delle Memorie del sottosuolo, Thomas Bernhard pensa che l’artista debba travestirsi da ossesso: soltanto l’ossessione ci consente di distruggere le folte difese che nascondono la verità, e di penetrare là in fondo, nell’abisso, dove vive il segreto. Solo il fuoco, il gelo, la terribile "arte dell’esagerazione", ci permettono di scrivere libri degni di questo nome».
14,00 13,30

Il soccombente

Libro
editore: Adelphi
anno edizione: 1999
pagine: 192
A un corso di Horowitz, a Salisburgo, si incontrano tre giovani pianisti. Due sono brillanti, promettenti. Ma il terzo è Glenn Gould: qualcuno che non brilla, non promettente, perché è. Una magistrale variazione romanzesca sul tema della grazia e dell'invidia, di Mozart e Salieri, ma ancor più sul tema terribile del "non riuscire a essere".
12,00 11,40

Perturbamento

Libro: Libro in brossura
editore: Adelphi
anno edizione: 1995
pagine: 239
12,00 11,40

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