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Bonanno: Occasioni critiche

Tutte le nostre collane

Alla corte di Federico. Studi di letteratura siciliana

Libro: Libro in brossura
editore: Bonanno
anno edizione: 2014
pagine: 152
Dalla specola della letteratura siciliana, come prova a dimostrare l'autore di questa raccolta di saggi (tra gli scrittori indagati, Pirandello, Borgese, Pizzuto, Sciascia, Buttitta, Perriera), si coglie sempre uno scarto, mettendo a fuoco una problematica, indagando il geroglifico letterario ed esistenziale di un romanziere o di un poeta (o di un medico ebreo di nome Moses Rimos). Percorrendo i sentieri d'inchiostro che tra la fine dell'Ottocento e il secolo successivo sempre più massicciamente si diramano, ci si imbatte sempre in una pietra d'inciampo: c'è insomma una specificità, ora dello sguardo, ora stilistica, ora tematica, che fa dell'Isola più grande del Mediterraneo un laboratorio immaginativo che non conosce tregua. Dove si sperimenta e si anticipa, si capovolgono le vulgate correnti, ci si arrischia a esorcizzare demoni personali ma anche storici. Ma, attenzione, non è tutto oro quello che luccica: la smania di precorrere, l'empito avanguardistico, possono anche conoscere le strozzature del fallimento e dell'insuccesso. Ne viene fuori, da queste pagine, la traversata di un continente affascinante e avventuroso, il periplo appassionato e a volte anche dissacrante attorno a un'Isola di carta.
13,00 12,35

Racconti di spaesamento. Indagini sulla letteratura siciliana e sul viaggio

Libro: Libro in brossura
editore: Bonanno
anno edizione: 2013
pagine: 240
I saggi che qui si riuniscono pongono al centro una tematica geografica: la condizione provinciale, ovvero la dislocazione prospettica e affettiva dello scrittore provinciale (che parta, che rimanga, che vada in giro per il mondo). Di essa, la sicilianità è una fattispecie più estrema, perciò più chiara. Meta dei ritorni, utopia di una comunità tutelare, casa, oppure stazione di partenze, distopia dell'oppressione familiare e paesana, carcere: la provincia brucia come un rimorso o snerva come nostalgia nelle scritture di chi, per diventare scrittore, l'ha lasciata. L'emigrato si porta sempre dietro se stesso, ma a poco a poco accetta una quota di estraneità. Perciò le narrazioni cui questo libro si applica sono soprattutto racconti di spaesamento.
19,00 18,05

Dante e l'esegesi virgiliana. Tra Servio, Fulgenzio e Bernardo Silvestre

Libro: Libro in brossura
editore: Bonanno
anno edizione: 2013
pagine: 360
È indubbio che Dante si sia accostato a Virgilio valorizzando le mediazioni culturali che nel Medioevo accompagnavano la sua fruizione. Conosciamo la familiarità dantesca con le glosse e i commenti ai classici, che non solo guidavano l'approccio al testo, ma giovavano inoltre alla maturazione della tecnica di imitazione/emulazione poetica. Vengono messi in evidenza e ampiamente discussi, in un'attenta analisi comparativa, tutti quei passi di Dante nei quali il sottofondo dell'esegesi allegorica di Virgilio si lascia percepire. Naturalmente, l'analisi soppesa, caso per caso, nonché in sede di bilancio complessivo, la risignificazione che Dante imprime ai prestiti di cui si avvale.
32,00 30,40

Verso l'empireo. Stazioni lungo la verticale dantesca

Libro: Libro in brossura
editore: Bonanno
anno edizione: 2013
pagine: 404
Al mondo dantesco, questi saggi si avvicinano abbordando scorci diversi: gli scismatici orribilmente mutilati, l'ambiziosa riscrittura dell'Apocalisse, il consuntivo sulla superbia e la sua pretesa, la riedizione per frammenti dei salmi biblici, l'Empireo filosofico e teologico. Sono approcci in chiave di fenomenologia, sollecitati ogni volta da una sporgenza particolare di una densissima produzione, senza una griglia precostituita di parametri, un'idea a priori del poeta, dei suoi principi e percorsi. Non si vuole insinuare, con questa procedura, che ritrarre Dante secondo un'ipotesi comprensiva sia divenuto oggi impossibile, il tentativo è semmai di accogliere, al netto di pregiudizi, la sfida lanciata dai testi, il loro provocatorio impatto. È da questo incontro non pianificato con pagine sempre sorprendenti, per lo sdegno e la nostalgia, la dottrina e gli struggimenti, che può eventualmente ripartire la costruzione globale, tuttora auspicabile, se non necessaria.
25,00 23,75

Iconografie veriste. Percorsi tra immagine e scrittura in Verga, Capuana e Pirandello

Libro: Libro in brossura
editore: Bonanno
anno edizione: 2012
pagine: 320
Fotografie e ritratti, microscopi e cannocchiali, cartoline e oggetti kitsch, oleografie e incisioni, spettacoli ottici (fantasmagorie e cosmorami) e, sul finire del secolo, il cinema, hanno offerto agli scrittori veristi un insieme di forme narrative, temi e poetiche dello sguardo. Prende forma un'iconografia del verismo che è il segno più evidente di una cultura italiana la quale, nell'"era della riproducibilità tecnica", si apre al confronto, spesso dilemmatico e ambiguo, con le nuove forme di rappresentazione, con i paradigmi culturali e i nuovi miti che tali forme ingenerano nell'immaginario ottocentesco. La cultura visuale offre alla letteratura una serie di oggetti iconici e di dispositivi ottici ambivalenti e polisemantici, con cui strutturare il discorso realista o effettuare incursioni (e deviazioni) nei territori del fantastico e dello spiritismo.
28,00 26,60

Il discorso amoroso di Federico De Roberto

Libro: Libro in brossura
editore: Bonanno
anno edizione: 2012
pagine: 256
La frequenza tematica dei topoi amorosi nell'opera di Federico De Roberto permette un inquadramento della sua produzione nei termini del "discorso amoroso" di cui parlava Roland Barthes, vale a dire del dialogo tra vita e libri, della dispersione per frammenti di un sentire dissimulato per svariate motivazioni e mascherato nel gioco della scrittura. Sul doppio binario della ricerca di motivazioni soggettive e oggettive che spieghino il continuo interrogarsi dell'autore catanese sul vero o falso idealismo romantico, vengono verificate le matrici culturali della frequenza di temi quali il conflitto eros-thanatos, l'illusorietà della vita, la solitudine e l'esclusione del personaggio, la retorica dell'amore e dell'eros, l'adulterio. Si tratta nella maggior parte dei casi di una prassi d'intermittenze tra realtà e finzione in cui i documenti, alcuni dei quali inediti, si configurano come la più palese mise en abîme delle immagini e delle idee che alimentano l'invenzione narrativa.
22,00 20,90

In un mare di ritagli. Su Sciascia raro e disperso

Libro: Libro in brossura
editore: Bonanno
anno edizione: 2011
pagine: 248
Per capire l'opera di Sciascia nella ricchezza delle sue implicazioni non si può fare a meno di tener conto della sua collaborazione a piccole e grandi testate, di una folta pubblicistica solo in parte confluita in volume, trascurata, se non del tutto ignorata dalla critica. Questo libro richiama l'attenzione sul 'secondo mestiere' di Sciascia, mettendone in collegamento i testi 'visibili' con tanti suoi articoli rimasti finora 'sotterranei'. Nel "mareggiare dei ritagli di giornale" spiccano, particolarmente preziosi, gli articoli sull'"Ora", da leggersi lungo un arco cronologico pluridecennale, nonché quelli su "di guardia!", risalenti ai primi anni Quaranta, che permettono di ricostruire i suoi primi passi nella pubblicistica civile e politica, illuminando in particolare il suo ruolo di dissimulatore onesto sotto il fascismo. A chiudere il volume è un ricco contributo alla bibliografia degli scritti di Sciascia.
22,00 20,90

Silenzi, solitudini, segreti. Altre metamorfosi dannunziane

Libro: Libro in brossura
editore: Bonanno
anno edizione: 2011
pagine: 160
Di fronte al livellamento "storico-inconsapevole" dell'uomo-massa, i silenzi urbani di "Elettra" (1904), le solitudini umane del "Forse che sì forse che no" (1910), i libri segreti delle "divine fisiologie", nei più tardi anni Venti e Trenta, sono soltanto alcune delle metamorfosi prodigate dall'immaginario dannunziano per sopravvivere e per ricreare sé stesso lungo il Novecento, senza smarrirsi nel nuovo secolo e anzi riprendendo e sviluppando, tra nostrani dintorni (lampante il caso di Fogazzaro) e 'sintonie' epocali, le lezioni della cultura europea otto-novecentesca, specie di quella francofona: Hugo, Rodenbach, Barrès. D'altronde, all'epoca, la Francia, con la compagnia di un Belgio non così disprezzato e allontanato in termini d'apporto culturale, è la patria comune a tutti, la cui lingua seduce il Vate - che investe molto sulla traduzione - per le grandi possibilità che offre a chi la abita come autore.
14,00 13,30

Sub specie ludus. Eresia e letteratura da Grazzini a Sciascia

Libro: Libro in brossura
editore: Bonanno
anno edizione: 2010
pagine: 208
Celato dal manto del lusus, del paradossale Elogio di erasmiana memoria, della satira o del componimento comico-burlesco, il fiume carsico dell'eresia, dell'eterodossia religiosa o intellettuale, attraversa la letteratura italiana, proteiforme e dissacrante. Evolvendosi e amplificando il proprio valore semantico nel corso dei secoli, l'eresia può indossare, nelle Cene di Anton Francesco Grazzini, detto il Lasca, o può esplodere nell'invettiva furibonda, nel funambolismo linguistico, del palermitano Giovan Guglielmo Bonincontro, condannato dall'Inquisizione spagnola nel Cinquecento, la cui opera giaceva, sino ad ora, in gran parte inedita nelle biblioteche siciliane; fino a giungere al Leonardo Sciascia di Morte dell'inquisitore, La strega e il capitano o Don Mariano Crescimanno, in cui l'antagonismo tra persecutori e perseguitati, inquisitori ed eretici, sembra stemperarsi e dar vita ad una lettura innovativa dell'eresia: "scelta radicale" e azzardo di un intimo specchiarsi degli estremismi della ragione nel più cieco fanatismo religioso.
18,00 17,10

Sguardi dall'opaco. Saggi su Calvino e la visibilità

Libro: Libro in brossura
editore: Bonanno
anno edizione: 2008
pagine: 128
Il modo di guardare il mondo sembra segnato per Calvino da un orientamento archetipico derivato dalla prospettiva della visione della casa della sua infanzia, arroccata sulle colline liguri e protesa sul mare. Gli occhi che scrutano l'universo nelle sue pagine conservano tracce profonde di questa originaria esperienza visiva e sono rivolti secondo una direzione precisa, per cui lo spazio in ombra (l'opaco) si trova alle spalle e quello illuminato dal sole (l'aprico) di fronte. La linea che separa il regno dell'ombra da quello della luce non è però così netta e invalicabile e opaco ed aprico si confondono e capovolgono continuamente, intersecando in tal modo i confini fra io e mondo, interno ed esterno, dentro e fuori.
12,00 11,40

Gaspara Stampa

Gaspara Stampa

Libro: Libro in brossura
editore: Bonanno
anno edizione: 2015
pagine: 140
Fu nel Cinquecento che, per la prima volta, le donne riuscirono a conquistare un ruolo di rilievo nella letteratura italiana. E in quel secolo, nella opulenta Venezia, Gaspara Stampa dedicò molti anni della propria breve esistenza alla scrittura di una raccolta di liriche, con l'auspicio che la loro forma oltrepassasse i confini della città lagunare in cui ella era già nota come virtuosa. Per lungo tempo, tuttavia, le sue Rime - pubblicate postume nel 1554 - hanno attirato l'attenzione degli studiosi solo per il loro valore autobiografico e sono state lette e interpretate come "diario intimo" di una donna che aveva votato la propria esistenza alla più distruttiva e totalizzante delle passioni: l'Eros. Il presente volume intende offrire un profilo complessivo della poetessa padovana attraverso il suo canzoniere, in cui la breve eppure intensa vita di Gaspara s'intreccia con il percorso letterario e spirituale che la condusse all'edificazione del proprio dettato poetico. I versi ci restituiscono, dunque, la ricerca di un faticoso equilibrio tra recupero dei modelli e incessante ricerca di una personale, inedita cifra stilistica.
14,00

Il rappezzo ininterrotto. Benedetto Croce tra scritture e riscritture

Il rappezzo ininterrotto. Benedetto Croce tra scritture e riscritture

Libro: Libro in brossura
editore: Bonanno
anno edizione: 2012
pagine: 352
Non suoni irriverente il titolo di questo libro, evocatore di faticoso e incompiuto lavorio, adoperato a proposito di chi, Benedetto Croce, voleva essere ricordato come "tutto pensiero". Ma a usarlo, quel termine "rappezzo", davanti all'Estetica che si accingeva a riscrivere, fu lo stesso Croce, come attestano i suoi Taccuini di lavoro. E da lì è stato tratto, assunto come l'emblema di una condanna alla perpetua riscrittura, a un ininterrotto adeguamento dei propri testi al tempo. Croce fu infatti inesauribile scrittore, e uno dei grandi, ma anche implacabile correttore di se stesso. E fu scrittore ancor prima di farsi filosofo. La sua scrittura fu sempre continua rielaborazione, incessante rincorsa del suo pensiero. E dei suoi testi soprattutto quelli originati nella prima fase (giovanile, ottocentesca, napoletana), ebbero il destino di essere ripetutamente riscritti. Questo libro ne restituisce i caratteri peculiari e i significati originari, rimasti occultati sotto il palinsesto delle riscritture novecentesche, obliati tra le ingiallite pagine di rare riviste.
30,00

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