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Libri di Salvatore Ferlita

Biografia e opere di Salvatore Ferlita

Pirandello di sbieco

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2024
pagine: 128
Salvatore Ferlita mostra in queste pagine quanto ci sia di sconosciuto, di nascosto e di velato, in uno scrittore studiatissimo qual è Pirandello. Basta guardarlo «di sbieco», cioè andando a scovare capitoli, atteggiamenti mentali e culturali, contenuti e temi passati inosservati o considerati poco significativi. Qualche esempio: squarci di vita da bambino, da marito, da padre, filtrati dal setaccio analitico di passi narrativi o di memoria; oppure Pirandello e il sesso, e la religione, il fastidio per la retorica del Risorgimento e la diffidenza verso la legge; o ancora il cupo nichilismo delle tarde novelle; e così via. Ed è proprio - mira a concludere l'autore - guardando Pirandello dal giro dei suoi angoli bui, dal fondo dei suoi «buchi neri», che se ne scorge la più vera e inquieta modernità.
15,00 14,25

Harry Potter, il mago di carta. Itinerari letterari nel mondo di Hogwarts

Libro: Libro in brossura
editore: Il Palindromo
anno edizione: 2023
pagine: 208
Quello di Hogwarts è davvero il “castello dei destini incrociati”. I destini, ovviamente, dei protagonisti di una delle saghe più lette al mondo: da una parte i buoni e i valorosi, e dall’altra i contro-eroi che tramano per agevolare l’avanzata del Male. Ma si incrociano pure i destini di quegli autori che J.K. Rowling ha intercettato da lettrice curiosa e mai paga (Dante, Chaucer, Ariosto, Carroll, Dickens, Kafka, Tolkien, Lewis e altri ancora), ai quali ha guardato, più o meno consapevolmente, come modelli ricavando dalle loro pagine un’impressionante energia immaginativa. Una forza incanalata poi in sentieri che conducono dalle parti della Scuola di Magia e Stregoneria frequentata da Harry, Ron e Hermione. Proprio da questi viottoli avventurosi Alessandro Cutrona e Salvatore Ferlita hanno preso le mosse per mappare la costellazione letteraria della Rowling e per seguire l’evolversi, romanzo dopo romanzo, di un’epopea del sentimento umano che è la vera “pietra filosofale” della sua scrittura. In allegato la mappa “A Londra con Harry” con l’indicazione di alcuni luoghi chiave della saga, in parte rintracciabili nei romanzi e altri deducibili dalla visione dei film.
18,00 17,10

Se non diventerete come bambini. Letteratura, scuola, miti dell’infanzia

Libro: Libro in brossura
editore: Il Palindromo
anno edizione: 2022
pagine: 172
“Diventare come bambini” vuol dire assumere un punto di vista diverso e intercettare con lo sguardo dettagli che solitamente sfuggono. È quanto fa Salvatore Ferlita passando al setaccio le carte di alcuni autori che con l’infanzia sono compromesse per via dei temi che affrontano, dei personaggi che le affollano, dei destinatari ai quali sono rivolte. Infanzia da intendere, di volta in volta, come lotta disperata, angosciosa tragedia, come via di fuga dal mondo degli adulti e, insieme, come atroce menomazione. L’autore interpella i classici irrinunciabili (Basile, Collodi, Capuana, Sciascia, Salinger, Kafka), senza però ignorare alcune opere della contemporaneità, tra cui in particolare Anna di Ammaniti, per scardinare alcuni irritanti luoghi comuni sulla scuola, la diversità, le fiabe e la lettura.
13,00 12,35

La fine del tempo. Apocalisse e post-apocalisse nella narrativa novecentesca

Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2015
pagine: 192
Il ventesimo secolo è stato segnato dall'epifania di una rinnovata e recrudescente decadenza riguardante i modelli sociali, ecologici e tecnologici, rivelatisi fallimentari panacee dell'assurdità umana. Questo senso opprimente di disagio e devastazione si riflette lungo una duplice articolazione all'interno del volume: apocalisse e post-apocalisse. Nel primo caso, la ricorrenza di modelli e paradigmi apocalittici, per lo più di stampo religioso, rintracciabile all'interno di una serie di testi, romanzi e racconti, di autori appartenenti alla tradizione italiana e afro-americana. Calvino, Buzzati, Landolfi, Moravia ed Ellison declinano, nelle loro opere, la fine del mondo attraverso visioni e pronunce stilistiche autonome e sorprendenti. Il crinale sottile su cui si muovono si distende tra le macerie del mondo perduto e le rovine stilistiche, in qualche modo quell'apocalisse della narrazione additata da Benjamin, sommandosi l'angoscia della fine a quella dello stile. Nel secondo, l'indagine si sposta sull'interpretazione di storie che prendono l'abbrivio da una evento catastrofico già verificatosi e le cui conseguenze vanno valutate alla luce di ciò che è sopravvissuto: i resti, le rimanenze di un mondo improvvisamente sparito. Vonnegut, Lessing, McCarthy, Morselli si aggirano tra le rovine di una civiltà autoimplosa, rivelandone segni inquietanti, ma anche esiti inaspettati.
25,00 23,75

Alla corte di Federico. Studi di letteratura siciliana

Libro: Libro in brossura
editore: Bonanno
anno edizione: 2014
pagine: 152
Dalla specola della letteratura siciliana, come prova a dimostrare l'autore di questa raccolta di saggi (tra gli scrittori indagati, Pirandello, Borgese, Pizzuto, Sciascia, Buttitta, Perriera), si coglie sempre uno scarto, mettendo a fuoco una problematica, indagando il geroglifico letterario ed esistenziale di un romanziere o di un poeta (o di un medico ebreo di nome Moses Rimos). Percorrendo i sentieri d'inchiostro che tra la fine dell'Ottocento e il secolo successivo sempre più massicciamente si diramano, ci si imbatte sempre in una pietra d'inciampo: c'è insomma una specificità, ora dello sguardo, ora stilistica, ora tematica, che fa dell'Isola più grande del Mediterraneo un laboratorio immaginativo che non conosce tregua. Dove si sperimenta e si anticipa, si capovolgono le vulgate correnti, ci si arrischia a esorcizzare demoni personali ma anche storici. Ma, attenzione, non è tutto oro quello che luccica: la smania di precorrere, l'empito avanguardistico, possono anche conoscere le strozzature del fallimento e dell'insuccesso. Ne viene fuori, da queste pagine, la traversata di un continente affascinante e avventuroso, il periplo appassionato e a volte anche dissacrante attorno a un'Isola di carta.
13,00 12,35

Non per viltade. Papi sull'orlo di una crisi

Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2013
pagine: 66
L'autore di questo saggio ha provato a misurare l'effetto ecolalico delle parole dimissionarie di papa Benedetto XVI nella vasta landa della letteratura, isolando il suono tuonante di tale risoluzione nella cassa armonica dei romanzi, dei versi e dei saggi degli autori meglio conosciuti, quasi tutti di anagrafe novecentesca. Muovendosi dunque da una sponda d'inchiostro all'altra, Salvatore Ferlita ha verificato in che modo la figura del papa rinunciatario, pencolante, privo di forze, a volte bersaglio di strali velenosi, insomma sull'orlo di una crisi vaticana, sia stata declinata. Dal papa in volo sul monoplano di Filippo Tommaso Marinetti a Celestino V, messo alle strette da Bonifacio VIII nelle pagine di Ignazio Silone o "riabilitato" da Carlo Emilio Gadda; dal sommo pontefice vecchio e malfermo in uno dei romanzi più sorprendenti di Giorgio Saviane al Giovanni XXIV di Guido Morselli, che fa i bagagli per trasferirsi a Zagarolo o ancora all'ultimo papa, immaginato da Sergio Quinzio: Pietro II, che si ritira al chiuso del Laterano per promulgare l'enciclica Mysterium Iniquitatis, nella quale prende atto del fallimento del cristianesimo nella storia del mondo. Dai versi risentiti di Pasolini a quelli profetici di David Maria Turoldo, senza ignorare lo sguardo romanzesco o drammaturgico d'oltralpe (quello di André Gide, di Reinhold Schneider e di Frederick Rolfe); dalle lettere apocalittiche di Papini al paesaggio dell'anima disegnato da Santucci.
6,00 5,70

Il dramma della straniera. Medea e le variazioni novecentesche del mito

Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2012
pagine: 160
La più controversa tra le tragedie greche, Medea, è anche la più moderna nella sua autentica disperazione e nella sua perenne vitalità; proprio per questo, tale dramma si offre a inedite letture e nuove forme di rappresentazione, facendosi carico di esprimere le patologie della civiltà contemporanea. Il volume propone una panoramica novecentesca del mito euripideo di Medea, soffermandosi su contingenze espressive diverse, passando dal teatro alla letteratura, al cinema. Le "Medee Nere" riscrivono il motivo classico in un contesto coloniale e oppressivo, mostrando Medea come vittima che si ribella e vince le costrizioni dell'apartheid e le contraddizioni etniche e razziali. In "Medea e l'elefantessa: Corrado Alvaro e la lunga notte del mito", l'eroina di Euripide dismette le sue vesti terribili per aprirsi a una disarmata e straziate umanità, in un'opera in cui grecità e modernità perfettamente convivono. Ne "La violenza del sacro e il disordine del dolore. Il mito di Medea secondo Pasolini" si analizza la trasposizione cinematografica della tragedia, realizzata dal poliedrico intellettuale, nella quale vengono messe in luce le ragioni oscure di un sapere lontano.
33,00 31,35

Contro l'Espressionismo. Dimenticare Gadda e la sua eterna funzione

Libro: Libro in brossura
editore: Liguori
anno edizione: 2011
pagine: 52
Il bersaglio diretto di questo saggio febbrile è Carlo Emilio Gadda, dietro la cui sagoma si nasconde il suo massimo chiosatore, Gianfranco Contini: a quest'ultimo si deve una lettura della produzione letteraria italiana sulla base delle punte espressive, delle temperature alte dell'eversione linguistica. Tutto questo, va detto, a danno di quanti, nel nostro Novecento, hanno fatto ricorso a una pronuncia cristallina, acquatica, ma non per questo lontana da ansie stilistiche, da sfiancanti formalizzazioni. Nella pars destruens, sono allineate le voci di quanti hanno detto la loro contro l'ingegnere scrittore calpestando il magistero continiano: ne viene fuori, per la prima volta, una sorta di breve storia della sfortuna critica di Gadda. La pars costruens è invece dedicata alle ragioni del monolinguismo, aprendo le porte del Novecento a fuoriusciti come Comisso, Soldati, Cassola, Chiara, Flaiano, e innalzando un canone iniquo ed eversivo sulle basi di una scrittura che non ostenta sforzi, ma che nasconde una grande elaborazione votata alla trasparenza.
11,99 11,39

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