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Bibliopolis: Saggi Bibliopolis

Tutte le nostre collane

Il gruppo Gramsci. Ricordi di politica e di cultura degli anni Cinquanta e altri scritti

Libro: Libro in brossura
editore: Bibliopolis
anno edizione: 2021
pagine: 244
Il gruppo "Gramsci" è stato un gruppo di studio, attivo all’interno della federazione napoletana del Pci, fondato e diretto da Guido Piegari nell’intento di contribuire alla formazione dei quadri politici della Sinistra attraverso la riflessione sulla storia dell’unità d’Italia. Usciti dal Pci, Piegari e un gruppo dei militanti che ne avevano condiviso le posizioni, (tra cui lo stesso Feliziani) ripresero a incontrarsi per riunioni di studio sul pensiero politico moderno, su testi del marxismo, su temi generali di filosofia (in particolare Hegel). Nel corso di quegli incontri (1955- 1956), prese corpo un filo di pensiero non privo di organicità, in una direzione che oggi si chiamerebbe postmarxista. Feliziani nel corso della sua vita è ritornato molte volte su quella vicenda lontana, sugli eventi che la segnarono, sui pensieri che ne nacquero, e ha steso note e riflessioni che sono ora contenuti nella prima parte del presente volume. Nella seconda parte sono raccolti invece scritti vari di filosofia, di vita sociale, di etica, anch’essi frutto di momenti diversi.
20,00 19,00

Wagner colosso imbarazzante, buffone solenne. Dalle barricate al Walhalla. Dalla rivoluzione alla rivelazione

Libro: Libro in brossura
editore: Bibliopolis
anno edizione: 2021
pagine: 393
I fruitori dell'opera di Wagner si trovano da sempre sotto la minaccia di tre fuochi: a) vengono frustrati dal pregiudizio "colto", che del resto ha colpito Wagner stesso, tacciato tout court di "dilettantismo" populistico, secondo l'adagio che "l'arte se è per tutti, non è arte"; b) viceversa analogo sgomento destano le iper-semplificazioni dei mass media che, per sedurre i propri "consumatori" di bocca buona, possibilmente giovani, sfornano in stile fast food le delikatessen della melomania; ma soprattutto c) in chi continua a sentirsi irrimediabilmente irretito dal fascino wagneriano, nasce il timore di appartenere, obtorto collo, alla lista nera degli antisemiti, razzisti e fascio-nazisti, o dei loro emuli talebani/tradizionalisti, non meno che in quella dell'endemica misoginia universale, o come oggi si dice eufemisticamente, del pregiudizio di genere. Orbene, va detto che al fondo di tutto ciò c'è da sempre la tendenza tanto degli ammiratori che dei detrattori di Wagner, non escluso lui stesso, a condividere il luogo comune di una fuorviante equazione: genio = grande uomo/artista = faro del progresso "morale" e civile del proprio paese e quindi della "vera" umanità tutta, donde l'imbarazzo, se non lo sdegno, di fronte alle "singolarità" da "buco nero" che costellano il presunto, incontaminato iperuranio "occidentale" dell'arte, e nella fattispecie la figura/opera del colosso wagneriano. In questo libro si prospetta l'ipotesi che la dura "condanna" della figura di Wagner, per quanto legittima sul piano del suo innegabile razzismo antisemita, abbia risentito non poco di un'altrettanta, ma meno giustificata, esecrazione tributatagli, almeno in origine, in quanto veicolo «immorale, ateo, contraddittorio» di eresie decisamente anarchiche e "addirittura" implicitamente femministe.
25,00 23,75

R-esistere. Dal pathos della Kultur al paradigma immunitario. Thomas Mann e le tensioni della modernità

Libro: Libro in brossura
editore: Bibliopolis
anno edizione: 2021
pagine: 335
Qual è il ruolo dell'intellettuale in un'epoca in cui il desiderio di una presa diretta sul mondo mette fuori gioco le élite e spiazza i mediatori? Il passaggio dalla civiltà dialogica, nella quale passato e futuro erano in permanente mediazione dialettica, alla civiltà digitale, in cui l'"immediatezza" spezza i ponti col passato e ci lascia orfani di fondate previsioni del futuro, mette in campo la questione centrale del nostro tempo: la democrazia, che per definizione è basata sulla mediazione tra una pluralità di attori e procedure, è compatibile con il dominio della civiltà digitale? Nel momento in cui l'innovazione tecnologica rompe il vecchio recinto statuale, miscelando in modo inquietante tecnologia, capitalismo e autocrazia, quale sarà l'esito finale?
25,00 23,75

La feroce forza delle cose. Etica, politica e diritto nelle «Pagine sulla guerra» di Benedetto Croce

Libro: Libro in brossura
editore: Bibliopolis
anno edizione: 2021
pagine: 154
La Grande guerra rappresenta un banco di prova per la Filosofia dello spirito crociana, un laboratorio per saggiare la solidità del sistema appena condotto a compimento. Nello spirito pratico la tensione, provocata dall'esperienza del conflitto, viene più chiaramente in evidenza. L'eticità dei valori universali è costantemente insidiata dal dovere del cittadino di difendere la patria, e il carattere controverso dell'«utile», che emerge dalle pagine sulla guerra, fa vacillare, con l'unità dell'azione economica, il fondamento della sua dignità categoriale. Nello scontro armato tra gli Stati, infatti, la politica manifesta la sua indole ferina, e il diritto esibisce, nei rapporti che informano l'ordinamento internazionale, la propria tragica natura. Il lettore non tarderà a riconoscere, in questa peculiare condizione, l'espressione paradigmatica di un problema più generale, che investe l'ordine sociale della vita. Esso concerne l'esistenza di un fondo oscuro, latente nel dominio economico della politica e del diritto, in cui la violenza resta pur sempre un'immanente possibilità.
20,00 19,00

La fortuna di Hegel in Italia nell'Ottocento

Libro: Libro in brossura
editore: Bibliopolis
anno edizione: 2021
pagine: 226
Il presente volume intende soffermarsi sul carattere etico e politico, prima che speculativo, della storia dello hegelismo italiano, per afferrarne all'interno della complessa evoluzione della cultura italiana nell'Ottocento il contributo "pratico". Ripercorrendo questa storia è infatti possibile rilevare come Hegel sia divenuto innanzitutto un fatto "storico" e non soltanto teorico-speculativo. Un'operazione volta a ricostruire l'esatto diagramma della fortuna di Hegel in Italia, al fine di cogliere il significato, la funzione e il peso avuti da Hegel dal momento in cui il suo pensiero è entrato in circolazione nella cultura italiana e di questa è diventato elemento integrante.
25,00 23,75

The sustainability of thought. An itinerary through the history of philosophy

Libro: Libro in brossura
editore: Bibliopolis
anno edizione: 2020
pagine: 176
20,00 19,00

Pratiche e dissonanze della ragione politica. In ricordo di Giulio Gentile

Libro: Libro in brossura
editore: Bibliopolis
anno edizione: 2018
pagine: 333
Giulio Gentile è stato docente di Storia delle dottrine politiche presso i Dipartimenti di Filosofia e di Scienze politiche dell'Università "Federico II" di Napoli. Studioso di Gyorgy Lukàcs e di Jean-Jacques Rousseau, nei suoi lavori più recenti Giulio ha dato un contributo rilevante allo studio delle scritture politiche napoletane della seconda metà del Settecento. Tra i suoi principali contributi vanno ricordati i volumi "La repubblica virtuosa. Jean Jacques Rousseau nel settecento politico meridionale", Morano, Napoli 1989 e "L'amor della libertà. Saperi di governo e conservazione politica in Giuseppe Maria Galanti", Bibliopolis, Napoli 2001. Docente appassionato e coinvolgente, fine studioso, amico sincero.
35,00 33,25

Dialoghetti quasi filosofici

Libro
editore: Bibliopolis
anno edizione: 2017
pagine: 104
"Dialoghetti quasi filosofici" raccoglie sette brevi colloqui che Vincenzo Barba, studioso dell’illuminismo e del materialismo francese, immagina svolgersi fra un anziano docente universitario di storia della filosofia e un suo giovane amico. Attraverso una forma concisa, piana, talvolta ironica, Barba affronta i concetti fondamentali del pensiero moderno e contemporaneo – essere, Dio, natura, libertà, moralità –, chiamando a raccolta e ponendo in rapporto alcune tra le più importanti figure del panorama filosofico di tutti i tempi (Heidegger, Kant, La Mettrie, D’Holbach, Diderot, Helvetius).
12,00 11,40

Credito e morte a Palermo nel Seicento

Libro: Libro in brossura
editore: Bibliopolis
anno edizione: 2017
pagine: 226
Com'era possibile concedere o avere denaro in prestito nell'ancien régime, che noi immaginiamo come società dove i diritti di proprietà erano alquanto incerti, le relazioni sociali segnate da un basso grado di fiducia e dove, per di più, la giustizia era un mondo imprevedibile del quale non ci si poteva fidare? Nella Palermo seicentesca, come in molti altri contesti della prima età moderna, l'economia dei contratti conviveva con l'economia del dono improntata sulla logica della reciprocità (carità/gratitudine). Tale convivenza è il filo rosso che tiene insieme il caso relativo a don Camillo Barbavara - artista/sacerdote/finanziere che costruisce il suo giro d'affari nei decenni a cavallo della rivoluzione del 1647 - e le relazioni sociali intessute all'interno dell'Unione del Miseremini, di cui don Camillo era cappellano. Qui prendono forma gli interessi e le storie di alcune delle famiglie dell'élite della capitale del Regno che usano il sodalizio religioso per mettere in atto i propri disegni devozionali e di trasmissione ereditaria dei propri patrimoni. Il mondo spietato del credito sembra così convivere con quello caritatevole della benevolenza.
20,00 19,00

Immaginazione e potere

Libro: Libro in brossura
editore: Bibliopolis
anno edizione: 2017
pagine: 332
Se la facoltà immaginativa risulta strumento essenziale per la conoscenza, il tema dell’immaginazione si ripresenta costantemente nel pensiero occidentale dall’antichità ad oggi percorrendo vari ambiti del sapere. I saggi qui raccolti si concentrano sul ruolo dell’immaginazione nei suoi nessi con la politica e la storia in età classica e moderna; con il pensiero naturale e la scienza in epoca medievale e nei dibattiti secenteschi; con la filosofia e la letteratura tra illuminismo e contemporaneità.
30,00 28,50

Alfonso Maria Liquori. Il risveglio scientifico negli anni '60 a Napoli

Libro
editore: Bibliopolis
anno edizione: 2013
pagine: 230
Alfonso Maria Liquori ha rappresentato una delle personalità più complesse fra gli scienziati che operarono a Napoli negli anni '60 del secolo scorso. Le pietre angolari del suo agire erano la interdisciplinarità, il cosmopolitismo e la visione umanistica della scienza. Liquori ha lasciato un segno indelebile nella storia della Chimica a Napoli. La sua capacità di coltivare rapporti profondi con colleghi, anche stranieri, e con i suoi collaboratori, lo portò a stabilire una fitta rete di relazioni scientifiche e umane, sia all'interno del mondo internazionale, sia in ambito locale. In particolare promosse un fervente sodalizio con tutti quegli scienziati, in particolare Eduardo Caianiello, Alberto Monroy e Adriano Buzzati Traverso, che maggiormente contribuirono alla creazione del clima di rinnovamento e di risveglio culturale di quegli anni, nel generoso tentativo di influenzare il futuro della città. Questo gruppo si legò poi alla iniziativa dell'Istituto Italiano per gli Studi Filosofici, ideato, fondato e sostenuto ancora oggi dall'avvocato Gerardo Marotta, che li chiamò a far parte del Consiglio Scientifico. Questo libro vuol essere una testimonianza del determinante contributo di Alfonso Maria Liquori agli eventi di quel periodo, così ricco di stimoli culturali e di attività scientifiche di alto livello, tra cui la fondazione dell'EMBO, concretizzata a Ravello, contributo a cui finora non è stato dato sufficiente risalto.
20,00 19,00

Roma e la romanizzazione. I fondamenti della civiltà romana

Libro: Libro in brossura
editore: Bibliopolis
anno edizione: 2013
pagine: 490
Questo lavoro presenta un'ampia sintesi documentata dei fattori costitutivi della civiltà romana, fattori che la contraddistinguono da ogni altra civiltà, tanto da renderla più di ogni altra famosa nella storia dell'umanità. Si tratta, per così dire, dei pilastri sui quali quella civiltà si è venuta costituendo e affermando lungo oltre un millennio: una superiore e sempre aggiornata capacità di governo; un esercito non numeroso ma forte e magistralmente organizzato; un'opera urbanistica articolata ed estesa, rimasta esemplare; una configurazione del diritto, destinata a costituire la base della scienza giuridica occidentale; una lingua, il latino chiara ed essenziale e una religione comunitaria senza fughe oltremondane o ripiegamenti mistici. Su tali pilastri si è formato progressivamente un impero, governato con lungimiranza e mantenuto a lungo, finché le forze hanno corrisposto ai bisogni. Anche quando la sua vicenda politica appare conclusa, Roma non ha mai smesso di influenzare positivamente il futuro del mondo, segnatamente dell'Occidente.
28,00 26,60

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