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Arcana: Musica

Tutte le nostre collane

Consorzio Suonatori Indipendenti, una storia. Indipendenti oltre la storia

Libro: Libro in brossura
editore: Arcana
anno edizione: 2025
pagine: 120
Dopo la fine dei CCCP (1990), con la caduta del muro di Berlino, quel che rimaneva dei CCCP originali (Giovanni Lindo Ferretti e Massimo Zamboni, il “nucleo emiliano”) si incontra con il “nucleo toscano” in uscita dai Litfiba, composto da Gianni Maroccolo e Francesco Magnelli, che già avevano collaborato all’ultimo album dei CCCP – Fedeli alla Linea, epica etica etnica pathos, insieme al loro tecnico del suono, Giorgio Canali. Con questa formazione, a cui si aggiunge Ginevra Di Marco alla voce, i C.S.I. a metà degli anni Novanta pubblicano tre album, per i quali, una volta tanto, vale la pena di spendere l’attributo “seminali”: ko de mondo, linea gotica, tabula rasa elettrificata. Il ruolo del Consorzio Suonatori Indipendenti è stato fondamentale non solamente all’interno del ricco panorama culturale di fine Novecento, ma ha costituito un punto di riferimento culturale ineluttabile anche per tutto ciò che è venuto dopo. Protagonisti di un’epoca di grande trasformazione, in bilico fra epoca bipolare e il caos del nuovo millennio, i C.S.I. hanno saputo costruire un’identità straordinaria e compatta fatta di ricerca artistica, desiderio, sperimentazione musicale e intelligenza politica da cui ancora oggi possiamo trarre spunto alla luce delle criticità e delle problematiche che sono venute dopo, del grande vuoto che loro hanno saputo prevedere e interpretare con largo anticipo.
13,50 12,83

Chico Buarque e Fabrizio De André. Anni di piombo, canzoni di rame

Libro: Libro in brossura
editore: Arcana
anno edizione: 2025
pagine: 160
Mettere a confronto due figure iconiche come Chico Buarque e Fabrizio De André significa non solo imbattersi in carriere e vite eccezionali, ma anche riconoscere sorprendenti punti di incontro e divergenza tra le loro realtà. Gli anni di piombo, definizione sensazionalista in uso sia in Brasile, per indicare il periodo più repressivo della dittatura militare, sia in Italia, dove si riferisce con vaghezza all’estremizzazione della dialettica politica degli anni Settanta, danno senso a questo paragone, avvicinando non solo i due autori, sia come personaggi sia come cronisti della propria storia, ma anche il regime antidemocratico e la strategia della tensione, nonché le origini della Mpb e della canzone d’autore come istanze dell’immaginario collettivo di fronte a quei tempi. Confrontando i fenomeni di censura e sorveglianza che Chico e De André subirono proprio a causa dell’attività musicale e mettendo in dialogo le canzoni da loro pubblicate in quegli anni, è possibile, man mano che vengono svelate le dinamiche trasversali dell’industria discografica, decostruirle per osservare quel che sopravvive di un’estetica, di una poetica e di una storia al di là delle etichette.
15,50 14,73

Gli anni di Hit Mania Dance. Sogni e rimpianti di una generazione

Libro: Libro in brossura
editore: Arcana
anno edizione: 2025
pagine: 168
“Gli anni di Hit Mania Dance” è il viaggio di una generazione attraverso i brani, gli oggetti e i sogni che li hanno caratterizzati. Una generazione cresciuta con il culto delle discoteche, ascoltando le famose raccolte di musica dance o techno magari in cameretta, assieme ad altri coetanei. E difatti il racconto di quegli anni si intreccia con la descrizione delle mode tipiche che li hanno caratterizzati (dal Tamagotchi alla rivista «Cioè» passando per il Karaoke di Fiorello), soffermandosi anche sulle mitologiche melodie che hanno accompagnato il proficuo periodo che va dal 1993 al 2005 (data nella quale la famosissima compilation ha deciso di virare verso una scelta selettiva più pop e radiofonica). Passo dopo passo, il narratore intraprenderà un percorso di viaggio e di vita assieme al fratello, di poco più giovane, snocciolando ricordi, aspirazioni e rimpianti di un’epoca che volge al termine tra creazioni di nuove piattaforme social ed emittenti radiofoniche che vivono il proprio percorso di transizione come un ridimensionamento. Per questo la descrizione di quegli anni si fa compilation dopo compilation più nostalgica, accompagnando i protagonisti nei cambiamenti che le richieste del mercato musicale impongono (da techno a dance, da dance a house, da house a reggaeton) sino a condurre loro e tutti i protagonisti della loro generazione a una profonda analisi sul mondo che li attende.
15,50 14,73

Pocket Symphonies. Breve introduzione ai confini tra rock e musica classica

Libro: Libro in brossura
editore: Arcana
anno edizione: 2025
pagine: 144
Sono forse i Liederkreis di Franz Schubert e di Robert Schumann i veri precursori di moderni concept album del calibro di the lamb lies down on broadway o the wall? Cosa accomuna i medley di Vasco Rossi con le ouverture di alcune opere di Carl Maria von Weber o di Richard Wagner? Quanto è influenzato lo stile vocale di Billie Eilish dallo Sprechgesang di Arnold Schönberg e di Alban Berg? Pocket Symphonies non ha l’ambizione di rispondere a tutte queste domande, ma i saggi in esso contenuti – quattro, come i movimenti di una sinfonia del XVIII secolo – evidenziano in maniera chiara e inequivocabile molti dei numerosi legami esistenti tra la musica comunemente definita classica e la musica di oggi, e lo fa attraverso una serie di percorsi affascinanti e non scontati che spaziano dalle opere di Claudio Monteverdi ai musical di Andrew Lloyd Webber, dalle sonorizzazioni di Dmitrij Šostakovic alle colonne sonore di John Williams, dalle orchestrazioni di Nikolaj Rimskij-Korsakov agli arrangiamenti di George Martin. Perché come afferma il celebre critico musicale contemporaneo Alex Ross, è proprio vero che “ogni musica finisce per diventare musica classica”. Prefazione di Massimo Padalino.
14,50 13,78

Music diary. 100 dischi per gli anni 20

Libro: Libro in brossura
editore: Arcana
anno edizione: 2025
pagine: 280
“Music Diary. 100 dischi per gli anni 20” è un diario di viaggio che si srotola fra il 2020 e il 2024. Alessio Belli e Claudio Lancia sintetizzano, in ordine rigorosamente cronologico, quanto di importante è accaduto nel mondo musicale durante la prima metà del decennio, analizzando venti album per ciascun anno. Non si tratta necessariamente dei cento dischi più belli, più venduti o più premiati del quinquennio, semmai quelli che gli autori hanno ritenuto più rappresentativi e significativi, toccando il maggior numero possibile di generi musicali, alternando nomi conosciutissimi ad altri decisamente più di nicchia. Venti schede all’anno per cinque anni, scritte come fossero le pagine di un diario, inquadrando ciascuna opera nel proprio contesto di riferimento, imbastendo una narrazione che non si ferma al mero aspetto artistico, bensì mira a raccontare le ragioni sentimentali che legano gli autori a ciascuna delle opere trattate. Il risultato finale rappresenta una delle tante selezioni possibili per riassumere cinque anni di musica e di vita. Con una playlist che accompagnerà ogni singolo passo della vostra lettura.
19,50 18,53

San Romolo. La controstoria del festival (di Sanremo)

Libro: Libro in brossura
editore: Arcana
anno edizione: 2025
pagine: 360
Da Nilla Pizzi ai Måneskin passando per Domenico Modugno, Claudio Villa, Ricchi e Poveri, Achille Lauro. Dal finto pancione di Loredana Bertè ai presunti suicidi sventati da Baudo, dall’irriverenza di Benigni alle liti sul palcoscenico di Morgan e Bugo. Non solo canzoni: se Sanremo ha punteggiato musica e costume tricolore, spesso è passato alla storia per scandali, plagi, censure e accuse di brogli, accompagnando e talvolta anticipando mode e tendenze sociali, non esclusivamente italiane. “Sanremo è Sanremo” perché ciclicamente ci porta a riflettere e a indignarci, ad amarlo o a sdegnarlo. Tutti giurano di non guardarlo, ma in quella settimana non si parla d’altro. Questo libro non è un’enciclopedia, né un elenco di titoli o classifiche. È piuttosto un romanzo festivaliero, una scorribanda politicamente scorretta nell’evento nazional-musicale che, piaccia o no, è per il 75simo anno la colonna sonora del nostro Paese.
16,90 16,06

Achtung! Berlino, gli hansa e la musica che ha cambiato il mondo

Libro: Libro in brossura
editore: Arcana
anno edizione: 2025
pagine: 200
Il Meistersaal, eretto sulla Köthener Straße a Berlino, nasce come sede della Società Edilizia della città. Durante la Seconda Guerra Mondiale, la struttura subisce seri danni a causa dei bombardamenti, tanto da rimanere in disuso fino al 1964, quando viene trasformato in una sala di registrazione, battezzata Hansa TonStudio, chiamata anche “Hansa By The Wall Studios” per via della vicinanza al Muro. Dalle finestre degli Hansa Studios si vedono il filo spinato e le torrette con le guardie armate. È un clima unico, desolante, spaventoso. Intorno, solo macerie, eppure qui si respira linfa vitale, un’energia insolita, capace, per quindici anni, di rendere Berlino il fulcro di un movimento che ingloba diversi generi: dal krautrock al punk, dall’elettronica all’industrial, dal post-punk al rock, dal gothic all’avanguardia, tutte forme musicali che hanno dominato le classifiche, venduto milioni di copie, conquistato generazioni di ascoltatori, e soprattutto dato speranza. Una speranza diventata sogno di libertà, proiezione di un futuro migliore, lontano da muri, posti di blocco e confini geografici. Perché David Bowie ha sentito il desiderio di trasferirsi a Berlino, lasciando Los Angeles? Perché i Depeche Mode sono rimasti affascinati dagli Hansa? Perché Nick Cave ha rinnegato Londra per vivere di stenti non lontano dal Muro? Come mai gli U2, dopo aver conquistato il mondo, hanno deciso di autodistruggersi per poi rinascere tra le macerie del Muro? Cosa hanno significato i Tangerine Dream e i Kraftwerk per la Germania e la musica elettronica? E poi Iggy Pop, che ha scelto di rinascere dopo l’avventura con gli Stooges, i Wire, Brian Eno, gli Psychedelic Furs, Siouxsie and the Banshees, i Gun Club e i berlinesi Einstürzende Neubauten…
16,50 15,68

Tutti i colori di Zero

Libro: Libro in brossura
editore: Arcana
anno edizione: 2024
pagine: 208
Non fanno più paura i colori. Oggi tutto è permesso. Fantasie eccessive, poco comprensibili, spesso stonate. Sono colori confusi, raffazzonati, in continuo litigio fra loro. Finiscono per essere un’ostentazione impetuosa che si infrange nel nulla. I colori di Zero crearono forte scompiglio nella società degli anni Settanta. Non erano tollerati e l’ostracismo rappresentò l’arma più ovvia per difendere l’Italia musicale da questa improvvisa contaminazione. Erano colori testardi quelli di Zero. Riuscivano a farsi largo, spesso a gomitate, altre volte con delicatezza. Non si arrendevano mai, erano colori con una storia addosso e Zero li portava con naturale disinvoltura sulla propria pelle. Li respirava, li difendeva a spada tratta. Inizialmente tenui, pacati, successivamente più vividi, forti, meravigliosamente esagerati. E quando il successo divenne storia, lo precedeva addirittura. La parola Zero già evocava il verde bandiera oppure il rosa più delicato. In questo volume ci sono tutti i colori di Zero, ma proprio tutti, dai più timidi e imberbi a quelli più sfrontati. Raccontano una storia, narrano un percorso musicale, ma soprattutto un cammino umano, l’esigenza di esserci a tutti i costi secondo le proprie regole, con l’attenzione sempre viva verso aneliti sogni, il personale bisogno di affermazione. E sotto quel palco il popolo di Zero si è nutrito dei suoi colori e tutt’ora ne conserva le forme e i sapori, assimilati anni e anni fa, quando i colori facevano paura e quando il guerriero Zero trionfava nelle sue innumerevoli variopinte battaglie. Prefazione di Marco travaglio; foto di Arpad Kertesez.
35,00 33,25

Pulp fiction in the naked city. Dialogo immaginario tra John Zorn e Quentin Tarantino

Libro: Libro in brossura
editore: Arcana
anno edizione: 2024
pagine: 232
Un sassofono e una cinepresa; una nota e un primo piano; uno spartito e una sceneggiatura. Cosa avranno mai in comune John Zorn e Quentin Tarantino, due maestri nei rispettivi campi, un musicista/compositore a trecentosessanta gradi e un regista leggendario? Molto più di quanto si possa pensare: le latenti ma vigorose affinità che intercorrono tra questi due geni contemporanei possono essere estrapolate, portate alla luce grazie a un’approfondita analisi delle loro opere cardine, Pulp Fiction e naked city. L’indagine del libro parte rintracciando gli aspetti comuni di Tarantino e Zorn nelle loro personalità, nel modo di creare, nelle ispirazioni, nel rapportarsi l’uno con il medium espressivo dell’altro; si passa poi ad analizzare alcuni degli aspetti salienti che caratterizzano il film e il disco in questione, come l’uso di una struttura temporale e ritmica alquanto anomala, la convivenza di molteplici e diversissimi generi cinematografici e musicali, la tendenza alla citazione, la palese ammirazione per Jean-Luc Godard. La ricerca prosegue con uno sguardo approfondito al tema della città, esaminando l’utilizzo della tecnica del collage, riflettendo sull’umorismo e sui modi in cui esso si palesa nel corso del film e dell’album. Il fine ultimo di questo sfaccettato viaggio attraverso i caleidoscopici mondi dei due autori è sottolineare l’enorme influenza di Pulp Fiction e naked city sulla maniera odierna di fare cinema e musica ma, soprattutto, evidenziare come Zorn e Tarantino abbiano anticipato e predetto il modo in cui queste forme d’arte vengono fruite al giorno d’oggi, dimostrandosi artisti visionari capaci di guardare ben oltre i loro tempi.
17,50 16,63

Depeche Mode live

Libro: Libro in brossura
editore: Arcana
anno edizione: 2024
pagine: 400
Per più di quattro decenni, i Depeche Mode sono stati in grado di attrarre fan provenienti da ogni parte del mondo. Dalle prime esibizioni nei fumosi pub di provincia davanti a un pubblico di poche decine di persone fino agli spettacolari concerti dei tour mondiali sistematicamente sold-out, parte del successo di questa band è riconducibile alle ineguagliabili performance dal vivo con cui riescono ancora oggi ad ammaliare milioni di spettatori. Per completare la trilogia dedicata ai Depeche Mode, aperta dall’incomparabile “Depeche Mode: Monument”, Dennis Burmeister e Sascha Lange presentano un nuovo volume ricco di immagini inedite, materiali da collezione e interviste esclusive con gli amici dei musicisti. “Depeche Mode: live” ripercorre la storia di ciascun tour della band dall’anno degli esordi, il 1980, fino al 2024. Ognuno dei ventitré capitoli, di cui sedici dedicati ai singoli tour, è corredato da foto messe a disposizione dai fan e mai pubblicate prima, che regalano uno sguardo ravvicinato e carico di emozioni, spesso assenti negli scatti perfetti dei fotografi professionisti. Gli altri sette capitoli sono invece costituiti da interviste a musicisti, promoter e persone vicine ai Depeche Mode, dalle quali traspaiono aneddoti e ricordi personali che servono a tracciare un profilo intimo e al contempo professionale di ciascun membro della formazione. Sono inoltre presenti riproduzioni di locandine, articoli di giornale, poster, copertine di dischi e altre centinaia di materiali che contribuiscono a trasportare il lettore in un’esperienza visiva unica nel suo genere.
59,00 56,05

Anima latina. Anatomia di un capolavoro

Libro: Libro in brossura
editore: Arcana
anno edizione: 2024
pagine: 176
Dicembre 1974. La casa discografica Numero Uno pubblica il nuovo album di Lucio Battisti. È un disco molto atteso. L’anno precedente Battisti aveva piazzato contemporaneamente al primo e secondo posto delle hit parade ben due 33 giri, un evento raro e difficilmente ripetibile da qualsiasi altro artista. Uno era il mio canto libero, uscito nel novembre del 1972, l’altro il nostro caro angelo, pubblicato appena nove mesi dopo, nel settembre del 1973. Con quegli album Battisti aveva consolidato la sua fama di autore di brani capaci di arrivare al grande pubblico, senza concessioni e cadute di gusto. Il 1973 fu l’anno delle hit a 45 giri “Il mio canto libero” e “La collina dei ciliegi”; dal nuovo disco in uscita tutti si aspettavano altre grandi canzoni. Ma Battisti spiazzò tutti, anche lo stesso Mogol. Realizzò un concept album all’altezza del progressive internazionale più all’avanguardia, non ebbe esitazioni a buttare giù la sua statua, nascondendo la voce e i testi criptici e magnifici di Mogol fra strumenti dal suono bucolico e musica elettronica, sospesi fra le campagne di Poggio Bustone e la frenesia metropolitana di Londra. “Anima Latina. Anatomia di un capolavoro” racconta, con le testimonianze di chi ha contribuito a realizzarlo, la genesi e la storia di quel disco, una delle vette espressive più alte mai raggiunte dal binomio Battisti-Mogol, un album visionario e inquieto che ancora oggi, a distanza di 50 anni, profuma di futuro.
16,00 15,20

Jailhouse rap. Storie di barre e sbarre

Libro: Libro in brossura
editore: Arcana
anno edizione: 2024
pagine: 184
La storia del rap è una storia musicale e culturale, ma è anche una storia di ribellione, di scontro con la giustizia, di carcere. L’hip hop non è confinabile dentro categorie interpretative semplificate. Va letto a tutto tondo, spogliandosi di occhi stereotipati e abbracciando prospettive complesse che sappiano raccontare i tanti aspetti che lo muovono e il contesto nel quale si vede immerso. Le storie raccolte in questo libro si sviluppano tra le barre delle strofe rap e le sbarre delle prigioni. Raccontano generazioni di rapper di tante parti del mondo che hanno varcato i cancelli della galera. Lo hanno fatto nel quadro della rivalità tra gang, per spaccio di droga o per uso di armi, ma anche a causa del dissenso politico e delle lotte al razzismo e alle discriminazioni. Da Tupac a Travis Scott, da Snoop Dogg a Eminem, da XXXTentacion a Chicoria, da Massimo Pericolo a Baby Gang. Dalle origini fino agli sviluppi più recenti, molti protagonisti del rap e delle sue evoluzioni musicali hanno vissuto l’esperienza del carcere. E di riferimenti al carcere hanno riempito le loro canzoni. Patrizio Gonnella e Susanna Marietti, con racconti agili e diretti, ci fanno entrare nelle vicende che hanno tante volte aperto le porte della prigione, interpretando il contesto politico e sociale nel quale ciò è accaduto. Da esperti del mondo carcerario, disegnano così un filo di continuità nella storia del genere musicale, che ci aiuta ad aggiungere un tassello fondamentale a quanto già conosciamo dell’universo rap.
16,00 15,20

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