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Adelphi: Piccola biblioteca Adelphi

Tutte le nostre collane

La pietra lunare. Scena della vita di provincia

Libro: Libro in brossura
editore: Adelphi
anno edizione: 1995
pagine: 164
Il libro si apre su una "scena della vita di provincia", grottesca e quasi allucinata, finché "dal fondo dell'oscurità" il protagonista si sente guardato da "due occhi neri, dilatati e selvaggi", che lo gettano nello stupore e nel terrore. "Una ragazza ad ogni modo" osserva subito dopo. Così ci appare Gurù, la fanciulla-capra, che presto condurrà il giovane Giovancarlo e il lettore fra i "lunari orrori" di creature diafane, fantomatiche, e fin nelle viscere della terra, nel regno arcano delle Madri. Con "La pietra lunare", suo primo romanzo (1939), Landolfi presentava già tutti i registri fondamentali di un'opera che rimane, come scrisse Zanzotto, "uno dei punti di riferimento più radiosi del nostro Novecento letterario".
13,00 12,35

Che cos'è la vita? La cellula vivente dal punto di vista fisico

Libro: Libro in brossura
editore: Adelphi
anno edizione: 1995
pagine: 168
14,00 13,30

La verità, vi prego, sull'amore

Libro: Libro in brossura
editore: Adelphi
anno edizione: 1994
pagine: 68
"I temi di queste poesie sono l'amore e la disonestà, i due poli tra i quali ci siamo trovati a soggiornare nel nostro secolo, pronti a gloriarci della loro occasionale divergenza ma bravissimi, anche quando siamo sfortunati, a conciliarli fra loro, a fonderli insieme. Ci sono buone ragioni se i versi del poeta oscillano tra la più intensa tenerezza e parossismi di indifferenza, e se da queste oscillazioni nasce uno stridente lirismo che non ha precedenti". Così scrive Iosif Brodskij presentando queste dieci poesie di W. H. Auden, composte negli anni Trenta.
9,00 8,55

L'affaire Moro

Libro: Libro in brossura
editore: Adelphi
anno edizione: 1994
pagine: 196
Scritto a caldo nel 1978, questo libro non ha che guadagnato con gli anni. Mentre, in una nobile gara di codardia, i politici italiani, nonché i giornalisti, si affannavano a dichiarare che le lettere di Moro dalla prigionia erano opera di un pazzo o comunque prive di valore perché risultanti da una costrizione, Sciascia si azzardò a leggerle, con l’acume e lo scrupolo che sempre aveva verso qualsiasi documento. Riuscì in tal modo, sulla base di quelle lettere, a ricostruire una intelaiatura di pensieri, di correlazioni, di fatti che sono, fino a oggi, ciò che più ci ha permesso di capire, o di avvicinarci a capire, un episodio orribile della nostra storia. Presentando il libro nella sua ultima edizione (1983), Sciascia scriveva opportunamente «questo libro potrebbe anche esser letto come “opera letteraria”. Ma l’autore – come membro della Commissione parlamentare d’inchiesta sulla “affaire” – ha continuato a viverlo come “opera di verità” e perciò lo si ripubblica (non più col rischio delle polemiche, ma del silenzio) con l’aggiunta della relazione di minoranza (di assoluta minoranza) presentata in Commissione e al Parlamento. Una relazione che l’autore ha voluto al possibile stringare, nella speranza abbia la sorte di esser largamente letta: qual di solito non hanno le voluminosissime relazioni che vengono fuori dalle inchieste parlamentari».
12,00 11,40

Tutti i racconti. Volume Vol. 1

Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio
editore: Adelphi
anno edizione: 1993
pagine: XXI-455
18,00 17,10

Morte dell'inquisitore

Libro: Libro in brossura
editore: Adelphi
anno edizione: 1992
pagine: 119
Morte dell'inquisitore (1964) occupa un luogo del tutto a parte nell'opera di Leonardo Sciascia. La ragione ne fu data dall'autore stesso: «è un libro non finito, che non finirò mai, che sono sempre tentato di riscrivere e che non riscrivo aspettando di scoprire ancora qualcosa». Un libro, dunque, fondato su un mistero non del tutto svelato, forse non del tutto svelabile. E inoltre il libro dove Sciascia ha disegnato la figura di un suo antenato ideale, l'eretico Diego La Matina («personaggio che non doveva più lasciarmi»). Il tema dell'Inquisizione, infine, rimane (e rimarrà sempre) quanto mai delicato, perché – come scrisse Sciascia stesso con memorabile efficacia – «appena si dà di tocco all'Inquisizione, molti galantuomini si sentono chiamare per nome, cognome e numero di tessera del partito cui sono iscritti». Parole che ci fanno intendere, come meglio non si potrebbe, l'attualità immediata che questo libro ha per noi e confermano un'altra annotazione di Sciascia: «Mi sono interessato all'Inquisizione poiché questa è lungi dal non esistere più nel mondo».
12,00 11,40

L'arte di ottenere ragione esposta in 38 stratagemmi

Libro: Libro in brossura
editore: Adelphi
anno edizione: 1991
pagine: 136
11,00 10,45

Fondamenta degli incurabili

Libro: Libro in brossura
editore: Adelphi
anno edizione: 1991
pagine: 108
11,00 10,45

Trattato del ribelle

Libro: Libro in brossura
editore: Adelphi
anno edizione: 1990
pagine: 144
13,00 12,35

Il giunco mormorante

Libro: Libro in brossura
editore: Adelphi
anno edizione: 1990
pagine: 79
10,00 9,50

Diario di un dolore

Libro: Libro in brossura
editore: Adelphi
anno edizione: 1990
pagine: 85
10,00 9,50

Una storia semplice

Libro: Libro in brossura
editore: Adelphi
anno edizione: 1990
pagine: 66
"Una storia semplice" è una storia complicatissima, un giallo siciliano, con sfondo di mafia e droga. Eppure mai - ed è un vero tour de force - l'autore si trova costretto a nominare sia l'una sia l'altra parola. Tutto comincia con una telefonata alla polizia, con un messaggio troncato, con un apparente suicidio. E subito, come se assistessimo alla crescita accelerata di un fiore, la storia si espande, si dilata, si aggroviglia, senza lasciarci neppure l'opportunità di riflettere. Davanti alla proliferazione dei fatti, non solo noi lettori ma anche l'unico personaggio che nel romanzo ricerca la verità, un brigadiere, siamo chiamati a far agire nel tempo minimo i nostri riflessi - un tempo che può ridursi, come in una memorabile scena del romanzo, a una frazione di secondo. È forse questo l'estremo azzardo concesso a chi vuole "ancora una volta scandagliare scrupolosamente le possibilità che forse ancora restano alla giustizia".
10,00 9,50

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