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Libri di Anna Maria Ortese

Biografia e opere di Anna Maria Ortese

Il monaciello di Napoli

Libro: Libro in brossura
editore: Adelphi
anno edizione: 2024
pagine: 119
Poco più che venticinquenne, Anna Maria Ortese pubblicò questi due racconti in riviste di scarsa circolazione, dove sono rimasti sino a oggi sepolti. In quelle pagine si è serbata intatta la prima impronta acustica di una voce che avrebbe poi continuato a risuonare, incessante seppure fra intervalli di silenzi, sino alle pagine magistrali del Cardillo. È una voce accorata e dolente, in cui si avverte l’eco di nostalgie mai sopite, di dolcezze negate: ancora una volta, accompagnati dalla mano abile e insieme compassionevole dell’autrice, dalla sua scrittura lirica e visionaria, avremo la ventura di incontrare figure insondabili e arcane ma capaci di manifestare, a chi sappia intenderli, il loro lamento e la loro ribellione. Sono «povere creature inimmaginabili»: come l’ombroso spiritello del primo racconto, il Monaciello appunto, che vive «in un piccolo armadio dalla serratura guasta, dalle porte malferme, fra cataste di panni scuri e penne verdi di pappagallo», e l’enigmatico Fantasma, che altri non è che la Morte, del secondo: «abbagliante era lo sparato della sua camicia di seta, l’argento dei bottoni da polso, il tovagliolo, perfettamente inutile, posato Dio sa perché sul suo braccio sinistro; ma più d’ogni altra cosa era abbagliante il suo sorriso in fondo agli occhi di tenebra». E ancora una volta ritroveremo quel mondo, fra memoria e sogno, che è soltanto della Ortese, un mondo in cui «tutto ciò che si vede o accade è incantato o spaventoso», un mondo fatto di stanze e corridoi e terrazze e anditi di misteriosa bellezza, dove barbaglia, a tratti, il riflesso del mare di Napoli. Il Monaciello di Napoli e Il Fantasma sono apparsi rispettivamente su «Ateneo Veneto» nel 1940 e su «Nove Maggio» fra il 1941 e il 1942.
12,00 11,40

Vera gioia è vestita di dolore. Lettere a Mattia

Libro: Libro in brossura
editore: Adelphi
anno edizione: 2023
pagine: 160
Nel maggio del 1940, Anna Maria Ortese incontra a Bologna Marta Maria Pezzoli, giovane studentessa universitaria che gli amici chiamano Mattia. Nasce fra loro un’intesa, un’intimità che, come precisa la Ortese, è tenerezza di sorelle: «Ti sono così grata di essermi vicina in questo tempo difficile – sola sorella». Una tenerezza tanto più intensa in quanto fondata sulla dissimmetria: Mattia è malinconica, sollecita, assidua, percettiva, Anna Maria mutevole, tempestosa, non di rado silente, caparbiamente intenta a coltivare la sofferenza, sua «vera patria», a trasformarla in conoscenza, a trasfonderla in un lavoro che pure reca con sé dubbio e tormento: «Non ho sete che di gioia, di luce, d’amore. E tutto questo non c’è, fra le carte. Scrivere, è uguale al canto raccolto e disperato del mare, nelle insenature segrete. È il rifugio triste, non è la vita. Vorrei essere dove voi tutti siete» – ma capace anche di trasmettere all’amica la sua irrequietezza visionaria, in lettere di fiammeggiante bellezza. A cura di Monica Farnetti. Con una Nota di Stefano Pezzoli.
14,00 13,30

Il mare non bagna Napoli letto da Iaia Forte. Audiolibro. CD Audio formato MP3

Il mare non bagna Napoli letto da Iaia Forte. Audiolibro. CD Audio formato MP3

Audio: CD-Audio
etichetta: Emons Edizioni
anno edizione: 2021
Un viaggio in una Napoli inquieta e indimenticabile attraverso episodi al limite del paradossale che ci permettono di incontrare personaggi che resteranno per sempre nel nostro immaginario. “Una straordinaria discesa agli Inferi: nel regno della tenebra e delle ombre” per usare le parole di Pietro Citati. Una discesa attraverso corpi miseri e disperati nel buio profondo di una disparità intollerabile che ci svela i due volti di una città insieme meravigliosa e conturbante.
15,90

Il porto di Toledo

Libro: Libro in brossura
editore: Adelphi
anno edizione: 2018
pagine: 554
«La vecchia natura delle cose non mi andava. Inventai dunque una me stessa che voleva un'aggiunta al mondo, che gridava contro la pianificazione ottimale della vita. Che vedeva, nella normalità, solo menzogna. Che protestava contro il soffocamento del limite, esigeva pura violenza e nuovo orizzonte. La cultura nuova (del mondo) non era nuova. Era una coltivazione di virus. L'immobilità e la soddisfazione erano dovunque. Era un pullulare di luoghi comuni sui vantaggi della vita, e questa vita era ormai un nido di mostri. Non vedevo nessuna colomba arrivare dall'orizzonte come segno che l'alluvione era finita ... Toledo non è dunque una storia vera, non è un'autobiografia, è rivolta e "reato" davanti alla pianificazione umana, alla sola dimensione umana che ci è stata lasciata.» (Anna Maria Ortese)
16,00 15,20

L'iguana

Libro: Libro in brossura
editore: Adelphi
anno edizione: 2016
pagine: 204
"Nessuno scrittore ha insegnato all'Ortese questa callida acredine del discorrere, quella volatile furia e insieme quella macerazione labirintica che danno, fin dalle prime pagine, una letizia aspra, inquieta, insonne e insieme allucinatoria. Il linguaggio letterario è l'ultima e definitiva forma di incantamento, di Carmen, l'ultima formula che agisce e costringe l'inesistente a esistere; e l'incantesimo dell'Iguana, appunto, agisce. Volendo, si può chiamare 'romanzo' questo libro; ma forse è inutile. Ha qualcosa della fiaba, e insieme della ballata, della filastrocca, dell'incubo, del sogno, del delirio; appunto, è un incantesimo che agisce." (Giorgio Manganelli)
12,00 11,40

Le piccole persone. In difesa degli animali e altri scritti

Libro: Libro in brossura
editore: Adelphi
anno edizione: 2016
pagine: 271
Più volte nei suoi interventi pubblici Anna Maria Ortese ha denunciato i delitti dell'uomo "contro la Terra", la sua "cultura d'arroganza", la sua attitudine di padrone e torturatore "di ogni anima della Vita". E lo ha fatto pur nella consapevolezza che il suo grido d'allarme sarebbe stato accolto con impaziente condiscendenza da chi sembra ignorare che ciò che rende l'uomo degno di sopravvivere è la sua "struttura morale: intendendo per morale ogni invisibile suo rapporto, ma buon rapporto, con la vita universale". Quel che ignoravamo è che tali interventi, che additavano nello sfruttamento e nel massacro degli animali, nella natura offesa e distrutta il nostro più grande peccato, non erano isolate e volenterose prese di posizione, bensì la punta emergente di un iceberg. Un iceberg rappresentato da decine e decine di scritti inediti, nei quali la Ortese è andata con toccante tenacia depositando quel che le dettava la sua "coscienza profonda", vale a dire la memoria, riservata a pochi e supremamente impopolare, "delle "prime cose" preesistenti l'universo" - in altre parole, la visione che la abitava. Scritti di cui qui si offre una calibrata selezione e che nel loro insieme si configurano come un vero e proprio trattato sull'unica religione cui la Ortese sia stata caparbiamente fedele: la religione della fraternità con la natura.
15,00 14,25

Il mare non bagna Napoli

Libro: Libro in brossura
editore: Adelphi
anno edizione: 2008
pagine: 176
"Il mare non bagna Napoli" è - sottolinea Pietro Citati nella prefazione - una straordinaria discesa agli Inferi: nel regno della tenebra e delle ombre, dove appaiono le pallidissime figure dei morti. Di rado un artista moderno ha saputo rendere in modo così intenso la spettralità di tutte le cose, delle colline, del mare, delle case, dei semplici oggetti della vita quotidiana. Anna Maria Ortese attraversa l'Ade posando sulle cose e le figure degli sguardi allucinati e dolcissimi: tremendi a forza di essere dolci; che colgono e uccidono per sempre il brulichio della vita. Nei racconti compresi nella prima parte del libro, questi sguardi penetrano nel cuore dei personaggi: ne rendono la musica e il tempo interiore, come molti anni prima aveva fatto Cechov".
12,00 11,40

Corpo celeste

Libro: Libro in brossura
editore: Adelphi
anno edizione: 1997
pagine: 160
Questa opera segreta, che la narrazione al tempo stesso occulta e svela, si dichiara apertamente in alcuni scritti insieme di meditazione e di memoria, solo in parte editi e qui per la prima volta raccolti in volume. Queste prose convergono verso il punto da cui per la Ortese tutti gli altri dipendono: "Restituire al reale, nostro paese compreso, il significato di appartenenza a un'altra realtà, più vasta e inconoscibile, con la quale sembrerebbe necessario, per rinnovarsi, confrontarsi ogni tanto".
13,00 12,35

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