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66thand2nd: Booksport

Tutte le nostre collane

Ingolfato. Come l'Arabia Saudita ha comprato lo sport

Libro: Libro in brossura
editore: 66thand2nd
anno edizione: 2025
pagine: 288
Nel corso dell’ultimo decennio, sotto la guida del principe ereditario Mohammed bin Salman, l’Arabia Saudita è uscita da quasi un secolo di autoisolamento per riposizionarsi come nuova Terra promessa, esempio di dinamismo e modernità. Nel cuore del mondo islamico, il regno di sconfinata ricchezza della dinastia Saud è riuscito ad accreditarsi nelle cancellerie internazionali anche grazie alle ingenti somme di denaro investite per comprare e controllare lo sport – dal calcio alla boxe, dall’automobilismo al tennis, dal golf agli e-sports – e imbastire così un’articolata «strategia di soft power con una spruzzata di hard power» finalizzata ad acquisire influenza e a ripulire la propria immagine macchiata dalla reiterata violazione dei diritti umani e dalla repressione interna, spinta fino all’assassinio politico. Il tutto grazie anche alla cinica indifferenza di appassionati e addetti ai lavori occidentali – atleti, tecnici e dirigenti sportivi –, ben disposti a guardare dall’altra parte davanti ai petrodollari messi sul piatto. Dopo aver indagato il fenomeno del tifo estremo nei quattro angoli del pianeta, James Montague racconta per la prima volta il dietro le quinte dell’inarrestabile «ascesa shakespeariana» di Mohammed bin Salman e della sua corte – segnata da una concezione spregiudicata del potere –, ricostruendo i loro titanici sforzi per rivoluzionare gli equilibri dell’entertainment planetario. Ne emerge un ritratto scioccante della realtà che si cela dietro la narrazione manipolatoria così spesso associata al «neo-rinascimento» saudita.
20,00 19,00

Torino, 16 maggio 1976. Un tuffo al cuore, vecchio e granata

Libro: Libro in brossura
editore: 66thand2nd
anno edizione: 2025
pagine: 132
«Noi non lo sapevamo. Non potevamo saperlo. Eravamo bambini. Anche se per la verità non lo sapevano neppure gli adulti. Nessuno poteva immaginarselo. Che cosa, direte. Nessuno poteva immaginarsi che quella sarebbe stata per noi una gioia unica, irripetibile». È la gioia per l’ultimo scudetto del Torino, quello del presidente Orfeo Pianelli, di mister Gigi Radice e dei «gemelli del gol» Pulici e Graziani. Uno scudetto sofferto, meritato, con cui i granata del 1975-76 resero omaggio agli Invincibili di capitan Valentino Mazzola, scomparsi a Superga ventisette anni prima. Il succedersi delle giornate di quel campionato tumultuoso è raccontato qui attraverso gli occhi del piccolo Giuseppe. È un Torino immaginato grazie alle leggendarie radiocronache di Tutto il calcio minuto per minuto, o ai servizi della Domenica Sportiva, che agli occhi del ragazzo assumono dimensioni mitologiche, in cui i derby sono come le battaglie della guerra di Troia. Accanto alle partite di calcio, alle canzonature con i compagni di scuola juventini, e alle chiacchiere ascoltate nel salone di barbiere del padre, si rincorrono gli echi dei fatti di cronaca accaduti tra l’agosto del 1975 e il maggio del 1976, seguiti a pochi mesi di distanza dalla morte del cugino di Giuseppe, l’interista Walter, militante delle Brigate Rosse ucciso in uno scontro a fuoco con la polizia. Nessuno poteva sapere che «non saremmo mai più stati così felici, almeno per quanto riguarda la nostra passione per il calcio. Anzi no: per il Toro».
17,00 16,15

La bomba. Lo spettacolo di Alberto Tomba

Libro: Libro in brossura
editore: 66thand2nd
anno edizione: 2025
pagine: 204
Debordante, incontenibile, esagerato nella fisicità e nei distacchi che infliggeva in pista agli avversari, Alberto Tomba è stato per certi versi il più grande atleta italiano del secolo scorso. Come tutti i migliori, ha indotto (o costretto) a cambiare tutto il mondo che lo circondava: dal suo sport, che a cavallo tra gli anni Ottanta e Novanta ha vissuto un'epoca di improvvisa e imprevista popolarità, fino al rapporto – sempre complicato, sempre conflittuale – tra l'Italia e i suoi figli migliori, un'Italia stravolta dalla vitalità di questo ragazzone di città, per questo motivo alieno a un mondo di montanari silenziosi. Uno sciatore che con il suo rumore ha interrotto persino il rito nazionalpopolare per eccellenza, la finale del Festival di Sanremo. Giuseppe Pastore, con il suo stile vivacissimo e inconfondibile, racconta la leggenda di Tomba la bomba, un'icona dello sport italiano, un campione che è diventato più grande dello sci stesso e ha marcato profondamente l'immaginario dell'ultimo quarto del Novecento.
18,00 17,10

La gara più sporca. Ben Johnson, Carl Lewis e la finale dei 100 a Seul 88

Libro: Libro in brossura
editore: 66thand2nd
anno edizione: 2025
pagine: 312
Nella storia delle Olimpiadi, pochi eventi sono stati capaci di catalizzare l’attenzione del pubblico in ogni parte del mondo come la finale dei 100 metri di Seul 88, la gara più sporca – ma forse anche la più bella – di tutti i tempi. Il motivo di un’attesa così febbrile va ricercato nel dualismo radicale, assoluto che la infiammò: quello tra Carl Lewis, il «Figlio del vento», già vincitore di quattro ori olimpici a Los Angeles 84, e Ben Johnson, l’esplosivo underdog determinato a detronizzare il sovrano e a stupire il mondo. Due atleti e due uomini agli opposti, dentro e fuori la pista: un superdivo l’americano, bello, elegante e sicuro di sé ai limiti dell’arroganza; un enigmatico outsider il canadese, cresciuto gara dopo gara all’ombra dell’avversario e disposto a tutto pur di sconfiggerlo. Due fuoriclasse della velocità che non hanno mai nascosto di detestarsi. Richard Moore ricostruisce il prima, durante e dopo della gara che sublimò questo epico duello attingendo alle testimonianze dirette dei protagonisti – le due stelle, i loro coach, gli entourage, gli altri finalisti olimpici, i cronisti al seguito – e restituendo al lettore il pathos di una rivalità che ha cambiato per sempre, nel bene e nel male, l’atletica leggera. E la lotta al doping.
20,00 19,00

Sempre, ovunque, contro chiunque. Vita di un fighter di Mma

Libro: Libro in brossura
editore: 66thand2nd
anno edizione: 2025
pagine: 168
Alessio Di Chirico è il terzo atleta italiano capace di entrare nell’élite mondiale delle mixed martial arts, e il primo a scegliere di rimanere ad allenarsi in Italia, nonostante le difficoltà e la mancanza di strutture. Spesso stigmatizzate per la loro violenza, vittime di numerosi pregiudizi («non ci sono regole», «vale tutto») ma nate dall’ibridazione di discipline di lunga tradizione come la boxe, la lotta greco-romana e il jiu-jitsu, le Mma sono il più tecnico tra gli sport da combattimento. Di Chirico, laureato in Scienze motorie, le ha scelte per la loro completezza e complessità: perché gli ponevano una sfida continua. Per lui combattere è un gesto nobile e richiede il rispetto dell’avversario, tanto studio e una buona dose di curiosità. Quando è diventato un professionista, ed è stato chiamato da Ultimate Fighting Championship, l’organizzazione americana che domina il settore, si è ritrovato in un mondo fatto di apparenze, che dava più importanza agli elementi spettacolari che ai veri valori sportivi. E si è scontrato con la realtà di una pratica molto più brutale sul piano interiore, umano, che su quello fisico. Ma cosa significa entrare in un ring circondato da una rete, in una «gabbia», con solo un paio di guantini sulle mani, per affrontare un avversario? Perché, da quando è nato l’uomo, alcuni sentono il bisogno di battersi? Cosa cercano tanti ragazzi normali, a prima vista tranquilli, nella violenza fisica e simbolica di uno sport che non fa sconti a nessuno? Sono alcune delle domande a cui prova a rispondere questo «romanzo di formazione», basato su fatti realmente accaduti, raccontato dalla voce di Daniele Manusia. Perché anche guardarsi dentro, in fondo, è una forma di combattimento.
18,00 17,10

Il destino di un bomber

Libro: Libro in brossura
editore: 66thand2nd
anno edizione: 2025
pagine: 156
La vita di Andrea Carnevale sembra un romanzo. Comincia in un angolo di Sud rurale, «tra la via Appia e il West», dietro un pallone rincorso a piedi scalzi per non rovinare le scarpe buone. La sua giovinezza però è segnata da una terribile, duplice tragedia: la madre viene uccisa a colpi d’ascia da un marito folle, sul greto di un torrente vicino casa; e l’uomo qualche anno più tardi si suiciderà davanti ai propri figli. L’adolescente Andrea reagisce costruendosi una corazza, per arrivare col tempo, dopo aver lavorato duramente ed essersi fatto le ossa nelle categorie minori, a giocare nella Serie A più scintillante di sempre. Cresce e si ritrova in squadra con due marziani: prima Zico, nelle file dell’Udinese, poi Maradona, il fratello di una vita, nell’epoca d’oro del Napoli di Ferlaino. Seguono giorni e notti esaltanti, coppe e scudetti, assist e gol storici: risarcimenti di un destino altalenante che non smette mai di oscillare. Convocato finalmente come titolare per i Mondiali di Italia 90, Carnevale viene oscurato dalla meteora Schillaci. Sposa una bellissima della tv ed è ingaggiato dall’amata Roma, ma si impantana nel doping. Appese le scarpe al chiodo, si ritrova a essere incriminato per una vicenda di droga a cui è totalmente estraneo. Scagionato senza ombre, rinasce ancora una volta, e da oltre vent’anni gira il mondo per scovare giovani talenti da portare all’Udinese. Nei vari Sud del mondo, cerca occhi accesi di passione rabbiosa: ragazzi pieni di malinconia e carattere, un po’ come Andrea Carnevale.
18,00 17,10

Vincere la Champions

Libro: Libro in brossura
editore: 66thand2nd
anno edizione: 2025
Tra la fine degli anni ottanta e l’inizio dei novanta sembrava che il mondo esistesse solo come una serie di cambiamenti epocali: dai confini alla tecnologia, dalle monete agli equilibri politici, tutto si stava trasformando. Perfino il calcio, a volte sullo sfondo, altre volte come involontario protagonista. Nel settembre del 1987, il Napoli di Maradona viene eliminato dalla coppa campioni da un Real Madrid niente affatto galactico, dopo una partita d’andata finita a pugni e insulti, giocata a porte chiuse in un Bernabéu spettrale, squalificato per le intemperanze dei tifosi blancos. La squadra del giocatore più forte al mondo usciva così mestamente al primo turno insieme ai campioni di Malta, Finlandia e Islanda. È da questo episodio che nasce l’idea, rilanciata dai soldi delle tv, che avrebbe portato alla odierna champions league, immaginata come una superlega in cui dovevano sfidarsi, fino a maggio, le migliori compagini d'Europa. La fortuna ha voluto che l’edizione inaugurale del 1992, ancora sperimentale e non brandizzata, la vince per la prima volta nella sua storia il Barcellona, allenato da Johann Cruijff, architetto del calcio del futuro. Da allora la «coppa dalle grandi orecchie» è stata alzata quasi solo da squadre che avevano già conquistato la competizione, con la bacheca piena di trofei, fino all’ultimo, inaspettato successo del Paris Saint-Germain nella nuova champions dal formato rivoluzionato. Ripercorrendo oltre trent’anni di trionfi, polemiche e inopinati fallimenti, Emiliano Battazzi ci racconta la storia del più prestigioso torneo per club del mondo – e forse anche il segreto per vincerlo.
19,00 18,05

Narcoball. Amore, morte e calcio nella Colombia di Escobar

Libro
editore: 66thand2nd
anno edizione: 2025
Narcoball racconta l’incredibile storia del calcio colombiano dei primi anni novanta, plasmata da Pablo Escobar e da altri signori della droga, segnata da rivalità furiose e ambizioni feroci. Con approfondimenti inediti da parte di giocatori e politici, svela un impero calcistico sostenuto dai cartelli, dove una sconfitta sul campo poteva significare la morte. David Arrowsmith fa luce sugli accordi clandestini che rimodellarono le squadre di calcio di Medellín. Mostra gli straordinari legami che Escobar strinse con i potenti del pallone e come la sua influenza portò alla sorprendente vittoria della Colombia per 5-0 contro l’Argentina a Buenos Aires, ma anche all’omicidio di arbitri e pure all’uccisione di Andrés Escobar, il difensore che pagò il prezzo più alto dopo un autogol ai mondiali del 1994. In "Narcoball" incontriamo calciatori iconici ancora oggi ricordati come il grande numero 10 Valderrama e il portiere funambolo Higuita, e anche grandi protagonisti della serie A, da Faustino Asprilla a Diego Armando Maradona, finito inconsapevolmente a giocare un’incredibile partita d’esibizione a La Catedral, il carcere dove regnava il «prigioniero» Pablo Escobar.
20,00 19,00

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