Per il commissario Soneri una vacanza a Montelupo, un borgo dell’Appennino emiliano, ha il sapore dell’infanzia e della giovinezza, vissute lì tra la famiglia, gli amici, la scuola e le passeggiate nei boschi. Ma il tempo ha guastato i bei ricordi e anche le persone non sono più le stesse. Così, quando Palmiro Rodolfi e il figlio Paride, padroni del grande salumificio che da decenni dà lavoro e ricchezza al paese, fanno una brutta fine, Soneri capisce che quelle morti celano qualcosa di marcio che ha corrotto anche la sua gente. Il commissario si trova a frugare nelle pieghe di un caso che appare emblematico di un mondo che ha smarrito identità e valori inseguendo una “modernità” fondata sul mito del denaro. E la soluzione gli lascia l’amara consapevolezza di dover chiudere per sempre una porta sul proprio passato.