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Dalla città ideale alla città virtuale. Estetica dello spazio urbano in Giappone e in Cina

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Dalla città ideale alla città virtuale. Estetica dello spazio urbano in Giappone e in Cina
Titolo Dalla città ideale alla città virtuale. Estetica dello spazio urbano in Giappone e in Cina
Autore
Collana Biblioteca di testi e studi, 970
Editore Carocci
Formato
Formato Libro Libro: Libro in brossura
Pagine 103
Pubblicazione 02/2015
ISBN 9788843075560
 
12,00 11,40
 
Risparmi: €  0,60 (sconto 5%)

 
La civiltà urbana in senso proprio nasce in Giappone sotto l'egida della cultura cinese, eppure tutta la successiva storia urbanistica del paese si muove verso altre direzioni. Infatti già nel XII secolo Kamakura, sede del primo governo shogunale e città simbolo del "medioevo" giapponese, anticipa i futuri sviluppi dell'urbanesimo nipponico. La stessa Tokyo, strutturata in una multi-città policentrica e reticolare, attinge spontaneamente a una millenaria tradizione progettuale che sa sfruttare a fondo le irregolarità dello spazio, le sue asimmetrie, le zone di transizione, l'osmosi potenziale tra piani orizzontali e verticali e può essere già classificata come una "metapolis". È possibile cogliere ulteriori riflessi della sensibilità spaziale giapponese anche attraverso l'opera letteraria di Nagai Kafu, dove si rivela fino in fondo la "logica del luogo" che fa di Tokyo stessa un racconto, una trama di continue transizioni, una "città delle situazioni" irriducibile a qualunque forzata unità prospettica. A fondamento di un ordine urbano così singolare ritroviamo alcune idee dell'arte e dell'estetica tradizionale giapponese. In particolare l'idea di "ma" offre una straordinaria porta di accesso a un'indagine sul senso della spazialità in Giappone.
 

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