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Passigli: Passigli poesia

Tutte le nostre collane

18 poesie- 18 poems

Libro: Libro in brossura
editore: Passigli
anno edizione: 2025
pagine: 144
«...18 poesie consente di circoscrivere un preciso momento nell’elaborazione stilistica di Thomas (…) È da quel momento che Thomas inizia a elaborare la sua peculiare “poetica del processo”, secondo l’ormai nota definizione del critico Ralph Maud, che ne mutuò il nome dalla poesia Un processo nel clima del cuore, inclusa in 18 Poesie. Tale poetica si fonda, da un lato, su una precisa visione della natura, dell’uomo e dei processi vitali; dall’altro, su una stringente resa formale che ne veicola il senso profondo. Per Thomas l’universo è caratterizzato da una sostanziale unità, che si attua e si manifesta nei continui processi di mutamento che investono tutti i suoi elementi, e a cui presiedono le due forze simultanee di creazione e distruzione. I contrari convivono, riunificati nell’esperienza ed espressi dalle immagini poetiche giustapposte e polarizzate… Da qui deriva anche la nuova e radicale compressione formale di queste poesie, unita all’utilizzo sistematico della strofa regolare e della rima. All’uscita di 18 Poesie questo aspetto non fu compreso e la critica fu semmai abbagliata dal caleidoscopio di immagini visionarie esibito nelle poesie. È un equivoco che ha tenuto lungamente in scacco Thomas – l’idea semplificatoria e falsa di una poesia delirante, nella migliore delle ipotesi associata agli automatismi psichici del surrealismo, nella peggiore a pretestuose derivazioni biografiche – e che ha adombrato la lucidissima e per niente allucinata elaborazione formale che rende le sue poesie così dense e impenetrabili. Si tratta invece del tentativo ad altissima intensità di serrare in unità linguistica gli opposti, di articolare la loro inconciliabilità logica entro argini ritmici e metrici, di tener dietro al processo di metamorfosi verbale attraverso una sintassi spezzata, che salta i passaggi logici intermedi e frantuma le categorie grammaticali…» (Dalla prefazione di Federico Mazzocchi)
18,00 17,10

Milioni di immensi amori puri. Poesie d'amore 1913-1922

Libro: Libro in brossura
editore: Passigli
anno edizione: 2023
pagine: 176
Tra i massimi poeti russi del primo Novecento, Majakovskij è apparso subito quello che meglio di tutti incarnava gli ideali della sua epoca, tanto che la sua vicenda personale, fino al tragico suicidio, è venuta a rappresentare una sorta di archetipo di quegli anni di grandi speranze e di drammatiche delusioni. Ma Majakovskij è stato soprattutto un grande poeta, ben prima e ben oltre la rivoluzione d’ottobre, di cui è stato il più accreditato cantore e che forse ne ha restituito un’immagine troppo parziale; e questa nostra antologia lo dimostra ancora una volta, scegliendo poesie e poemetti che definire semplicemente “d’amore” è certo riduttivo – come del resto per tutta la grande poesia d’amore –, ma che ci mostrano l’aspetto più intimo della sua ispirazione. Come scrive Marilena Rea nella prefazione che accompagna questa sua nuova traduzione: «Sfogliando queste pagine avremo l’impressione di solcare la materia dell’amore, cioè quelle emozioni primarie come gelosia, rabbia, bramosia, attrazione, che fanno scalpitare il poeta, lo fanno girovagare insonne per la città in piena notte, lo fanno urlare al cielo dalla frustrazione. Come tante finestre aperte sul cuore, le poesie ci mostrano senza veli il fuoco che alimenta la sua anima: le amanti con i boa di strascichi di comete, le signorine dai modi ora pudichi ora civettuoli, l’amata che si macchia di tradimento, la dolce signorina americana che affila lamette Gillette in mezzo all’indifferenza dei ricchi passanti capitalisti, un amore negato che scatena una funesta tempesta che sovverte l’ordine universale delle cose…».
14,50 13,78

Seconda nascita

Libro: Libro in brossura
editore: Passigli
anno edizione: 2022
pagine: 160
«… La raccolta ‘Seconda nascita’, composta in breve tempo, tra il 1930 e il 1931, ruota tutta, salvo il poemetto d’apertura, attorno all’anno 1930, prendendo l’avvio dagli eventi destinali di quella stagione. Un’estate che muterà alla radice la vita familiare di Pasternak, non dissimile da quella “naturale e preistorica come nell’Apocalisse” che aveva scosso la Russia zarista e di cui scriverà in una ideale lettera postuma a Rilke. Sono trascorsi circa dieci anni dall’uscita del dittico ‘Mia sorella, la vita’ e ‘Temi e variazioni’ (1922, 1923) – vertice del lirismo di Pasternak, quello che lo ha reso unico e vertiginoso, capace di sedurre l’orecchio indiscutibile di Marina Cvetaeva che alla sua poesia ha dedicato saggi fin qui insuperati. Dieci anni di altre prove, incursioni nell’epos, la scelta di misurare il ritmo della Storia con i poemi ‘L’anno 1905’, ‘Il luogotenente Schmidt’, il ‘romanzo in versi’ Spektòrskij… Con ‘Seconda nascita’ si afferma l’intenzione di interpretare l’esigenza del nuovo secolo, corrispondere all’attesa di un nuovo pubblico di lettori, districando la complessa sintassi delle prime raccolte, l’esasperazione fonetica di certe quartine, l’uso intensivo dei “nidi di parole” che lo apparentano alla maniera di Cvetaeva. Un particolare ritorno alla lirica, percepita come non necessaria al ‘mandato’ dell’epoca che a malapena la tollera, valutandola “extraterritoriale”… Una ‘Seconda nascita’ insieme all’amata, scriverà Pasternak a Zinaìda Nejgauz, condensando nel titolo lo slancio a nuova vita, il tema dell’oblio e della morte che la precedono e insieme il progetto di una rinnovata poetica, la dichiarata “semplicità inaudita”…» (Dalla prefazione di Caterina Graziadei)
19,50 18,53

Nel deserto dell'ora

Libro: Libro in brossura
editore: Passigli
anno edizione: 2022
pagine: 144
«Il nuovo libro di Silvio Mignano porta un bellissimo titolo: se il deserto sia quello dell’ora, ossia della partizione di tempo che dobbiamo quotidianamente riempire di vita, oppure quello del nunc, dell’oggi, dell’adesso, è – forse – chiarito solo molto avanti nel libro, in un testo importante, Dipingere nell’amnesia: ma in realtà credo che le due interpretazioni possano convivere. Il libro tiene fede alla bellezza e al molteplice significato del suo titolo, in quanto anche questo terzo libro di Mignano è pieno di nunc e di hic (la terza delle quattro sezioni, d’altronde, si intitola Occupare spazio): dei tanti luoghi evocati, vissuti, letti, riletti e interpretati, nella vasta esperienza della vita (anzi, delle tante vite) dell’autore, ma anche dell’intreccio tra luoghi e tempi, lontani ma non remoti, tutti presenti alla vigile volontà di una voce spesso, più che lirica, narrante di tenere insieme le fila, di contemplare la sopravvivenza dolorosa ma certa nel “deserto”…» (Dalla prefazione di Rossano Pestarino)
16,50 15,68

Poesie d'amore. Testo tedesco a fronte

Libro: Libro in brossura
editore: Passigli
anno edizione: 2021
pagine: 96
Come ricorda Sabrina Mori Carmignani nella prefazione a questo volume, a un giovane poeta che nel 1903 gli chiedeva consigli sui propri versi, Rilke risponde senza traccia d’esitazione: «Non scriva poesie d’amore», e questo monito non può non essere letto anche e soprattutto in direzione dello stesso Rilke. Il quale, in realtà, aveva sì scritto ‘poesie d’amore’, e in particolar modo negli anni giovanili (fra l’altro un’intera raccolta dedicata a Lou Andreas-Salomé dal titolo “In tuo onore”), ma aveva anche avvertito piuttosto precocemente il limite di un’ispirazione inserita entro l’esperienza vissuta in prima persona. E non è certo un caso che poi molte delle liriche dedicate a Lou non siano state da lui pubblicate. Per questa ragione, selezionare e raccogliere un’antologia di liriche amorose nell’ambito della pur vasta opera rilkiana impone il difficile confronto con un orizzonte tematico aperto. Come spesso avviene nell’opera dei poeti più grandi ogni singolo componimento rappresenta una sorta di tutto compiuto; e in Rilke questo accade in maniera ancor più evidente, poiché tutta la sua straordinaria evoluzione di poeta, pur nella molteplice complessità della sua voce, tende a un assoluto rigore espressivo, a una sorta di ‘congiunzione’ dei temi, che ne rivela – si pensi ai “Sonetti a Orfeo” e al canto estremo delle “Elegie Duinesi” – la natura profondamente poematica. D’altra parte, proprio questa antologia ci permette di interrogare l’opera di Rilke da un versante nuovo e originale; e la risposta è ancora una volta straordinaria, in un insieme di liriche d’amore che sono fra le più belle dell’intero Novecento poetico.
10,00 9,50

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