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Neri Pozza: Bloom

Tutte le nostre collane

Il tesoriere di Stato

Libro: Libro in brossura
editore: Neri Pozza
anno edizione: 2023
pagine: 352
Questa è la strana storia di un bancario che voleva spendere tutto. Agli inizi degli anni Novanta del secolo scorso, uno studente di filosofia si candida, tramite un’impostura, a uno stage destinato ad altri presso un istituto bancario, imboccando così per caso la svolta della sua esistenza. Il luogo del nuovo lavoro è una filiale della Banca di Francia a Béthune, a un’ora e mezzo di treno da Parigi, una cittadina devastata dalla chiusura delle miniere di carbone che non sono state sostituite da nulla, e da un neoliberismo arrembante. Il primo contatto di Georges Bataille – sì, è proprio questo il suo nome – con l’istituzione, al di là dell’opacità degli obblighi, è di una fascinazione totale per quel luogo che incarna il freddo potere dell’accumulazione infinita e le aberrazioni del capitale ma che, a suo sentire, potrebbe celare il segreto del mondo. Nella sua infuocata ricerca di senso, Georges Bataille scoprirà tuttavia anche un’altra vertigine: il sesso. Prima con Annabelle, una libraia appassionata di Rimbaud, e poi con l’amore della sua vita, la dentista Lilya Mizaki. La sessualità totalizzante, insieme alla segreta missione di aiutare il popolo sempre più folto dei sovraindebitati, si tramuterà in un’eversiva avventura esistenziale. In questo singolare romanzo di formazione, mentre si inoltra con grazia nei labirinti mentali del suo protagonista, Yannick Haenel riflette sulla crisi rovinosa del nostro tempo, ci interroga sulla nostra capacità di resistere al mondo che ci circonda. E porta alla luce un tesoro che è lì, vicinissimo, nella magia della sua scrittura.
20,00 19,00

Demon Copperhead

Libro: Libro in brossura
editore: Neri Pozza
anno edizione: 2023
pagine: 656
Questa è la storia di un ragazzo che tutti chiamano Demon Copperhead, un eroe dei nostri tempi. Un ragazzo che può contare solo sulla bella faccia ereditata da suo padre, una criniera di capelli color rame, lo spirito aguzzo e il vizio di sopravvivere. Il suo esordio nell’universo – mamma di diciott’anni che partorisce sola con una bottiglia di gin, anfetamine e oppioidi –, in una casa mobile sperduta negli Appalachi meridionali, dà il la a ciò che verrà dopo. Demon inizia la sua corsa a perdifiato attraverso la vita, sfreccia per le selve oscure dell’affido, del lavoro minorile, delle scuole fatiscenti, fino al sogno, e poi all’ebbrezza del successo atletico, con la conseguente caduta nella dipendenza. Nel mentre, si ossessiona con gli eroi della Marvel, si disegna i suoi fumetti riempiendoli di cattivi veri, si inerpica per le vette vertiginose del grande amore e sprofonda nel dolo - re straziante della perdita. Attraverso tutto questo, Demon deve combattere, armato del suo caustico umorismo e poco altro, contro la propria invisibilità in un mondo dove persino i suoi amati supereroi hanno abbandonato le terre selvagge per la città. La sua voce è quella di una generazione di ragazzi perduti, nati in posti splendidi e maledetti che neanche per un istante concepiscono di abbandonare. Ma Demon è un combattente, un sopravvissuto, come era un sopravvissuto David Copperfield nella sua disgraziata Londra. Barbara Kingsolver si ispira all’opera iconica di Dickens con questo romanzo vincitore del Pulitzer, ambientato nel Sud degli Stati Uniti, per gettare luce sulle vite marginali di oggi, con la stessa rabbia, la stessa profonda compassione. La stessa fiducia nel potere di trasformazione di una bella storia.
22,00 20,90

La nostalgia che avremo di noi

Libro: Libro in brossura
editore: Neri Pozza
anno edizione: 2023
pagine: 144
Si potrebbe dire che dentro un libro come questo, in cui la forma di un romanzo si scompone e si frammenta, i fantasmi della vita si muovono con più naturalezza, si permettono pause, giocano con la nostalgia, si interrogano sul tempo, e sulle intermittenze del presente. I personaggi di Anna Voltaggio sono dentro la nostalgia di un inconoscibile passato, conoscono l’amore soltanto come una forma illusoria, vivono di tenerezze incerte, di desideri rimasti in sospeso, di sentimenti da tenere a bada; e accendono bagliori improvvisi su vite di cui non ci serve sapere più di quanto viene accennato. Spiegano l’erotismo senza dirlo, il piacere senza inseguirlo, modulano l’attesa come un puzzle incompleto, dove le tessere che mancano generano un altro disegno, e mostrano l’errore come unica forma possibile di libertà. In queste pagine popolate di voci perdute sembra che arrivi di tanto in tanto il rumore della vita, dove il futuro si mescola al passato come un paradosso, in un presente che non rinuncia a nulla eppure si smarrisce di fronte ai sogni e ai desideri. In questo libro d’esordio, Anna Voltaggio chiude i conti con ricordi, desideri e ossessioni scegliendo dettagli, cucendo assieme con scrittura asciutta e decisa, che non dimentica le ferite, storie che mettono in luce tutte le nostre incapacità, tutti i nostri difetti troppo umani.
16,00 15,20

La ballata delle anime inutili

Libro: Libro in brossura
editore: Neri Pozza
anno edizione: 2023
pagine: 144
È il 1938 e la tredicenne Sofia vive in una masseria nel Gargano insieme alla sua grande famiglia, affollata di fratelli, cognate, nonni e nipoti. In quella casa ci sono tante stanze da letto quante le dita di una mano, e tutte ruotano attorno a quella centrale, che è bianchissima, misteriosa e nessuno vi può accedere. È la stanza del Santo: lì accadono i prodigi, ci si va solo per fare i figli. Sofia sa che lei non varcherà mai quella soglia. Suo padre, con «parole che hanno i denti», le ha spiegato che un marito vuole una donna utile, e che lei non lo è. Perché non sa fare niente, perché è lenta, soprattutto coi numeri: è nata con la luna bugiarda. Così Sofia si aggira tra la masseria e il campo di grano, sentendosi sola, diversa, un errore. L’unica persona con cui può parlare è il suo amico Pasquale, e a lei piace, ogni tanto, correre da lui. Ma Pasquale è di San Nicandro, e la gente di lì ha aderito a una setta strana e misteriosa. Loro non mangiano il salame, il sabato fanno sempre sciopero e per diventare veri uomini devono tagliuzzarsi là sotto. Suo padre l’ha ammonita di non parlare con quelli, è pericoloso, potrebbero contagiarla. Il loro capo, Donato Manduzio, è un losco individuo capace di vedere cose che gli altri non vedono e di compiere guarigioni ma anche malocchi, e in paese si vocifera che per cercare aiuto e protezione abbia avuto la bella idea di scrivere una lettera al Duce… Ispirandosi a un fatto realmente accaduto nell’Italia fascista – quando in un piccolo paese della Puglia un’intera comunità si convertì all’ebraismo mentre venivano promulgate le leggi razziali – Tommaso Avati racconta una grande famiglia e il suo lento, inesorabile disfacimento, che è anche la fine di un’epoca.
17,00 16,15

L'imperatore delle nuvole

Libro: Libro in brossura
editore: Neri Pozza
anno edizione: 2023
pagine: 224
Dopo il 2026. Vista da lontano sembra una costruzione da fiaba: una lunga linea fortificata di un bianco abbacinante che attraversa quattro Stati nordafricani. Oltre, una striscia di terra desertificata chimicamente; oltre ancora, il Mediterraneo. Benvenuti al Muro, invalicabile barriera per i dannati della Terra che tentano di oltrepassarla ma anche meta turistica alternativa per i ricchi del mondo: la soluzione radicale al problema dell’immigrazione clandestina. Franco Zomer è una guardia muraria, come lo era suo padre; di giorno, dopo aver finto di vagliare i loro documenti, rimanda indietro i migranti che cercano di varcare il confine. Dopo il tramonto, arrivano i clandestini – che un documento non ce l’hanno proprio – la cui sorte spesso si decide in modo violento. Il lavoro delle guardie murarie è una brutale messinscena ritualizzata, le direttive vigenti sono implacabili: nessuno deve passare. Chi si lascia sfuggire un migrante, finisce nella Stanza delle Punizioni. Per resistere alla legge della crudeltà, al Muro tutti fanno uso di anfetamine e stimolanti, fino a quando la malavita locale inonda il mercato con una nuova sostanza, la Moby Dick. L’effetto è straordinario: si può rivivere un momento del passato in cui cambiare le decisioni sbagliate o fatali, modificare il destino. L’illusione di realtà è perfetta, la dipendenza potentissima e immediata. La Moby Dick dilaga incontrollata come un’epidemia, tra i disperati come tra gli aguzzini. Annichilito dalla sofferenza cui assiste ogni giorno e che spesso infligge di persona, anche Franco Zomer vorrebbe riavvolgere la sua vita fino a quel fatidico giorno di un tempo ancora felice. Un tempo in cui, con un dito, poteva spostare le nuvole in cielo e tutto era ancora possibile. Solo così potrà immaginare il futuro, un futuro con il volto di Penelope, la donna che vede ogni volta che chiude gli occhi.
18,00 17,10

L'uomo che amava i libri

Libro: Libro in brossura
editore: Neri Pozza
anno edizione: 2023
pagine: 320
L’esistenza di Bob Comet, bibliotecario in pensione, scorre come un lungo fiume tranquillo: non ha amici, il suo telefono non squilla mai e se qualcuno bussa alla sua porta, di sicuro è per vendergli qualcosa. Da tempo Bob ha rinunciato all’idea di conoscere il prossimo, o di lasciarsi conoscere, e il suo unico modo di stare nel mondo è tramite la lettura: qualcosa di vivo, in costante movimento e perenne crescita. In quasi tutte le stanze della sua casa ci sono scaffali zeppi di volumi, nei corridoi ordinate torri di libri, ovunque romanzi ammassati. L’altro piccolo piacere che Bob si concede è camminare. Le sue lunghe passeggiate cominciano senza una meta precisa e non prevedono contatti umani. Fino al giorno in cui, entrando in un 7-Eleven, si imbatte in una donna dall’aria assente, ferma davanti alle porte di vetro dei frigoriferi. La donna è vestita come una bambina, ma da sotto il berretto le spunta una zazzera bianca e scarmigliata. Al collo ha un foglietto legato a una cordicella, con la scritta: Mi chiamo Chip, e vivo al centro anziani Gambellreed. Nel ricondurre la sperduta signora alla residenza per anziani, lo sguardo di Bob cade su un volantino in una bacheca: è un appello a fare volontariato presso quel centro. Un’occasione, per Bob, di sottrarsi all’ostinata solitudine di decenni. Ma anche, in modo del tutto inatteso, l’opportunità di riconciliarsi col suo passato e, forse, affrontare la feroce nostalgia per un amore perduto. Eccentrico e dolceamaro, tra imprevisti che sfiorano il comico, beffe del destino e un umorismo travolgente, "L’uomo che amava i libri" celebra ciò che vi è di straordinario nella cosiddetta vita ordinaria e descrive magnificamente la brace che cova anche sotto l’esistenza più mite.
18,00 17,10

Le farfalle di Sarajevo

Libro: Libro in brossura
editore: Neri Pozza
anno edizione: 2023
pagine: 240
Sarajevo, 1992. Ogni notte bande di ultranazionalisti con la faccia coperta da calze nere trascinano in strada i mobili presi dalle case abbandonate ed erigono barricate che tagliano la città in enclave etniche. Ogni mattina, gli abitanti – musulmani, croati, serbi – rimuovono quelle barriere e affrontano la giornata fingendo di non vedere ciò che si addensa all’orizzonte. Tuttavia, inevitabilmente, arriva il giorno in cui la tragedia che incombe sulla città non può più essere ignorata, e Zora Kočović, pittrice e insegnante, decide che è giunto il momento di mandare suo marito e l’anziana madre fuori dal paese, al sicuro. Lei, invece, non lascerà Sarajevo, il suo studio sotto i tetti della Vijećnica, i ragazzi che si aggrappano ai suoi corsi di arte come all’ultimo brandello di normalità, i suoi quadri che raffigurano i tanti ponti, simbolo della città della convivenza. Le ostilità non potranno durare più di qualche settimana, la tempesta passerà. Ma la tempesta non passa e l’assedio chiude Sarajevo in una morsa. I suoi abitanti rimangono senza comunicazioni, senza luce, senz’acqua, senza medicine: dalle colline attorno la città viene bombardata, spazzata dai cecchini, martoriata. Muoiono a migliaia; le lapidi, bianche, sottili, riempiono ogni angolo, prato, cortile. Spariscono giorno dopo giorno gli alberi e gli uccelli. Nel palazzo squarciato dalle esplosioni in cui Zora vive ormai sola, si è formata una vera e propria comunità di fratelli e sorelle d’anima che si appoggiano gli uni agli altri, affrontano insieme il loro mondo che si sta disintegrando, si reinventano di nuovo e poi ancora, nel tentativo di non perdere la propria umanità. Tutto ciò che Zora e i suoi amici hanno di più caro viene distrutto, esposto allo scempio dalla crescente violenza degli assalitori: al posto delle rondini nel cielo di Sarajevo volteggia la cenere, uno sciame di farfalle nere. Eppure, dopo che si è perso tutto, lì, può esserci ancora straordinaria bellezza.
18,00 17,10

Bestie

Libro: Libro in brossura
editore: Neri Pozza
anno edizione: 2023
pagine: 224
Falls Landing, Florida. Luogo di parchi a tema, palazzoni fatiscenti, bouganville bruciacchiate dal sole e di un lago immobile e scuro come un presentimento. Sulla scena, un gruppo di tredicenni che osserva tutto e tutti: Hazel, Britney, Leila, Isabel, Jody e Christian. Guardare è per loro un atto di potere che esercitano tenacemente e all’unisono. Si accovacciano tra i cespugli e studiano i maschi sul campo da basket, attirano adulti ignari e incolpevoli verso nidi di formiche rosse e aspettano le loro urla, notano il trucco sbavato delle madri, le rughe intorno agli occhi e alle labbra, e vegliano sulla tenda in cui i ragazzi più grandi si intrufolano di notte. Qui vedono spesso anche Sammy, la figlia del predicatore, oggetto privilegiato del loro guardare ossessivo. Lei è diversa, interessante. Ed è innamorata di Eddie, il bello della scuola. Poi, all’improvviso, Sammy scompare nel nulla. La camera da letto vuota, lo schermo del pc in frantumi, la comunità in panico. Le voci delle madri riecheggiano ovunque, senza tregua: «Dov’è Sammy? Dov’è? Dov’è? Dov’è?» Scrutando la scena da lontano, mentre gli adulti si affannano nelle ricerche e le malelingue si mettono al lavoro, il gruppo assiste compatto, vigile. Un’amicizia densa, costellata di piccole brutalità e gioie maniacali. Un tutt’uno rauco, singolare, che sfugge a ogni definizione se non a quella materna: «Bestie! Come si può essere bestie del genere?» Così dicono le madri di Falls Landing, che da parte loro sembrano preoccupate più che altro di sottrarre le figlie, e sé stesse, a una mediocrità annunciata sperando nel talent show annuale. Le madri non possono capire, non possono trovare Sammy. Quando una ragazza scompare, c’è chi glorifica e chi equivoca. Hazel, Britney, Leila, Isabel, Jody e Christian, un’unica mente come un alveare, si avvicinano pericolosamente al segreto più torbido che aleggia sulla cittadina. Ma tutto questo ha un prezzo. Ciò di cui le ragazze saranno testimoni le perseguiterà per il resto della vita, culminando in un’onda di pura ed eterna distruzione.
18,00 17,10

Oh, Serafina!

Libro: Libro in brossura
editore: Neri Pozza
anno edizione: 2023
pagine: 176
Augusto Secondo Valle, erede della Fiba, la Fabbrica Italiana Bottoni e Aeroplani che tuttavia ha fabbricato sempre e solo bottoni, è un industriale sui generis: ama parlare con gli uccelli. Tordi, merli, fringuelli, corvi, storni, zigoli, gracchi, gazze e passeracei assortiti allietano, fin da quando era bambino, le sue lunghe giornate. Nel boom economico dell’Italia che cresce e che sale, di una Milano sempre più megalopoli che s’infittisce e s’infetta e dove le ciminiere eruttano veleni che oscurano il cielo, la Fiba, situata pressappoco lì, «dalle parti di Sesto», è l’unica a conservare alle sue spalle un grande parco dove prosperano alberi, erbe e ogni tipo di animale alato. Augusto Secondo è un tipo malinconico e solitario, che però trova la sua allegria in queste chiacchiere senza parole, novello san Francesco che, per sogni e ideali, vive nel passato e nello spettro di un padre suicida, forse pazzo. O almeno fino a quando non incontra Palmira, operaia dalla bellezza sconvolgente che sposa, assecondando i sogni di lei di scalata sociale ed economica, e dalla quale però viene presto esautorato. Per via delle sue bizzarre abitudini, oltre che per aver sperperato tre milioni «per andar contro l’uccellagione», Augusto Secondo finisce infatti in manicomio. E in manicomio incontra Serafina, frangetta bionda, viso soave, occhi purissimi e un piffero da cui fluiscono note come canti d’uccelli. È l’inizio di un amore travolgente, unicamente grazie al quale i due troveranno la forza di cambiare il loro destino. Quando scrive Oh, Serafina! è il 1973 e Berto lo pensa come un soggetto per un film, che però arriverà solo nel 1976 per la regia di Alberto Lattuada. Gli dà l’esplicito sottotitolo di Fiaba di ecologia, di manicomio e d’amore e ci mette tutto il suo humour, «imparato con lunghe e dure sofferenze» e la sua pietas «cioè il mio allietarmi per ciò che mi sembra buono e il contristarmi per ciò che mi sembra cattivo». «Apologo grottesco su certo capitalismo e sulla modernità», come lo definisce Bruno Arpaia nella postfazione alla presente edizione, Oh, Serafina! è una favola ironica ma rivelatrice, spensierata ma durissima, apocalittica e ancora scandalosamente attuale.
17,00 16,15

Quella notte sotto la neve

Libro: Libro in brossura
editore: Neri Pozza
anno edizione: 2023
pagine: 288
Inverno 1945: Elisabeth, sedici anni, figlia di contadini, giace in un bunker sotto la terra ghiacciata. È ferita, brucia di febbre. Accanto a lei c’è Dimitrij, un soldato russo alto e ossuto, forse un disertore, che le ha ricucito i tagli, le ha disinfettato la carne con la vodka. Dalla feritoia, Liesel, così la chiamano tutti, sente avvicinarsi dei passi nella neve e, in preda al delirio, immagina che lì sopra, in superficie, la vita scorra via senza di lei. Che tutte le persone cui vuole bene, sua madre e suo padre, suo fratello, sua nonna, la stiano cercando. E non solo loro, pure il futuro marito, che ancora non conosce, i figli, che ancora non sono nati. Ora si stanno allontanando, sulle macerie, senza presagire che lei è lì sotto, prigioniera del suo corpo offeso. In fondo è giusto così, dopo quello che ha subito non ritornerà mai più come prima, il suo posto ora è sotto quella neve, nel silenzio. Ma il destino ha in serbo qualcosa di diverso per Liesel: dovrà vivere la sua vita fino in fondo, dapprima nella Germania disperata dell’immediato dopoguerra e poi in quella del miracolo economico, in cui lei sarà sempre in movimento, da un lavoro duro all’altro, senza mai fermarsi, qualsiasi cosa pur di non pensare, di non ricordare. La paura non la lascerà mai sola, perché ciò che ha vissuto l’ha privata per sempre della capacità di provare empatia, di capire quanto dolore può arrecare agli altri. Primo fra tutti a Walter, che lei tradisce, ogni volta e ancora. Poi, ai figli che metteranno al mondo insieme. L’abisso di angoscia di Liesel vivrà nella storia di chi è venuto dopo di lei, sarà la sua eredità, riverbero di quella di un intero paese. Un paese distrutto che non sa a chi chiedere perdono. Dopo Morire in primavera e Il dio di una estate, Ralf Rothmann chiude la trilogia dedicata alla sua famiglia con questo poderoso romanzo sul dolore inespresso e inesprimibile che plasma gli esseri umani, su cosa accade all’amore in un tempo di violenza storica, sul conflitto che più di ogni altro ha definito il Novecento.
19,00 18,05

Finché non tornerà la pioggia

Libro: Libro in brossura
editore: Neri Pozza
anno edizione: 2023
pagine: 240
In paese nessuno può scordare l’ultima volta che ha piovuto. Sono passati dodici anni da quel giorno, e ora in quel preciso punto della Valle il frumento è secco, i frutteti appassiscono, le bestie vengono macellate anzitempo perché non c’è più foraggio. Dodici anni sono passati da quando si è svolto quel misterioso funerale a cui nessuno degli abitanti ha partecipato; una cerimonia rituale, col drappo di velluto attorno alla salma, non la solita bara in legno di chi non segue più i precetti religiosi, come è d’uso ormai da quelle parti. Il rito, che celebrava una fine, è stato l’inizio di tutto. Oltre i confini del piccolo insediamento le stagioni si sono succedute come sempre, mentre sui suoi campi non è più scesa una sola goccia di pioggia. Una maledizione divina, pensano in molti, per i troppi peccati, per i troppi segreti. Yaeli ha deciso di lasciare Tel Aviv per tornare al villaggio d’origine della sua famiglia, gli Shteinman, sebbene se ne sia andata, un giorno di tanti anni prima, giurando di non rimettervi mai più piede. Vuole un nuovo inizio: non è sola, sta per nascere un bambino, sul cui futuro tuttavia già pesano paura e incertezza. Anche Gali, sua sorella, è in arrivo dal Canada. Finalmente sta per sposarsi e vuole che le sue nozze vengano celebrate sotto il grande albero che troneggia nel giardino di casa della sua infanzia. Anche se non è certa che lo sposo si presenterà. L’ombra di un antico segreto sta per ghermire nuovamente gli Shteinman, e mentre la famiglia riunita precipita verso una drammatica resa dei conti, gli abitanti del villaggio giorno dopo giorno lottano con la pioggia che si rifiuta di cadere. In sottofondo, il rombo delle scavatrici che aggrediscono i campi di chi si è arreso vendendo quella terra che, più di ogni altra, incarna il sogno dei Padri fondatori.
18,00 17,10

La danza sul vuoto

Libro: Libro in brossura
editore: Neri Pozza
anno edizione: 2023
pagine: 448
Il fidanzamento interrotto tra una ballerina e uno studente universitario, le vicende quotidiane di una povera famiglia di artisti, l’interno di una casa napoletana «sopra Toledo» in una giornata d’ottobre del 1951: ecco il nucleo di questa poderosa prima opera narrativa di Vittorio Viviani che, nel suo svolgersi imprevedibile e vertiginoso, raggiunge l’ampiezza di una narrazione epica. Dalla Napoli prefascista alla Napoli «americana», dal tempo del delitto Matteotti allo sciopero dell’Università del ’49, in queste pagine emerge l’immobile fisionomia di una città disincantata e segreta, resa nella molteplicità dei suoi aspetti, nella vasta galleria dei suoi personaggi, nel paesaggio urbano e in quello interiore in cui si svela una inarrestabile devastazione sociale e morale, resa ancora piú drammatica, nel dopoguerra, dalla presenza dei militari alleati. «Era stata a casa tutto il giorno, in ansia per quel pubblico sconosciuto che avrebbe affrontato; normale, non piú americano, e perciò difficile. Più che il corpo, l’anima elastica.Ma aveva dovuto ancora ascoltare le solite grida irritanti e domestiche della madre; ancora era stata costretta a vedere suo padre taciturno e crucciato, come in quegli ultimi tempi, quando non era riuscito nemmeno a nasconderle un profondo senso d’invidia per il suo debutto importante».
20,00 19,00

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