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Mursia: Testimonianze fra cronaca e storia

Tutte le nostre collane

Il sangue degli Einstein italiani. Il silenzio sulla strage dei famigliari del grande scienziato

Libro: Libro in brossura
editore: Mursia
anno edizione: 2015
pagine: 164
3 agosto 1944. Gli Alleati sono alle porte di Firenze, i combattimenti sono violenti, i nazisti si ritirano lasciando dietro di sé una scia di morti sulla quale per decenni scenderà un colpevole silenzio. Sulle colline di Rignano sull'Arno si consuma una strage a lungo rimossa e per la quale non si sono mai cercati i colpevoli: la moglie e le due figlie di Robert Einstein, cugino italiano del celebre premio Nobel, vengono uccise nella loro villa sui colli fiorentini. Robert si salva dalla furia nazista, ma non dalla disperazione: morirà suicida un anno dopo. L'inchiesta avviata dagli Alleati subito dopo i fatti viene poi censurata, nessuno cercherà i responsabili di quella che appare come una vendetta trasversale per colpire Albert Einstein, il genio ebreo che con le sue ricerche ha aperto la strada all'atomica. Sette decenni dopo l'eccidio, qualcosa si muove. La memoria chiede giustizia.
14,00 13,30

Diario di un imboscato

Libro: Libro in brossura
editore: Mursia
anno edizione: 2015
pagine: 342
Il titolo Diario di un imboscato non deve trarre in inganno. Infatti, come dice lo stesso autore nella prefazione alla prima edizione (1919): "Le gradazioni dell'"imboscato" sono infinite. Il combattente ha sempre qualcuno che è "imboscato" rispetto a sé, e a sua volta è "imboscato" rispetto a qualche altro. La gradazione va dal soldato di pattuglia al "comandato al Ministero della Guerra, in Roma" dove non arrivano né i cannoni, né la flotta, né gli aeroplani. Così avviene che il soldato di pattuglia, ritornando nella trincea, dice ai suoi compagni che sono rimasti nel pericolo minore: "Ah, siete qui, eh, imboscati?"". Ecco dunque spiegata la "bizzarria" del titolo. Il contenuto dell'opera è, in sostanza, la lucida analisi di un "uomo comune", che - pur vedendo con occhio favorevole la guerra - è tuttavia uno dei più puntigliosi nel documentarne gli elementi di dissenso e di estraneità; è una testimonianza resa da chi "a volte dice molto di più di quello che non vorrebbe dire".
19,00 18,05

Storia militare dell'Afghanistan

Libro: Libro in brossura
editore: Mursia
anno edizione: 2015
pagine: 286
Quella dell'Afghanistan è una storia di guerra. Nessuno straniero è stato in grado di conquistarlo, nessun esercito, anche il più moderno, è riuscito ad avere la meglio sui guerrieri afghani. Nemici esterni, ma soprattutto guerre civili e rivolte hanno segnato la storia di questo Paese nel corso dei secoli minandone la struttura sociale ed economica e relegandolo tra i più poveri del mondo. Questo libro ripercorre la storia dell'Afghanistan degli ultimi due secoli, dalla nascita dell'Impero dei Durrai fino alle operazioni della Coalizione passando attraverso le guerre anglo-afghane, le guerre civili e la nascita della repubblica, l'invasione sovietica, l'ascesa dei talebani. Grazie a una rigorosa documentazione archivistica viene ricostruito un quadro completo, lungo due secoli, non solo degli avvenimenti bellici ma anche dei problemi etnici, geo-politici, culturali, religiosi con cui anche le forze della Coalizione hanno dovuto misurarsi e che in larga parte sono ancora da risolvere. L'Afghanistan è tuttora al centro della complessa partita in corso sullo scacchiere dell'Asia Centrale: il Grande Gioco, come lo definì la spia inglese Arthur Conolly nel 1840. Un gioco planetario che riguarda da vicino tutto l'Occidente.
20,00 19,00

Istria contesa. La guerra, le foibe, l'esodo

Libro: Libro in brossura
editore: Mursia
anno edizione: 2015
pagine: 136
Una terra, l'Istria, in bilico tra due mondi - italiano e slavo - percorsa da eserciti, lacerata da contrapposizioni nazionali, divisa da mutevoli linee di confine. Gli slavi si ribellano alla politica di assimilazione attuata dal governo fascista: la comune difesa della nazionalità cementa l'alleanza tra cattolici, nazionalisti e comunisti. Nasce la resistenza armata e, dopo l'8 settembre 1943, la stagione delle violenze. L'Istria è occupata da oltre un mese dalle formazioni jugoslave: si consumano vendette politiche e personali. È la prima tragedia delle foibe. La controffensiva tedesca riconquista l'Istria, ed è un susseguirsi di attentati partigiani e repressioni. La Venezia Giulia è regione strategica per la Wehrmacht, in ritirata dai Balcani, e per gli Alleati, che risalgono la penisola italiana. Tito spinge le sue armate fino a Trieste e Gorizia, poi gli Alleati lo costringono a ripiegare: ma i quaranta giorni di occupazione jugoslava sono scanditi da foibe e deportazioni. Alla conferenza di Parigi, 10 febbraio 1947, l'Italia perde Fiume, Zara, le isole del Quarnero, quasi tutta l'Istria; si apre la "questione di Trieste" costituita in Territorio libero, focolaio di future tensioni. Nelle terre passate alla Jugoslavia si instaura il potere popolare. Tribunali del popolo, epurazioni, arresti, nuove uccisioni nelle foibe, nuove violenze. Più di duecentomila istriani e dalmati lasciano la loro terra e si rifugiano in Italia, esuli in patria.
14,00 13,30

Storia della brigata «Maiella» 1943-1945

Libro: Libro in brossura
editore: Mursia
anno edizione: 2015
pagine: 344
Nell'autunno del 1943 il comandante in capo delle forze tedesche in Italia, maresciallo Kesselring, nel tentativo di ostacolare l'8ª armata britannica del generale Montgomery sul Sangro, adottò - nella parte montuosa della provincia di Chieti - la tecnica della «terra bruciata», distruggendo oltre venti paesi e abbandonandosi a eccidi e stragi di civili inermi. Immediata fu la reazione della popolazione che si strinse spontaneamente intorno all'avvocato Ettore Troilo, noto antifascista, dando vita alla brigata «Maiella», entrata in linea agli inizi del 1944 per combattere i nazifascisti a fianco degli alleati. Apolitica ma antimonarchica, fu l'unico esempio di formazione partigiana regolarmente organizzata che operò al di fuori del territorio nel quale si era costituita: dopo la liberazione dell'Abruzzo proseguì l'avanzata nelle Marche e in Romagna, entrando per prima a Bologna e quindi ad Asiago. Le fu riconosciuta la medaglia d'oro al valor militare. Già pubblicato nel 1967 e ora riproposto con aggiornamenti e materiale inedito, questo volume racconta la storia dell'epopea della «Maiella», partendo da documenti ufficiali del reparto, dell'esercito italiano e degli eserciti alleati, e dalle testimonianze di molti patrioti, primo fra tutti l'autore stesso che, giovanissimo, contribuì con il padre Ettore a scrivere una pagina importante della guerra di liberazione.
19,00 18,05

Sulla strada per il Reich

Libro: Libro in brossura
editore: Mursia
anno edizione: 2015
pagine: 700
24,00 22,80

Gli italiani in guerra

Libro: Libro in brossura
editore: Mursia
anno edizione: 2015
pagine: 420
Il generale Alberto Cavaciocchi, comandante del IV Corpo d'Armata nel 1917, fu uno degli ufficiali coinvolti nella sconfitta di Caporetto, ma è stato anche un esperto storico militare e direttore dell'Ufficio Storico dell'Esercito dal 1906 al 1910. Le sue qualità di scrittore si rivelano in questo volume che ricostruisce in maniera approfondita le gesta degli italiani durante la Prima guerra mondiale. Attraverso la descrizione degli avvenimenti militari, inquadrati nel più generale contesto europeo e analizzati anno per anno, emerge chiaramente il contributo decisivo che l'Esercito italiano diede alla vittoria finale dell'Intesa. Sin dalle prime pagine, il generale mette in luce il valore e l'eroismo delle nostre truppe, riconosciuti persino dal nemico, anche di fronte ai momenti di tragica sconfitta. Abbinando una visione critica degli eventi con il necessario gusto letterario, questo libro si inserisce a pieno titolo nel solco delle grandi opere che la storiografia militare dedicò alla Grande Guerra.
18,00 17,10

Dal Monte Nero a Caporetto

Libro
editore: Mursia
anno edizione: 2015
pagine: 402
Dall'occupazione del Monte Nero alla ritirata di Caporetto: per ventinove mesi, divisioni su divisioni vennero fatte affluire sul fronte isontino dove si svolse una delle più immani carneficine della storia del Novecento. Su un tratto lungo circa 70 chilometri, dove era impossibile qualsiasi azione manovrata, gli eserciti italiano e austro-ungarico si affrontarono in una serie interminabile di attacchi e contrattacchi frontali di una ferocia inaudita, uomo contro uomo, per strappare all'avversario poche decine di metri di terreno o qualche posizione poi risultata indifendibile. Weber dà una testimonianza significativa del coraggio e dello spirito di sacrificio dei soldati italiani.
24,00 22,80

Trieste 1941-1954. La lotta politica, etnica e ideologica

Libro
editore: Mursia
anno edizione: 2015
pagine: 480
L'ingresso delle truppe di liberazione jugoslave nella Venezia Giulia, il regime di democrazia popolare da esse instaurato, le azioni repressive intraprese verso gli oppositori sloveni e italiani turbarono anche l'animo di quanti, pur avendo salutato con speranza le brigate liberatrici, non videro un rapido ritorno a condizioni di normalità dopo anni di sofferenze e di terrore. I più colpiti furono alcuni ceti sloveni e croati, mentre i più delusi furono gli intellettuali che avevano seguito con trepidazione l'avanzata delle truppe anglo-americane da un lato, e delle formazioni partigiane dall'altro. L'opera di Novak ricerca le cause e le origini di queste illusioni e del rifiuto finale, ma soprattutto esamina - basandosi su una ricca letteratura jugoslava anche non comunista - la situazione storica delle minoranze slovene e croate. Nel considerare la questione giuliana sotto questo profilo, l'autore chiarisce in particolare gli atteggiamenti assunti fra il 1945 e il 1947 da quella parte della popolazione slovena e croata della regione che non aderì al comunismo, sottolineando come - accanto al massiccio esodo degli italiani da Pola - si collocasse quello di sloveni nell'alta valle dell'Isonzo.
20,00 19,00

L'ultimo fucilato. Fascisti, partigiani, giudici e voltagabbana nell'Italia della Liberazione

Libro: Libro in brossura
editore: Mursia
anno edizione: 2015
pagine: 204
Carcere di San Vittore, 7 febbraio 1946. Il capitano Giovanni Folchi, fascista della prima ora, ufficiale del Battaglione Azzurro della RSI, affronta il suo destino: condannato per collaborazionismo dalla Corte d'Assise straordinaria, viene fucilato al poligono della Cagnola. È l'ultima sentenza capitale eseguita a Milano. Come in una cronaca giudiziaria, sulla base di documenti d'archivio, sono ricostruiti i fatti, il contesto, le accuse, la difesa, il processo e il verdetto. Dagli atti giudiziari emerge una pagina di storia che riporta alla luce il clima confuso e convulso che seguì la Liberazione: regolamenti di conti tra partigiani e fascisti, ma anche tra membri della Resistenza, processi sommari, giudici e funzionari pubblici voltagabbana, vittime in cerca di vendetta, carnefici in cerca di capri espiatori. La vicenda del capitano Folchi è fosca e avvincente, piena di personaggi che incarnano vizi e virtù nazionali degli italiani, eternamente sospesi tra eroismo e tirare a campare.
15,00 14,25

Quattro giorni a Teheran. Operazione Weitsprung. Stalin, Roosevelt, Churchill e il complotto di Hitler

Libro: Libro rilegato
editore: Mursia
anno edizione: 2015
pagine: 374
Weitsprung, Lungo Salto, è il nome in codice che i vertici nazisti diedero all'operazione messa in atto per eliminare Churchill, Roosevelt e Stalin riuniti a Teheran nel novembre del 1943 per decidere la guerra alla Germania di Hitler. Con il ritmo di una spy story e una totale e rigorosa aderenza alla documentazione storica e d'archivio, Fracassi ricostruisce la doppia partita che si consumò nella capitale asiatica. Da una parte, i Tre Grandi della coalizione antinazista impegnati a definire le strategie militari e porre le basi del nuovo ordine da instaurare dopo la guerra; dall'altra, i servizi segreti tedeschi, preavvisati del vertice, e il loro piano per colpire i leader nemici con killer paracadutati che il controspionaggio delle potenze alleate doveva ad ogni costo bloccare. Agenti doppi e tripli, colpi di scena, rivalità interne ai servizi segreti e, non meno avvincenti, le trame tessute dalla diplomazia dei Paesi alleati per giungere a un accordo, nonostante le rivalità personali e politiche dei leader. La suspense rimane intatta fino all'ultima pagina, anche se il lettore conosce già il finale.
17,00 16,15

Di là da quel cancello. I vivi e i morti nel lager di Dachau

Libro: Libro in brossura
editore: Mursia
anno edizione: 2015
pagine: 312
Nell'ottobre del 1943 Giovanni Melodia, oppositore antifascista incarcerato dal regime, viene deportato a Dachau. È un K.Z., campo di concentramento dove vengono internati detenuti politici, comuni, ex militari prigionieri di guerra, il cui destino è essere schiavi di Hitler, pedine sacrificabili dell'immensa macchina nazista. L'autore racconta, con una lucidità drammatica, la sua esperienza nel lager, la distruzione della personalità, l'organizzazione sottile, capillare della trasformazione dell'uomo in cosa, la tragedia dell'essere umano che, spogliato della sua dignità, in perenne bilico tra vita e morte, perde la sua umanità e si trasforma da vittima in carnefice. A Dachau, una babele di nazionalità, gli italiani erano ultimi tra gli ultimi, schiacciati tra la macchina nazista e la violenza dei compagni di prigionia appartenenti a nazioni in guerra con l'Italia fascista. Il loro mondo oscuro è raccontato giorno per giorno con una scrittura asciutta, precisa, essenziale. È un racconto corale in cui emergono le voci disperate dei deportati, le urla dei Kapo, il sibilo della frusta, l'odore della fame, del freddo e della morte. Ma anche lampi di luce: il giovane Ivan, il violino di Schinoch, la storia di don Michele, le attività segrete di resistenza e sabotaggio.
18,00 17,10

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