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Morcelliana: Il pellicano rosso

Tutte le nostre collane

Il primo libro del giubileo. Con la traduzione del «Liber de Centesimo seu Jubileo» del cardinale Iacopo Gaetani Stefaneschi

Libro: Libro in brossura
editore: Morcelliana
anno edizione: 2025
pagine: 96
Qui commentato da Arsenio Frugoni, il Liber de Centesimo seu Jubileo fu scritto durante o subito dopo il primo Anno Santo della storia, istituito da papa Bonifacio VIII tra il giorno di Natale del 1299 e il 24 dicembre del 1300. L'autore, il cardinale Iacopo Gaetani Stefaneschi (1270 circa - 1341), intendeva tramandare ai posteri la memoria di un evento straordinario e ricostruirne per quanto possibile le origini: sembra che il Pontefice abbia accordato l'indulgenza plenaria assecondando l'aspettativa, sorta spontaneamente tra i fedeli, che l'inizio del nuovo secolo portasse con sé, nel ricordo della nascita di Cristo, una nuova riconciliazione. Per la sua importanza di fonte «precisa e informata» e per «quell'intensità di vibrazione religiosa nella sua testimonianza, non c'è guida più efficace per intendere che cosa abbia significato il giubileo del 1300».
12,00 11,40

La speranza che è in noi

Libro: Libro in brossura
editore: Morcelliana
anno edizione: 2025
pagine: 112
Scritta negli anni immediatamente successivi al Concilio Vaticano II, questa presentazione del Cristianesimo è diventata in breve tempo un bestseller diffuso in centinaia di migliaia di copie in molti paesi del mondo. Pensata soprattutto per gli appartenenti a religioni diverse, con i quali Rossano andava sviluppando un'intensa attività di dialogo per conto della Chiesa cattolica, è stata recepita da cristiani di altre confessioni, non credenti, persone che hanno abbandonato la fede e utilizzata anche per la catechesi in virtù della sua brevità, chiarezza e capacità di comunicare l'essenziale. Caratteristiche attraverso le quali riluce la personalità dell'autore – la sua vasta cultura classica e filosofica, la sua specifica preparazione biblica e teologica e il suo desiderio di far conoscere agli altri l'ideale per cui vive – e che mantengono invariata nel tempo la validità del testo.
11,00 10,45

La strage di piazza della Loggia

Libro: Libro in brossura
editore: Morcelliana
anno edizione: 2024
pagine: 80
Tra il 1979 e il 1994 Norberto Bobbio interviene più volte sulla strage di Piazza della Loggia con conferenze a Brescia, lettere e articoli. Per la prima volta qui raccolti, in occasione del quarantennale della strage, questi scritti, partendo dalla mancata acquisizione di una verità giuridica, vertono sugli arcana imperii, sul potere invisibile: un rischio involutivo insito nella democrazia, quando il potere si sottrae al controllo pubblico e l'opacità dei suoi comportamenti mina la coesione del contratto sociale. Come se la vita della democrazia, per la tensione tra potere e libertà, corresse il rischio ciclico di uno scivolamento nell'opposto: l'autocrazia, con il suo intreccio di "potere invisibile e violenza". Scritti che sono insieme, nel loro malinconico disincanto, una sorta di testamento civile e una sintesi della lezione di Bobbio sui fondamenti della democrazia, e sulle sue promesse non mantenute. Prefazione di Emilio Del Bono.
10,00 9,50

Piazza della Loggia. Una strage politica

Libro: Libro in brossura
editore: Morcelliana
anno edizione: 2024
pagine: 64
L'articolo sulla strage di Piazza della Loggia, scritto tre giorni dopo per "Bresciaoggi" e qui pubblicato con un'intervista a quarant'anni di distanza, ha inaugurato l'intensa attività pubblicistica di Emanuele Severino su questioni di attualità politica. Un'analisi delle vicende storiche sotto il segno di un disincantato realismo, che significa leggere la contingenza alla luce di fenomeni più ampi e, nello specifico, leggere il terrorismo come effetto di relazioni ed equilibri internazionali e nazionali, dalle tensioni e trasformazioni del "Duumvirato" USA-URSS alle ricadute sulla politica interna.
10,00 9,50

La lezione del 28 maggio. Sulla strage di piazza della Loggia

Libro: Libro in brossura
editore: Morcelliana
anno edizione: 2024
pagine: 64
La strage di Piazza della Loggia ha interrogato alcune delle menti più lucide della filosofia italiana contemporanea, memori del detto hegeliano secondo il quale «la filosofia è il proprio tempo appreso nel pensiero». Tra questi pensatori – oltre a Norberto Bobbio ed Emanuele Severino – un posto spetta a Mario Cassa, che all'interpretazione di quell'evento ha dedicato vari scritti. Se Bobbio e Severino si sono soffermati sul significato della strage dal punto di vista della politica interna e delle relazioni internazionali, Cassa dà conto dell'utopia delle vittime. Un'utopia – «che le istituzioni, gli uffici, gli strumenti dell'amministrazione e dell'ordine pubblico diventassero autentici, diretti strumenti della volontà popolare» – da lui letta come il meglio del retaggio cristiano-marxista intrinseco alle speranze dei giovani in rivolta dal 1968. Quella mattina in Piazza a essere uccise sono state le speranze di un'ultima generazione «non ancora rassegnata a consegnare il significato della vita privata e pubblica nelle mani onnipotenti, dei governatori del mercato».
10,00 9,50

Kant, il male radicale e la religione

Libro: Libro in brossura
editore: Morcelliana
anno edizione: 2023
pagine: 128
Costante è stato il confronto di Ricoeur con Kant, in particolare con la dottrina del male radicale contenuta in La religione nei limiti della semplice ragione. I saggi qui per la prima volta tradotti e raccolti possono essere visti come la ricapitolazione di questo confronto, una messa a punto sulla filosofia della religione kantiana, intesa come «ermeneutica filosofica della speranza». Un'ermeneutica che ha a suo fondamento un enigma storico-esistenziale – «il fatto che il libero arbitrio esiste solo sotto la forma del servo arbitrio» – e un paradosso antropologico: l'inerenza nell'uomo di una tendenza al male morale innestata su una disposizione al bene. Il male – quale inversione, nelle massime dell'azione, della priorità tra il dovere e il piacere – è sì radicale ma non originario: sta qui, nota Ricoeur, il pelagianesimo di Kant. Per lui la religione è, nella sua essenza, rigenerazione del principio buono nella volontà cattiva. Una rigenerazione che è una dialettica tra sforzo morale e dono della grazia.
11,00 10,45

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