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Kant, il male radicale e la religione

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Kant, il male radicale e la religione
Titolo Kant, il male radicale e la religione
Autore
Collana Il pellicano rosso, 356
Editore Morcelliana
Formato
Formato Libro Libro: Libro in brossura
Pagine 128
Pubblicazione 08/2023
ISBN 9788837237523
 
11,00 10,45
 
Risparmi: €  0,55 (sconto 5%)

 
Costante è stato il confronto di Ricoeur con Kant, in particolare con la dottrina del male radicale contenuta in La religione nei limiti della semplice ragione. I saggi qui per la prima volta tradotti e raccolti possono essere visti come la ricapitolazione di questo confronto, una messa a punto sulla filosofia della religione kantiana, intesa come «ermeneutica filosofica della speranza». Un'ermeneutica che ha a suo fondamento un enigma storico-esistenziale – «il fatto che il libero arbitrio esiste solo sotto la forma del servo arbitrio» – e un paradosso antropologico: l'inerenza nell'uomo di una tendenza al male morale innestata su una disposizione al bene. Il male – quale inversione, nelle massime dell'azione, della priorità tra il dovere e il piacere – è sì radicale ma non originario: sta qui, nota Ricoeur, il pelagianesimo di Kant. Per lui la religione è, nella sua essenza, rigenerazione del principio buono nella volontà cattiva. Una rigenerazione che è una dialettica tra sforzo morale e dono della grazia.
 

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