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Mondadori: Scrittori italiani e stranieri

Tutte le nostre collane

Il tempo delle ciliegie

Libro: Libro rilegato
editore: Mondadori
anno edizione: 2025
pagine: 252
Primavera 1974. Dopo dodici anni di esilio volontario tra Parigi e Londra, Natàlia Miralpeix torna a Barcellona. La città che l'accoglie, in apparenza, è la stessa di sempre: Franco è ancora al potere, l'anarchico Puig Antich è appena stato giustiziato e la vecchia generazione porta con sé le ferite nascoste della Guerra Civile, i propri sogni infranti, i desideri non realizzati. Per Natàlia il rientro a casa significa ritrovare la sua famiglia, i cui componenti, nel grigiore del momento, cercano disperatamente di dare un senso alla loro esistenza: zia Patrícia, vedova di un poeta decaduto con manie di grandezza, che ora si tinge i capelli, fuma, e ha una passione sfrenata per il vino rosso; la cognata Sílvia, pupilla di un ricco imprenditore, circondata da stoviglie pregiate, biancheria di prim'ordine e da una superficialità disarmante; il fratello Lluís, cinico architetto di fama, simbolo di un futuro promettente e prospero. Infine Màrius, il nipote adolescente, appassionato di poesia e di Jimi Hendrix, che mostra a Natàlia come la rivoluzione sessuale, politica e artistica delle nuove generazioni sia in realtà già nell'aria. Natàlia si muove a fatica tra la sua educazione borghese e la voglia di libertà, mentre il passato si riaffaccia alla memoria: l'incontro con il giovane comunista Emilio, al centro delle rivolte studentesche di quegli anni, e l'episodio drammatico che l'ha spinta ad andarsene da Barcellona. Natàlia è una donna che si rifiuta di adeguarsi alle aspettative sociali e a valori che non sente suoi, desiderosa di trovare la propria strada, per vivere, finalmente, il tempo delle ciliegie, la primavera della gioia. L'importante riscoperta di una scrittrice catalana, voce di primissimo piano nel panorama intellettuale spagnolo degli anni Settanta e Ottanta, i cui romanzi hanno suscitato l'entusiasmo unanime della critica in tutta Europa. Un ritratto spietato di tre generazioni che racchiudono un'epoca; una voce che parla con estrema freschezza anche ai lettori e alle lettrici di oggi.
20,00 19,00

Chiudo la porta e urlo

Libro: Libro rilegato
editore: Mondadori
anno edizione: 2024
pagine: 204
Raffaello Baldini è un poeta grandissimo eppure pochi sanno chi è, e di quei pochi pochissimi ne hanno riconosciuto la voce. Perché scrive nel bel dialetto di Sant'Arcangelo di Romagna? Ma no. Paolo Nori ci rammenta che è poeta enorme anche nel bell'italiano con cui il poeta ha sempre tradotto a pie' di pagina i suoi versi. E quante storie si trascinano appresso quei versi, quante immagini suscitano, quanti personaggi, quanto universo c'è in quel mondo apparentemente piccolo. Come sua consuetudine, Paolo Nori attraversa l'avventura poetica di Baldini quasi come non ci fosse altro intorno, di sé facendo il filtro di una bellezza che viene su come da un fontanile e fa paura, perché ci lascia straniti. Ecco che - non diversamente da quanto è accaduto con Dostoevskji e Achmatova - l'immaginazione di Baldini si scioglie dentro quella di Nori, fatta com'è di caratteri e di accadimenti apparentemente minimi: i morti che "non dicono niente e sanno tutto", gli uomini che invece di calarsi gli anni se li crescono, lo stare lì di una donna davanti alla circonvallazione per guardare "che passa il mondo". Fra spinte e controspinte, fra il "cominciamo pure" e il "continuiamo pure" che ricorrono a battere il ritmo, impariamo che, sempre più, la scrittura di Nori è la messa a fuoco progressiva di un carattere, il suo: il suo essere "coglione", il suo essere "bastiancontrario", il suo essere "matto come un russo", il suo essere innamorato di un poeta come Raffaello Baldini, il suo magone davanti alla casa dei Nori come fosse una scatola di bottoni, il suo stare a vedere la vita come va avanti a ogni svolto imprevisto dello stare al mondo.
19,00 18,05

Brucia l'origine

Libro: Libro rilegato
editore: Mondadori
anno edizione: 2024
pagine: 192
Da quattro anni Gabriele Bilancini non tornava a casa. Casa è il quartiere Tuscolano a Roma, dove è nato e vissuto insieme ai genitori, la sorella e una compagnia di amici inseparabili. Oggi Gabriele abita a Milano ed è tra i dieci designer emergenti più quotati al mondo. È uno che ce l'ha fatta: l'esempio perfetto di come si possa essere artefici della propria sorte. A credere in lui e a lanciarlo è stato Franco Zardi in persona, un guru del design mondiale, che ha riconosciuto in Gabriele la grazia del talento. Da quel momento, la sua vita si è trasformata, ha preso a correre a un ritmo frenetico alimentandosi di adrenalina e soddisfazioni, non ultima l'incontro e l'amore con Camilla, la figlia di Zardi. E ora, dopo quattro anni, torna. A casa tutto è rimasto identico, a partire dalla vita dei suoi amici, come se il tempo non fosse trascorso, stesse abitudini, stesse giornate - al posto della scuola il lavoro - che si concludono ai tavolini del bar del sor Antonio. L'abbraccio in cui lo avvolge il suo passato è la cosa più dolce e al contempo soffocante che potesse ricevere e lo costringe a prendere atto della frattura che lo abita. "Si vergogna della sua famiglia, della terra che lo ha allattato. Nel mondo che frequenta ora, quello dei ricchi, la nasconde come si nasconde un peccato. Da una parte le sue origini, dall'altra Milano e il suo presente di alto rango." Quella che ha spinto Gabriele a disegnare è una passione vera, bruciante, su cui lui ha puntato tutto, uscendone vincitore. Eppure, una volta realizzato, il sogno non dà la felicità attesa. Cura poetica della lingua e potenza dei sentimenti si distillano con stupefacente limpidezza in un romanzo dal ritmo velocissimo. Mencarelli ci offre il quadro appassionante, la tranche de vie, di un quartiere della periferia romana che potrebbe essere una qualsiasi periferia, concreta ed esistenziale, in cui il protagonista coltiva un desiderio di esprimersi che non si appaga mai, un bisogno di appartenenza che non sa come incarnarsi.
19,00 18,05

Il figlio di Forrest Gump

Libro: Libro rilegato
editore: Mondadori
anno edizione: 2024
pagine: 228
Non è facile avere un padre sedentario, distante, a volte ostile, raccolto in se stesso, un impiegato che sembra calamitare in sé i tratti di una provincia ottusa e democristiana. Eppure quello stesso padre, scampato a un cancro alla parotide, improvvisamente comincia a correre, e quando comincia sembra non smettere più. In città lo chiamano "quello che corre" e dalle imprese sulle strade marchigiane si avvia a diventare un protagonista della "marcialonga", prima nazionale poi internazionale, della maratona, delle marce di resistenza. Diventa quello che il figlio, avviluppato nella sua giovinezza ribelle, non avrebbe mai sospettato: una leggenda, il terzo italiano per numero di gare effettuate. La piccola città lo irride, ma lui se ne frega. Lo troviamo di volta in volta in valli svizzere, austriache, pianure fiamminghe, villaggi olandesi, in Norvegia. Dopo tanta ostilità e indifferenza, il figlio va alla ricerca di un fantasma che riappare magico e immenso, più grande della vita, e lo fa percorrendo le vie che il padre ha battuto e quelle che, prima di consumare il suo tempo sulla terra, avrebbe voluto percorrere. L'epica della corsa, l'epica delle sfide, l'epica delle battaglie politiche degli anni Settanta: un padre e un figlio a confronto sulle strade del mondo, per raccontarci di cosa sono fatti i sogni che ci tengono fra cielo e terra.
18,50 17,58

Tangeri, addio

Libro: Libro rilegato
editore: Mondadori
anno edizione: 2024
pagine: 132
Alia, giovane e bella studentessa di Tangeri, si rende conto ogni giorno di più, e con grande disagio, delle reazioni che il suo corpo suscita per le strade della città: sguardi invadenti, fischi e battute. I genitori pensano di proteggerla consigliandole di essere più discreta, ma la ragazza respinge questa richiesta di invisibilità e vuole indagare le ragioni del desiderio maschile, spesso violento e aggressivo. Così, nell'illusoria intimità della sua camera da letto, inizia a fotografarsi. Si mette in posa, si sdraia, inarca la schiena per capire cosa vedono gli uomini, cercando di esplorare il corpo che gli altri tanto desiderano, e trasformando a poco a poco queste sessioni in un rituale. Nonostante sia segretamente innamorata di un ragazzo più grande, è tra le braccia di Quentin, un francese espatriato che frequenta la sua stessa classe, che finalmente si sente amata. Con lui scopre un mondo di privilegi e disinvoltura ma si rende conto molto in fretta che, in quel contesto, la libertà va a discapito della sua reputazione come donna. Quando Quentin, dopo essere stato respinto, mette online le foto intime di Alia, la ragazza è costretta a fuggire dal suo Paese per evitare l'incriminazione secondo l'articolo 483 del Codice penale marocchino, che condanna l'indecenza pubblica con la reclusione. Senza sapere se rivedrà mai Tangeri, fa di Lione, dove pensa di essere finalmente al sicuro, la sua città d'esilio. Finché il passato non la raggiunge anche lì. "Tangeri, addio", il primo romanzo di Salma El Moumni, esplora il potere distruttivo dello sguardo maschile. Descrive inoltre l'impossibilità di tornare a casa, il dolore dello sradicamento e l'esperienza dell'esproprio struggente di un corpo e di un'identità. Un esordio letterario sorprendente.
18,00 17,10

Le disavventure di Pat Hobby

Libro: Libro rilegato
editore: Mondadori
anno edizione: 2024
pagine: 180
Pat ha quarantanove anni e non se la passa per niente bene: ha gli occhi perennemente arrossati e un sentore di whisky nell’alito, la sua auto non è proprio sua, ed è così squattrinato che le sue ex mogli non hanno nemmeno provato a chiedergli gli alimenti. Non apre un libro da un pezzo e legge solo i giornali che si occupano di corse. Sebbene a prima vista sembri una comparsa cinematografica in sfacelo, Pat è in realtà uno sceneggiatore di Hollywood che ha conosciuto i suoi momenti migliori durante l’era del cinema muto. Ormai, però, con l’avvento del sonoro, le cose sono irrimediabilmente cambiate e lui si è ridotto a girare famelico per gli studios a caccia di un impiego o di qualsiasi mezzuccio che gli permetta di raccattare qualche dollaro. Ma i tempi sono grami e questi racconti (scritti tra il 1939 e il 1940, quando Francis Scott Fitzgerald, guarda caso, lavorava per gli Universal Studios) si concludono inesorabilmente male. Fin dalle prime righe sappiamo che Pat è condannato, che nessuna delle sue macchinazioni può avere successo: eppure ci affascina guardarlo dimenarsi e quasi quasi arriviamo ad ammirare la sua infinita speranza. In queste pagine, ora divertenti, ora malinconiche, ora tristi, la penna di Francis Scott Fitzgerald ci racconta in modo magistrale una storia struggente, che è la sua: quella di una giovinezza un tempo promettente che sta precipitando verso quel declino e quell’oblio da cui lo scrittore non avrebbe mai fatto ritorno. Nella nuova, bellissima traduzione di Marco Rossari.
18,00 17,10

Stammi bene, Lars

Libro: Libro rilegato
editore: Mondadori
anno edizione: 2024
pagine: 180
Nel corso dei suoi quarantanove anni di vita, Lars Cornelius Messerschmitt è riuscito a realizzare ben poco. Lars non ha niente che non va - almeno così gli dicono i suoi figli -, ma è un procrastinatore cronico. È il 31 dicembre e Johanna, la sua compagna, sta per tornare da un periodo sabbatico in Portogallo. Nonostante ami Lars, Johanna non riesce più a sopportare la sua incapacità di portare a termine anche i compiti più banali. Lars sa che questa è l'ultima occasione per cambiare e riconquistare Johanna, e si impone quindi di completare entro la fine dell'anno tutte le cose che ha lasciato in sospeso. In situazioni disperate come questa, è essenziale ricorrere allo strumento più potente di cui l'umanità dispone: stilare una lista. Gli obiettivi che si è prefissato sembrano semplici: riordinare la casa, impacchettare i regali, inviare la dichiarazione dei redditi, telefonare a suo padre con cui non parla mai per più di trenta secondi, smettere di fumare, finire di scrivere il libro che ha da anni in cantiere, "fare le cose per bene". Ma, senza che Lars se ne sia accorto, la settimana è già finita. La casa è un disastro - un cimitero di posacenere traboccanti, vestiti e piatti da lavare - e lui non ha spuntato nemmeno la prima voce della lista. Ormai gli restano meno di dieci ore per fare tutto. Così seguiamo Lars mentre si affanna e si perde continuamente in assurdi voli pindarici durante questa uggiosa giornata di un tipico dicembre tedesco, una di quelle in cui piove e non piove, perfetta metafora della sua esistenza, sospesa in un limbo, a metà tra l'ottimismo e la disperazione, tra l'autocommiserazione e l'autoconsolazione. "Stammi bene, Lars" è un romanzo che sa essere allo stesso tempo divertente, filosofico e toccante. Bilanciando sapientemente ironia e serietà, Nele Pollatschek riesce a catturare con grande empatia la vita interiore di un personaggio in cui lettori di ogni genere ed età possono facilmente immedesimarsi. Perché, per quanto esagerati e inverosimili alcuni dei pensieri e dei comportamenti di Lars possano sembrare, a chiunque sarà venuta voglia, ogni tanto, di nascondersi sotto una coperta e scorrere su e giù sul telefono fino all'arrivo dell'apocalisse
19,00 18,05

Figlia del temporale

Libro: Libro rilegato
editore: Mondadori
anno edizione: 2024
È il 1974, Hira ha tredici anni ed è appena rimasta orfana. Deve lasciare la sua città, Tirana, e la casa in cui è cresciuta per raggiungere gli unici parenti disposti ad accoglierla. La famiglia dello zio Ben vive in un villaggio sui monti nel Nord del paese, una piccola comunità di pastori che sembra cristallizzata nel tempo, dimenticata persino dal regime comunista che da trent'anni tiene in scacco l'Albania. Lassù si vive ancora secondo i dettami del Kanun, il codice tradizionale della montagna. Piano piano Hira si adatta alla sua nuova vita: dalla cugina Danja impara a fare il bucato al fiume e a occuparsi degli animali, dal cugino Astrit a orientarsi nel bosco e a camminare in silenzio per ore. Astrit ha smesso di parlare quand'era bambino, da allora si esprime a gesti e ogni tanto sale sulle montagne e sparisce per giorni. Per questo al villaggio lo considerano strano, una specie di animale selvatico. Crescendo, Hira e Astrit trovano una lingua tutta loro per capirsi, fatta di sguardi, carezze e morsi che a volte sembrano baci. Quando a Hira viene imposto un matrimonio combinato, sceglie l'unica via di fuga ammessa dalla legge della montagna: rinunciare alla propria femminilità e diventare una burrnesh, una vergine giurata. E così a vent'anni prende il nome di Mael: si veste come un uomo, lavora come un uomo, beve e fuma come un uomo. L'intero villaggio la tratta - e la rispetta - come un maschio. Diversamente dai maschi, però, deve rimanere sola e casta. Eppure sotto la pelle di Mael talvolta riaffiorano, ribelli e vitali, i desideri e le emozioni di Hira. A quanta parte di ciò che siamo possiamo rinunciare per inseguire una vita che ci appare più libera? E di cosa è fatta quella libertà se non possiamo essere noi stessi alla luce del sole? Come i suoi personaggi, Valentina D'Urbano non ha paura di oltrepassare limiti e confini, di farsi domande dolorose e di cambiare pelle per rimanere fedele a se stessa. Il risultato è un romanzo coraggioso sul corpo e il desiderio delle donne e sul bisogno che la società patriarcale ha da sempre di controllarli. E, al tempo stesso, la più travolgente delle sue storie d'amore.
20,00 19,00

Lunario sentimentale

Libro: Libro rilegato
editore: Mondadori
anno edizione: 2024
pagine: 192
Ricordare un tempo che è stato e non tornerà è un esercizio pericoloso. Cantare la fine di un mondo porta con sé il rischio di cedere alla nostalgia. Ma non è il rimpianto a guidare il racconto di Mauro Corona, bensì il bisogno di farsi testimone di un passato che i ricordi vanno a stanare di continuo. Come nella sua infanzia ertana era il susseguirsi dei mesi e delle stagioni a dettare i ritmi della vita, anche in questo scritto è il calendario a scandire la memoria, in un moto circolare lungo un anno che, dalla neve di gennaio, a quel bianco ritorna, per iniziare un nuovo ciclo. Nel paese ripido la modernità ha ormai eroso tradizioni antiche, la fretta si è sostituita al tempo manuale, quello in cui si sapeva ascoltare la Natura e proteggerne i valori. Tornare indietro significa compiere un viaggio in una cultura contadina perduta, riscoprendo esistenze semplici e creative, innestate su riti ancestrali e credenze sospese tra fede e superstizione. Sarebbe tuttavia ingiusto cedere alla tentazione di idealizzare un'età in cui ogni cosa era fatica, sacrificio, in cui tutto si consumava sempre uguale, perché dove non c'è ricchezza, per campare bisogna fare sempre le stesse cose. Attraverso questo lunario, Corona, pur non rinnegando il presente, cui riserva lo sguardo dello spettatore curioso, ripercorre tra memorie personali e condivise un'epoca aspra e dolce. Nella certezza che ricordare sia anche un modo per insegnare la speranza.
19,00 18,05

Gli straordinari

Libro: Libro rilegato
editore: Mondadori
anno edizione: 2024
pagine: 180
Nico ed Elsa si sono conosciuti durante gli anni dell'università, a Roma. Mentre il paese era paralizzato dalla crisi economica e i loro coetanei andavano all'estero per cercare lavoro o per trovare se stessi, si sono innamorati sfacciatamente, e a quell'amore si sono aggrappati come a una scialuppa durante una tempesta. Dopo qualche anno di appartamenti condivisi e lavori precari, sono stati assunti da pANGEA, una multinazionale che si occupa di sviluppo sostenibile e transizione ecologica: in pratica, di aiutare i brand ad apparire più etici e green. Oggi hanno trentasei anni e grazie al loro talento e ad alcune idee di grande successo, come un'app di ginnastica respiratoria che stimola la produttività degli utenti, hanno scalato i vertici dell'azienda. Sono direttori creativi del reparto di Innovazione digitale, vincono premi prestigiosi, hanno comprato casa e l'hanno arredata con devozione, possono permettersi cibo a chilometro zero, viaggi intercontinentali, abbigliamento slow fashion. Ma lavorano senza sosta, sono costantemente connessi, hanno la sensazione di non potersi fermare mai, neppure la notte, quando i progetti e le scadenze si trasformano in incubi. Mancano poche settimane al p-Day, l'appuntamento più importante dell'anno, il giorno in cui pANGEA presenta al pubblico i prodotti del futuro. Quest'anno si terrà per la prima volta a Roma e la squadra di Innovazione digitale è più che mai sotto pressione. Mentre il caldo assedia la città, gli incendi costringono le persone a chiudersi in casa e le proteste degli attivisti climatici vengono represse con la forza, nella quotidianità apparentemente perfetta di Nico ed Elsa si insinuano, come granelli di sabbia in un ingranaggio, dubbi e insofferenze impossibili da ignorare. Con una prosa precisa e affilata, a tratti frenetica, a tratti malinconica e pervasa di dolcezza, Edoardo Vitale si chiede che cosa sia l'amore ai tempi della performance, dell'ansia dilagante e della crisi climatica. "Gli straordinari" è la storia di Elsa e Nico, ma racconta il presente e il passato recente di un'intera generazione, esplora il suo complesso rapporto col lavoro e ne smaschera in modo sconcertante ossessioni, vizi, dipendenze e paure.
18,50 17,58

Vicino a casa

Libro: Libro rilegato
editore: Mondadori
anno edizione: 2024
pagine: 312
Anthony, il fratello di Sean, è un tipo tosto. Quando erano bambini, la madre cercava di tenerlo lontano dai guai, ma senza successo. Sean doveva essere diverso, doveva andarsene lontano e non tornare mai più. Ma Sean torna. Torna a Belfast, dove i posti di lavoro sono sempre meno, la sua laurea non ha valore e nessuno lo considera. Torna, suo malgrado, alle vecchie abitudini: notti folli, prestiti non restituiti, affitti non pagati, lavori occasionali che falliscono. Torna in queste strade lacerate, dove la prosperità promessa dalla pace non è mai arrivata. Torna dai suoi fratelli, dalla madre e da tutte quelle cose di cui non parlano mai. Finché una sera, a una festa, esausto e circondato da estranei che lo prendono in giro, commette un grosso errore che fa precipitare tutto nel caos. Il romanzo racconta le conseguenze di quella notte, mentre Sean cerca di dare un senso a ciò che è diventato e di confrontarsi con le relazioni che lo hanno formato, nel bene e nel male. Attingendo alla propria esperienza, Michael Magee esplora la mascolinità contemporanea plasmata dal luogo e dalla classe, dal trauma individuale e collettivo, dal silenzio e dalla violenza, ma anche dal coraggio, dalla lealtà e dalla volontà di sopravvivere. Scrive delle complesse forme di amore che esistono in una famiglia, tra fratelli, tra madre e figlio. Scrive dell'intimità dell'amicizia maschile e della dolorosa sensazione di non appartenere più alle persone con cui si è cresciuti. E scrive, con intelligenza e umanità sorprendenti, della povertà e della criminalità che minacciano i giovani della classe operaia, e della lotta per liberarsene. Luminoso e devastante, "Vicino a casa" parla di decidere che tipo di uomo si vuole essere e di come trovare il proprio posto nella città ferita che si chiama casa.
22,00 20,90

Ti ho dato gli occhi e hai guardato le tenebre

Libro: Libro rilegato
editore: Mondadori
anno edizione: 2024
pagine: 156
Il casolare del Mas Clavell si nasconde tra le montagne dei Pirenei: è una fattoria frequentata da cacciatori di lupi, banditi, fantasmi, bestie e demoni, radicata nel terreno come una zecca. Un luogo abitato da donne, dove un solo giorno racchiude secoli di ricordi: quelli di Joana, che per trovare marito ha fatto un patto con il diavolo dando vita a una discendenza apparentemente maledetta; quelli di Bernadeta, a cui mancano le ciglia e che, a causa dell’acqua di timo che le hanno versato negli occhi da bambina, ha finito per vedere le cose sbagliate; quelli di Margarida, che invece di avere un cuore intero ne ha uno a tre quarti, senza un pezzo; e quelli di Blanca, che è nata senza lingua, con una bocca vuota come un nido, e non parla, ascolta soltanto. Queste donne, e altre ancora, oggi stanno preparando una festa: il commiato dall’anziana Bernadeta, che giace a letto ormai in punto di morte. L’attesissimo romanzo di Irene Solà – autrice catalana che grazie alla sua scrittura densa e originale ha saputo imporsi in breve tempo come una delle voci più forti e importanti del panorama letterario europeo – è un’opera magnetica, materica: un flusso inarrestabile di parole che, con senso del ritmo, umorismo e audacia formale, plasma un mondo magico, fatto di storia, tradizione e folklore. Uno straordinario intreccio di vite e racconti, che esplorano la dualità e il legame intrinseco tra luce e oscurità, vita e morte, oblio e memoria, realtà e immaginazione.
18,50 17,58

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