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Mimesis: Filosofie

Tutte le nostre collane

Cinema tempo soggetto. Deleuze e il sublime kantiano

Libro
editore: Mimesis
anno edizione: 2009
pagine: 172
18,00 17,10

La relazione percettiva. Merleau-Ponty e la musica

Libro
editore: Mimesis
anno edizione: 2008
pagine: 152
15,00 14,25

La natura e l'ontologia in alcuni inediti dell'ultimo Merleau-Ponty

Libro
editore: Mimesis
anno edizione: 2008
pagine: 142
Il presente volume affronta alcuni argomenti ricorrenti nella speculazione di Merleau-Ponty: dalla riflessione ontologica che egli rivolgeva al concetto di Natura, alla possibilità e al senso della filosofia. Sono questi i temi che, nell'ultima fase della riflessione del filosofo francese, trovano la loro matura elaborazione. Nell'analizzare questi argomenti l'autrice si è avvalsa di alcuni inediti, in particolare si è soffermata sulle pagine scritte da Merleau-Ponty negli anni 1958-1961. In quel periodo il pensatore francese ritorna al punto da cui ha preso le mosse l'ontologia occidentale moderna, per trovare un altro modo di fare filosofia, sviluppando un "nouveau dévoilement de l'être".
14,00 13,30

25,00 23,75

12,00 11,40

16,00 15,20

Etica ed estetica della relazione

Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2008
pagine: 286
Il mondo contemporaneo sembra orientato verso gli estremi, verso l'assenza di limiti e di vincoli, verso la restaurazione di una ragione assolutistica (scientifica, teorica o politica), verso un orizzonte di autoannientamento. Per cercare di muoversi in senso opposto si è scelto di riflettere sulla relazione, intesa come dialogo tra i saperi e come modalità d'esistenza (intersoggettività responsabile), ma anche come apertura all'altro e alla non-identità. Con un approccio ancora di tipo relazionale si è guardato anche all'esperienza estetica, tanto rispetto alla produzione dell'opera d'arte quanto alla sua ricezione. Alla crisi planetaria (non solo economo-finanziaria) che ci ha investiti non possiamo rispondere con l'isolamento, la paura e la diffidenza, ma con una rinnovata e responsabile apertura all'altro, riscoprendo le "ragioni della relazione". Esplorare i sentieri rischiosi, oscuri e incerti della relazione, nelle sue varie forme, sembra offrire all'uomo d'oggi un'interessante possibilità per accedere ad una dimensione realmente aperta e comunitaria.
18,00 17,10

Il desiderio non è una cosa semplice. Figure di ágalma

Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2008
pagine: 222
Che cosa indicavano i Greci con la parola ágalma? Almeno tre grandi direzioni sematiche: quella dell'ornamento e del tesoro, quella del simulacro del divino, e quella dell'immagine informe. È Platone, nel Simposio, a conferire alla parola spessore e peso filosofico. Ma sarà Jacques Lacan, nella cultura contemporanea, che raccoglie e modifica profondamente questi significati re-inventando l'ágalma per noi, nella confluenza tra la potenza del desiderio e gli inganni dell'immaginario. Ripercorrendo alcune delle argomentazioni di Lacan questo libro traccia ulteriori direzioni di sviluppo e amplifica l'elevata densità che il termine racchiude anche nelle deviazioni che suggerisce. Ragionare su ágalma è ragionare sul modo in cui l'immaginario e il desiderio si intersecano nelle nostre vite, per comprendere l'immaginario al di fuori delle retoriche insopportabili che ce lo impongono come costrizione alla creatività, come must dell'epoca postindustriale dei "beni simbolici" e dei processi di valorizzazione pervasivi, come parola magica del paradiso delle merci. Il tutto per restituire al termine ágalma il carattere problematico di evento da pensare, di enigma e di domanda, ma forse anche di illusione vitale.
16,00 15,20

Sguardi sulla scienza. Dal giardino dei pensieri

Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2008
pagine: 130
Nel celebre quadro "I tre filosofi" di Giorgione si può ammirare una perfetta armonia tra personaggi (figure allegoriche dell'antico aristotelismo, dell'averroismo e della Scienza Nuova) e natura, quasi a rendere l'idea della filosofia come idilliaco giardino dei pensieri. Inoltrandosi in questo giardino, con lo sguardo rivolto alla scienza, si possono recuperare alcuni legami profondi tra scienza e filosofia che vengono spesso sottovalutati o addirittura misconosciuti. Il presente volume offre un percorso che diparte dal mito che parla alla scienza, per affrontare il tema della tipologia di conoscenza scientifica, delle macchine e delle menti, del tempo e della causalità, fino ad arrivare al tema della scienza e dell'arte.
13,00 12,35

Incorporare l'antico. Filologia classica e invenzione della modernità

Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2008
pagine: 262
Tema di questo saggio è la costruzione dell'alterità greca nell'ambito degli studi classici, da Winckelmann a Nietzsche. Ma l'attenzione maggiore viene rivolta a Friedrich August Wolf, l'amico di Wilhelm von Humboldt, al quale si deve la fondazione più rigorosa e consapevole della filologia classica in quanto ambito disciplinare la cui funzione è quella di rendere accessibile la conoscenza del mondo antico. Attraverso una disamina dei testi in cui Wolf enuncia le basi del sapere filologico, viene decostruita l'immagine dell'antico di cui la filologia si è fatta promotrice. Si tratta di un'immagine di estrema importanza per la genesi del soggetto moderno: è infatti specchiandosi in essa che i moderni hanno creduto di trovare il luogo della propria origine. Pur consapevoli della distanza temporale che ci separa dal mondo classico, i moderni hanno infatti attribuito a se stessi la capacità di far rivivere, attraverso una comunanza spirituale con i greci, quell'ideale di umanità compiuta e perfetta che i greci per primi avrebbero saputo incarnare. Scopo del saggio è mostrare come una sapiente modulazione del concetto di cultura - nella sua doppia declinazione di "Bildung" e "Kultur" abbia permesso alla filologia di divenire il luogo disciplinare attraverso il quale la modernità europea ha appreso a gestire, a proprio vantaggio, ogni altro ambito discorsivo in cui è in gioco la differenza tra il medesimo e l'altro.
19,00 18,05

Destra e sinistra. I due corni del dilemma borghese

Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2007
pagine: 102
"Destra" e "sinistra" costituiscono il sale con cui quotidianamente si condisce la "minestra politica". L'autore rielabora l'opposizione seguendo due percorsi che si intersecano: quello storico e quello scientifico, con occhio dissacratorio dei tanti luoghi comuni che la letteratura politica vi ha costruito intorno. Coerentemente con la sua formazione marxiana di matrice althusseriana, i due poli della politica non vengono scandagliati in un generico, indeterminato percorso analitico, ma sul terreno assai più specifico della società in cui gli occidentali sono calati. Destra e sinistra danno luogo perciò al dilemma in cui si dibatte l'uomo borghese di oggi, senza che fra questi due estremi si possa stabilire una separazione valida per tutte le stagioni e per ogni regione dello scontro sociale.
12,00 11,40

Fra Sartre e Wojtyla. Saggi su fenomenologie ed esistenze

Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2007
pagine: 203
Perché si avverte il bisogno di parlare ancora di fenomenologia? La fenomenologia, dopo un secolo di fasti, sembra essere messa in crisi come fosse un sapere datato. La fenomenologia dopo Husserl, però, potrebbe essere permanentemente attiva per la sua riflessione sull'esistenza, per l'ermeneutica che ne è scaturita, per la narratologia descrittiva che ne è stata la naturale e più interessante conseguenza. Questo vale non solo per autori ormai classici e inseriti di diritto nella storia del pensiero del Novecento, come Sartre e Merleau-Ponty, ma vale anche per una costola significativa della nostra cultura come la filosofia femminile che si chiama anche pensiero della differenza sessuale o di genere. Di Karol Wojtyla rimarrà certamente più impresso il ruolo nella chiesa cattolica rispetto al suo laboratorio filosofico-fenomenologico attivo sino al 1978, anno del pontificato. Il testo accosta il suo nome a quello di Sartre, proprio per significare come dalla stessa matrice fenomenologica siano nati pensieri divergenti: quello del francese che ha elaborato un'ontologia del Nulla e quello del polacco che ha coniugato la fenomenologia militante con la cultura carmelitana di Teresa d'Avila e di Giovanni della Croce.
16,00 15,20

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