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Mimesis: Antropologia della libertà

Tutte le nostre collane

Le differenze della singolarità. Il divino e l'umano fra Jacques Derrida e Jean-Luc Marion

Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2015
pagine: 194
Quale spazio si dischiude per il pensiero speculativo con la decostruzione? Quali forme esso potrà assumere per dire la singolarità del soggetto? La risposta a queste domande sollecita il confronto con le opere di Jacques Derrida, Martin Heidegger, Jean-Luc Marion, a partire dai problemi che la metafisica suscita. Chiedersi se essa sia superata o, viceversa, permanga come ineludibile istanza critica comporta di ragionare sulle categorie e i legami che strutturano ogni definizione dell'umano. Decostruire la metafisica è scoprire differenze e mostrare le forme che esse tracciano. Lo spazio che si dischiude permette di parlare dell'uomo, evitando sia le derive soggettivistiche, sia l'assorbimento nel divino. Evitata la reciproca appropriazione, si scoprono tratti singolari che chiamano in causa la libera decisione affinché l'uomo sia. Riprendere gli interrogativi dell'eredità della fenomenologia francese significa proseguire sui margini del pensiero. Leggere è scrivere, ovvero pensare, secondo possibilità di vivere, perché si riconosce ogni domanda come personale. Il soggetto apprende che il proprio limite non si supera né si trascende, ma diviene soglia minima per volgersi al reale.
18,00 17,10

38,00 36,10

Performance divino-umana. La concettualità del drammatico nella proposta teologica di H. U. Von Balthasar

Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2015
pagine: 340
Il testo offre uno studio sistematico del ruolo del drammatico nell'ermeneutica teologica di H.U. von Balthasar, recuperando in tale ottica i riferimenti alla storia del teatro, alla problematica del suo rapporto con le istituzioni ecclesiastiche, e le sollecitazioni provenienti dai principali drammaturghi occidentali. Il drammatico è così studiato non nei prolegomena alla teologia o dal punto di vista della comprensione dell'esistenza storica del soggetto, bensì nell'esposizione della dogmatica (cristologia, soteriologia, escatologia), verificando se esso si esaurisce in un riferimento estrinseco o se dispiega un autentico potenziale ermeneutico per la teologia. Il testo determina quindi il concetto di dramma che abbraccia la produzione dell'autore (dramma come incontro di libertà), e indaga quale modello drammaturgico sia effettivamente impiegato in sede teologica, sostenendo che, nell'esposizione della dogmatica, Balthasar abbandona il teatro della rappresentazione per impiegare un paradigma di riferimento più prossimo alla drammaturgia della performance.
26,00 24,70

La fragilità del potere. L'uomo, la vita, la morte

Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2014
pagine: 179
Il potere è fragile e oneroso. È fragile, perché dipende dagli "altri", che pur deve materialmente dominare. È oneroso, perché l'obbedienza ha un suo prezzo: la minaccia o la lusinga, la paura o il consenso. Appartiene all'uomo, alla sua ambizione e alla sua ignoranza. L'ambizione lo spinge alla conquista, l'ignoranza gli cela la causa della precarietà di ciò che ha ottenuto. Tutto dipende dall'uomo, dalla sua mente, dal suo carattere, dalla sua psiche, dalla sua immaginazione, dalla sua parola, dai suoi muscoli, dalla sua destrezza: dalla sua "testa" e dal suo "corpo". Vi sono epoche in cui l'uomo onora l'esistenza, pur vivendo in mezzo alla miseria ed alle persecuzioni; e tempi nei quali non sperimenta altro, ad ogni livello, che la propria mediocrità. Il saggio è pensato, dunque, in una chiave, che definisco "antropologico-esistenziale": il potere, infatti, è una dimensione esclusivamente umana, che ha la sua cifra nel non accettare la propria finitudine. Non è effettivo se non si pensa "assoluto", ma la tensione dell "io" per realizzare quell'assolutezza incontra sul suo percorso l'"alterità"; e la incontra sempre di nuovo, nonostante ogni tentativo per eluderla, schiacciarla, renderla inoffensiva e impotente. Di qui una ineliminabile "fragilità": il potere che l'"io" accumula, quali che siano le forme materiali in cui si manifesta, incrocia strutturalmente l'"alterità" e da essa, oggettivamente, dipende.
16,00 15,20

20,00 19,00

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