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Libri di Vincenzo Maria Mastronardi

Biografia e opere di Vincenzo Maria Mastronardi

I killer di massa. Dalle stragi di Charles Manson al massacro di Columbine. Dagli omicidi in famiglia di Erika e Omar a Pietro Maso

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2022
pagine: 480
Gli assassini sono tutti uguali? Ai nostri occhi, forse. Ma la criminologia moderna li suddivide in categorie molto precise, tenendo in considerazione le motivazioni, le modalità di azione e lo scopo del delitto. Questo libro, frutto di anni di studi e ricerche, affronta un tema tristemente diffuso nei notiziari: gli omicidi di massa. Sparatorie nelle scuole, omicidi-suicidi in famiglia e massacri nei centri commerciali sono infatti episodi che ricorrono, purtroppo, nella nostra quotidianità, ma non sono nuovi nella storia: il primo caso di sparatoria di massa classificato risale addirittura al 1853, nello Stato del Kentucky. Si tratta di un fenomeno che non conosce neppure limitazioni geografiche, perché si registrano casi in tutto il mondo. Chi sono dunque i killer di massa? Cosa hanno in comune? E in cosa si differenziano dai terroristi o dagli assassini seriali? Dal massacro della Columbine High School a quello di Uvalde, passando per le stragi che hanno segnato la cronaca di casa nostra (Erika e Omar, Pietro Maso, Mario Calderone, solo per citarne alcuni): un saggio completo sulle stragi di massa, che studia alcune delle pagine più nere della storia criminale. Sparatorie nelle scuole, massacri nei centri commerciali o stragi in famiglia: chi sono i killer di massa? Tra i casi citati:; Pietro Maso: l'omicidio di entrambi i genitori; Erika e Omar: il massacro di Novi Ligure; Charles Manson e le bestie di Satana; La sparatoria alla prima di Batman in un cinema di Aurora; La strage nella scuola elementare di Uvalde; L'eccidio di massa alla Columbine High School
12,90 12,26

Staging e scena del crimine. Manuale di analisi comportamentale

Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2021
pagine: 240
Riconosciuto per la prima volta da Hans Gross come un nuovo argomento di trattazione nel panorama degli studi criminologici nel 1924, lo staging, ovvero l’organizzazione della messa in scena, consiste nell’intenzionale alterazione di un crimine o della sua scena mediante la rimozione o manipolazione di elementi presenti sul luogo del reato, oppure mediante l’introduzione di elementi a esso estranei nel tentativo di depistare gli investigatori e vanificare il processo di giustizia criminale. Nei corsi di formazione e di aggiornamento per criminologi o criminalisti, tuttavia, questo tema non viene sempre affrontato in maniera sistematica. Il volume, arricchito da numerosi casi esemplificativi, approfondisce i vari aspetti dello staging alla luce della letteratura attuale – definizioni operative e relazione omicidavittima; tipologie e motivazioni dello staging; analisi comportamentale del crime scene stager; effetto imitativo CSI – e fornisce nozioni per la ricostruzione scientifica della scena del crimine, di psicologia investigativa e di analisi comportamentale sulla base della grafia. Conclude il testo una vasta rassegna filmografica relativa allo staging
25,00 23,75

Il profilo criminologico. Dalla scena del crimine ai profili socio-psicologici

Libro
editore: Giuffrè
anno edizione: 2021
pagine: XX-364
Già successivamente alla prima edizione del presente volume del 2005 le esperienze sui singoli casi di profilo criminologico si sono moltiplicate e l'autore ha riconsiderato la gamma di profili criminali in base all'insieme dei fattori temperamentali, familiari, sociali e quindi subculturali, nonché relativi al soddisfacimento istintuale dei bisogni primari razionali o istintuali del singolo caso nel suo caleidoscopio di reazioni umane, talvolta soltanto istintuali, talvolta perverse e francamente patologiche. Il termine "profilo" viene usato in maniera imprecisa non solo con riferimento al suo significato, ma anche alla sua applicazione. Il procedimento di deduzione di caratteristiche distintive della personalità, responsabili del compimento di atti criminali, è stato comunemente definito "profiling criminale" ma lo si è anche chiamato, tra le altre definizioni meno comuni, "profiling del comportamento", "profiling della scena del delitto", "profiling della personalità criminale", "profiling del criminale" e "profiling psicologico". Possiamo oggi asserire, sulla scorta delle esperienze abituali, che ognuna di queste definizioni rappresenta una ben specifica tematica a se stante, così come spesso l'una confluisce nell'altra e in certi casi luna è complementare all'altra.
42,00 39,90

Manuale di comunicazione non verbale. Per operatori sociali, penitenziari, criminologici

Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2016
pagine: 230
Lo studio della comunicazione non verbale ha attirato attraverso i secoli l'attenzione di più ricercatori tra etologi, antropologi, psichiatri, psicologi, esperti della comunicazione, da Della Porta (nel 1615) a Lavater (1819) e Lombroso (1897), fino agli autori più recenti e alle ricerche commissionate dalla CIA e dal Pentagono, che si sono occupate finanche di tutte quelle strategie che consentono l'individuazione della simulazione e della menzogna. Si è poi riusciti a sistematizzare le tipologie delle bugie, da quella di autopresentazione per migliorare l'immagine di sé, a quella autoprotettiva, a quella utilitaristica, pedagogica per vana gloria eccetera. Non si poteva peraltro in questo contesto trascurare i messaggi non verbali in ambito penitenziario e criminologico, ivi incluse le varie tipologie di tatuaggi, da quelli erotici a quelli mistici, a quelli esprimenti disprezzo verso le autorità, a quelli della connotazione in un gruppo e altri ancora. Non per ultimi vengono passati in rassegna i messaggi del suicidio, lì dove lo stesso esprime una minaccia o una protesta, o ancora fuga lutto, castigo, vendetta, richiesta di aiuto o ricatto. L'ausilio delle figure si rivela quanto mai prezioso nel fornire al lettore l'esatta rappresentazione grafica dei codici di comunicazione non verbale.
23,00 21,85

Grafologia giudiziaria e psicopatologia forense. Metodologia di indagine nel falso grafico e la capacità di intendere e di volere dalla grafia. Giurisprudenza

Libro
editore: Giuffrè
anno edizione: 2010
pagine: XI-298
Il volume, oltre ad affrontare la storia della grafologia dal '600 in poi, prende in esame le coordinate relative ad una idonea impostazione peritale in tema di falso grafico sulla scorta delle esperienze ormai consolidate e della giurisprudenza corrente. Considerando la neuroanatomia funzionale del gesto grafico e l'influenza delle malattie organiche sulla scrittura, vengono esaminati gli elementi basilari in tema di profili psicologici, di psicopatologie e di capacità di intendere e di volere dalla grafia. Il libro è prodigo di esemplificazioni, nonché di profili psicologici e psicopatologici di più autori responsabili di reati anche omicidiari e riporta le ricerche svolte in ambito clinico-accademico in tema di schizofrenia, disturbi depressivi, alcoolismo e tendenza al suicidio.
28,00 26,60

I dieci tipi di rapporto di coppia

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2008
pagine: 126
Come e perché ci si "sceglie"? La formazione di una coppia è solo il risultato di una ben riuscita reazione chimica, come talvolta sostiene la biologia? O è il frutto di una predisposizione genetico-sociale degli individui, il cui fine ultimo (per così dire "programmato" nella sostanza neuronale di ogni umano) è la procreazione della specie? Come spiegare, allora, la grande varietà comportamentale delle dinamiche di coppia che sperimentiamo ogni giorno? Non è facile dare una risposta. In molti (psicologi, sessuologi, biologi, filosofi, uomini di fede...) ci hanno provato per secoli e continuano a farlo senza riuscire ad arrivare a una conclusione condivisa. Tuttavia, la semplice osservazione permette di rintracciare elementi comuni fra i comportamenti affettivi di uomini e donne, e questo volume per la prima volta ne tenta un catalogo: originale ma radicato nella vita d'ogni giorno, scientificamente rigoroso ma leggero. Leggendolo (con un giusto mix di serietà e ironia), è possibile rispecchiarsi in qualcuna di queste 10 categorie, e magari capire qualcosa di più sul proprio modo di entrare in rapporto con l'altro/a...
10,00 9,50

I venti tipi di uomo. Ciò che desiderano e che non sanno

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2008
pagine: 127
L'eterna domanda: che cos'è l'uomo? Un frutto casuale dell'evoluzione, come spiega la paleontologia? L'animale dominante del pianeta, come dice l'etologia? Un essere che "è" perché dotato di pensiero cosciente, come insegna la filosofia? Oppure un essere che ha in sé elementi divini, come predicato dalle religioni? Trovare una risposta è difficile. La semplice osservazione, tuttavia, permette di rintracciare elementi comuni a tutti gli individui appartenenti al genere Homo sapiens. La teoria proposta è che, al di là delle diversità individuali, sociali e ambientali, l'Homo sapiens sembra "programmato" per agire secondo schemi definiti, prevedibili, ripetitivi e classificabili in categorie ben delineate. In molti hanno proposto classificazioni tipologiche: Gurdieff, Manera, Jung. Ma dalla storia si evincono: "il dittatore" (Hitler, Castro, Pinochet), "il genio" (Einstein, Leonardo), "l'idealista" (San Francesco e Gandhi). Dalla letteratura "l'idealista folle" (Don Chisciotte), "il combattivo" (Ben Hur). Compaiono poi tipologie onnicomprensive quali "l'uomo politico", "l'uomo consumatore", "l'uomo religioso", "l'uomo ambivalente", "l'uomo infallibile", "l'uomo accusatore", "il missionario", "il superstizioso" e altre ancora, in sintonia con le eredità culturali giunte da più campi quali arte, letteratura, scienza, storia. Raggruppati in 20 tipi di uomini.
10,00 9,50

I personaggi della TV. Tipi, comportamenti e psicologia

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2007
pagine: 128
Che cosa si prova quando si comunica con milioni di persone attraverso una telecamera? Quali sono i meccanismi psicologici e gii atteggiamenti mentali dei personaggi televisivi? La TV di oggi sembra ergersi sempre più al ruolo di "divinità" onnipresente nella vita di ciascuno di noi. Ma questa pseudodivinità non avrebbe un tale ascendente senza i suoi "profeti", coloro cioè che fanno da tramite tra il telespettatore e il mezzo televisivo. Questo volume ci permette di comprendere la psicologia dei personaggi che riempiono il piccolo schermo, le dinamiche che governano le sempre più bizzarre trasmissioni televisive e molti altri aspetti caratteristici della TV e dei suoi protagonisti: un'inedita e originale classificazione delle diverse tipologie psicologiche dei personaggi televisivi. Un approccio originale, rigoroso e scientifico, ma sempre sul filo dell'ironia.
10,00 9,50

Psicologia degli italiani del centro-nord. Tipi, vizi, pregi e difetti

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2007
pagine: 127
Si sa: i piemontesi sono discreti e diplomatici ("falsi e cortesi"...), i liguri pessimisti e scontrosi, i lombardi laboriosi e legati ai beni materiali, i toscani cinici e sprezzanti, i romagnoli spavaldi ed estrosi... Luoghi comuni? Pregiudizi? Forse sì, tuttavia in questi caratteri cristallizzati nel corso dei secoli come maschere della commedia dell'arte ognuno di noi può intuire un fondo di verità e riconoscersi. Segno che, in fin dei conti, allo stereotipo corrisponde una realtà oggettiva, che ha origini storiche, sociologiche, psicologiche, ambientali, motivazioni che si possono indagare, spiegare, approfondire con metodo scientifico e insieme con leggerezza, rigore e ironia. Per comprendere meglio noi stessi e vincere i pregiudizi nei confronti di chi ci vive accanto. Consapevoli che la diversità dei caratteri è una ricchezza alla quale possiamo e dobbiamo attingere ogni giorno.
10,00 9,50

Psicologia degli italiani del centro-sud. Tipi, vizi, pregi e difetti

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2007
pagine: 127
Il centro-sud Italia è un unicum (storico, sociale, culturale) nel contesto europeo e i diversi caratteri regionali dei suoi abitanti danno vita a un campionario tipologico di straordinaria complessità. Com'è ovvio, i pregiudizi si sprecano: i romani sono oziosi e scettici, i napoletani superstiziosi e sfrontati, i calabresi testardi e rissosi, i siciliani gelosi e riservati, i sardi diffidenti e permalosi. Letteratura, cinema e teatro hanno giocato con questi stereotipi fino alla banalizzazione. Ma c'è qualcosa di vero in queste etichette? E se sì, quali sono le ragioni per cui sono nate e continuano a vivere? E che legame c'è fra i caratteri regionali e lo sviluppo storico-sociale delle organizzazioni criminali del Sud? Quali sono le peculiarità della mafia, della 'ndrangheta, della camorra, della Sacra corona unita, e le differenze con le comunità criminali di altri paesi? Un viaggio per conoscere la psicologia dell'altra metà d'Italia; per trasformare il luogo comune in strumento di comprensione di una diversità che è parte imprescindibile della vita nazionale.
10,00 9,50

20,00 19,00

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