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Libri di Valerio De Cesaris

Biografia e opere di Valerio De Cesaris

L'immigrazione in Italia da Jerry Masslo a oggi

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2020
pagine: 288
L’omicidio del giovane sudafricano Jerry Essan Masslo, il 24 agosto 1989 a Villa Literno, segnò l’inizio della scoperta dell’immigrazione da parte degli italiani. Sino ad allora gli immigrati non facevano notizia, anche se il saldo migratorio in Italia era già positivo da tempo. Dalla vicenda Masslo tutto cambiò: ci s’interrogò sul razzismo; si discusse di regole sull’immigrazione, con la presentazione di un pacchetto di norme che avrebbe costituito la base della legge Martelli; il dibattito pubblico si polarizzò, tra chi voleva mantenere politiche d’accoglienza e chi invocava la chiusura delle frontiere. Sullo sfondo c’erano imponenti cambiamenti internazionali: il crollo del Muro di Berlino e le prime ondate migratorie dall’Est, l’aumento dei viaggi dei migranti nel mar Mediterraneo, la costruzione del sistema di Schengen che ridefiniva il ruolo dei confini. A trent’anni di distanza da quegli avvenimenti, l’immigrazione continua a infiammare il dibattito pubblico. È spesso considerata un’emergenza e gli italiani, mediamente, ne sovrastimano i numeri. Eppure, l’integrazione degli immigrati nella società italiana è una realtà che si riscontra a ogni livello, dalla scuola al mondo del lavoro, allo sport, all’economia. Il paese ha mostrato nel tempo di avere grandi capacità d’inclusione e oggi l’11% della popolazione in Italia è immigrata o d’origine immigrata. In questo libro studiosi di diverse discipline riflettono sull’immigrazione in Italia, da Jerry Masslo a oggi, la inquadrano nella comune storia nazionale e le restituiscono i suoi contorni reali, ragionando sulle sfide, le problematicità e le opportunità che essa comporta. Introduzione Andrea Riccardi.
24,00 22,80

Il confine mediterraneo. L'Europa di fronte agli sbarchi dei migranti

Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2018
pagine: 187
Sul confine mediterraneo l'Unione Europea gioca una partita decisiva per il suo futuro. La gestione dei flussi migratori e il tema della sicurezza suscitano continui allarmi. Molti invocano la fortificazione dei confini. Altri, al contrario, chiedono politiche d'accoglienza e piani d'integrazione. La paura dell'invasione rende più difficile trovare una via che metta tutti d'accordo, così l'immigrazione rischia di diventare il punto di rottura della costruzione europea. In questo libro si, analizzano gli sbarchi di migranti da diverse angolature e prospettive: le istituzioni comunitarie, gli Stati frontalieri — Italia, Spagna, Grecia e Malta —, il gruppo di Visegràd, l'Unione Africana e la Turchia, il diritto internazionale e i corridoi umanitari. Per raccontare quello che ormai, tra naufragi, sbarchi, chiusure e xenofobia, è divenuto il confine più caldo d'Europa e per offrire elementi utili a comprendere una delle sfide maggiori del nostro tempo.
19,00 18,05

Il grande sbarco. L'Italia e la scoperta dell’immigrazione

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2018
pagine: 157
Nel luglio 1990 il governo italiano organizzò l'espatrio di migliaia di albanesi che si erano rifugiati nelle ambasciate straniere a Tirana. Mandò proprie navi a prenderli e li accolse calorosamente in Puglia. L'anno seguente gli albanesi giunti in Italia con la Vlora, il mercantile del «grande sbarco», furono rimpatriati a forza dopo essere stati rinchiusi nello stadio di Bari, dove cibo e acqua venivano lanciati dagli elicotteri. Nell'arco di pochi mesi, si era compiuto il passaggio degli albanesi da rifugiati bisognosi d'aiuto a pericolosi invasori. Il governo approntò una barriera di navi nell'Adriatico per bloccare le boat-people e il dibattito pubblico assunse toni allarmistici. Alla scoperta dell'immigrazione, nel triennio 1989-1991, s'accompagnò la nascita di un mito, quello dell'invasione dei migranti. Il libro rievoca il clima politico e il dibattito di quegli anni, densi di cambiamenti epocali nel mondo e in Italia. E racconta l'emozionante storia della Vlora e dei suoi 18.000 passeggeri, che pieni di speranza compirono il salto dell'Adriatico per raggiungere l'Italia, la loro America.
16,00 15,20

Spiritualmente semiti. La risposta cattolica all'antisemitismo

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2017
pagine: 195
La nascita e la rapida diffusione dell'antisemitismo moderno, politico e razziale, tra Otto e Novecento, ha messo in difficoltà la Chiesa cattolica: da un lato, essa aveva da secoli un atteggiamento antiebraico, che in passato aveva prodotto, nell'Europa cristiana, un regime di segregazione in cui la minoranza ebraica era preservata ma discriminata; d'altro lato, l'antisemitismo razziale, fenomeno pienamente secolarizzato, non teneva in alcun conto il battesimo, ritenendo che un ebreo restasse tale anche convertendosi al cristianesimo. Inoltre, l'antisemitismo metteva in discussione l'unità del genere umano e aveva componenti anticristiane. In quel frangente, la Chiesa ha operato una debole distinzione tra la propria tradizione antiebraica e l'antisemitismo, tentando di salvare la prima pur condannando il secondo, ma ha anche avviato una riflessione complessiva sul rapporto con l'ebraismo. In questo libro si ricostruisce il percorso di riscoperta, da parte cattolica, del legame spirituale tra ebraismo e cristianesimo, come risposta all'antisemitismo, in un processo che porta al Concilio Vaticano II e alla dichiarazione "Nostra aetate", con il superamento dell'antica ostilità religiosa e l'apertura di una stagione nuova nei rapporti tra le due fedi.
20,00 19,00

Vaticano, fascismo e questione razziale

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2010
pagine: 283
La crisi tra governo fascista e Santa Sede sulla questione razziale, dalle politiche antiafricane in Etiopia al varo della campagna antisemita, sino alla controversia sui matrimoni misti e alla morte di Pio XI, è ricostruita, in questo libro, attraverso l'analisi di documenti italiani e di quelli vaticani. I passi diplomatici con cui la Santa Sede tentò di bloccare l'adozione in Italia delle leggi razziali, e il dibattito che si sviluppò in Vaticano nel merito delle teorie e delle politiche razziali del fascismo, trovano qui la giusta collocazione nelle vicende storiche di quegli anni. In particolare,è posto in risalto lo scarto esistente tra le posizioni di principio espresse da Pio XI e da L'Osservatore Romano, che condannarono chiaramente l'antisemitismo e il razzismo, e l'azione diplomatica della Santa Sede, ispirata alla logica del realismo e tesa alla ricerca di compromessi che potessero soddisfare almeno - l'unica richiesta basata su un appiglio giuridico, quella di non toccare la normativa matrimoniale, disciplinata dai patti concordatari.
23,50 22,33

Pro judaeis. Il filogiudaismo cattolico in Italia (1789-1938)

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2006
pagine: 223
È nell'Ottocento che si svolge il passaggio definitivo dall'antigiudaismo di stampo religioso all'antisemitismo moderno, razziale, politico ed economico. Un passaggio fondamentale per comprendere la tragedia della Shoah nel cuore del XX secolo. Il ruolo della Chiesa in questo passaggio è ancora in discussione. Ciò che è certo è che vi sono stati cattolici antigiudaici e cattolici filogiudaici, e che le ragioni di questi opposti atteggiamenti hanno attraversato ­ prima e dopo le leggi razziali ­ anche l'Italia del Novecento.
20,00 19,00

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