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Libri di Stefano Costa

Biografia e opere di Stefano Costa

Tre nidi

Libro: Libro in brossura
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 2024
pagine: 256
“Tre nidi” racconta del bello che c’è accanto a ognuno di noi, della gioia di trovare il proprio posto nel mondo. C’è una Madonnina che è una colomba tutta bianca. C’è un falco azzurro che vuole uccidere Dio. C’è un gufetto che vive assieme al padre nella mansarda di un castello. Da lì, librandosi in volo, si potrebbe sorvolare la corrente dello Scuropasso o le colline di Vallemezzo e arrivare a Montallegro. Raggiungere Eli, una ghiandaia con cui il gufetto talvolta gioca; abbracciare la Madonnina, lei che ha «perduto il suo piccolo quando piccolo oramai non era più»; forse, se si è fortunati, avvistare Dio, che vive nel segreto. Il gufetto però è timoroso, muove i suoi passi sulla terra lì vicino come a misurarla, e ogni punto su cui posa lo sguardo risuona di nomi: attorno a lui ci sono i barattoli colmi di api, i cuochi ranocchi, le chiesette votive abitate da cavalli e astori, il perimetro dolce delle cose che respirano, bruciano e «crodano»; il mondo conosciuto. E poi ci sarebbe l’altrove, «il mondo che continua» oltre la collina di cui gli ha parlato la Madonnina, con il suo miraggio di avventura, con i suoi sogni e i suoi incubi che stentano a prendere forma.
16,00 15,20

La tranquillità dell'animo. Testo latino a fronte

Libro: Libro rilegato
anno edizione: 2024
pagine: 208
L’irrequietudine dell’animo: come riconoscerla, diagnosticarla, curarla. Solo dopo queste fasi si potrà arrivare alla tranquillità dell’animo. Ma attenzione, almeno in Seneca, Tranquillitas non è possesso definitivo, dal quale nulla e nessuno possa allontanarci, ma equilibrio continuamente raggiunto, perduto e recuperato, nella consapevolezza che l’animo umano vacilla facilmente di fronte alle molte, troppe insidie che sono in noi e fuori di noi. Il sapiente suggerisce come trovare il punto di equilibrio, tanto più difficile da mantenere quanto più l’ambiente circostante è corrotto, malato, sanguinario, alieno dalla misura e dalla riflessione. Tranquillitas quindi non sarà assenza di movimento, ma incessante attività dello spirito, in continua dialettica con se stesso. Introduzione di Stefano Costa.
10,00 9,50

La tranquillità dell'animo. Testo latino a fronte

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2015
pagine: 228
"Habes, Serene carissime, quaepossint tranquillitatem tueri, quae restituere, quae subrepentibus uitiis resistant" così Seneca chiude il dialogo scritto all'amico Anneo Sereno che, confessandogli di essere assalito dal vizio dell'incostanza, chiedeva una cura ai suoi mali. Ma Seneca, medico dell'anima, rivolge questa sua opera, una delle più armonizzate e compiute del corpus, a tutti gli uomini affetti dalla stessa malattia di Sereno: quale consigliere di Nerone, all'apice del successo e della carriera politica, da anni al vertice della società romana, il prosatore-filosofo latino ben conosceva (e altrettanto bene sapeva descrivere) l'inquietudine dei suoi contemporanei divisi tra ambizione pubblica e desiderio del ritiro, amore dell'opulenza e aspirazione alla temperanza, noia della vita e timore della morte, orgoglio di appartenere alla classe dirigente della civiltà padrona del mondo e coscienza della caducità propria di ogni essere umano (soprattutto se sottoposto all'arbitrio di un signore assoluto). A costoro Seneca rivolge un invito alla moderazione, allo sforzo verso un difficile equilibrio psicologico che possa resistere alle trepidazioni offerte dalla vita di ogni giorno e garantire una tranquillitas il più durevole possibile; un obiettivo ambizioso, eroico nella sua apparente modestia, che ricorda al lettore come Seneca continui a essere direttore di anime anche quando sembra smorzare un po' i toni e moderare il rigore di maestro stoico.
14,00 13,30

Antitrust e software: il caso Microsoft

Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2004
pagine: 160
Settore del software e Microsoft sono divenuti ormai un binomio inscindibile della vita quotidiana. Ma quali sono le fonti del potere di Microsoft? Come giudicare i comportamenti di una grande impresa in un contesto concorrenziale complesso e particolarmente aggressivo? Che ruolo e che potenzialità ha l'azione antitrust nel vigilare su una concorrenza che avviene in primo luogo sul terreno dell'innovazione? Un puntuale riesame a posteriori del principale caso antitrust statunitense degli ultimi dieci anni, conclusosi sul finire del 2002, consente di dare alcune risposte a tali interrogativi e suscita interessanti riflessioni sull'evoluzione dell'azione antitrust in un settore molto insidioso per le esigenze di tutela della concorrenza.
17,60 16,72

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