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Libri di Stefano Bruni

Biografia e opere di Stefano Bruni

La guida di Pisa

Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni ETS
pagine: 80
L’edizione della "Guida di Pisa" che proponiamo è quella del 1911, oramai introvabile, preceduta da un'introduzione di Stefano Bruni che aiuta a comprendere la statura e l’opera di un autore che così tanto ha dato alla sua città. Il libro è arricchito da una serie di gustose foto della Pisa di un tempo che, insieme alle pagine schiette e frizzanti di Bellatalla, offrono uno spaccato di costume.
5,00 4,75

La mitologia figurata degli etruschi. Nuove ricerche. Giornata in onore di Giovannangelo Camporeale (Massa Marittima, 21 settembre 2019)

Libro
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2021
pagine: 152
In occasione delle “Giornate degli Etruschi 2019” indette dal Consiglio Regionale della Toscana, l’Amministrazione Comunale di Massa Marittima ha voluto, nuovamente, rendere omaggio a Giovannangelo Camporeale, etruscologo di fama internazionale, scomparso nel 2017, che a partire dai primi anni Ottanta del Novecento, per un quarantennio, aveva fatto delll’archeologia del distretto massetano uno dei filoni di ricerca a cui aveva dedicato la sua vita di studioso. Ma lo studio e la valorizzazione delle testimonianze del passato etrusco di Massa Marittima non esauriscono il vasto contributo che Camporeale, con coerenza e grande onestà intellettuale, ha dato all’archeologia dell’Italia preromana, segnando una nuova stagione degli studi e contribuendo non poco allo sviluppo della disciplina etruscologica. I temi delle sue ricerche spaziano su una grande varietà di argomenti che dalla protostoria alla topografia, dall’urbanistica ai culti, dagli aspetti della cultura figurativa alla rete delle relazioni tra l’Italia e il Mediterraneo, dall’epigrafia alla storia degli studi, pure nei suoi numerosi scritti, oltre trecento titoli tra monografie, articoli, relazioni a convegni, voci in lessici ed enciclopedie, recensioni, presentazioni, contributi in cataloghi di mostre ed esposizioni, sono facilmente riconoscibili alcune linee di ricerca che in un disegno coerente costituiscono veri e propri Leitmotive nella polifonia di accenti che segna la produzione scientifica del Maestro. Tra questi spiccano, per numero e per continuità nel tempo, gli interventi sull’iconografia di età arcaica e le problematiche relative alla ricezione delle immagini del mito greco in Etruria. Riannodando i fili di un dialogo che la scomparsa di Camporeale ha solo fisicamente interrotto, il 21 settembre 2019 si è svolta una Giornata di Studio durante la quale colleghi, amici e allievi hanno presentato alcune loro nuove ricerche in relazione al vasto tema del mondo dei miti in Etruria, di cui il volume raccoglie i testi delle relazioni presentate in quell’occasione.
25,00 23,75

La Firenze di Winckelmann

Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2019
pagine: 240
Gli otto mesi che dal settembre 1758 all’aprile dell’anno successivo Johann Joachim Winckelmann trascorse a Firenze costituiscono un momento felice della sua biografia. Giunto in città su invito di Heinrich Wilhelm Muzell Stosch per stendere il catalogo della raccolta di gemme che il barone Philipp von Stosch, morto il 22 marzo 1757, conservava nel suo appartamento al piano nobile del Palazzo Ramirez de Montalvo in Borgo degli Albizzi, Winckelmann trovava altre cogenti motivazioni per il suo tour fiorentino nel desiderio di conoscere le raccolte granducali e i materiali delle altre collezioni fiorentine e, soprattutto, nella volontà di approfondire lo studio del mondo etrusco e delle sue anticaglie, un tema che, in quegli anni, occupava un posto non secondario nell’officina della Geschichte der Kunst des Alterthums. Attorno a questo tema si sono concentrate le manifestazioni fiorentine che hanno aperto i festeggiamenti internazionali per celebrare il doppio anniversario dei duecentocinquanta anni della nascita a Stendal in Sassonia il 9 dicembre 1717 e dei trecento anni della morte, avvenuta a Trieste il giorno 8 giugno 1768, di Johann Joachim Winckelmann. Le celebrazioni fiorentine hanno visto dapprima la mostra, "Winckelmann, Firenze e gli Etruschi. Il padre dell’archeologia in Toscana", che dal 26 maggio 2016 al 30 gennaio 2017 ha coinvolto presso il Museo Archeologico Nazionale di Firenze un grande concorso di pubblico, e poi il convegno internazionale "Winckelmann, Firenze e gli Etruschi", promosso dall’Università di Firenze, dalla Winckelmann-Gesellschaft Stendal e dal Museo Archeologico Nazionale di Firenze, che, apertosi la mattina del 26 gennaio 2017 nel Salone dei Cinquecento del Palazzo Vecchio, ha visto nei giorni 26 e 27 gennaio un folto gruppo di studiosi italiani, tedeschi, francesi discutere, nell’Auditorium del Consiglio Regionale della Toscana in Palazzo Panciatichi di via Cavour, su Winckelmann e il suo interesse per il mondo etrusco e il suo rapporto con il milieu intellettuale fiorentino, nonché sul riverbero che il pensiero e le opere del sassone conobbero a Firenze e, più in generale, nel Granducato nella seconda metà del XVIII secolo e nel corso delle prime decadi dell’Ottocento. Integrandosi armonicamente con i saggi pubblicati nel catalogo della mostra, vengono ora pubblicate le relazioni presentate nelle varie sedute del convegno.
34,00 32,30

Descrizione delle chiese, monasteri, et oratori della città di Pisa

Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2018
pagine: 630
"In occasione del novecentesimo anno della consacrazione del Duomo di Pisa e della chiusura dell'anno giubilare in settembre, le Edizioni ETS hanno lavorato alla realizzazione della ristampa anastatica di uno dei più importanti documenti storico-artistici della città di Pisa, il cosiddetto “Manoscritto Tronci”. Il manoscritto oggi è custodito nell’Archivio Capitolare presso l’Archivio Storico Diocesano di Pisa con la segnatura Ms. C 152/153. L’opera, in bella e chiara grafia, è verosimilmente una copia di dono, composta da 284 fogli e contenente 115 illustrazioni ad acquerello. Si tratta di una straordinaria raccolta, che è stata giudicata come uno dei migliori e più maturi frutti della letteratura periegetica italiana intorno alla metà del Seicento. La pubblicazione mantiene dimensioni simili all’originale, ridotte necessariamente per venire incontro alle esigenze logistiche e distributive. Si presenta, quindi, un robusto volume di 630 pagine in formato 23x33 cm, stampato su carta uso mano di pregio e rilegatura in cartonato. Corredato da una serie di saggi di Francesca Barsotti, Elisa Carrara, Stefano Sodi, Daniela Stiaffini e da un indice analitico che ne faciliterà la consultazione, è stato il sogno nel cassetto, adesso divenuto realtà, del fondatore della casa editrice, Gianfranco Borghini, e a lui lo dedichiamo."
140,00 133,00

Anton Francesco Gori, Gaetano Albizzini, Francesco Vettori e l'officina del Museum Etruscum

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2018
pagine: 132
A partire dal 1731 Anton Francesco Gori intensificò il proprio interesse per il mondo etrusco e i suoi monumenti; sei anni dopo, nel 1737, uscirono a Firenze i primi due volumi, in folio, del Museum Etruscum. Il terzo volume uscì, sempre a Firenze, nel 1743. L’opera raccoglieva il frutto delle annose ricerche sulle antichità etrusche, una poderosa serie di studi delle più prestigiose raccolte private di arte etrusca corredata da centinaia di illustrazioni; essa fece di Anton Francesco Gori la massima autorità nell'antiquaria etrusca europea dei decenni centrali del Settecento. L’autore, seguendo le ricerche, i viaggi, la fitta corrispondenza con intellettuali e antiquari, ricostruisce la storia di questa eccezionale impresa editoriale, la cui collezione di monumenti si rivelò di importanza duratura nel campo dell’etruscologia.
115,00 109,25

Sorridere fra i libri. Per Gianfranco e Mirella Borghini

Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2018
pagine: 620
Per Gianfranco e Mirella Borghini hanno scritto: Maria Giovanna Arcamone, Umberto M. Ascani, Valerio Ascani, Alessandro Baldassari, Athos Bigongiali, Claudio Bolelli, Edda Bresciani, Stefano Bruni, Mariagiulia Burresi, Cristina Cagianelli, Anna Rosa Calderoni Masetti, Giuliano Campioni, Fabio Caporali, Lorenzo Carletti, Antonio Carlini, Renzo Castelli, Gian Mario Cazzaniga, Maria Luisa Ceccarelli Lemut, Domenico Corradini H. Broussard, Paolo Cristofolini, Gigetta Dalli Regoli, Giuseppe Di Stefano, Adriano Fabris, Michele Feo, Maria Antonella Galanti, Carolyn Gianturco, Cristiano Giometti, Lida Maria Gonelli, Alfonso Maurizio Iacono, Cesare Letta, Sandra Lischi, Luciano Luciani, Ilario Luperini, Gian Paolo Marchi, Alessandro Martinengo, Gabriella Mazzei, Giuseppe Meucci, Renzo Moschini, Filippo Motta, Alessandro Pagnini, Alessandro Panajia, Brunello Passaponti, Stefano Renzoni, Antonio Resta, Augusto Sainati, Saverio Sani, Stefano Sodi, Enrico Spagnesi, Amleto Spicciani, Mauro Stampacchia, Daniela Stiaffini, Paolo Tongiorgi, Lucia Tongiorgi Tomasi, Alessandro Tosi, Simonetta Ulivieri.
45,00 42,75

Gli arsenali della Repubblica di Pisa. Storia, restauro, valorizzazione

Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2017
pagine: 176
Gli arsenali repubblicani, centro nevralgico e punto d’orgoglio della Pisa medievale, riemergono da decenni di abbandono, seguito ai bombardamenti del ’42. In questo libro, storici, architetti, archeologi e ingegneri raccontano, insieme, il certosino lavoro di ricostruzione filologica che è riuscito a coniugare le esigenze del restauro e della conservazione con quelle della vivibilità e dell’uso.
24,00 22,80

Storie di un teatro. Per i 150 anni del teatro Verdi

Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2017
pagine: 160
Il 12 novembre 1867 con il "Guglielmo Tell" di Gioacchino Rossini si inaugurava il Regio Teatro Nuovo, che dopo la morte del grande compositore venne intitolato a Giuseppe Verdi, nome che ancor oggi caratterizza il massimo istituto teatrale di Pisa, realizzato in pochi anni, subito dopo l’unità d’Italia, da un gruppo di cittadini al fin di dotare Pisa di un moderno teatro dove si rappresentassero spettacoli d’opera e di prosa. Di lì a poco, a partire dal 1889 il palcoscenico del teatro vide lo svolgersi anche di spettacoli drammatico-coreutici messi in scena dagli studenti della goliardia universitaria. Il teatro divenne così, fin da subito, la principale istituzione pisana votata allo spettacolo e le tavole del suo palcoscenico sono state calcate nei suoi centocinquanta anni di vita da tutti gli artisti italiani, ma anche internazionali, che hanno inciso il proprio nome nel pantheon delle rappresentazioni drammatiche, musicali, coreutiche. Attraverso un gruppo di scritti che affrontano le vicende della costruzione dell’edificio e delle trasformazioni urbanistiche del quartiere entro cui fu inserito, unitamente alla storia della vita e delle stagioni teatrali che hanno segnato la vita culturale di Pisa dai primi anni del Regno d’Italia a oggi, il volume ricostruisce anche con l’ausilio di nuovi documenti e di una documentazione fotografica il vivace profilo di un teatro che è stato ed è protagonista della vita culturale della città e della nazione.
22,00 20,90

Rentamer le discours. Scritti per Mauro Del Corso

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2015
pagine: 328
38,00 36,10

Villa Saletta in Valdera. Da villaggio medievale a fattoria modello di età moderna

Libro
anno edizione: 2007
pagine: 156
Questo volume ha come oggetto l'abitato di Villa Saletta in Valdera (cioè la piana attraversata dal fiume Era, affluente di sinistra dell'Arno), un territorio che, con la sua estensione, la sua bellezza paesaggistica e le stratificazioni di culture e civiltà di cui è teatro, fornisce importanti motivi di studio e di ricerca, sia in campo storico che archeologico. Gli autori prendono in considerazione un sito, oggi abbandonato, di notevole importanza per la storia della nascita e dello sviluppo del fenomeno del 'borgo-fattoria', con annessi numerosi poderi dotati di case coloniche, da un preesistente insediamento sparso. Essi seguono lo sviluppo di Villa Saletta per un vasto arco cronologico compreso fra il XIV e la metà del XIX secolo, analizzando le fonti documentarie ed antiquarie e le testimonianze archeologiche ed architettoniche che ancora restano in situ: gli stemmi delle casate nobiliari che si sono succedute nel luogo, il frantoio, il forno per il pane, i granai, la villa padronale, le due chiese. Un capitolo iniziale fa poi luce sulle età più antiche di questa località, inserendola nel contesto del distretto in cui si trova.
34,00 32,30

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