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Libri di Raffaele Mantegazza

Biografia e opere di Raffaele Mantegazza

Il sogno e la pedagogia. In ascolto, la notte

Libro: Libro in brossura
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2023
pagine: 160
Cosa impariamo mentre sogniamo? Raffaele Mantegazza affronta il tema del sogno dal punto di vista pedagogico: partendo dall’interpretazione freudiana, analizza il fenomeno del sonno come momento essenziale per la vita e la crescita delle persone, per poi concentrarsi sul ruolo educativo del sogno vero e proprio, durante il quale entrano in gioco le categorie di condensazione, spostamento, censura e lavoro onirico. Si sofferma, infine, sulla funzione determinante dei sogni all’interno dell’espressione artistica e letteraria, e affida a Giulio Castelli un minuzioso saggio bibliografico finale per metterne in evidenza la vasta interdisciplinarità: dalle arti alle scienze, alla narrativa, il sogno come spunto, stimolo, corpo delle molteplici forme ed espressioni che costituiscono la cultura e i saperi nel loro insieme.
17,50 16,63

Imparare a resistere. Per una pedagogia della resistenza

Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2021
pagine: 200
Sono tanti gli aspetti della realtà ai quali occorre saper resistere: abbiamo bisogno di una resistenza al dolore, all'annientamento, agli abusi di potere, al senso di nullità che spesso pervade l'essere umano. Questo libro parte dall'ipotesi che la capacità di resistere possa essere appresa, educata e insegnata. Le esperienze di resistenza al dominio (in particolare a quello nazifascista) e a ogni forma diretta o indiretta di annientamento dell'umano vengono ripercorse per fondare una teoria dell'educazione che, attraverso la resistenza, porti alla creazione di esseri umani che lottano per la felicità di tutti e che in questa lotta trovano la loro più profonda realizzazione.
16,00 15,20

Caro bullo ti scrivo... Lettera a un ragazzo violento da un ex ragazzo violento

Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2020
pagine: 114
Un adulto si rivolge a un bullo adolescente raccontando la sua storia di ex bullo, i rimorsi che hanno caratterizzato la sua vita, le motivazioni che lo hanno portato ad agire in un certo modo, il perdono e l’irreversibilità delle azioni umane. Un libro che può essere letto da ragazzi (bulli, vittime o né gli uni né le altre) o da tutti gli adulti che hanno responsabilità educative. Un libro per capire un fenomeno che è antico quanto la violenza e la sopraffazione del forte sul debole ma che, come queste, non è scontato e soprattutto può essere affrontato. In che modo? Ricercandone le ragioni, senza confondere vittima e carnefice, ma anche senza cristallizzare entrambi nei loro ruoli e, soprattutto, realizzando che è la gioventù ad avvalorare il cambiamento, l’autocritica, la redenzione.
12,00 11,40

La filosofia di Enzo Jannacci. Storie di un barlafuus

Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2019
pagine: 210
Enzo Jannacci è il “poetastro”, come amava definirsi, che meglio di chiunque altro ha saputo raccontare la Milano di quartiere degli anni Sessanta e Settanta. Nelle sue canzoni, il capoluogo lombardo affiora come luogo privilegiato di sentimenti ed emozioni, un teatro ideale per osservare e far agire la miriade di personaggi picareschi che affollano i testi surreali e ironici del cantautore. Raffaele Mantegazza, Isabella D’Isola, Simone Porro e Domenico Laterza analizzano il raffinato métissage musicale di Jannacci a partire dagli oggetti, portatori, nella sua poetica, di uno stile di vita in cui l’attenzione agli ultimi e agli emarginati è di fondamentale importanza. Una pedagogia sui generis che, senza prendersi troppo sul serio, riconosce al caposcuola del cabaret italiano una peculiare dimensione filosofica.
12,00 11,40

Study building. Allenarsi allo studio tra le medie e le superiori

Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2016
pagine: 144
Abbiamo finito le scuole medie e inizieremo presto quelle che una volta si chiamavano "scuole superiori" e oggi "secondarie di II grado". Stiamo per entrare in un ambiente sconosciuto, dove non ritroveremo i nostri compagni né i nostri professori. Che cosa ci verrà richiesto? Cosa cambierà rispetto a prima? Questo libro è stato scritto per aiutarti a capire come si deve studiare alla scuola superiore. Sarà uno studio più impegnativo e approfondito, ma sarai perfettamente in grado di affrontarlo se inizierai con la grinta giusta e qualche consiglio. La scuola secondaria diventerà una sfida da affrontare con energia e coraggio ma senza sacrificare entusiasmo e divertimento. Nella prima parte parleremo del metodo di studio. Per ogni argomento inizieremo a dire "Come non..." fare le cose, cioè elencheremo gli errori più comuni che i ragazzi e le ragazze rischiano di commettere. Poi ci porremo alcune "Domande per scaldare i motori", cioè parleremo di cosa fare "prima" di mettersi al lavoro; proporremo per ogni capitolo un "Attrezzo del lavoro" indispensabile per lo studio. Infine arriveremo a presentare "Le cose da fare" e seguiremo passo dopo passo l'attività di studio e di verifica. Abbiamo aggiunto anche "La bottega degli e/orrori", una parte in cui ti presenteremo alcuni esempi di errori (od orrori) da evitare. La seconda parte invece affronterà il tema della vita scolastica. Perché la scuola non è solo studio ma anche vita, partecipazione, collaborazione e crescita.
18,00 17,10

Al passo dei fanciulli. I bambini nella Bibbia

Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2015
pagine: 138
La Bibbia presenta molte figure d'infanzia, sia nell'Antico che nel Nuovo Testamento. Alcune infanzie vengono raccontate, come quella di Gesù, di Esaù e Giacobbe, di Isacco, di Davide; si parla di bambini sacrificati dai pagani al Moloch e di bambini resuscitati, di infanzie tutelate e violate, di ragazzi profeti e di giovanissimi testimoni di miracoli. L'infanzia viene poi usata come metafora: della colpa, dell'innocenza, della tragedia, della cura, della speranza, dell'ignoranza e dell'umiltà. Infine il testo biblico presenta passaggi squisitamente pedagogici, che mettono in scena una re-lazione educativa tra genitori e figli o tra maestri e allievi. Questo libro va alla ricerca dei bambini nella Bibbia incrociando il metodo storico-critico della lettura del testo con una ermeneutica specifica-mente pedagogica. Il testo dunque apre a suggestioni sullo statuto dell'infanzia nel mondo giudaico e giudaico-cristiano ma anche a riflessioni sull'essere bambini ieri e oggi, sull'infanzia come oggetto di narrazione, di metafora, di educazione e di cura all'interno di discorsi sulla trascendenza, sulla fede, sull'Altro.
17,00 16,15

Color di lontananza. Educazione e utopia in Theodor W. Adorno

Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2014
pagine: 106
L'opera di Theodor Adorno viene indagata in questo libro mettendo in campo due categorie che sembrerebbero estranee al pensatore francofortese: ma l'educazione e l'utopia, (che si incrociano nell'educazione all'utopia), permettono di indagare l'opera di Adorno sotto un punto vista nuovo. La formazione del soggetto, l'antropogenesi, è uno dei fulcri del pensiero adorniano e proprio il punto di vista utopico, insito nello sguardo critico gettato sule pratiche educative del tardocapitalismo, permette di cogliere una via d'uscita da quello che sbrigativamente è stato definito "pessimismo" adorniano. Non è dunque un caso che le tracce di utopia presenti nell'autore siano riferite all'infanzia, al mondo animale e alla natura, agli "scarti del mondo fenomenico", all'arte e alla dimensione estetica: punti di aggancio per una teoria critica dell'educazione che possa portare alla definizione di una pedagogia critica e soprattutto utopica.
13,50 12,83

Quando c'era il futuro. Tracce pedagogiche nella fantascienza

Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2013
pagine: 128
La fantascienza inventa mondi, crea forme di vita, mette in scena futuri possibili; anche l'educazione è un'attività che crea futuro per gli esseri umani. Porre a contatto questi due campi del sapere può essere una sfida interessante. Pensando l'educazione come sfida utopica per mettere al mondo esseri umani che provino a cambiare il mondo, questo testo interroga il genere letterario proprio di Asimov, Dick, Le Guin, Simak e tanti altri proprio nelle sue declinazioni più prossime alla politica e all'utopia. La grande narrativa fantascientifica nei suoi temi più rilevanti (il rapporto con il tempo, l'ecologia, le relazioni di genere, gli esseri artificiali e robotici, il gioco delle generazioni e altri) ci aiuta infatti a trattare argomenti che ritroviamo in modo potente nelle riflessioni pedagogiche. Ne nasce una vera e propria "doppia lettura" che affianca all'analisi letteraria e storica (Barbieri) una sottolineatura pedagogica (Mantegazza), nell'ottica di quella contaminazione tra generi e saperi che ci sembra sempre più strategica per il futuro delle scienze umane.
16,50 15,68

Nessuna notte è infinita. Riflessioni e strategie per educare dopo Auschwitz

Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2013
pagine: 128
Auschwitz ci parla ancora? Ne intendiamo ancora il messaggio? Riusciamo a capirlo, o ci limitiamo a celebrarlo? Al di là della Giornata della Memoria e delle iniziative che essa porta con sé ogni anno, sorge il dubbio che il discorso su Auschwitz sia in qualche modo un discorso "addomesticato", che non giunga più a scuotere le coscienze, soprattutto quelle giovanili. E invece siamo ancora e sempre più convinti che proprio una riflessione critica sulla Shoah, sulle dinamiche di potere e di complicità che questo evento ha messo in scena, sulla dimensione specificamente pedagogica ed "educativa" che l'ha accompagnato, sulle grandi domande di senso che ha mobilitato sia ancora la più importante tra le necessità educative del XXI secolo. Studiare Auschwitz, parlarne, analizzarlo criticamente è una esigenza che, come diceva Adorno, "precede di tanto ogni altra, che credo non sia necessario fondarla né si abbia il dovere di farlo". Ma come parlare oggi della Shoah? E come farlo senza smarrirne il senso dell'unicità ma al contempo senza rinunciare a farne il punto di partenza per parlare di altri volti dell'inumano, passati, presenti e futuri? Come conciliare la necessaria fedeltà all'oggetto-Auschwitz e la necessità di farsi intendere da giovani generazioni che abitano linguaggi così differenti? Auschwitz è una esigenza educativa: ma come farvi fronte quando l'educazione stessa sembra essere uscita a pezzi dall'evento del quale dovrebbe trattare?
18,00 17,10

Manuale di pedagogia interculturale. Tracce, pratiche e politiche per l'educazione alla differenza

Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2012
pagine: 240
L'intercultura è sempre più una scelta obbligata per la pedagogia e per l'educazione: non solo per le migrazioni che caratterizzano massicciamente questo volgere di millennio ma soprattutto perché l'intercultura è un discorso sull'altro e sul diverso, sulla differenza e sulla convivialità. In questo senso non esiste pedagogia che non sia anche interculturale in quanto confronto con queste dimensioni profonde della convivenza e della conflittualità umana. Ma esiste anche una pedagogia interculturale in senso specifico, con le sue teorie e le sue tecniche, i suoi strumenti e le sue categorie. Obiettivo di questo libro è tenere insieme queste due dimensioni, partendo da una analisi delle tracce dell'altro nel pensiero religioso, procedendo a una ricognizione delle pratiche possibili di educazione alla e della differenza e infine interrogandosi sulle politiche necessarie per creare i presupposti di una educazione al dialogo e alla pace. Il tutto nella consapevolezza dell'urgenza per la pedagogia del XXI secolo di confrontarsi con l'aspra bellezza di un mondo costituito da sei miliardi di diversi
25,00 23,75

L'educazione e il male. Riflessioni per una teodicea pedagogica

Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2008
pagine: 144
Perché c'è il male al mondo piuttosto che il bene? La pedagogia del XXI secolo, se vuole liberarsi dagli spazi amministrati che il potere le offre, tra cattedre dal nome fantasioso e inviti ai talk-show, incontra ancora sulla sua strada la pietra dello scandalo che da sempre ha fatto inciampare teologie e sistemi di pensiero, ateismi e religioni, fedi e scetticismi: il soggetto malato, precario, mortale, ferito, leso. "Perché il male?" è la vera domanda ontologica, teologica ed esistenziale; meglio ancora: "Perché le vittime del male, dei mali"? Solo una pedagogia che volesse ancora una volta mettere in scena il tradimento dei chierici, che volesse trasformare l'intellettuale in servo sciocco ma utile della barbarie, può ignorare la forza di questa domanda; solo una pedagogia che si limita ad educare all'esistente - a un esistente rispetto al quale accomodarsi, essere acquiescenti, in una parola essere schiavi - può pensare di costruire le sue categorie a prescindere dall'urlo o dal gemito degli oppressi, come dalla silente sofferenza della creatura, della natura, del Cosmo.
16,50 15,68

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