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Libri di Raffaele Cavalluzzi

Biografia e opere di Raffaele Cavalluzzi

Sogni da sogni. Studi su letteratura e cinema

Libro
editore: Progedit
anno edizione: 2018
pagine: 204
A tenere insieme letteratura e cinema è un’idea tratta da un saggio di Pasolini, convinto che, nel precipitare del rapporto tra scrittura cinematografica e realizzazione filmica, si manifesti la dimensione comune del sogno e della visione. Si potrebbe dire che i film sono sogni da sogni: rigorosamente distinti e frutto di linguaggi e scritture relazionati. I casi letterari esaminati attingono appena esplicitamente a una dimensione onirica (Tasso, Alfieri, Pascoli, Svevo): perfino il percorso autobiografico-politico seguito da De Sanctis, o quello analitico-comportamentale che fa perno sulla crisi della famiglia nelle novelle pirandelliane, sono occasioni critiche in qualche punto segnate dalla vaghezza del sogno. Anzi, siamo già al di là della crudeltà realistica, nel territorio che recupera lo smarrimento del presente. D’altro lato le fonti letterarie del cinema possono prevedere un’esemplificazione della lievitazione letteraria nel suo divenire. Le “trappole dello sguardo” che stringono l’ottica letteraria all’esito filmico mediano direttamente la capacità intuitiva della recensione cinematografica, che qui si esercita anche su grandi film della nostra contemporaneità.
20,00 19,00

La crudeltà dello scrittore

Libro: Libro in brossura
editore: Progedit
anno edizione: 2017
pagine: 136
Che cosa è la crudeltà dello scrittore? È l’imparziale e perciò impietosa condizione che lo scrittore deve assumere nel guardare e descrivere la realtà, trascurando perfino “la propria immagine soggettiva del mondo”. Muovendo da questa definizione che nei “Saggi sul realismo” Lukács dà dello scrittore, Raffaele Cavalluzzi ricerca e trova conferma di tale qualità (o condizione?) attraverso personaggi ed episodi della letteratura italiana degli ultimi secoli, fino ai nostri giorni. La crudeltà “è la più profonda etica letteraria del grande realista”, che, per il filosofo ungherese, era personata soprattutto da Balzac. Pur tenendo conto di questa masochistica spietatezza, Raffaele Cavalluzzi ne avverte il grave peso e si prova a cogliere aporie e anche tentativi di conciliazione nella produzione letteraria (particolarmente da De Sanctis al Novecento), sempre più giù lungo la scala declinante della modernità.
15,00 14,25

Scritture e immagini. Interventi tra letteratura e cinema

Libro
editore: Progedit
anno edizione: 2013
pagine: 188
"Scritture e immagini" è una raccolta di saggi e recensioni di letteratura e di cinema. I saggi letterari si occupano di alcuni scrittori dell'Ottocento, ma anche del Novecento, riletti a partire talora da aspetti a torto ritenuti marginali, e, in virtù di ciò, con una prospettiva tesa in qualche modo a valorizzarli. La parte più strettamente cinematografica si occupa sia del rapporto fra testi letterari e immagini filmiche, sia di opere di particolare suggestione delle ultime stagioni, filtrate da un'interessante esperienza di critica militante online (la rivista "Uzak").
18,00 17,10

Le immagini al potere. Cinema e sessantotto

Libro
editore: Progedit
anno edizione: 2008
pagine: 84
14,00 13,30

Il sogno umanistico e la morte. Petrarca, Sannazzaro, Tasso, Bruno, Marino

Libro
anno edizione: 2007
pagine: 120
I saggi che qui sono raccolti rappresentano le tappe attraverso cui si esemplifica e viene rappresentata la svolta dell'era cristiana verso la modernità attraverso l'Umanesimo e il Rinascimento. Nell'autobiografia coscienziale del Petrarca, nella tensione fra incertezza esistenziale e stoicismo neo-agostiniano, il sogno si consegna al lettore con la rara potenza visionaria dovuta all'insistente rappresentazione del tema della morte: producendo un effetto d'angoscia che, pur nel riscatto di un tempo rinnovato, non sa tuttavia fare a meno del medievale rancore per il mondo e per le sue pene. La stessa disposizione inquietamente onirica sta al centro ed è emblematicamente raffigurata in un capolavoro dell'Umanesimo lirico: l'Arcadia di Sannazzaro. Il sogno poetico assume qui imprevedibili connotati di incubo di morte, così come la morte di una bella donna rievocano i versi del Rogo amoroso di Tasso. Il sogno umanistico ritorna nel Candelaio di Giordano Bruno, con un rinnovato entusiasmo per il mondo e la vita, mentre i versi barocchi dell'Atteone ripropongono ancora una volta l'enigma di un sogno di morte che connota la tormentata parabola dell'accesso alla modernità.
24,00 22,80

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