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Libri di Pier Paolo Portinaro

Biografia e opere di Pier Paolo Portinaro

Le metamorfosi degli imperi

Libro: Libro in brossura
editore: Solferino
anno edizione: 2025
pagine: 240
Parlare di imperi significa alludere, tradizionalmente, a potenze che dispongono di grandi estensioni territoriali, ne controllano le risorse e tendono a considerare i loro confini inviolabili verso l’interno ma sempre espandibili verso l’esterno, in forza di qualche missione culturale da compiere. La storia globale è storia di imperi e al suo interno il protagonismo degli stati nazionali, sorti in età moderna e oggi in evidente declino, non rappresenta che una parentesi nella storia universale. Per analizzare il cambio d’epoca che ci sta travolgendo, Pier Paolo Portinaro legge i recenti accadimenti attraverso questa interpretazione e propone una lettura dei fatti politici e bellici in chiave di filosofia della storia. Ne nasce così una lucida riflessione sul tema della guerra e del diritto, che evidenzia quanto i conflitti in corso stiano mettendo a repentaglio i principi fondativi del diritto internazionale umanitario, sfidato in modo radicale dalle nuove dislocazioni di potenza. Una deriva irreversibile, quella che il mondo contemporaneo sembra aver preso? No, se è vero che i rapporti internazionali, come tutte le cose che stanno nella storia, non sono condannati alla fissità e alla cristallizzazione ma esposti a lenti eppur inesorabili cambiamenti. Dove manca il coraggio del nuovo prende piede la regressione, dove falliscono le riforme dell’ordine internazionale trionfa il revisionismo delle potenze imperiali, e nondimeno l’esperienza storica mostra che anche le autocrazie sono esposte alle crisi e al declino. Proprio qui si colloca la sfida che l’Europa è chiamata ad affrontare: dar vita a un impero democratico, un nuovo impero del diritto, per favorire la transizione dall’attuale disordine pandemico a un ordine multipolare riequilibrato.
17,90 17,01

Il lessico del potere. L'arte di governo dall'antichità alla globalizzazione

Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2021
pagine: 172
Delle scienze politiche si è sostenuto che nulla è più ambiguo della loro terminologia. Ciò vale per il concetto di potere e per tutti quelli che gli hanno fatto storicamente da corona (autorità, sovranità, comando, disciplina, governo). La questione continua a essere dibattuta. Dopo che la modernità aveva messo fine a uno stato di disordine fra poteri (paterno, dispotico, politico; economico, politico, militare, culturale; legislativo, esecutivo, giudiziario), molti indicatori suggeriscono che, al riparo delle costituzioni, vecchie e nuove confusioni tornano a caratterizzare il tessuto sociale. L’alterità di poteri reali e legali continua a dominare il discorso politico, ossessionato per gli uni dall’ingerenza di poteri forti, per gli altri dal vuoto dell’ingovernabilità. Un concetto centrale della moderna teoria dello Stato ha generato di recente un ulteriore “ismo”: sovranismo. Per contro si guarda al soft power e alla governance come alle nuove frontiere della politica, mentre resta sempre attuale la preoccupazione per la crisi di legittimità e d’autorità delle istituzioni.
19,00 18,05

La giustizia introvabile. Lezioni di filosofia politica

Libro: Libro in brossura
editore: CELID
anno edizione: 2012
pagine: 159
Il libro fornisce una ricostruzione sintetica ma completa delle diverse dimensioni del problema della giustizia e di come esse siano state analizzate in differenti epoche storiche: nel mondo antico, in quello moderno e nell'età della globalizzazione. Fin dalla polis greca, le società hanno dato risposte diverse alla domanda di giustizia, e non è un caso che le categorie per affrontare il problema siano state poste da Platone e Aristotele (giustizia come virtù, distributiva, commutativa, retributiva, giustizia come equità). Nel corso delle epoche la grammatica della giustizia non è fondamentalmente cambiata, anche se all'interno dell'Occidente cristiano diverse concezioni della giustizia (come carità, come massimizzazione delle utilità, come legalità, come riconoscimento dei diritti) si sono intrecciate e reciprocamente contaminate. Nemmeno lo scientismo moderno è stato però in grado di dare adeguato soddisfacimento alle aspettative di giustizia, che resta anche per noi un ideale nobile e un oggetto introvabile. A connotare la modernità sono alcuni specifici paradossi: una crescente sensibilità per le ingiustizie sociali e la crescita delle diseguaglianze, il successo dello scambio attraverso il mercato e la scarsa attenzione per la giustizia commutativa, il perfezionamento dei sistemi di controllo e la delegittimazione della giustizia retributiva e della sanzione penale.
16,00 15,20

Il principio responsabilità. Un'etica per la civiltà tecnologica

Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2009
pagine: XXXI-291
Il dibattito intorno alla nostra responsabilità verso le generazioni future si è fatto in questi anni sempre più fitto e interessante, man mano che svanivano le certezze sul modello di sviluppo fondato sull'asservimento tecnologico della natura e l'"euforia del sogno faustiano" della modernità lasciava il posto a una visione della storia disincantata e perplessa - quando non disperante e apocalittica. L'uomo è diventato per la natura più pericoloso di quanto un tempo la natura lo fosse per lui, mentre alle tante fratture sociali che ostacolano il cammino verso un'umanità unificata si è venuta ad aggiungere la contraddizione antagonistica tra il mondo di oggi e il mondo di domani. Muovendo da questa diagnosi, Hans Jonas cerca in questo lavoro di andare alle radici filosofiche del problema della responsabilità, che non concerne soltanto la sopravvivenza, ma l'unità della specie e la dignità della sua esistenza. Tra il "principio speranza" di Ernst Bloch e il "principio disperazione" di Günther Anders, il "principio responsabilità" dà voce a una via di mezzo, nel tentativo di coniugare in un modello unitario etica universalistica e realismo politico.
24,00 22,80

Interesse nazionale e interesse globale

Libro
editore: Franco Angeli
anno edizione: 1996
pagine: 160
Con la fine del bipolarismo si è aperta un'età di proliferazione dei conflitti che sta restituendo margini imprevisti d'iniziativa agli stati nazionali e mettendo sempre più a nudo i limiti operativi delle istituzioni internazionali, sottoponendole al rischio di sovraccarico e paralisi. Ma quali politiche e quali istituzioni possono essere pensate per massimizzare il perseguimento degli interessi nazionali senza che si rafforzi quella dinamica centrifuga che già sta scardinando molti equilibri regionali e planetari? Il volume tenta di fornire risposte a questa domanda, collocando entro il quadro di una diagnosi complessiva la specificità del caso italiano.
23,00 21,85

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