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Libri di Luigi Mascilli Migliorini

Biografia e opere di Luigi Mascilli Migliorini

Il destino del mare. Napoli e Venezia

Libro: Libro in brossura
editore: Il Mulino
anno edizione: 2025
pagine: 184
«Andiamo ora a Venezia, all'avanguardia nella conoscenza europea del mondo, un attimo dopo a Napoli, che la ninfa Partenope sembra abitare per secoli se non per millenni. A Napoli ancora nei giorni in cui Lucullo costruisce un magnifico palazzo sul mare per coltivare svaghi terreni e ozii filosofici, e dopo di nuovo a Venezia, dove nelle lagune appena meno che inospitali vengono accolte da Oriente le spoglie dell'evangelista Marco. E così ancora, accompagnati dal ritmo lento e fragoroso del mare, che sia orizzonte oppure labirinto, che sia, dunque, un golfo o una laguna». Venezia e Napoli, due città uniche. Sappiamo tutto di loro. Venezia e i suoi rapporti con Bisanzio, l'Oriente, e il Nord; Napoli e le influenze greche, spagnole e francesi. Ma possiamo provare a immaginarle insieme, vederle riflesse nello stesso Mediterraneo? Egidio Ivetic e Luigi Mascilli Migliorini le raccontano guardandole da lontano. E il risultato è a tratti inatteso. Venezia, città di laguna che solca i mari, ci stupirà per la sua forza vitale: emerge dalla palude, dalle acque stagnanti, domina i fiumi e i litorali, fa dell'Adriatico il proprio golfo e poi si espande nel Levante. Napoli, che nasce dal dolore di una sirena delusa, ci affascinerà per il mistero che l'accompagna lungo tutta la sua storia, mentre il mare è da sempre nel suo orizzonte: il golfo meraviglioso raccontato, dipinto, cantato per trenta secoli. Ma da esso, quasi temendone la seduzione, la città a tratti si separa. Ecco, dunque, che nel raccontare queste due città bisogna abituarsi al ritmo alternante della terra e del mare.
16,00 15,20

11 maggio 1860

Libro: Libro in brossura
editore: Laterza
anno edizione: 2023
pagine: 200
Il sole splendeva sincero l’11 maggio 1860 sulle poche barche di pescatori nel porto di Marsala e sulle due navi di Sua Maestà britannica che servivano d’appoggio alle industrie che fabbricavano il famoso liquore della città. Nessuno, svegliandosi quella mattina a Marsala, avrebbe immaginato di essere alla vigilia di una ‘giornata particolare’, nemmeno quelli – per la verità assai pochi – che avevano sentito sussurrare di uno sbarco di banditi, cioè di gente che parlava di libertà e di unità dell’Italia. Ma ora qualcuno giurava che alla testa di quelli che sarebbero venuti dal mare c’era addirittura Garibaldi, un dettaglio che entusiasmava o atterriva, ma che aiutava a rendere ancor meno credibile la notizia. Tutto cambiò in poche ore con lo sbarco dei Mille. Dietro le mura della loro cittadina, gli abitanti di Marsala furono i primi spettatori di quella ‘avventurosa impresa’ che in meno di sei mesi avrebbe rivoluzionato la mappa della penisola e gli equilibri del continente. Era l’intero Risorgimento italiano che aveva preparato quella giornata. Era l’Europa moderna che attendeva l’indipendenza italiana. Era la Sicilia e i siciliani che avevano voluto fortemente l’impresa di Garibaldi. In definitiva quella di Marsala era anche una storia siciliana vecchia di sei secoli, nata nei giorni eroici e mai dimenticati dei Vespri, che trovava allora il suo epilogo o forse, meglio, la sua vendetta.
20,00 19,00

L'età moderna. Una storia globale

Libro: Libro in brossura
editore: Laterza
anno edizione: 2020
pagine: 452
Spesso definiti come 'l'epoca della espansione dell'Europa nel mondo', i secoli della cosiddetta età moderna, dalla fine del Quattrocento alla fine dell'Ottocento, sono stati raccontati come un processo di progressiva, inarrestabile estensione del modello di civiltà europea alle altre parti del pianeta. Oggi, di fronte a rinnovati e non meno sconvolgenti processi di globalizzazione, la ricostruzione storica di quei secoli non può che farsi in maniera profondamente diversa. L'età moderna non è la marcia trionfale dell'Europa, dei suoi Stati, della sue economia, dei suoi valori, ma è il tempo di nascita dello spazio-mondo, attraverso la creazione di una serie di connessioni – politiche, economiche, culturali – che ora assumono una capillarità e una costanza di funzionamento mai possedute in precedenza. È in questi secoli che ciò che accade nei Caraibi o negli stretti delle Molucche rimbalza rapidamente a Londra o a Lisbona, ciò che a Istanbul decide il Sultano piega e spiega il Mediterraneo, così come quello che a Delhi progetta il grande imperatore Moghul si irraggia in uno spazio che va dalla Persia alle coste islamizzate dell'Africa orientale. Una storia che guarda alle connessioni non dimentica né gli spazi più tradizionali, né gli avvenimenti che vi si svolsero, comprendendo, ovviamente, in essi anche quelli dello spazio europeo. Ma le connessioni di una storia globale non seguono la geografia dei continenti e i confini delle nazioni. Li ridiscutono e li rimescolano, cercando di individuare attori e contesti che si fanno protagonisti delle differenti fasi storiche. E, sorprendentemente, questa ricerca, anche per secoli apparentemente lontani, mette allo scoperto geopolitiche che oggi ritroviamo attuali: la storia-mondo, dunque, come storia di lunga durata.
25,00 23,75

29,50 28,03

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