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Libri di Luca Ricolfi

Biografia e opere di Luca Ricolfi

Il silenzio dei negazionisti. Il peccato originale della pandemia da Covid-19

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2025
pagine: 240
Febbraio 2020: l’Italia affronta i primi casi di Covid-19 e l’autore, pronto a partire per l’Australia, vede i suoi piani stravolti. Alla meraviglia di una terra lontana si sovrappone l’urgenza di comprendere e combattere una minaccia globale: nasce così il gruppo dei 36 scienziati (virologi, epidemiologi, ingegneri e studiosi dell’aerosol) uniti dalla missione di far comprendere l’importanza della trasmissione aerea del SARS-CoV-2. Nonostante la negazione iniziale dell’OMS, il gruppo persevera e pubblica una lettera-appello sottoscritta da 239 esperti. Nel luglio 2020 l’OMS sembra ammettere la trasmissione aerea del virus, ma per un riconoscimento ufficiale bisognerà attendere aprile 2024, a pandemia ormai conclusa. Un percorso tra ostacoli, errori e conquiste che getta luce sulle scelte delle autorità sanitarie e mostra le conseguenze della scienza negata. La pandemia diventa un’occasione per ripensare la salute pubblica, richiamando l’importanza di ascoltare le evidenze scientifiche, soprattutto in tempi di crisi. Una storia di scienza e ostinazione, che mostra quanto lontano si può arrivare quando la verità conta più del consenso. Prefazione di Luca Ricolfi.
19,50 18,53

Il follemente corretto. L'inclusione che esclude e l'ascesa della nuova élite

Libro: Libro rilegato
anno edizione: 2024
pagine: 336
Come aveva fatto con "La società signorile di massa", anche in questo libro Luca Ricolfi inventa una categoria sociologica nuova – il follemente corretto – per descrivere un fenomeno prepotentemente esploso negli ultimi dieci anni. Il politicamente corretto era nato, negli anni ’70, con lo scopo di promuovere coesione sociale e rispetto dei soggetti più deboli. Ma la sua metamorfosi in follemente corretto, resa possibile dalla straordinaria espansione delle reti di comunicazione e dei social, ha finito per ottenere l’effetto contrario: il nuovo credo non solo restringe drammaticamente la nostra libertà di espressione, ma genera profonde fratture sociali che favoriscono l’ascesa di una nuova élite, autoreferenziale e lontanissima dal vivo sentire dei ceti popolari. L’autore conduce questa riflessione sia in termini fenomenologici – raccogliendo e raccontando decine di casi emblematici che mostrano il follemente corretto in azione – sia in termini analitici, mettendo a nudo il meccanismo che lo genera e ne assicura la propagazione. Luca Ricolfi affonda la critica in modo inesorabile, coraggioso, contro-intuivo, non risparmiando la politica, la scuola, l’economia, i social network, i nuovi poteri forti che, in nome dell’inclusione, stanno alimentando forme inedite di esclusione ed emarginazione dei più deboli.
20,00 19,00

La mutazione. Come le idee di sinistra sono migrate a destra

Libro: Libro in brossura
editore: Rizzoli
anno edizione: 2024
pagine: 272
Le idee non stanno ferme. I principi e le visioni del mondo hanno sempre radici, come le piante, ma diversamente da queste si muovono. È quel che è successo a tre grandi ideali della sinistra: difesa dei deboli, libertà di pensiero, cultura come via privilegiata verso l’eguaglianza. Oggi queste idee, che hanno fatto la storia della sinistra, non abitano più da quella parte: la visione gramsciana della cultura alta come strumento di emancipazione dei ceti popolari vaga senza meta, travolta da mezzo secolo di riforme dell’istruzione al ribasso; la battaglia per la libertà di pensiero, contro l’adesione acritica della sinistra al politicamente corretto, e la difesa dei deboli, contro l’incapacità di ascoltare la domanda di protezione dei ceti popolari, si sono trasferite a destra. Attraverso un nuovo modello interpretativo, la dottrina delle tre società, Ricolfi individua con precisione chi sono i deboli oggi, e ricostruisce il lungo processo che ha portato la destra e la sinistra a scambiarsi le rispettive basi sociali, generando una vera e propria mutazione del sistema politico. Edizione aggiornata con il nuovo saggio "Un'altra sinistra è possibile?".
12,00 11,40

La rivoluzione del merito

Libro: Libro in brossura
editore: Rizzoli
anno edizione: 2023
pagine: 216
Un tempo premiare il merito – misterioso amalgama di talento e impegno – pareva la via maestra per combattere la disuguaglianza, antidoto perfetto contro il nepotismo e i privilegi di classe. Oggi, al contrario, tanti intellettuali, studiosi e politici pensano che sia fonte di discriminazione, selezione, umiliazione dei deboli, e ingaggiano una stupefacente battaglia contro il merito. Nella vita di tutti i giorni non abbiamo alcun problema a scegliere il cuoco più bravo, il chirurgo più esperto, la scuola migliore per i nostri figli, o ad ammirare l’artista più originale, il calciatore che segna più goal, la scienziata che fa una grande scoperta. Perché, non appena si parla di studenti e studentesse, tutto cambia? Perché la parola “merito” nel mondo della scuola e dell’università scatena ogni sorta di paure, accuse, luoghi comuni, pregiudizi? E se invece proprio il talento fosse il più egualitario dei doni, visto che può posarsi su una reggia come su un tugurio? In questo suo nuovo libro, Ricolfi ripercorre la storia delle idee sul merito, dagli ideali che hanno ispirato la Costituzione, passando attraverso le teorie filosofiche e i romanzi distopici del Novecento, fino alla recente e deleteria confusione tra merito e meritocrazia. E mostra quanto retrograda, infondata e lontana dal comune sentire sia la battaglia contro il merito. Sostenere i capaci e meritevoli – a partire dalle ragazze e dai ragazzi dei ceti popolari – è il gesto rivoluzionario che può rimettere in moto l’ascensore sociale. Un gesto che era in cima ai pensieri dei Padri costituenti, ma che finora nessuna forza politica ha avuto il coraggio di far proprio.
18,00 17,10

La mutazione. Come le idee di sinistra sono migrate a destra

Libro: Libro rilegato
editore: Rizzoli
anno edizione: 2022
pagine: 256
Le idee non stanno ferme. Le grandi idee, i grandi principi, le visioni del mondo hanno sempre delle radici, come le piante. Ma, diversamente dalle piante, raramente restano dove sono nate. Le idee si muovono, cambiano habitat, come uccelli di passo. È quel che è successo a tre grandi ideali della sinistra: difesa dei deboli, libertà di pensiero, cultura come via privilegiata verso l’eguaglianza. Oggi queste idee, che hanno fatto la storia della sinistra, non abitano più lì. Alcune vagano senza meta, altre si sono posate sulla destra. A vagare senza meta è soprattutto l’idea gramsciana della cultura alta come strumento di emancipazione dei ceti popolari, un’idea ancora viva ai tempi di Togliatti, ma completamente sopraffatta da mezzo secolo di riforme dell’istruzione, che – abbassando la qualità degli studi – hanno finito per bloccare l’ascensore sociale. A posarsi sulla destra, invece, sono state la difesa della libertà di pensiero, contro l’adesione acritica della sinistra al politicamente corretto, e la difesa dei deboli, contro l’incapacità di ascoltare la domanda di protezione dei ceti popolari. Attraverso un nuovo modello interpretativo, la dottrina delle tre società, Ricolfi individua con precisione chi sono i deboli oggi, e ricostruisce il lungo processo che ha portato la destra e la sinistra a scambiarsi le rispettive basi sociali, determinando una vera e propria mutazione del sistema politico. E azzarda l’ipotesi che sia un’eccessiva celebrazione del progresso ad accecare i progressisti, incapaci di vederne anche i lati oscuri, le falle che alimentano una nuova disperazione sociale, di cui sarebbe bene invece intercettare il grido.
18,00 17,10

Manifesto del libero pensiero

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2022
pagine: 128
Chi ha paura della libertà d’espressione? Paola Mastrocola e Luca Ricolfi cercano la risposta a una domanda che si è insinuata pericolosamente nelle nostre vite. La censura autoritaria di un tempo si è trasformata in un follemente corretto che piega la lingua alle mode del momento, tra parole innocenti messe sotto accusa e surreali neologismi “inclusivi”, e in una cultura della cancellazione che rilegge il passato con lo sguardo di oggi. Così, nella giungla di internet e della gogna globale che ha bandito l’ironia e il dialogo, dilaga un clima inquisitorio e intimidatorio imposto da autoproclamati custodi del Bene. Mastrocola e Ricolfi lo raccontano, ne individuano le cause storiche e propongono rimedi, fino a comporre un vero e proprio manifesto per restituire la libertà alla parola oppressa dei nostri tempi. In un’epoca nella quale l’ideologia fondamentale del mondo progressista è divenuta il politicamente corretto, non stupisce che la censura di ogni espressione disallineata sia diventata una tentazione per la sinistra, e la lotta contro la censura una insperata occasione libertaria per la destra. Ma è un errore in entrambi i casi. Le idee e gli atteggiamenti che non ci piacciono si combattono con altre idee e modi di essere, non impedendo agli altri di esprimersi.
10,00 9,50

Il danno scolastico. La scuola progressista come macchina della disuguaglianza

Libro: Libro rilegato
anno edizione: 2021
pagine: 272
Paola Mastrocola e Luca Ricolfi per la prima volta insieme in un libro per denunciare a due voci il paradossale e tragico abbaglio della scuola democratica, che, nata per salvare i più deboli, oggi di fatto ne annega le speranze. Due voci, di cui una lancia un’ipotesi e l’altra la raccoglie, provandola con la forza dei dati, testandola con modelli matematici e arrivando alla conferma. Sì, è così: una scuola facile e di bassa qualità allarga il solco fra ceti alti e ceti bassi. Un disastro, di cui rendere conto e chiedere scusa, ai ragazzi e alle loro famiglie. Questo libro è un j’accuse, spietato e dolente, e al tempo stesso un atto d’amore verso il mondo della scuola e dell’università, i docenti, gli studenti. È un grido d’allarme che i due autori hanno lanciato più volte nei loro libri, in questi anni. Un grido sempre andato perso, ma doveroso, e ora più che mai disperato. Perché non c’è più tempo. Ma anche perché proprio questo tempo sospeso e minaccioso, in cui ci troviamo ora a navigare, è forse il più adatto per scardinare vecchi schemi ideologici e provare a cambiare tutto.
19,00 18,05

La società signorile di massa

Libro: Libro rilegato
anno edizione: 2019
pagine: 267
Come può una società signorile essere anche di massa? Con questa paradossale definizione, Luca Ricolfi introduce una nuova, forse definitiva, categoria interpretativa, che scardina le idee correnti sulla società in cui viviamo. Oggi, per la prima volta nella storia d’Italia, ricorrono insieme tre condizioni: il numero di cittadini che non lavorano ha superato ampiamente il numero di cittadini che lavorano; l’accesso ai consumi opulenti ha raggiunto una larga parte della popolazione; l’economia è entrata in stagnazione e la produttività è ferma da vent’anni. Questi tre fatti, forse sorprendenti ma documentabili dati alla mano, hanno aperto la strada all’affermazione di un tipo nuovo di organizzazione sociale, che si regge su tre pilastri: la ricchezza accumulata dai padri, la distruzione di scuola e università, un’infrastruttura di stampo para-schiavistico. Luca Ricolfi compone un ritratto senza alcun giudizio morale, per nulla ideologico ma chiaro e spietato. Un libro che pone alcune domande essenziali: l’Italia è un caso unico o anticipa quanto accadrà su larga scala in Occidente? E, soprattutto, qual è il futuro di una società in cui molti consumano e pochi producono?
18,00 17,10

Matematica per le scienze umane. Uno strumento per i precorsi di psicologia, scienze politiche, sociologia

Libro
anno edizione: 2016
pagine: XIV-258
Questo volume, scritto in un linguaggio semplice ed accessibile a tutti, non è un'introduzione alla matematica in generale, bensì al tipo di matematica che viene effettivamente usata nelle facoltà umanistiche, in particolare nei corsi di Statistica, Analisi dei dati, Psicometria, Metodologia della ricerca. Esso è destinato sia ai precorsi di alfabetizzazione matematica previsti in molte università, sia ai corsi in cui si fa ampio uso di strumenti formali quali la teoria degli insiemi, il calcolo delle probabilità, l'algebra delle matrici. Il volume è strutturato in sei moduli relativamente autosufficienti, più un capitolo finale dedicato a un "ripasso" delle nozioni di scuola secondaria superiore che i neo-iscritti all'università dovrebbero padroneggiare per poter seguire i corsi dei primi anni. Ogni capitolo è corredato da esercizi, utili per verificare la propria comprensione degli argomenti trattati.
20,00 19,00

Il sacco del nord. Saggio sulla giustizia territoriale

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2012
pagine: 232
Quando, nel 2010, uscì la prima edizione de "Il sacco del Nord", la crisi sembrava in via di superamento, Berlusconi era ancora in sella, e io stesso pur esprimendo tutto il mio pessimismo - non escludevo completamente la possibilità che il federalismo a un certo punto decollasse, in qualche versione più o meno incisiva. Ora siamo nel 2012, e la situazione è completamente cambiata. Dopo venti anni di progetti e discorsi inconcludenti, l'eventualità di vedere, finalmente, un'Italia rifondata e risanata dal federalismo è completamente evaporata. Ma come siamo arrivati a questo punto? E soprattutto, perché le cose sono andate così? Contiene una nuova introduzione dell'autore "Federalismo addio".
18,50 17,58

Il sacco del nord. Saggio sulla giustizia territoriale

Libro: Libro rilegato
anno edizione: 2010
pagine: 271
Esiste un modo rigoroso per distinguere fra il reddito che un territorio produce e quello che riceve? Qual è il credito (o il debito) di ogni regione nei confronti di tutte le altre? A che cosa è dovuto l'eventuale debito? Troppa evasione fiscale? Troppa spesa pubblica? Troppa inefficienza nell'erogazione dei servizi? Se il federalismo dovesse fare sul serio, ossia attuare davvero qualche principio di giustizia territoriale, come cambierebbe la distribuzione delle risorse fra le regioni italiane? Per rispondere a queste e ad altre domande essenziali è necessario ricostruire dalle fondamenta la contabilità nazionale. Servono lenti nuove, per guardare l'Italia senza le lacune e le zone cieche della contabilità ufficiale. Ed è precisamente questo che fa la contabilità nazionale liberale, uno schema di analisi che riprende la distinzione classica tra settore produttivo e settore improduttivo dell'economia. Sulla base di questo schema e di un'immensa quantità di dati, raccolti non solo a livello nazionale ma singolarmente regione per regione, Luca Ricolfi fornisce una prima serie di risposte. E lungo il cammino non scopre solo le dimensioni del "sacco del nord", oltre 50 miliardi che ogni anno se ne vanno ingiustificatamente dalle regioni settentrionali, ma tanti aspetti dell'Italia che non conoscevamo ancora.
23,50 22,33

Profondo rosso. Italia 2005 fra ripresa economica e crisi dei conti pubblici. Secondo Rapporto sul cambiamento sociale

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2008
pagine: 128
Come riportare sotto controllo la finanza pubblica senza spegnere sul nascere i timidi segnali di ripresa che si stanno manifestando? È questa la sfida che l'Italia deve fronteggiare alla fine del 2005, e dal suo esito dipende il futuro economico e sociale del nostro paese. Presentato a Torino nell'ottobre del 2005, il secondo Rapporto sul cambiamento sociale fa il punto sulle tendenze economiche e sociali dell'Italia alla fine del 2005: andamento dell'economia, conti pubblici, stato sociale, squilibri territoriali, immigrazione, orientamenti politici e morali. Dalla ricostruzione emerge il quadro di un paese che sta dando i primi timidi segnali di ripresa, soprattutto grazie ai processi di ristrutturazione dell'apparato produttivo, ma che è gravemente minacciato dall'evoluzione negativa dei suoi conti pubblici, messi a repentaglio da riduzioni fiscali non accompagnate da parallele riduzioni di spesa. E sono proprio la spesa pubblica e gli sprechi dell'amministrazione ad essere al centro dei quattro "gianduiotti" inediti che chiudono il volume. Quante risorse si potrebbero risparmiare se il livello di efficienza di tutte le regioni fosse paragonabile a quello delle aree meglio organizzate d'Italia? A questa domanda il libro cerca di dare una risposta precisa, ricostruendo - regione per regione - l'entità delle risorse bruciate dalla cattiva amministrazione in tre campi cruciali: la sanità, la scuola e le (false) pensioni di invalidità.
13,50 12,83

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