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Libri di Lodovico Festa

Biografia e opere di Giulio Sapelli

Verso la fine del mondo. Lo sgretolarsi delle relazioni internazionali

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2024
pagine: 144
Dalla pandemia globale e dall’aggressione russa in Ucraina al genocidio di Hamas. Quali sono i conflitti che scuotono il mondo, da cosa sono determinati, quali le forze che ne sono il motore? Verso quali scenari drammatici stiamo andando? Che cosa ne sarà della vecchia Europa? È destinata a spegnersi in silenzio, soffocata dal fumo dei conflitti che stanno facendo tremare il mondo? Unica via di speranza un ritorno alla politica «buona », ma anche a una economia regolata e a una finanza che guardi alle comunità e non al profitto del singolo individuo. Perché ciò possa avvenire, i valori dell’Occidente come la democrazia, la libertà, i diritti della persona devono essere oggi ridiscussi, ripensati e non certo rinunciati o dimenticati. Giulio Sapelli ci guida in un viaggio infernale verso un mondo che si sta sgretolando. Prefazione di Lodovico Festa.
18,00 17,10

Freddo al cuore

Libro: Libro in brossura
editore: Marsilio
anno edizione: 2024
pagine: 224
Nella vasca “fanghi” del depuratore di Peschiera Borromeo affiora il cadavere di Paolo Ettorri, già sindaco di Corsico, poi impegnato per il Pci milanese in mille incarichi pubblici. Un incidente? Quasi sicuramente un omicidio. Una lettera sembra coinvolgere nell’uccisione Alberto Rosci della Lega delle cooperative. Ma anche i pm milanesi, ancora immersi nell’indagine Mani pulite, hanno dubbi sull’accusa. Siamo nel settembre del 1994, in pieno governo Berlusconi, dal Palazzo di Giustizia parte un avviso agli interlocutori più amici di Botteghe Oscure. Ma come indagare in una comunità travolta dai tanti avvenimenti nazionali ed esteri di quegli anni? Da Lugano, dove è andato a lavorare anche per alcuni dissensi con il suo partito, viene richiamato a Milano Mario Cavenaghi, l’ingegnere che a lungo è stato presidente della Commissione probiviri lombarda del Pci, organo delegato a vigilare sulla moralità degli iscritti e sulle questioni riservate del partito. Cavenaghi, compagno di studi e di impegno politico di Rosci, non può non aiutare un vecchio amico, e si ritrova così coinvolto in un’indagine che, utilizzando anche reti di relazioni cementate ormai più dalla nostalgia che dall’ideologia, svela, a partire dall’assassinio di Ettorri, imprevedibili trame che hanno radici nell’ultradecennale insediamento della criminalità organizzata nel Sud-Est milanese. Maneggiando abilmente i meccanismi del genere poliziesco, Lodovico Festa racconta in modo avvincente alcuni snodi fondamentali della storia e della politica italiane.
17,00 16,15

Addio Milano bella. L'ultima indagine dell'ingegner Cavenaghi

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2021
pagine: 288
Primi anni Novanta. Un colossale furto di risorse riservate sconvolge il Pds milanese, erede della tradizione comunista e sempre più in affanno. L’ingegner Mario Cavenaghi, ex presidente dei probiviri lombardi del Pci (che oltre alla correttezza etica sorvegliavano interessi strategici del partito) torna dall’autoesilio svizzero per individuare i colpevoli. A copertura di quest’indagine da non rivelare, dovrà stendere un rapporto sull’opinione pubblica milanese. E quest’ultimo compito, paradossalmente, finirà per essere il più ossessionante e impegnativo. Per scovare i ladri e allo stesso tempo comprendere che cosa avviene nel luogo dove è cresciuto e che ha intensamente amato, s’immerge nei gironi dell’inferno ambrosiano. Incontra, per due settimane, operai e femministe, studenti e banchieri, socialisti e cattolici, giornalisti e rifondaroli, avvocati e magistrati, partigiani e manager, grandi dame e vecchi saggi. Legge una città travolta da feroci inchieste giudiziarie sulla corruzione, sperduta tra indignazione e paura per la rottura di equilibri che ne hanno a lungo garantito progresso e libertà. È questa la città che Cavenaghi osserva e descrive in modo passionalmente puntuale. La storia che sempre colpisce due volte, gli esiti di una Guerra finita e il tradimento che, come diceva Talleyrand, è al fondo questione di tempi, gli daranno la chiave per svelare chi ha rubato. Più difficile sarà trovare la risposta su quel che attende, nel futuro, Milano.
18,00 17,10

Se la Merkel è Carlo V. Perché l'Italia può sfasciarsi. Come cinquecento anni fa

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2015
pagine: 176
Pagliacci e forcaioli, innovatori che non innovano nulla, élite senza patriottismo, un popolo senza speranza, vecchie cariatidi in pista da decine di anni e nuove speranze con poca cultura, tecnici stimati solo all'estero, medicine inutili somministrate agli italiani solo per rabbonire l'Europa... Sono alcuni dei temi trattati da Lodovico Festa e Giulio Sapelli in questo dialogo paradossale, ma niente affatto gratuito, il cui filo conduttore è quanto l'Italia di ieri, quella dei Medici e dei papi rinascimentali, assomigli a quella di oggi, da Tangentopoli a Renzi. Sicuramente è una forzatura estrema comparare il Moro a Cuccia, Giulio II a Napolitano o Carlo V alla Merkel, ma lo è un po' meno commentare i continui sacchi di Roma e l'accettazione passiva del dominio straniero. Per gli autori, la realtà attuale è così disgregata che il paradosso diventa strumento per guardare più a fondo la situazione italiana: a quanto da lontano vengano questioni e tendenze essenziali per la nostra società, e quanto siano ancora valide le riflessioni (contrapposte) di grandi intellettuali come Niccolò Machiavelli e Francesco Guicciardini. L'interrogativo finale riguarda tutti: oggi, in Italia, si può sperare in un nuovo Principe (cioè un Nuovo Stato) o si deve, invece, accettare l'opinione antica quanto corrente del: "Franza o Spagna purché se magna"?
14,50 13,78

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