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Libri di JOAN FONTCUBERTA

Biografia e opere di Joan Fontcuberta

Dejà-vu. Il grand bazaar dell'archivio visivo universal

Libro
editore: Castelvecchi
pagine: 112
Nell'Ottocento la fotografia era un mezzo di appropriazione simbolica della realtà, una sorta di certificazione della verità e, da un punto di vista religioso e spirituale, prometteva eternità: se il nostro corpo poteva morire, la nostra immagine avrebbe potuto sopravvivere per sempre. Oggi, questi tratti originari sono profondamente cambiati. Fonctuberta, con stile brillante e ricco di aneddoti curiosi, sviluppa questa riflessione attraverso il suo lavoro fotografico e una serie di piccoli eventi storici – dalle spedizioni svedesi nell'Artico di fine Ottocento ai “papà piatti” dell'esercito americano, al parroco di Robbiano che officiò la messa con le fotografie dei fedeli durante il Covid, passando per la Regina di Spagna che nel 1870 fece posizionare davanti al trono un enorme panorama fotografico delle gallerie del Prado.
16,50 15,68

Oltre lo specchio. La fotografia dall’alchimia all’algoritmo

Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2024
pagine: 288
Cosa resta della «verità» dell’immagine impressa su pellicola al tempo in cui è diventata completamente sintetica? O forse non c’è mai stata una verità dell’immagine? Un grande fotografo e teorico ci accompagna in una vertiginosa discesa oltre i confini di realtà e finzione. In principio c’erano la pittura e lo specchio. Prima della fotografia c’erano i medaglioni coi ritratti delle persone più care e c’era la possibilità di vedersi riflessi, per riconoscersi e abbellirsi. L'immagine che resta nel tempo e quella fugace quanto uno sguardo. La fotografia è più specchio che pittura: uno specchio che congela l’attimo, che ha memoria, in cui le cose si imprimono per sempre. Fugace e insieme eterno. La fotografia cambia la grammatica dell’immagine, che quando è riflessa non inganna, restituisce il mondo così com’è, e invece quando viene impressa su pellicola si trasforma, dipende da un punto di vista, diventa interpretazione, in bilico tra il vero e il falso: bisogna fare un salto oltre lo specchio per comprenderla. Bisogna considerare questioni antropologiche, estetiche, politiche. E allora forse la fotografia è sempre stata un po’ virtuale, ben prima che si potesse immaginare un universo in cui tutto è virtuale. Joan Fontcuberta, uno dei più rispettati ed eclettici studiosi di fotografia al mondo, ci accompagna in un viaggio tra le immagini poetico e insieme teorico, in cui si passa dal mistero alchemico della pellicola e della luce, alla magia oscura delle scatole nere in cui si raccolgono e si computano i dati. Un viaggio tra le illusioni del passato e quelle del presente.
23,00 21,85

Fauna

Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2024
pagine: 128
Quando nel 1980, in uno scantinato polveroso, Joan Fontcuberta e Pere Formiguera portarono alla luce gli archivi a lungo persi dello zoologo tedesco Peter Ameisenhaufen, non potevano immaginare lo straordinario contenuto che questi avrebbero rivelato: animali incredibili e sconosciuti, tutti dettagliatamente descritti e fotografati, si svelavano ai loro occhi tra le pagine rovinate dei faldoni. Il dottor Ameisenhaufen aveva dimostrato l’esistenza di questi animali con prove che includevano note dettagliate sul campo, radiografie e fotografie degli esemplari sia nei loro habitat naturali sia in laboratorio. Fauna, per la prima volta in edizione italiana, è il volume che presenta queste eccezionali fonti e che riporta alla luce uno degli studi più controversi della storia della zoologia.
25,00 23,75

Il bacio di Giuda. Fotografia e verità

Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2022
pagine: 184
In un percorso di otto saggi critici sulla fotografia, scritti nel corso di una lunga esperienza professionale, Joan Fontcuberta riflette sulla creazione delle immagini e sulla cultura che le vorrebbe espressione della verità e prova dell’esistente. Ribellandosi alla credenza secondo cui il messaggio fotografico non necessiti di essere interpretato in quanto, per natura, “evidente”, Fontcuberta mette in dubbio l’idea di fotografia come specchio della realtà ed espressione della verità e il ruolo stesso del fotografo, che, crudelmente, dell’anima di ciò che ritrae restituisce solo la forma esteriore. Proseguendo con esempi tratti da vari ambiti della cultura – tra cui letteratura, cinema, teatro –, l’Autore mette in parallelo fotografia e scrittura e illustra i modi in cui l’immagine rappresenta o, piuttosto, semplicemente attrae. Il bacio di Giuda è un classico della teoria della fotografia, già presente in bibliografia nei corsi universitari di comunicazione visiva. Presentazione Michele Smargiassi.
16,00 15,20

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