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Libri di Jacques Derrida

Biografia e opere di Jacques Derrida

Spettri di Marx. Stato del debito, lavoro del lutto e nuova Internazionale

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2025
pagine: 288
Nel 1993, quattro anni dopo la caduta del Muro di Berlino e nel bel mezzo del trionfo della democrazia liberale, Derrida scrisse un libro precursore sull’eredità di Marx. Non si tratta di un tardivo allineamento al marxismo, ma di un ritorno di Marx e di tutti coloro che lo hanno abitato come spettri del nuovo ordine mondiale. È una decostruzione fedele allo spirito del marxismo; o almeno a uno di essi, perché ce n’è più di uno. La riconciliazione è possibile tra un’idea divenuta spettrale e l’imparare finalmente a vivere, tra un tempo disgiunto e un tempo dalla lunga durata. Per vegliare sul futuro e pensare a ciò che potrebbe ancora accadere, è necessario lasciare o ridare parola ai fantasmi; ci richiameranno sempre alla nostra responsabilità. Presa di posizione, gesto politico, dichiarazione di resistenza allo Stato globale, decostruzione del diritto internazionale, c’è tutto. Leggere Spettri di Marx a trent’anni dalla sua pubblicazione significa anche dialogare con gli spettri di Derrida, cogliere l’idea di una possibile rivoluzione a venire. Questa nuova edizione include un dibattito inedito con Étienne Balibar, tenutosi il 1º febbraio 1994 presso il Collège international de Philosophie, correzioni infratestuali dello stesso Derrida ed estratti di corrispondenza.
25,00 23,75

Al di là delle apparenze. L'altro è segreto perché è altro

Al di là delle apparenze. L'altro è segreto perché è altro

Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2010
pagine: 100
Prendendo le mosse dal concetto di iterabilità, collegandolo alle moderne tecnologie e alle questioni etiche che ci impongono, in quest'intervista del 2001, Derrida attraversa molti nodi problematici della sua filosofia - la traccia, il resto, la rimanenza, il supplemento, il fallogocentrismo e la sua necessaria decostruzione, la distinzione tra différence e différance e quella tra oralità e scritturala - e della sua biografia - il controverso rapporto con la sua ebraicità, la "difesa" di De Man e il "caso" che ne è seguito, le sue posizioni riguardo al "nazismo" di Heidegger - producendo un intreccio molto interessante tra vita e pensiero, filosofia e biografia, che troverà nella letteratura un suo grande punto di forza e una felice sintesi.
9,00

Lo spergiuro e il perdono. (Seminario 1997-1998)
42,00

Donare il tempo. La moneta falsa

Libro
anno edizione: 1996
pagine: XVI-192
Qual è il tempo che si addice al donare? Perché chiamiamo un dono con il nome di "presente" e diciamo "fare un presente"? Lo strano rapporto che il dono ha con il tempo è il tema di questo libro, un tema che non interessa solo il mondo della filosofia, ma lancia messaggi in molte direzioni e permette di entrare nel cuore dell'attuale lavoro di Derrida.
19,00 18,05

Limited inc.

Libro
anno edizione: 1997
pagine: 286
In Limited Inc. Derrida presenta una sua "etica della discussione entrando in una serrata polemica con la filosofia analitica americana e, in particolare con John R. Searle e con la sua interpretazione degli "atti linguistici". Oltre a questo interesse specifico, l'opera si propone come un rilevante esempio di confronto tra tradizioni di pensiero.
21,50 20,43

Speculare su «Freud»

Speculare su «Freud»

Libro
anno edizione: 2000
pagine: XVII-178
18,50

L'università senza condizione

Libro
anno edizione: 2002
pagine: 115
Un singolare volume sul destino delle nostre università in un momento in cui l'idea di università appare snaturata. Il nucleo insopprimibile di questa idea è per Derrida l'"incondizionatezza", la libertà intrinseca alla professione dell'insegnare. Rovatti è d'accordo ma a condizione di guardare con attenzione a quel che accade in casa nostra, dove il fantasma dell'azienda sembra restringere gli spazi e togliere slancio all'università stessa.
9,00 8,55

Stati canaglia

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2003
pagine: 224
Esistono "stati canaglia"? Se la ragione del più forte è sempre la migliore, se l'abuso di potere è costitutivo della sovranità stessa, allora esistono solo stati canaglia: dove c'è sovranità, anche democratica, c'è uno stato canaglia, e ogni democrazia è assillata dal fantasma di una canagliocrazia. Muovendo dal problema della sovranità, dal ruolo attuale degli Stati Uniti e dagli sconvolgimenti causati dalla globalizzazione, Jacques Derrida si chiede cosa diventino i concetti di "ragione" e di "democrazia", come anche quelli di "politica", di "guerra" e di "terrorismo", allorché il vecchio mito della sovranità statale perde la propria credibilità.
19,00 18,05

Il monolinguismo dell'altro o la protesi d'origine

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2004
pagine: XXI-97
Il problema dell'identità culturale è affrontato in questo libro attraverso la questione della lingua, in particolare della lingua materna: nella sua unicità e insostituibilità, essa non ci appartiene mai. In una sorta di autobiografia intellettuale, Derrida racconta il rapporto con la propria lingua, il francese, come lingua dell'altro, prendendo le distanze sia dallo sradicamento e dalla perdita di memoria legati all'idea di una lingua globale, sia dalla follia della difesa a oltranza delle lingue locali come salvaguardia dell'identità pura di un popolo. Le lingue sono piuttosto il luogo di un'apertura all'altro che impedisce a ogni discorso di farsi totalitario.
14,50 13,78

Perdonare

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2004
pagine: 106
Nel 1971 Jankélévitch risponde alla polemica scoppiata in Francia sulla prescrizione dei crimini hitleriani: il perdono è impossibile perché "è morto nei campi della morte". Interrogando il testo di Jankélévitch, Derrida si chiede se non sia proprio a partire da questa impossibilità che si possa e si debba pensare il perdono. Il perdono, se ce n'è, non perdona che l'imperdonabile: solo a partire da un'etica al di là dell'etica, un'etica iperbolica che interrompa ogni economia dell'espiazione, della redenzione e del pentimento, si può scorgere l'apertura di un pensiero del perdono degno di questo nome.
12,00 11,40

Marx & sons. Politica, spettralità, decostruzione

Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2008
pagine: IV-295
"Qual è il futuro del marxismo?" A questa domanda Jacques Derrida aveva tentato di rispondere in "Spettri di Marx", concludendo che senza interrogare nuovamente l'eredità marxista, il marxismo non avrà futuro e il futuro stesso non avrà nessun avvenire. I saggi compresi in questa raccolta sono le risposte date da alcuni dei maggiori filosofi politici contemporanei alla sfida di Derrida. La posta in gioco nella discussione è alta: la possibilità di creare spazi di intervento nel reale, il rapporto tra filosofia e politica, tra teoria critica e pratiche antagoniste. L'esito del dibattito è una chiarificazione del rapporto tra marxismo e decostruzione, e sopratutto della possibilità di pensare la politica come luogo di un'esperienza sottratta a ogni dogma.
18,00 17,10

La lingua che verrà. Seminario di Barcellona

Libro: Libro in brossura
editore: Meltemi
anno edizione: 2008
pagine: 116
Questo libro costituisce un contributo fondamentale agli studi sul genere e alla teoria della cultura e della letteratura. L'originalità e l'importanza del volume risiedono nel fatto che due tra i pensatori più influenti nel panorama culturale mondiale contemporaneo dialogano sui medesimi temi - a partire dal seminario organizzato nel marzo del 2002 dal Centre Dona i Literatura dell'Università di Barcellona a cui i due autori hanno partecipato. I temi affrontati da Cixous e Derrida sono la problematica della differenza sessuale nel linguaggio, il razzismo e l'esclusione nella relazione coloniale e postcoloniale, la relazione madre/figlio e la maternità in generale, l'uguaglianza tra i sessi per il rispetto delle differenze.
14,00 13,30

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