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Libri di Giovanni Testori

Biografia e opere di Giovanni Testori

Trionfi

Libro
editore: Crocetti
pagine: 416
22,00 20,90

Nebbia al Giambellino

Libro: Libro in brossura
editore: Feltrinelli
pagine: 224
12,00 11,40

Luchino

Libro: Libro in brossura
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2022
pagine: 416
Considerato perduto, questo straordinario ritratto di Luchino Visconti, steso da Giovanni Testori, è inaspettatamente riemerso. Era stato elaborato nei primi mesi del 1972, dopo Morte a Venezia e mentre era in corso la lavorazione di Ludwig. Di lì a poco una memorabile rottura tra i due con la decisione, dichiarata (ma evidentemente non portata a termine), di distruggere il manoscritto. Luchino costituisce un profilo, a più strati, di una delle grandi personalità della cultura del XX secolo, osservata da chi si era trovato in più occasioni a collaborare con lui (dalla sceneggiatura di Rocco e i suoi fratelli alle messinscene di L’Arialda e La Monaca di Monza). Testori fa venire a galla tratti caratteriali, esigenze espressive, modi di vivere e di amare di Visconti, nel tentativo di centrarne quella che una volta si sarebbe chiamata la “poetica”. Nella strabordante letteratura che riguarda il regista milanese questa voce si staglia per rigore di analisi e lucidità di sintesi. Il libro, che doveva uscire verosimilmente da Feltrinelli nel 1972, è accompagnato da un saggio introduttivo, una postfazione e da note di commento, stese da Giovanni Agosti, che, da un lato, aspirano a chiarire le molteplici allusioni disseminate nel testo e, dall’altro, si pongono come punti di partenza o di verifica per indagini sulle interferenze tra i due autori, Visconti e Testori, e sui loro mondi, contigui ma distanti, con affondi sulle case, le collezioni d’arte, le amicizie... Completano il volume molte immagini inconsuete.
25,00 23,75

Trilogia degli scarozzanti: L’Ambleto–Macbetto-Edipus

Libro: Libro in brossura
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2021
pagine: 304
Sorta di specchio ed equivalente dell’esistenza, il teatro di Testori affronta – forse più del resto della sua produzione – i nodi ineludibili della condizione umana e costituisce la chiave di volta che sorregge l’opera di questo autore. Nella Trilogia degli scarrozzanti ritroviamo, riscritte e trasfigurate, tre opere fondamentali della drammaturgia occidentale: Amleto e Macbeth di Shakespeare e l’Edipo di Sofocle. Prendendo spunto da queste tragedie, Testori ne distilla i motivi che percorrono e agitano da sempre la sua produzione: ed ecco quindi, nell’Ambleto, un discorso sulla sessualità e il potere portato all’estremo e il confronto con il mistero della nascita; nel Macbetto un tormentoso interrogarsi sul male e sul suo legame originario e inscindibile con la vita; nell’Edipus, infine, la parabola di un soggetto portatore inconsapevole di valori alternativi rispetto a quelli costituiti, manifestazione di un conflitto tra padre e figlio e di un anelito al ricongiungimento con il ventre materno, legato al ciclico rinnovarsi della natura. Per reinventare questo teatro, Testori inventa una lingua straordinaria, “gloriosamente e oscenamente viva, allestita con i resti di tutte le lingue morte o agonizzanti del mondo” – secondo la definizione di Raboni. È l’idioma degli scarrozzanti, appunto, compagnia itinerante di guitti, stracciona e sublime nella sua degradazione, che, insieme alle tragedie di Shakespeare e Sofocle, mette in scena se stessa e il proprio presente.
13,00 12,35

Il dio di Roserio

Libro: Libro in brossura
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2018
pagine: 144
“Una corsa allucinata. Una sfida segreta fra l’astro nascente del ciclismo Dante Pessina e il suo gregario Sergio Consonni si deforma e si trasforma, nell’arco di cinque capitoli, in un potente apologo sulla natura umana e sulle sue feroci ambizioni. Ambientato nella provincia lombarda del secondo dopoguerra, pubblicato in prima edizione nella collana diretta da Elio Vittorini, 'Il dio di Roserio' è il romanzo d’esordio di Giovanni Testori. È Dante Pessina il dio di Roserio, il campione di una piccola società ciclistica – la Vigor – destinato a un luminoso avvenire in virtù delle sue straordinarie doti. Ma il successo sovente presenta il suo conto. La gloria della ribalta nazionale verrà conquistata ma a prezzo di dover nascondere per sempre un misfatto che nessuno, a parte lui, potrà mai rivelare. [...] Potentemente pittorica, folle e visionaria è la scrittura. Incendiata in un processo di autentica sperimentazione linguistica [...] la lingua di Testori instaura un rapporto totale con l’opera e con la realtà che descrive. Un corpo a corpo con l’opera: una questione di vita o di morte.” (dalla prefazione di Fabrizio Gifuni). Versione originale del 1954. "Il dio di Roserio" in seguito è stato accorpato a "Il ponte della Ghisolfa", ma senza le prime cinquanta pagine, qui riproposte.
8,00 7,60

Il ponte della Ghisolfa

Libro: Libro in brossura
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2013
pagine: 306
Il ponte della Ghisolfa è una raccolta di diciannove racconti pubblicata da Testori nel 1958; essa fa parte di un disegno più ampio, una sorta di "commedia umana" dal titolo "I segreti di Milano", "dove tutto - nomi e situazioni, personaggi e ambienti - si tiene, si intreccia e si conferma". Nel Ponte della Ghisolfa è rappresentato "il mondo della periferia milanese, popolato di poveri diavoli che tirano la carretta in fabbrica o a bottega ma anche di sfaccendati pronti a tutto, di prostitute e ragazzi di vita, di ladri e macrò con licenza di ricattare se non proprio di uccidere, di aspiranti campioni sportivi e di torbidi nouveaux riches". I personaggi del Ponte della Ghisolfa sono tutti personaggi giovanissimi, operai, baristi, che, nella periferia di una Milano alle soglie del Boom economico, lottano per sopravvivere, vivono nella periferia dai grandi casoni grigi (Roserio, la Ghisolfa, Porta Ticinese), s'incontrano nei bar, frequentano le palestre coltivando la speranza di diventare campioni di ciclismo o di pugilato, passano le domeniche nei "cine" o nelle sale da ballo, s'innamorano.
13,00 12,35

Il senso della nascita

Il senso della nascita

Libro: Libro in brossura
editore: Rizzoli
anno edizione: 2013
pagine: 156
In un appassionato dialogo ormai divenuto una pietra miliare e ancora oggi di sconcertante attualità, due figure centrali della storia religiosa e letteraria del nostro Paese si confrontano sul mistero del venire al mondo come incontro con Dio: Giovanni Testori - intimamente coinvolto nella rifondazione dei temi cristiani - e don Giussani - il fondatore di Comunione e Liberazione capace di indicare a migliaia di persone un coraggioso percorso di fede - risalgono ai significati fisici e spirituali del nascere e mostrano la potenza della speranza cristiana nel capovolgere il nichilismo della società moderna. Nella sua passione autentica e generosa, "Il senso della nascita" affronta senza timore le ferite della contemporaneità e invita con forza il lettore a immergersi nella concretezza del vivere per riscoprire l'immensità che ogni uomo rappresenta. Presentazione di Davide Rondoni, INttroduzione di Andrea Di Consoli.
10,00

Maestà della vita e altri scritti

Maestà della vita e altri scritti

Libro
editore: Rizzoli
anno edizione: 1998
pagine: 200
12,00

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