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Libri di Giovanni Finzi Contini

Biografia e opere di Giovanni Finzi Contini

Di canto in canto e altre poesie

Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2016
pagine: 272
Le poesie di Giovanni Finzi-Contini parlano della grande tragedia della guerra e dello sfollamento, oppure, molto spesso, del quotidiano. Ma l'A. non fa la scelta del diario lirico, anzi semmai la sua è una vera e propria "epica del quotidiano". Brian Moloney scrive nella prefazione di 55 canti d'amore: "Notevole è la diversità delle forme ... notevole anche la diversità di tono dall'umorismo all'ironia, dalla tenerezza al profondo dolore di uno che è sopravvissuto all'Olocausto e pensa con dolore a coloro che ne furono vittime. Voce unica nel campo della poesia italiana contemporanea, quella di Finzi-Contini: per descriverlo si potrebbero adattare i famosi versi del Petrarca: Di pensier in pensier, di poesia in poesia, lo guida amor". Questo è il tratto unificante: tutte le sue poesie sono scritte con intelletto d'amore: amore per la moglie e per le tre figlie, per la natura, per la vita e per gli infiniti "prossimi" via via incontrati. Questo nuovo libro di poesie, che in maniera palese si richiama fin dal titolo ai versi petrarcheschi, ci restituisce intera la figura di Giovanni: pensiero e amore - senza mai tralasciare il ricordo - sono gli architravi portanti della sua produzione poetica. E lo sono stati della sua vita.
20,00 19,00

Quell'autunno dei piccoli fiumi

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2014
pagine: 141
Dalle testimonianze storiche, dalla ricostruzione fantastica di dialoghi fra l'autore bambino, la madre e altri personaggi e dalla descrizione del ritorno dell'autore adulto sui luoghi oggetto della narrazione deriva un preciso e personale spaccato degli anni 1943-1945, della condizione degli sfollati e dei profughi e dei borghi che li hanno ospitati. Molteplici sono i punti di vista e quindi le voci narranti: l'autore adulto, il "coro" degli abitanti, dei rifugiati, dei soldati alleati. Fondamentali le voci del bimbo e della madre che cercano di capire il significato delle cose in un insistito e continuo "perché?" che cerca di trovare un senso là dove tutto è stato stravolto dalla guerra: la fuga e la vita da perseguitati e sfollati sostituiscono le tranquille abitudini borghesi, un mondo primitivo e per molti aspetti magico-misterioso sostituisce la ben nota vita cittadina. Di questo stravolgimento il paesaggio costituisce il corrispettivo oggettivo e nel "romanzo di guerra" e "traccia di trama cinematografica", assume un ruolo fondamentale. Le vallate dell'Abruzzo ed i "piccoli fiumi" sono il grembo che fornisce protezione alle popolazioni locali e ai molti profughi ed alla famiglia dell'autore che vive anche il terrore che venga scoperta l'origine ebraica, e nel contempo diventano protagoniste della guerra opponendo la loro conformazione all'avanzata delle armate alleate e rallentando la liberazione e la fine dell'incubo.
14,00 13,30

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