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Libri di Giovanni Arpino

Biografia e opere di Giovanni Arpino

La trappola amorosa

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2025
pagine: 176
Pubblicato postumo nel 1988, ma concluso da Arpino pochi giorni prima di morire, "La trappola amorosa" è uno dei romanzi più riusciti e però meno conosciuti dello scrittore istriano-piemontese. La vicenda si svolge nel 1986 in una in una «città di portici che è l'innominata Torino» (Lorenzo Mondo) ed è la storia di Giacomo Berzia, solitario attore sessantenne, ormai privo di ambizioni, la cui routine è sconvolta dall'apparire di una serie di messaggi che mostrano l'interesse amoroso di una misteriosa corteggiatrice: lettere, biglietti, scritte vergate con il gesso sul tavolo della radio in cui Berzia conduce il programma Le lettere impossibili, doni natalizi, velate minacce... Una «caccia all'uomo» incalzante, nel contempo ironica e «gialla», raccontata «con il piglio robusto e istintuale dell'ultimo Arpino [...]. Il tempo di attesa, tra il sorridente e il malinconico [...] rinvia a uno dei più importanti romanzi di Arpino, La suora giovane» (Lorenzo Mondo, Tuttolibri, 20 febbraio 1988). Con una lettura di Bruno Quaranta.
12,00 11,40

Azzurro tenebra

Libro: Libro in brossura
editore: Minimum Fax
anno edizione: 2024
pagine: 284
Stoccarda, mondiali 1974. Forte del rapporto privilegiato con Facchetti e Bearzot, l’inviato Arp è uno dei pochi a prevedere la tragedia a cui stanno per assistere: sotto gli occhi attoniti di migliaia di emigrati italiani, la Nazionale italiana verrà eliminata al primo turno. Sotto la pioggia insistente dell’estate tedesca ogni cosa è trasfigurata, l’azzurro vira verso le tenebre e i luoghi si fanno sempre più spettrali – il castello del ritiro, i bar desolati a notte fonda, le tribune deserte dopo il fischio finale – e sugli spalti, nei discorsi sempre più amari tra Arp e i colleghi (tra tutti Gianni Brera) le sorti del mondiale e dei suoi protagonisti (Riva, Rivera, Anastasi, Chinaglia...) si confondono con le sorti politiche dell’Italia, con quelle di un giornalismo in decadenza e di un calcio in cui il divismo sta per soppiantare la poesia. Grazie al talento di Arpino per le storie "Azzurro tenebra" – il primo romanzo sul calcio della nostra letteratura, mai eguagliato per forza e poesia – è un libro indimenticabile, un malinconico canto d’amore per un calcio che dona più dolore che gioie e, come dice Arp, «è anche quello che non è».
17,00 16,15

L'ombra delle colline

Libro: Libro in brossura
editore: Rizzoli
anno edizione: 2024
pagine: 250
“È un sentimento del vivere che da esperienza individuale e storia di famiglia si fa vissuto di una generazione e di ogni uomo” (Valter Boggione). Stefano è stato felice, quando da bambino esplorava il giardino di casa e con l’amico Giovanni immaginava cosa il futuro aveva in serbo per loro, tra sfide a chi è più coraggioso e giochi proibiti dai grandi. Finché un urto indicibile lo ha scagliato con violenza lontano dalle terre sicure dell’infanzia: il giorno in cui ha sparato a tradimento a un soldato tedesco con la rivoltella del padre e poi ne ha nascosto il corpo, senza più farne parola con nessuno. È la prima frattura, il preludio al caos che, a poco a poco, scompagina la sua vita. Vent’anni dopo, lo ritroviamo ormai uomo, in viaggio da Roma – dove si è trasferito – al Piemonte – dove è nato – insieme a Lu, un tempo compagna e ora tenera amica. Per Stefano è l’ultimo, disperato tentativo per rimettere insieme i pezzi, ripercorrendo la sua vita a ritroso in un cammino che ha il sapore dei ricordi d’infanzia e la durezza delle memorie della guerra. Ma tornare nei luoghi dell’adolescenza gli farà rincontrare la tragedia privata che lo segue da sempre come un’ombra. L’ombra delle colline, il libro più importante di Arpino, che nel 1964 gli valse il premio Strega, non è il romanzo della delusione e del fallimento di una generazione – quella dei giovani che hanno partecipato alla Resistenza – ma un romanzo di formazione negata e riconquistata. Una storia di purificazione e crescita che racconta le nostre radici e gli snodi più cupi del passato del nostro Paese. Postfazione di Valter Boggione.
12,00 11,40

La suora giovane

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2022
pagine: 144
In questo romanzo, che Montale salutò come 'un capolavoro del suo genere', Giovanni Arpino racconta una storia enigmatica e trascinante, in una prosa veloce, ritmata e fluida, di presa immediata sul lettore. Sullo sfondo della Torino del 1950, tutta insegne FIAT e squilli di tromba nei cortili delle caserme, con il Po che scorre gonfio colore della terra, Antonio Mathis, impiegato quarantenne, uomo rispettabile ma senza qualità, privo di coraggio e di desideri, vive chiuso in una quotidianità insensata, tra una fidanzata del tutto priva di passione e futili, volgari colleghi d'ufficio. Ma da qualche mese cova un segreto indicibile dentro di sé. Sulla piattaforma del tram 21, ha incontrato lo sguardo di una suora giovane, piccola, bianca e rosa, di vent'anni, con cui instaura man mano un rapporto ambiguo, fatto di paure, attese, inseguimenti, esitazioni, presagi d'amore, in un crescendo perfettamente ossessivo. Arpino fa parlare Antonio Mathis in prima persona. Ma si scopre che è lei, Serena, questo è il nome della novizia, a tirare le fila della storia, con una incrollabile certezza di innocenza, con una astuzia infantile e contadina che ribalta il suo silenzio di mesi nella tintinnante loquacità di una notte.
13,90 13,21

Randagio è l'eroe

Libro: Libro in brossura
editore: Minimum Fax
anno edizione: 2022
pagine: 160
Giuan è un gigante, un vecchio orco, un girardengo di cento chili, con un «fiocco caldo, invincibile nel segreto del cuore». Nelle ore del giorno riproduce il Cenacolo di Leonardo; al riparo della notte, insieme alla sua Olona, vaga in bici per le strade di Milano a capovolgere l'odio scritto sui muri in appelli pieni d'amore e d'ironia. Sogna di dare il largo alle bestie dello zoo e di vederle correre in piazza del Duomo o invadere i tram. Di liberare i vecchi dagli ospizi. Sente che c'è urgenza di un miracolo, per «il ventre sciagurato del mondo». Di un'ultima decenza, prima dell'ultima cena. Gli uomini hanno bisogno di eroismo, di bene, di non credersi soltanto delle scarpe spaiate, ma nessuno ci riesce più. Per questo è necessario lasciare un segno, e restaurare per prime le parole, e tra tutte quelle della fratellanza. Ed è con delle parole nuove, con una lingua di sorprendente temerarietà, reale e surreale, funambolica e profetica, lirica e straziata, che Giovanni Arpino inaugurò all'inizio degli anni Settanta la sua trilogia fantastica con questa parabola evangelica contemporanea, un romanzo attraversato da una tristezza remota e quasi disperata per le sorti del mondo. Un'opera che, anche dal punto di vista letterario, si schiera dalla parte dei randagi e degli sbandati, ne racconta le avventure improbabili e picaresche, si fa cronista della frattura in atto tra candore e disorientamento. Una lezione, come sempre, di stile e di coraggio, e di generosissima fiducia nella letteratura. Postfazione di Remo Rapino.
13,00 12,35

Il fratello italiano

Libro: Libro in brossura
editore: Rizzoli
anno edizione: 2022
pagine: 216
In una Torino afosa e infernale, mentre gli anni Settanta sfumano nel decennio successivo, s’incontrano le solitudini di due protagonisti memorabili: Carlo Botero, maestro in pensione che si sente capito solo dal suo gatto Stalin, e Raffaele Cardoso, sessantenne dal passato oscuro, con una particolare confidenza con la malavita. Entrambi sono afflitti dal fardello di un destino assurdo e straziante a cui non possono sottrarsi: uccidere per il bene di chi è loro più caro. "Il fratello italiano" è la loro storia, un’avventura a tinte nere dentro la città, e il racconto di due vecchiaie ai poli opposti dell’umanità, che combinano i drammi delle rispettive esistenze. Vincitore del Premio Campiello nel 1980, questo romanzo alimentato da dilemmi incomponibili, da mondi che non riescono a comunicare, disegna con una scrittura cruda e dolorosa il passaggio di testimone tra due generazioni – quella che precede e quella che vive il boom dei consumi degli anni Ottanta – e conferma Giovanni Arpino come uno dei più importanti narratori del Novecento, mai allineato eppure profondamente immerso nel proprio tempo, capace di guardare dentro il buio dei propri personaggi senza mai giudicarli.
12,00 11,40

Il grande albero. Per il 2º ciclo

Libro
editore: Il Capitello
anno edizione: 2001
pagine: 136
7,10 6,75

Voglia di lavorar saltami addosso. Per il 1º ciclo

Libro
editore: Il Capitello
anno edizione: 2001
pagine: 56
5,80 5,51

Volpe si nasce. Per il 1º ciclo

Libro
editore: Il Capitello
anno edizione: 2001
pagine: 56
5,70 5,42

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