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Libri di Domenico Scarpa

Biografia e opere di Primo Levi

In viaggio con la zia

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2022
pagine: 432
«In viaggio con la zia è l'unico libro che io abbia scritto per puro divertimento. Malgrado il tema sia la vecchiaia e la morte e malgrado un ottimo critico abbia parlato di "risate all'ombra del patibolo", mentre lo scrivevo ho sperimentato assai più il riso che l'ombra». Opera del narratore della verità del dubbio, del romanziere del dilemma morale, del costruttore di intrighi drammatici sulla doppia faccia del reale, "In viaggio con la zia" è al contrario un libro avventuroso e comico. Mr Pulling, un cinquantenne direttore di banca in pensione anticipata, incontra al funerale della madre la zia Augusta, che era sparita dalle frequentazioni di famiglia dai tempi della nascita del nipote. La folgorante settantacinquenne immediatamente trascina il timido Henry nel ciclone della sua vita sempre in movimento. Lui tranquillo e conformista, impacciato con le donne e con la vita, trascorre il suo pensionamento solitario coltivando dalie e scambiando corrispondenza con una Miss Keene che rappresenta la personificazione dell'occasione sentimentale mancata. La zia Augusta è la vecchietta candida e terribile, scapestrata e pungente, dall'appetito sensuale spregiudicato (a cominciare dal grande «valletto» di colore Wordsworth che la accompagna e: «provvede ai miei bisogni»). Ma questa è solo l'apparenza. I viaggi attraverso l'Europa, e infine in America Latina, in realtà corrispondono a un complicato disegno della zia, che punta a un misterioso grande amore italiano (di nome Visconti) di cui si è persa traccia dopo la guerra. Gli spostamenti, in cargo, in aereo, in treno, in taxi, ingannando polizie e forzando frontiere, sono infarciti di avventure strabilianti, individui iperbolici, e intricatissimi ricordi narrati dalla zia che, a un tratto, rivelano a Henry fatti impensabili dei suoi genitori, la sua nascita e, inevitabilmente, se stesso. La pazza corsa termina nel Paraguay del dittatore Stroessner amico dei capi nazisti in fuga. Ma non può finire lì, e per Pulling inizia qualcosa di nuovo. In realtà l'interminabile viaggio con la zia è stato una iniziazione alla vita. "In viaggio con la zia" propone in modo diverso tutti i motivi cari a Greene, «al centro della sua persona scrivente e della sua persona intima» (Domenico Scarpa): l'ironia, implicita e mai autocompiaciuta; il dubbio, incarnato dal contrasto tra vita e morale; i luoghi esotici e le spie, soggetti ricorrenti nello scrittore che fu agente segreto. A comporre un divertito e pensoso capolavoro («quasi tutto quello che ha scritto è un capolavoro»: Elena Stancanelli).
16,00 15,20

Le piccole virtù

Libro
editore: Einaudi
anno edizione: 2015
pagine: 208
"In ogni pagina di questo libro c'è il modo di essere donna (di Natalia Ginzburg): un modo spesso dolente ma sempre pratico e quasi brusco, in mezzo ai dolori e alle gioie della vita... Tra i capitoli del volume si ricorda 'Ritratto d'un amico', certo la più bella cosa che sia stata scritta sull'uomo Cesare Pavese. E le pagine scritte subito dopo la guerra, che riportano con una forza più che mai struggente il senso dell'esperienza d'anni terribili (e sanno pur farlo, serbando, come 'Le scarpe rotte', un quasi miracoloso senso del comico). Poi, le prove (come 'Silenzio' e 'Le piccole virtù') d'una Natalia Ginzburg moralista, dove una partecipazione acuta ai mali del secolo sembra nascere dalla matrice d'un calore familiare. E soprattutto, perfetto capitolo d'una autobiografia in chiave obiettiva e ironica, 'Lui e io', in cui la contrapposizione dei caratteri si trasforma, da spunto di commedia, nel più affettuoso poema della vita coniugale." (Italo Calvino). L'edizione è corredata dal saggio di Domenico Scarpa "Le strade di Natalia Ginzburg" e da un apparato comprendente le Notizie sul testo, un'antologia della critica, una bibliografia e una cronologia della vita e delle opere. Prefazione di Adriano Sofri.
12,00 11,40

Un'assenza. Racconti, memorie, cronache 1933-1988

Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2016
pagine: 366
Trentasette testi - in massima parte mai raccolti prima d'ora - che restituiscono, lungo più di mezzo secolo, gli itinerari di una tra le più belle voci del Novecento italiano. Realizzato con mezzi che sembrano poverissimi, ogni racconto di Natalia Ginzburg è una rivelazione, una vicenda che scorre su più nastri, che imperturbabile va addizionando gesti, oggetti e battute di dialogo, che si toccano per vie segrete e non si dimenticano. Il mezzo capace di fare accadere tutto questo è la voce, ruvida, duttile, scontrosamente intonata, di una narratrice che si è rivelata infallibile nel descrivere la realtà. E "Un'assenza" è la storia di questa voce nel suo lungo percorso. I lettori vi scopriranno ben undici racconti finora ignoti, una suite autobiografica in cui la Ginzburg racconta di sé senza trarsi in disparte, e sorprendenti cronache dalle fabbriche di Torino o dalla desolazione di Matera. S'imbatteranno in "Memoria", una poesia scritta per il marito Leone Ginzburg, e nel "Discorso sulle donne": due testi da rileggere, da ripensare, da custodire.
18,00 17,10

Famiglia

Libro
editore: Einaudi
anno edizione: 2018
pagine: 142
11,00 10,45

La città e la casa

Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2019
pagine: 304
Apparso nel 1984, «La città e la casa» è un romanzo epistolare che racconta la disgregazione della famiglia, la crisi dei ruoli tradizionali, il vuoto drammatico che accompagna la vita dei nostri giorni. La mancanza di virilità, l'assenza della figura paterna, l'insicurezza dei figli compongono i frammenti di un'armonia ormai dispersa in un fitto susseguirsi di eventi spesso drammatici tra Roma, l'Umbria e l'America. Lettera dopo lettera, padri, figli, amici, amanti vengono messi di fronte a se stessi e al loro bisogno di verità. L'autrice ricostruisce le schegge di queste vite e racconta nel consueto stile, asciutto e lirico insieme, la perdita di quel senso di appartenenza che ha il suo simbolo più evidente nella casa: perché «uno le case può venderle o cederle ad altri finché vuole, ma le conserva ugualmente per sempre dentro di sé».
12,50 11,88

Il treno per Istanbul

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2019
pagine: 352
Graham Greene, lo scrittore spia, scelse il treno per Istanbul, rievocante il fascino luccicante dell'Orient Express, per mettere in azione il suo campionario di tipi umani. Il romanzo – un divertimento, come recita il sottotitolo – è del 1932 ed è il primo grande successo di vendite dell'autore. Precede di un anno il giallo allestito sullo stesso mezzo da Agatha Christie con Hercule Poirot. Ma quanto diversi dagli eleganti signori vendicativi della scrittrice sono i passeggeri del treno di Greene: «un'umanità spaventata – scrive Antonio Manzini nella "Nota" a questo volume – insicura, dubbiosa, tragica e dolente». Uomini e donne in viaggio attraverso l'Europa e attraverso le proprie vite: chi per la prima volta di fronte a una specie di amore, chi alle prese con un ultimo riflesso di idealismo; tutti, però, vittime e carnefici di un cinismo generale. Coral, la piccola dolce ballerina di fila, è attesa da una traballante compagnia inglese in Turchia, e intreccia durante il viaggio una relazione sentimentale carica di illusione. Il dottor Czinner, comunista e sognatore, non crede più che la miccia che vuole accendere prenderà e spera solo che il suo sacrificio ambito abbia degna risonanza. Il signor Myatt, ricco ebreo in viaggio d'affari, ha un conto da regolare con un funzionario infedele della ditta, ma sente il vigore del disprezzo razziale che gli cresce intorno. Mabel Warren, cinica giornalista a caccia di uno scoop cannibalesco, sa che la sua amante mantenuta Janet la tradirà definitivamente. Il ladro Grünlich approfitta dell'altrui bontà solo per salvarsi la pelle. E via così in un ingarbugliarsi di vite dentro lo spazio affollato degli scompartimenti, mentre il treno scorre sui binari «simile al movimento di una macchina da presa» (Domenico Scarpa, nella Postfazione). E in questo romanzo dall'umorismo impassibile il manovratore di destini Greene è come se leggesse la profezia oscura di quello che accadrà in Europa; nella naturale ineluttabile crudeltà delle persone, nel crescente antisemitismo incontrastato, nel disprezzo esibito dai conformisti verso ogni solidarietà. Chi soccombe del tutto alla fine sono i benintenzionati. "Il treno per Istanbul" è un classico romanzo entre-deux-guerres. Ma in quei vagoni potrebbe viaggiare benissimo un campione della spaesata umanità di oggi. Lo scavo etico-psicologico, la rappresentazione di una società, costituiscono l'attualità senza tempo dell'opera di Graham Greene.
14,00 13,30

Auschwitz, città tranquilla. Dieci racconti

Libro
editore: Einaudi
anno edizione: 2021
pagine: XVIII-142
«Può stupire che in Lager uno degli stati d'animo più frequenti fosse la curiosità. Eppure eravamo, oltre che spaventati, umiliati e disperati, anche curiosi: affamati di pane e anche di capire». Costruito dal Centro internazionale di studi Primo Levi, "Auschwitz, città tranquilla" ci offre dieci suoi testi narrativi, incorniciati da due poesie: dodici punti di vista, inaspettati e avvincenti, sulla maggiore tragedia collettiva del Novecento. Nel segno di un paradossale titolo d'autore, la «città tranquilla» del campo di sterminio si apre, in questa antologia, in ogni direzione: quella fantastica, nel trittico di racconti distopici e «tedeschi» costituito da Angelica Farfalla, Versamina e La bella addormentata nel frigo; quella autobiografica, con un Primo Levi che si ripresenta in divisa zebrata con un «Me, mi conoscete» (Capaneo), raccontandoci le sue trovate per sopravvivere alla fame (Cerio) e l'incontro, a vent'anni di distanza, con uno che stava «dall'altra parte» (Vanadio). Puntano, invece, all'oggi soprattutto tre testi: l re dei Giudei, in cui Levi delinea per la prima volta in dettaglio la «zona grigia»; Forza maggiore, il cui titolo corrisponde in maniera letteralmente schiacciante all'episodio narrato; infine, Canto dei morti invano, catalogo che Levi ha compilato nel 1985 e che il mondo contemporaneo non smette di aggiornare. Auschwitz è stato l'alfa e l'omega dell'opera di Primo Levi: l'alfa nel 1947 con "Se questo è un uomo"; l'omega quarant'anni più tardi con il suo ultimo libro, "I sommersi e i salvati". Levi, però, non ha smesso mai di raccontare il Lager, e di indagarlo nell'atto stesso di raccontarlo.
12,00 11,40

Vita immaginaria

Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2021
pagine: 240
Tutto ciò che Natalia Ginzburg evoca e descrive succede in noi come per la prima volta: Vita immaginaria è un libro di sveglia e di veglia, una prima volta che dura per sempre. Il meno conosciuto fra i libri di Natalia Ginzburg – la sua terza raccolta di scritti non narrativi, apparsa nel 1974 e mai più ristampata finora – è anche il più multiforme di tutti, e il più pervicacemente battagliero. A dargli il titolo è un memorabile esercizio di autobiografia, collocato in chiusura; ma quel titolo così assorto e sfumante, Vita immaginaria, è anche un titolo da interpretare a rovescio: perché, di fatto, in ciascuno dei trenta testi qui radunati Natalia Ginzburg interviene, con la esitante perentorietà che rende unica la sua voce, sulla vita reale dell’oggi, di un oggi che porta date di mezzo secolo fa ma sul quale ascolteremo cose che valgono per il nostro qui-e-ora, così diversamente complesso ma così simile nelle opzioni estetiche, nelle scelte morali, nei tragici dilemmi politici che impone a ciascuno di noi. Nuova edizione a cura di Domenico Scarpa.
13,00 12,35

Il terzo uomo

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2021
pagine: 216
Rollo Martins, scrittore di western dozzinali, subito dopo la guerra va a Vienna, una città in condizioni disperate, divisa in zone sotto il controllo dei quattro Alleati. Lo ha invitato, perché scriva un servizio giornalistico, il suo miglior amico, Harry Lime. Solo che lo trova morto, o almeno partecipa al suo funerale. Qui incontra un funzionario di Scotland Yard, Calloway, il quale, con i suoi sospetti infamanti, sospinge Rollo a indagare sulla fine dell'amico. L'incontro con l'ex fidanzata di Harry complica la sua ricerca, e spunta un'ombra: un terzo uomo, la chiave di tutto. La storia è raccontata non dal protagonista ma dal disincantato colonnello Calloway. Così il punto di vista del desolato Rollo risulta bilanciato da quello distante dell'ufficiale di polizia: per lui Rollo, colpito nell'amicizia e nell'amore, è alla fin fine «un simpatico idiota». Graham Greene è attentissimo nell'esplorare le psicologie dei suoi personaggi, e li immerge in storie sinistre, che generano individui divisi tra il be-ne e il male, esseri colpevoli carichi di umanità. Ma il suo modo di narrare è sempre in bilico fra il tragico e il grottesco, tra la cronaca e la pietà: usa il distacco dell'ironia per suscitare partecipazione emotiva. Viaggiatore, inviato di guerra, agente segreto, le sue storie, variegate di noir, spionaggio, sospetto, hanno sempre l'aroma della realtà ben conosciuta. Ma il sigillo di Graham Greene sta nelle atmosfere che rievoca: e questa cupa Vienna disastrata, che si incarna nella disperazione di un uomo, mentre un altro uomo osserva senza battere ciglio, è rimasta una delle immagini che meglio rappresentano e raccontano il Novecento.
14,00 13,30

Bibliografia di Primo Levi ovvero Il primo atlante

Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2022
pagine: 392
"Il primo Atlante" è il titolo di una poesia del 1980 dove Primo Levi gioca con i nomi, le forme e i colori delle tavole geografiche che lo hanno fatto sognare da ragazzo. Ma è anche una profezia e una definizione: il decennale, minuzioso lavoro di raccolta dei suoi testi, che qui vede compimento, è stato una lunga avventura di esplorazione in territori immensi, finora cartografati solo in parte. Organizzata in quattro grandi sezioni, corredata da apparati di dettaglio, suggellata da un imponente corpus di indici, questa bibliografia offre infatti un disegno dinamico e fortemente innovativo dell'opera eclettica e «modulare» di Levi. Dai suoi scritti – inaugurati da una filastrocca composta a meno di diciotto anni e proseguiti in una rete elastica e ramificata di trame e spunti spesso ripresi e rivissuti piú volte – alle sue traduzioni, dagli interventi orali al primo censimento organico della corrispondenza fino a oggi pubblicata, in questo Atlante la geografia leviana si rivela in tutta la sua impensabile vastità, tale da lasciare a chi la percorrerà «l'impressione di aver letto piú autori assai diversi l'uno dall'altro, che pure coabitano in una sola persona». O di non averli ancora mai letti.
26,00 24,70

Missione confidenziale

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2025
pagine: 392
Missione confidenziale è uno dei migliori «divertimenti» di Graham Greene, sulla scia di spy story come Il treno per Istanbul e Una pistola in vendita, un thriller disseminato di svolte inaspettate e di azioni disperate. D. è un agente segreto in missione a Londra. Viene da un paese sconvolto dalla guerra civile. Mandato dal governo legittimo, è costretto ad agire come la parte debole perché i golpisti, si intuisce, hanno dietro potenti appoggi. È a Londra per ottenere una fornitura di carbone di cui il governo repubblicano ha necessità più che di carri armati. Porta con sé dei documenti segreti con cui presentarsi a un gruppo di ricchissimi affaristi. I suoi nemici - visibili e invisibili - fanno di tutto per impedirglielo, ma la strategia repubblicana diventa presto ambigua, misteriosamente contorta: D. finisce in una ragnatela infinita di intrighi e corruzioni che coinvolgono soprattutto gli individui di cui dovrebbe fidarsi di più. L'unica persona che gli è veramente amica è quella più improbabile: la giovanissima, capricciosa Rose. Del resto, nemmeno D. è un vero agente segreto, né per professione né per vocazione. È un professore di lingue romanze, dal passato tragico, di mezz'età, consapevole che i capi per cui si batte non sono immuni da colpe e nefandezze. Ha scritto Dario Ferrari nella sua Nota che D. «sembra essere la vittima predestinata del feroce clima bellico e spionistico e finisce invece per diventare il cacciatore, e questo proprio in virtù di un senso di giustizia profondo e di un'indisponibilità ad accettare gli atroci corollari della guerra». Graham Greene scrisse il romanzo nel 1939, nel clima di guerra del secondo conflitto mondiale. Ma la forza con cui lo scrittore trascina in quel mondo di insicurezza psicologica e di dilemmi etici deriva da un insieme narrativamente perfetto di fattori: la coppia dei protagonisti, D. e la giovane Rose, portatrice di tutta l'ambiguità dell'amore, e soprattutto la banalità antiepica del mondo delle spie che è la svolta che Greene ha impresso a Missione confidenziale dove «la guerra, i sentimenti, il desiderio, la paura sono presenti fin dalla prima pagina, e fino all'ultima pagina restano in bilico» (Domenico Scarpa nella Postfazione).
16,00 15,20

Storie naturali

Storie naturali

Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2022
pagine: 296
Le "Storie naturali" di Primo Levi uscirono nel 1966 con lo pseudonimo di Damiano Malabaila. Fu la casa editrice a suggerire all'autore una qualche presa di distanza da questi racconti fantascientifici apparentemente così lontani dai due libri di Levi pubblicati in precedenza: "Se questo è un uomo" e "La tregua". Oggi che finalmente sappiamo distinguere il testimone dallo scrittore, i racconti delle "Storie naturali", come già quelli del "Sistema periodico", sono destinati a crescere nella considerazione dei critici e dei lettori. È un libro di invenzioni geniali, di incredibili premonizioni, di punti di vista capovolti, di giochi linguistici molto divertenti. Però, a leggerli così come li leggono i curatori di questa edizione, si potranno trovare momenti inquietanti nei quali gli incubi del Lager tornano in forme nuove. Un grande libro del Novecento per celebrare al meglio i cento titoli della collana «Letture Einaudi».
20,00

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