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Libri di Claudio Gigante

Biografia e opere di Claudio Gigante

Gerusalemme liberata

Libro: Libro in brossura
editore: Mondadori
anno edizione: 2022
pagine: 864
Balenata nella mente dell'autore ancora ragazzo e poi rielaborata per oltre un quindicennio, la Gerusalemme liberata è frutto delle inquietudini così come dell'attenta riflessione teorica di Tasso che, scrisse Voltaire, «ha dipinto quel che Omero disegnava». Un poema-mondo in perfetto equilibrio tra spinte unitarie e forze centrifughe, in cui convivono armi "pietose" e "folli" amori, eventi storici e tradizione epica, "verisimile" e "meraviglioso", momenti eroici, slanci spirituali e abbandoni lirici. Al testo del poema, restaurato criticamente sul fondamento della prima stampa ferrarese, è affiancata qui l' Allegoria che Tasso compose per difendere da prevedibili accuse i prodigi e gli episodi "licenziosi" del proprio capolavoro.
16,00 15,20

Non era la volta

Libro: Libro in brossura
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2022
pagine: 160
È il 1834, Niccolò Ripa scrive dal carcere di Modena in attesa di essere giustiziato dopo aver partecipato alla sgangherata spedizione mazziniana in Savoia. Riappaiono nella sua mente figure lontane: uno zio arciprete di Grottaferrata, l’enigmatica Rossa, le avventure picaresche nella Napoli occupata dai francesi, il titanico Gabriele Pepe, l’insopportabile Lamartine, i balordi al seguito di Murat; e poi la Roma della Restaurazione, Byron a Piazza del Popolo, il giovane d’Azeglio che predica la rivoluzione tirandosi indietro all’ultimo momento; i moti del ’21, l’esilio in Moravia e, più tardi, in una Firenze dove la coppia Leopardi-Ranieri non è un segreto per nessuno. Sembra una vita trascorsa a guardare gli altri, a lasciarsi trascinare senza troppi pensieri dalla corrente. Ma è il finale a restituire un senso ai giorni perduti.
17,50 16,63

Svevo

Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2021
pagine: 260
Scrittore per gran parte della sua vita senza lettori, autore “periferico”, benché più “europeo” di tanti suoi contemporanei, Italo Svevo è ormai da tempo considerato uno dei maggiori narratori italiani fra Otto e Novecento. I saggi raccolti nel volume danno per acquisita, per la sua opera, la nozione di classico, proponendo per ogni ambito della sua produzione un’analisi fondata sul confronto sia con gli altri suoi scritti sia con la tradizione europea ed evitando quelle interpretazioni unilaterali che in passato lo hanno visto come il romanziere della psicoanalisi, della crisi della borghesia o addirittura, per alcuni lavori, come un naturalista attardato. La convinzione degli autori, infatti, è che il percorso di Svevo si evolva e si rinnovi senza brusche fratture: anche nell’ultima stagione i nuovi decisivi stimoli culturali (da Freud a Joyce) si combinano con gli antichi (da Schopenhauer a Flaubert, a Zola) senza rimpiazzarli. Chiudono il libro un’innovativa messa a punto sulla lingua e lo stile e un profilo della sua ricezione, dal “caso” Svevo fino ai vari tentativi di riscrittura cinematografica e televisiva.
24,00 22,80

Una coscienza europea. Zeno e la tradizione moderna

Libro
editore: Carocci
anno edizione: 2020
pagine: 232
Svevo scrisse di non avere composto in tutta la sua vita «che un romanzo solo». È una frase a effetto, condivisibile se si vuole intendere non una continuità, ma un'evoluzione: in Zeno ritroviamo le tracce dei suoi predecessori (Alfonso Nitti ed Emilio Brentani, i protagonisti di "Una vita" e "Senilità") che nella Coscienza traghettano la cultura ottocentesca dell'autore, da Balzac a Zola, alla «poesia nera» di Schopenhauer: i nuovi stimoli culturali - da Mann a Joyce, alla psicoanalisi freudiana si fondono con gli antichi senza sostituirli. In tutti e tre i romanzi, Svevo ha affrontato le questioni del "male di vivere", della "malattia", dell'Inettitudine": si tratta di un riconoscibile fondo comune, ma dopo i Buddenbrook e "L'interpretazione dei sogni" - i due testi capitali con cui nasce il Novecento - sarebbe stato difficile, per un intellettuale poroso e problematico come lui, impostare nella Coscienza il problema nello stesso modo. Il volume mette in discussione una diffusa interpretazione della "Coscienza di Zeno", secondo cui Svevo si sarebbe preso gioco della psicoanalisi, e propone una lettura del romanzo all'interno di un sistema di relazioni che include, oltre a tanti classici del moderno (da Flaubert a Mann, da Pirandello a Tozzi), scrittori oggi meno noti come Daudet, Bourget, Ojetti e Benco.
23,00 21,85

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